Modifica di Calderone di Gundstrup

Attenzione: non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se accedi o crei un'utenza, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.

Questa modifica può essere annullata. Controlla le differenze mostrate sotto fra le due versioni per essere certo che il contenuto corrisponda a quanto desiderato, e quindi salvare le modifiche per completare la procedura di annullamento.
Versione attuale Il tuo testo
Riga 83: Riga 83:
  
 
Trovato nel 1891 in una palude dell'Himmerland, nello Jutland (Danimarca), il calderone di Gundestrup è un recipiente d'argento, del peso di quasi nove chili. È formato da tredici piastre con enigmatiche raffigurazioni di divinità e scene religiose, che ne fanno una delle più importanti opere d'arte della protostoria europea. Differenti le opinioni circa il luogo d'origine, ma le preferenze sono andate a due zone: la Gallia centrale e la regione del basso Danubio. Il motivo di tali divergenze va cercato nell'ambivalenza della testimonianza offerta dall'oggetto: da un lato lo stile e la lavorazione sono chiaramente traci, dall'altro alcuni dei motivi sono inequivocabilmente celtici, e alcuni di essi sono frequentissimi in Gallia.
 
Trovato nel 1891 in una palude dell'Himmerland, nello Jutland (Danimarca), il calderone di Gundestrup è un recipiente d'argento, del peso di quasi nove chili. È formato da tredici piastre con enigmatiche raffigurazioni di divinità e scene religiose, che ne fanno una delle più importanti opere d'arte della protostoria europea. Differenti le opinioni circa il luogo d'origine, ma le preferenze sono andate a due zone: la Gallia centrale e la regione del basso Danubio. Il motivo di tali divergenze va cercato nell'ambivalenza della testimonianza offerta dall'oggetto: da un lato lo stile e la lavorazione sono chiaramente traci, dall'altro alcuni dei motivi sono inequivocabilmente celtici, e alcuni di essi sono frequentissimi in Gallia.
<br>L'interpretazione più attendibile è quella che identifica nei costruttori del calderone la popolazione celtica degli Scordisci, una tribù che nel III sec. a.C. si stanziò in parte nella regione del basso Danubio. Soprattutto in Bulgaria, parecchie necropoli documento una coesistenza, apparentemente pacifica, tra i Triballoi traci e gli Scordisci celti. È allora probabile che il calderone sia stato fabbricato in una zona con ampia compenetrazione culturale tra i due gruppi. Probabilmente non si saprà mai come il calderone sia giunto in Danimarca. Forse vi fu portato dalla popolazione germanica dei Cimbri, che durante i loro spostamenti ebbero contatti anche con gli Scordisci. Tuttavia altri studiosi preferiscono pensare, forse a causa della presenza del Dio dai palchi cervini, alla Gallia orientale come luogo d'origine del calderone. Lo confermerebbero i collegamenti con le maschere di [[bronzo]] rinvenute nella Gallia nord-orientale (Compiègne, Danicourt, Evreux), anche se in tal caso il caldaio verrebbe ad essere un'opera del III-IV sec.
+
<br>L'interpretazione più attendibile è quella che identifica nei costruttori del calderone la popolazione celtica degli Scordisci, una tribù che nel III sec. a.C. si stanziò in parte nella regione del basso Danubio. Soprattutto in Bulgaria, parecchie necropoli documento una coesistenza, apparentemente pacifica, tra i Triballoi traci e gli Scordisci celti. È allora probabile che il calderone sia stato fabbricato in una zona con ampia compenetrazione culturale tra i due gruppi. Probabilmente non si saprà mai come il calderone sia giunto in Danimarca. Forse vi fu portato dalla popolazione germanica dei Cimbri, che durante i loro spostamenti ebbero contatti anche con gli Scordisci. Tuttavia altri studiosi preferiscono pensare, forse a causa della presenza del Dio dai palchi cervini, alla Gallia orientale come luogo d'origine del calderone. Lo confermerebbero i collegamenti con le maschere di bronzo rinvenute nella Gallia nord-orientale (Compiègne, Danicourt, Evreux), anche se in tal caso il caldaio verrebbe ad essere un'opera del III-IV sec.
 
<br>Attualmente il calderone si trova al Nationalmuseet di Copenhagen.
 
<br>Attualmente il calderone si trova al Nationalmuseet di Copenhagen.
  

Per favore tieni presente che tutti i contributi a Il Crepuscolo degli Dèi possono essere modificati, stravolti o cancellati da altri contributori. Se non vuoi che i tuoi testi possano essere alterati, allora non inserirli.
Inviando il testo dichiari inoltre, sotto tua responsabilità, che è stato scritto da te personalmente oppure è stato copiato da una fonte di pubblico dominio o similarmente libera (vedi Il Crepuscolo degli Dèi:Copyright per maggiori dettagli). Non inviare materiale protetto da copyright senza autorizzazione!

Annulla Guida (si apre in una nuova finestra)

Template utilizzato in questa pagina: