Differenze tra le versioni di "Climeno (3)"
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Si innamorò della propria figlia [[Arpalice]], e riuscì, con l'aiuto della nutrice, ad unirsi a lei. Poi, la dette in sposa ad [[Alastore (3)|Alastore]]; ma, preso dal rimorso, la sottrasse al marito e la tenne con sé. La giovane, per vendicarsi di questa violenza, uccise i giovani fratelli (o secondo altri il figlio avuto dal padre), li presentò a Climeno e glieli fece mangiare. Accortosi dello strano cibo servito dalla figlia, Climeno l'uccise. Poi si suicidò; secondo una variante fu invece trasformato dagli dei in uccello, al pari della figlia. | Si innamorò della propria figlia [[Arpalice]], e riuscì, con l'aiuto della nutrice, ad unirsi a lei. Poi, la dette in sposa ad [[Alastore (3)|Alastore]]; ma, preso dal rimorso, la sottrasse al marito e la tenne con sé. La giovane, per vendicarsi di questa violenza, uccise i giovani fratelli (o secondo altri il figlio avuto dal padre), li presentò a Climeno e glieli fece mangiare. Accortosi dello strano cibo servito dalla figlia, Climeno l'uccise. Poi si suicidò; secondo una variante fu invece trasformato dagli dei in uccello, al pari della figlia. | ||
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Versione delle 18:17, 11 ott 2011
Originario dell'Arcadia, figlio di Scheneo oppure di Teleo, re dell'Arcadia, divenne poi egli stesso re. Si innamorò della propria figlia Arpalice, e riuscì, con l'aiuto della nutrice, ad unirsi a lei. Poi, la dette in sposa ad Alastore; ma, preso dal rimorso, la sottrasse al marito e la tenne con sé. La giovane, per vendicarsi di questa violenza, uccise i giovani fratelli (o secondo altri il figlio avuto dal padre), li presentò a Climeno e glieli fece mangiare. Accortosi dello strano cibo servito dalla figlia, Climeno l'uccise. Poi si suicidò; secondo una variante fu invece trasformato dagli dei in uccello, al pari della figlia.