Differenze tra le versioni di "Ebalo (2)"

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Principe e semidio italico, figlio di [[Telone]], il re di [[Capri]], e della ninfa [[Sebete]] (o Sebetide); estese i domini del padre anche sulla terraferma antistante l'isola e successivamente fu alleato di [[Turno]] contro [[Enea]].
 
Principe e semidio italico, figlio di [[Telone]], il re di [[Capri]], e della ninfa [[Sebete]] (o Sebetide); estese i domini del padre anche sulla terraferma antistante l'isola e successivamente fu alleato di [[Turno]] contro [[Enea]].
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Così ne parla enea nel Libro VII dell'Eneide:
 
Così ne parla enea nel Libro VII dell'Eneide:
 
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''Né tu passerai innominato nei nostri versi, Ebalo
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''Né tu passerai innominato nei nostri versi, Ebalo''
che Telone - così si tramanda - generò dalla ninfa Sebetide
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''che Telone - così si tramanda - generò dalla ninfa Sebetide''
quando reggeva Capri, regno dei Teleboi,
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''quando reggeva Capri, regno dei Teleboi,''
già attardato negli anni; ma il figlio, scontento dei campi
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''già attardato negli anni; ma il figlio, scontento dei campi''
paterni, già allora dominava ampiamente i popoli
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''paterni, già allora dominava ampiamente i popoli''
sarrasti, e le pianure che irriga il Sarno, e quelli
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''sarrasti, e le pianure che irriga il Sarno, e quelli''
che tengono Rupra e Batulo, e i campi di Celemna,
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''che tengono Rupra e Batulo, e i campi di Celemna,''
e quelli che guardano le mura di Abella fertile di pomi.''
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''e quelli che guardano le mura di Abella fertile di pomi.''
 
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== Bibliografia ==
 
== Bibliografia ==

Versione delle 13:34, 21 ott 2013

Principe e semidio italico, figlio di Telone, il re di Capri, e della ninfa Sebete (o Sebetide); estese i domini del padre anche sulla terraferma antistante l'isola e successivamente fu alleato di Turno contro Enea.

Così ne parla enea nel Libro VII dell'Eneide:

Né tu passerai innominato nei nostri versi, Ebalo
che Telone - così si tramanda - generò dalla ninfa Sebetide
quando reggeva Capri, regno dei Teleboi,
già attardato negli anni; ma il figlio, scontento dei campi
paterni, già allora dominava ampiamente i popoli
sarrasti, e le pianure che irriga il Sarno, e quelli
che tengono Rupra e Batulo, e i campi di Celemna,
e quelli che guardano le mura di Abella fertile di pomi.

Bibliografia

Fonti Antiche