Differenze tra le versioni di "Chin Hoan"
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− | Genio preposto alla custodia della città e della provincia. Pare che un tempo sia stato un saggio uomo mortale. Dopo morto ebbe molti templi e un culto vasto e popolare in tutto l'Impero. | + | Genio preposto alla custodia della città e della provincia. Pare che un tempo sia stato un saggio uomo mortale. Dopo morto ebbe molti templi e un culto vasto e popolare in tutto l'Impero. In tempi più remoti i geni Chin Hoan erano più d'uno; essi venivano destinati a riparare gli errori e le ingiustizie dei governatori e a punire i delitti sfuggiti alla vigilanza della legge. Col passare del tempo le statue dei Chin Hoan, che ornavano i più grandi templi della Cina, vennero sostituite da quadri contrassegnati da una scritta a lettere d'oro che diceva: «Questo è il soggiorno del custode spirituale della città». Molti secoli dopo i quadri vennero rimossi e sostituiti con altri idoli. |
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+ | Anticamente i suoi fedeli erano obbligati, sotto pena di destituzione, a visitare il suo tempio due volte al mese, a prostrarsi dinanzi al suo altare fino a toccare la terra con la fronte e a offrirgli ceri, profumi, fiori, carne e vino. | ||
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Versione delle 23:08, 16 ott 2011
Genio preposto alla custodia della città e della provincia. Pare che un tempo sia stato un saggio uomo mortale. Dopo morto ebbe molti templi e un culto vasto e popolare in tutto l'Impero. In tempi più remoti i geni Chin Hoan erano più d'uno; essi venivano destinati a riparare gli errori e le ingiustizie dei governatori e a punire i delitti sfuggiti alla vigilanza della legge. Col passare del tempo le statue dei Chin Hoan, che ornavano i più grandi templi della Cina, vennero sostituite da quadri contrassegnati da una scritta a lettere d'oro che diceva: «Questo è il soggiorno del custode spirituale della città». Molti secoli dopo i quadri vennero rimossi e sostituiti con altri idoli.
Culto
Anticamente i suoi fedeli erano obbligati, sotto pena di destituzione, a visitare il suo tempio due volte al mese, a prostrarsi dinanzi al suo altare fino a toccare la terra con la fronte e a offrirgli ceri, profumi, fiori, carne e vino.