Modifica di Cartagine
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Intorno all’800 a.C. alcuni abitanti di [[Tiro]] migrarono in Africa e fondarono Cartagine. Questo episodio è stato tramandato ai posteri attraverso il mito della regina [[Didone]], che conobbe anche [[Enea]], secondo quanto scrisse [[Virgilio]]. Questa regina era conosciuta con il nome di [[Elissa]], sorella di Pigmalione, il quale per diventare re, fece uccidere suo marito [[Sicarba]]. Con Elissa si schierarono diversi patrizi tirii ed essa decide di lasciare la propria patria, portando un tesoro con se e riuscì a fuggire con un tranello, aiutata dalla sorella [[Anna Perenna]]. Arrivata a [[Cipro]], trovò delle donne che si unirono all’equipaggio. Poi si diresse verso la costa africana dove fece edificare la città e ne divenne la sovrana. Ospitò [[Enea]] innamorandosi di lui, e si suicidò dopo essere stata abbandonata dall'eroe. Il giovane [[Iarba]], re dei [[Getuli]], che in precedenza era stato respinto da [[Elissa]], si impadronì allora della città e ne cacciò [[Anna Perenna]]. | Intorno all’800 a.C. alcuni abitanti di [[Tiro]] migrarono in Africa e fondarono Cartagine. Questo episodio è stato tramandato ai posteri attraverso il mito della regina [[Didone]], che conobbe anche [[Enea]], secondo quanto scrisse [[Virgilio]]. Questa regina era conosciuta con il nome di [[Elissa]], sorella di Pigmalione, il quale per diventare re, fece uccidere suo marito [[Sicarba]]. Con Elissa si schierarono diversi patrizi tirii ed essa decide di lasciare la propria patria, portando un tesoro con se e riuscì a fuggire con un tranello, aiutata dalla sorella [[Anna Perenna]]. Arrivata a [[Cipro]], trovò delle donne che si unirono all’equipaggio. Poi si diresse verso la costa africana dove fece edificare la città e ne divenne la sovrana. Ospitò [[Enea]] innamorandosi di lui, e si suicidò dopo essere stata abbandonata dall'eroe. Il giovane [[Iarba]], re dei [[Getuli]], che in precedenza era stato respinto da [[Elissa]], si impadronì allora della città e ne cacciò [[Anna Perenna]]. | ||
<br>Come in tutte le leggende, anche questa cela una verità. Alcuni cittadini di Tiro, probabilmente rappresentanti di una classe sociale emergente, erano in contrasto con la reggenza ed anche la borghesia locali. Ci fu un tentativo di presa di potere, che venne vanificato, per cui rimase l’esilio. Nel viaggio fu portato oro e preziosi. Gli esuli tirii scelsero la baia di Cartagine, tipico paesaggio fenicio, come luogo di approdo e di fondazione della nuova città: cartagine significa appunto città nuova. Tiro cercò di impedire questo processo, incaricando la città di Utica di distruggere la nuova colonia, ma l’operazione fallì. Da cui iniziò lo sviluppo di questa cultura molto simile a quella di Tiro. Si adoravano le stesse divinità; tuttavia mentre i fenici avevano ridimensionato la loro crudeltà nei sacrifici agli dei, i cartaginesi erano famosi per la loro efferatezza nelle celebrazioni sacre. | <br>Come in tutte le leggende, anche questa cela una verità. Alcuni cittadini di Tiro, probabilmente rappresentanti di una classe sociale emergente, erano in contrasto con la reggenza ed anche la borghesia locali. Ci fu un tentativo di presa di potere, che venne vanificato, per cui rimase l’esilio. Nel viaggio fu portato oro e preziosi. Gli esuli tirii scelsero la baia di Cartagine, tipico paesaggio fenicio, come luogo di approdo e di fondazione della nuova città: cartagine significa appunto città nuova. Tiro cercò di impedire questo processo, incaricando la città di Utica di distruggere la nuova colonia, ma l’operazione fallì. Da cui iniziò lo sviluppo di questa cultura molto simile a quella di Tiro. Si adoravano le stesse divinità; tuttavia mentre i fenici avevano ridimensionato la loro crudeltà nei sacrifici agli dei, i cartaginesi erano famosi per la loro efferatezza nelle celebrazioni sacre. | ||
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