Differenze tra le versioni di "Clitio (14)"
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− | Giovinetto latino di grande bellezza, amato dal conterraneo Cidone (di poco più grande); partecipò con lui alla guerra italica contro i troiani di Enea. Quando questi ritornò a combattere con gli Etruschi che era riuscito a raccogliere, Clizio osò muovergli contro, seguito da Cidone, ma venne colpito dalla spada del troiano e si accasciò morto al suolo. L'intervento di sette guerrieri latini, figli di un certo Forco, permise a Cidone di porsi in salvo. | + | Giovinetto latino di grande bellezza, amato dal conterraneo [[Cidone]] (di poco più grande); partecipò con lui alla guerra italica contro i troiani di [[Enea]]. Quando questi ritornò a combattere con gli Etruschi che era riuscito a raccogliere, Clizio osò muovergli contro, seguito da [[Cidone]], ma venne colpito dalla spada del troiano e si accasciò morto al suolo. L'intervento di sette guerrieri latini, figli di un certo Forco, permise a [[Cidone]] di porsi in salvo. |
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Versione delle 12:09, 15 set 2010
Giovinetto latino di grande bellezza, amato dal conterraneo Cidone (di poco più grande); partecipò con lui alla guerra italica contro i troiani di Enea. Quando questi ritornò a combattere con gli Etruschi che era riuscito a raccogliere, Clizio osò muovergli contro, seguito da Cidone, ma venne colpito dalla spada del troiano e si accasciò morto al suolo. L'intervento di sette guerrieri latini, figli di un certo Forco, permise a Cidone di porsi in salvo.