Cefeo (2)

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Re di Tegea in Arcadia. Era un Argonauta e, insieme alla maggior parte dei suoi venti figli, fu ucciso nella guerra di Eracle contro Ippocoonte, re di Sparta. Era forse lo stesso Cefeo che, secondo il mitografo Apollodoro, partecipò alla caccia al cinghiale calidonio.
Secondo Apollodoro, era figlio di Aleo e di Neera, fratello di Auge e di Licurgo. Mentre secondo il mitografo Igino, Cefeo era figlio di Aleo e Cleobule. Una tradizione diversa forse fece di Cefeo un figlio di Licurgo piuttosto che di Aleo. Inoltre, si diceva che l'argonauta Anfidamante fosse un altro fratello di Cefeo e figlio di Aleo, mentre secondo il geografo Pausania, Aleo aveva tre figli, Licurgo, Anfidamante e Cefeo. Secondo lo storico Diodoro Siculo, Aleo aveva anche una figlia di nome Alcidice.

PROGENIE

Cefeo aveva venti figli, uno dei quali si chiamava Eropo.[13] Aveva anche una figlia Sterope, che figura nella storia della partecipazione di Cefeo alla guerra contro Ippocoonte. Pausania menziona anche altre due figlie di Cefeo, Erope, morta dando alla luce un figlio del dio Ares,[15] e Antinoe.[16]

IL VELLO D'ORO

In gioventù, Cefeo si unì a Giasone e agli Argonauti nella loro ricerca del vello d'oro. A lui si unirono suo fratello Anfidamante e il loro nipote Anceo, figlio del loro fratello Licurgo.

LA CACCIA AL CINGHIALE CALIDONIO

Fu forse anche, insieme ad Anceo, uno dei tanti eroi che si unirono a Meleagro nella caccia al cinghiale calidonio, poiché secondo Apollodoro, "Anceo e Cefeo, figli di Licurgo, dall'Arcadia" erano tra coloro che parteciparono alla caccia.

LA GUERRA CON IPPOCOONTE

L'eroe Eracle cercò l'aiuto di Cefeo e dei suoi venti figli, nella sua campagna contro Ippocoonte, re di Sparta. Ma, secondo Apollodoro, Cefeo non voleva lasciare il suo regno senza protezione, temendo che se lo avesse fatto, gli Argivi avrebbero marciato contro Tegea. Così Eracle diede alla figlia di Cefeo, Sterope, una ciocca dei capelli di Medusa la Gorgone, che Atena gli aveva dato, dicendo che se fosse stata trattenuta tre volte dalle mura della città, qualsiasi nemico avanzando sulla città si sarebbe voltato in fuga. Così convinto, Cefeo ei suoi venti figli si unirono alla spedizione di Eracle contro Ippocoonte. Secondo Apolodoro, Cefeo e tutti i suoi venti figli furono uccisi in battaglia, mentre secondo lo storico Diodoro Siculo furono uccisi tutti tranne tre dei figli.

Si credeva che la città di Cafia avesse ricevuto il suo nome da Cefeo. Si dice, infine, che un Cefeo avesse portato i coloni nella città di Kyrenia a Cipro.