Modifica di Danae

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Unica figlia di [[Acrisio]] re di [[Argo]], e di [[Euridice (4)|Euridice]] o di [[Aganippe (2)|Aganippe]]. [[Acrisio]], avendo avuto dallo oracolo di [[Delfi]] la predizione che un giorno sarebbe stato ucciso dal nipote, rimediò chiudendo la figlia in una cella sotterranea con la sola compagnia di una ancella, sicuro così che la profezia non poteva avverarsi. Ma [[Zeus]], affascinato dalla bellezza della fanciulla sotto forma di raggio di sole, la raggiunse e la fece sua, dall'unione nacque [[Perseo (1)|Perseo]]. [[Acrisio]], furibondo per la nascita del nipote che sarebbe stato la causa della sua morte, fece rinchiudere la figlia ed il nipotino in una cassa e li abbandonò alle onde del mare sicuro così di sbarazzarsi dello incomodo nipote, ma [[Zeus]] fece in modo che la cassa con la sua donna e il figlio arrivasse all'isola di [[Serifo]]. Là viveva il re [[Polidette]],col fratello [[Ditti]]: entrambi nipoti di [[Zeus]]. [[Ditti]], che faceva il pescatore, trovò la cassa sulla spiaggia salvò i due sventurati e li portò a corte da [[Polidette]], dove [[Perseo]] crebbe forte e bello. [[Polidette]], respinto da Danae, che viveva per il figlio, studiò come liberarsi del ragazzo e lo mandò a uccidere [[Medusa]]. Contrariamente alle attese di [[Polidette]], [[Perseo]] tornò vincente. [[Polidette]], invidioso della gloria del ragazzo trattò tutti male, umiliò Danae, trattò come un servo il fratello e schernì [[Perseo]], allora il ragazzo grazie al potere della testa di [[Medusa]] lo pietrificò con tutti i suoi cortigiani; avendo poi l'eroe appoggiato involontariamente il capo del mostro sul suolo dell'isola essa divenne una sassaia, solo una piccola parte rimase abitabile e [[Ditti]] ne divenne il re. Fatto ciò, [[Perseo]] con la madre tornò ad [[Argo]] per conoscere il nonno [[Acrisio]]. Secondo una piú tarda leggenda italica, Danae, liberata dal figlio, giunse in Italia, fondò [[Ardea]], sposò [[Pilumno]] e da queste nozze nacque [[Dauno]], antenato o addirittura padre di [[Turno]].
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Unica figlia di [[Acrisio]] re di [[Argo]], e di [[Euridice]]. [[Acrisio]], avendo avuto dallo oracolo di [[Delfi]] la predizione che un giorno sarebbe stato ucciso dal nipote, rimediò chiudendo la figlia in una cella sotterranea con la sola compagnia di una ancella, sicuro così che la profezia non poteva avverarsi. Ma [[Zeus]], affascinato dalla bellezza della fanciulla sotto forma di raggio di sole, la raggiunse e la fece sua, dall'unione nacque [[Perseo]]. [[Acrisio]], furibondo per la nascita del nipote che sarebbe stato la causa della sua morte, fece rinchiudere la figlia ed il nipotino in una cassa e li abbandonò alle onde del mare sicuro così di sbarazzarsi dello incomodo nipote, ma [[Zeus]] fece in modo che la cassa con la sua donna e il figlio arrivasse all'isola di [[Serifo]]. Là viveva il re [[Polidette]],col fratello [[Ditti]]: entrambi nipoti di [[Zeus]]. Ditti, che faceva il pescatore, trovò la cassa sulla spiaggia salvò i due sventurati e li portò a corte da [[Polidette]], dove [[Perseo]] crebbe forte e bello. [[Polidette]], respinto da Danae, che viveva per il figlio, studiò come liberarsi del ragazzo e lo mandò a uccidere [[Medusa]]. Contrariamente alle attese di [[Polidette]], [[Perseo]] tornò vincente. [[Polidette]], invidioso della gloria del ragazzo trattò tutti male, umiliò Danae, trattò come un servo il fratello e schernì [[Perseo]], allora il ragazzo grazie al potere della testa di [[Medusa]] lo pietrificò con tutti i suoi cortigiani; avendo poi l'eroe appoggiato involontariamente il capo del mostro sul suolo dell'isola essa divenne una sassaia, solo una piccola parte rimase abitabile e [[Ditti]] ne divenne il re. Fatto ciò, [[Perseo]] con la madre tornò ad [[Argo]] per conoscere il nonno [[Acrisio]]. Secondo una piú tarda leggenda italica, Danae, liberata dal figlio, giunse in Italia, fondò [[Ardea]], sposò [[Pilumno]] e da queste nozze nacque [[Dauno]], antenato o addirittura padre di [[Turno]].
  
 
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