Caor

Idolo del regno di Asem, venerato come «dio dei Quattro Venti». Poiché aveva anche poteri taumaturgici, i sacerdoti mandavano al suo tempio i malati inguaribili. Il sacrificio da offrire consisteva in un numero di uccelli proporzionato ai mezzi dell'offerente: il sacrificio si ripetava quattro volte, in corrispondenza al numero dei venti.