Modifica di Biblioteca:Senofonte, Anabasi, Libro IV

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3 Quindi procedono nella neve alta, in pianura, per cinque parasanghe in tre tappe. L'ultima fu dura: un vento di tramontana soffiava contrario, bruciando completamente la vegetazione e intirizzendo gli uomini.
 
3 Quindi procedono nella neve alta, in pianura, per cinque parasanghe in tre tappe. L'ultima fu dura: un vento di tramontana soffiava contrario, bruciando completamente la vegetazione e intirizzendo gli uomini.
 
4 Un indovino allora suggerì di immolare vittime in onore del vento, e così fecero: tutti ebbero modo di constatare che l'intensità delle raffiche scemò. La neve era alta un'orgia: molti animali e schiavi persero la vita e anche una trentina di soldati.
 
4 Un indovino allora suggerì di immolare vittime in onore del vento, e così fecero: tutti ebbero modo di constatare che l'intensità delle raffiche scemò. La neve era alta un'orgia: molti animali e schiavi persero la vita e anche una trentina di soldati.
5 Passarono la notte a bruciar legna: nella zona in cui avevano fatto tappa ce n'era molta, ma chi giungeva per ultimo non ne aveva più a disposizione. I primi arrivati, attorno ai falò, impedivano ai ritardatari di accostarsi al fuoco, se non in cambio di [[grano]] o di qualsiasi altro genere commestibile.
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5 Passarono la notte a bruciar legna: nella zona in cui avevano fatto tappa ce n'era molta, ma chi giungeva per ultimo non ne aveva più a disposizione. I primi arrivati, attorno ai falò, impedivano ai ritardatari di accostarsi al fuoco, se non in cambio di grano o di qualsiasi altro genere commestibile.
 
6 Allora barattarono quel poco che ciascuno aveva. Dove veniva acceso il fuoco, la neve si scioglieva e si formavano buche profonde fino alla superficie del terreno: così era possibile misurare l'altezza della neve.
 
6 Allora barattarono quel poco che ciascuno aveva. Dove veniva acceso il fuoco, la neve si scioglieva e si formavano buche profonde fino alla superficie del terreno: così era possibile misurare l'altezza della neve.
 
7 L'indomani, per l'intera giornata, marciarono nella neve e molti caddero in preda alla bulimia. Senofonte, che era in retroguardia, si imbatteva nella gente crollata a terra, ma non riusciva a capire la causa del loro male.
 
7 L'indomani, per l'intera giornata, marciarono nella neve e molti caddero in preda alla bulimia. Senofonte, che era in retroguardia, si imbatteva nella gente crollata a terra, ma non riusciva a capire la causa del loro male.
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24 Allora Policrate, un locago ateniese, chiese che lo si lasciasse partire immediatamente: prese con sé le truppe armate alla leggera, si precipitò verso il villaggio toccato in sorte a Senofonte e catturò tutti gli abitanti che vi si trovavano, compreso il capo, con diciassette cavalli allevati come tributo per il re, nonché la figlia del capo, sposa da otto giorni: il marito era via, a caccia di lepri, per cui non fu fatto prigioniero nel villaggio..34
 
24 Allora Policrate, un locago ateniese, chiese che lo si lasciasse partire immediatamente: prese con sé le truppe armate alla leggera, si precipitò verso il villaggio toccato in sorte a Senofonte e catturò tutti gli abitanti che vi si trovavano, compreso il capo, con diciassette cavalli allevati come tributo per il re, nonché la figlia del capo, sposa da otto giorni: il marito era via, a caccia di lepri, per cui non fu fatto prigioniero nel villaggio..34
 
25 Le case erano sotto terra. L'ingresso somigliava alla bocca di un pozzo, ma in basso erano spaziose. L'entrata per gli animali era costituita da gallerie scavate, mentre le persone si calavano giù mediante scale. Nelle case vivevano capre, pecore, buoi e volatili con i rispettivi piccoli. Tutti questi animali erano nutriti là dentro con erba secca.
 
25 Le case erano sotto terra. L'ingresso somigliava alla bocca di un pozzo, ma in basso erano spaziose. L'entrata per gli animali era costituita da gallerie scavate, mentre le persone si calavano giù mediante scale. Nelle case vivevano capre, pecore, buoi e volatili con i rispettivi piccoli. Tutti questi animali erano nutriti là dentro con erba secca.
26 C'erano anche [[grano]], orzo, legumi, vino d'orzo in recipienti, sulla cui superficie galleggiavano chicchi d'orzo: vi erano immerse delle canne, grandi e piccole, dal fusto privo di nodi.
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26 C'erano anche grano, orzo, legumi, vino d'orzo in recipienti, sulla cui superficie galleggiavano chicchi d'orzo: vi erano immerse delle canne, grandi e piccole, dal fusto privo di nodi.
 
27 Quando qualcuno aveva sete, bastava ne prendesse una in bocca e succhiasse. Era vino purissimo, troppo forte se non lo si mescolava all'acqua, ma, se ci si faceva la bocca, era una bevanda gradevole.
 
27 Quando qualcuno aveva sete, bastava ne prendesse una in bocca e succhiasse. Era vino purissimo, troppo forte se non lo si mescolava all'acqua, ma, se ci si faceva la bocca, era una bevanda gradevole.
 
28 Senofonte invitò come commensale il capo del villaggio e gli fece coraggio, garantendogli che non lo avrebbero privato dei figli e che, al momento della partenza, gli avrebbero riempito di nuovo la casa di viveri, se si fosse comportato bene con l'esercito, facendo da guida fino al loro arrivo a un altro popolo.
 
28 Senofonte invitò come commensale il capo del villaggio e gli fece coraggio, garantendogli che non lo avrebbero privato dei figli e che, al momento della partenza, gli avrebbero riempito di nuovo la casa di viveri, se si fosse comportato bene con l'esercito, facendo da guida fino al loro arrivo a un altro popolo.
 
29 Il capo del villaggio promise di sì e, in segno di amicizia, indicò il punto in cui aveva sotterrato del vino. Per la notte si attendarono in ordine sparso e tutti i soldati dormirono tra beni a profusione, sorvegliando a vista il capo del villaggio e pure i suoi figli.
 
29 Il capo del villaggio promise di sì e, in segno di amicizia, indicò il punto in cui aveva sotterrato del vino. Per la notte si attendarono in ordine sparso e tutti i soldati dormirono tra beni a profusione, sorvegliando a vista il capo del villaggio e pure i suoi figli.
 
30 Allo spuntar del giorno, Senofonte prese con sé il capo e lo portò da Chirisofo. In qualsiasi villaggio passasse, ispezionava i soldati, trovandoli ovunque ben pasciuti e con il morale alto: non lasciavano mai andar via Senofonte e i suoi senza aver offerto loro il pranzo.
 
30 Allo spuntar del giorno, Senofonte prese con sé il capo e lo portò da Chirisofo. In qualsiasi villaggio passasse, ispezionava i soldati, trovandoli ovunque ben pasciuti e con il morale alto: non lasciavano mai andar via Senofonte e i suoi senza aver offerto loro il pranzo.
31 E non c'era volta che, alla stessa mensa, non imbandissero carne di agnello, capretto, maiale, vitello, pollo, con pani di [[grano]] o d'orzo a volontà. 32 Ogni volta che si voleva brindare in onore di qualcuno, in segno d'amicizia, lo si trascinava al cratere, sul quale bisognava curvarsi e bere lappando, come i buoi. Al capo del villaggio concessero di portar via quel che voleva, ma lui non accettò nulla, se non un privilegio: dove vedeva un suo parente, di volta in volta lo prendeva con sé.
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31 E non c'era volta che, alla stessa mensa, non imbandissero carne di agnello, capretto, maiale, vitello, pollo, con pani di grano o d'orzo a volontà. 32 Ogni volta che si voleva brindare in onore di qualcuno, in segno d'amicizia, lo si trascinava al cratere, sul quale bisognava curvarsi e bere lappando, come i buoi. Al capo del villaggio concessero di portar via quel che voleva, ma lui non accettò nulla, se non un privilegio: dove vedeva un suo parente, di volta in volta lo prendeva con sé.
 
33 Giunti che furono da Chirisofo, trovarono che anche gli uomini lì attendati si erano cinti il capo con corone di fieno secco: li servivano giovinetti armeni, abbigliati in foggia barbarica, ai quali i soldati impartivano ordini a gesti, come con i sordomuti.
 
33 Giunti che furono da Chirisofo, trovarono che anche gli uomini lì attendati si erano cinti il capo con corone di fieno secco: li servivano giovinetti armeni, abbigliati in foggia barbarica, ai quali i soldati impartivano ordini a gesti, come con i sordomuti.
 
34 Dopo essersi salutati con affetto, Chirisofo e Senofonte, mediante un interprete che parlava persiano, interrogarono insieme il capo del villaggio, chiedendo che paese fosse. "L'Armenia", rispose. Domandarono allora per chi allevassero i cavalli che avevano visto. Disse che erano per i tributi al re. E proseguì spiegando che le terre confinanti erano dei Calibi, mostrando dove fosse la strada.
 
34 Dopo essersi salutati con affetto, Chirisofo e Senofonte, mediante un interprete che parlava persiano, interrogarono insieme il capo del villaggio, chiedendo che paese fosse. "L'Armenia", rispose. Domandarono allora per chi allevassero i cavalli che avevano visto. Disse che erano per i tributi al re. E proseguì spiegando che le terre confinanti erano dei Calibi, mostrando dove fosse la strada.

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