Modifica di Eleno (1)
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− | Figlio di [[Priamo]] e di [[Ecuba]], era fratello gemello di [[Cassandra]]: entrambi avevano ricevuto da [[Apollo]] il dono della profezia. Combatté per la difesa di [[Troia]] assediata da [[Agamennone]] e [[Menelao]], come luogotenente di [[Deifobo]]. Alla morte di [[Paride]] aspirò alla mano di [[ | + | Figlio di [[Priamo]] e di [[Ecuba]], era fratello gemello di [[Cassandra]]: entrambi avevano ricevuto da [[Apollo]] il dono della profezia. Combatté per la difesa di [[Troia]] assediata da [[Agamennone]] e [[Menelao]], come luogotenente di [[Deifobo]]. Alla morte di [[Paride]] aspirò alla mano di [[Elena]], ma dopo che [[Priamo]] decise di dare la donna in sposa a [[Deifobo]], abbandonò l'esercito e la città per andare ad abitare sul monte [[Ida (2)|Ida]], ospite di [[Irtaco]] e [[Arisbe (3)|Arisbe]]. Un giorno, mentre si trovava da solo alle pendici del monte, fu assalito da un drappello di soldati greci, che lo consegnarono ad [[Agamennone]] come prigioniero. Eleno vaticinò loro che [[Troia]] non poteva essere conquistata senza l'aiuto di [[Neottolemo]] e [[Filottete]]. Dopo la presa della città, [[Neottolemo]] lo portò con sè come schiavo ma dopo qualche tempo lo rimise in libertà dandogli anche in dono una parte dell'[[Epiro]]. Eleno sposò poi [[Andromaca]], vedova di [[Ettore]]: la coppia ebbe un figlio, [[Cestrino]]. |
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