Modifica di Biblioteca:Quinto Smirneo, Posthomerica, Libro IV

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Aggiano alcun timor: tai son fra loro
 
Aggiano alcun timor: tai son fra loro
 
Altri guerrieri ancor robusti e forti.
 
Altri guerrieri ancor robusti e forti.
Evvi di [[Teseo]] il figlio, evvi anco Aiace,
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Evvi di [[Teseo]] il figlio, evvi anco Ajace,
 
Di [[Atreo]] vi sono i due nepoti alteri,
 
Di [[Atreo]] vi sono i due nepoti alteri,
 
Di cui forza è ch’io tema, ancor che giaccia
 
Di cui forza è ch’io tema, ancor che giaccia
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Per queste si levar di pugna vaghi
 
Per queste si levar di pugna vaghi
 
[[Teucro (2)|Teucro]] primier di Telamon figliuolo,
 
[[Teucro (2)|Teucro]] primier di Telamon figliuolo,
E quindi Aiace, Aiace il qual signore
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E quindi Ajace, Ajace il qual signore
 
Era de’ Locri in saettar maestri.
 
Era de’ Locri in saettar maestri.
 
Cinsersi questi alle celate parti
 
Cinsersi questi alle celate parti
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Che all’avversaria sua ceda d’un punto.
 
Che all’avversaria sua ceda d’un punto.
 
Cotal era in quei due del tutto eguale
 
Cotal era in quei due del tutto eguale
L’impetuosa forza. Alfine Aiace
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L’impetuosa forza. Alfine Ajace
 
Con le robuste man per trarlo a terra
 
Con le robuste man per trarlo a terra
 
Afferrò [[Diomede (2)|Diomede]]; ed ei con l’arte
 
Afferrò [[Diomede (2)|Diomede]]; ed ei con l’arte
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Spesso legò con le robuste braccia
 
Spesso legò con le robuste braccia
 
Il figlio di Tidéo di sotto al fianco
 
Il figlio di Tidéo di sotto al fianco
Il grande Aiace, e pur non ebbe forza
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Il grande Ajace, e pur non ebbe forza
 
Di atterrar lui, che ben fondato stava
 
Di atterrar lui, che ben fondato stava
 
Su le robuste piante. Aiace lui
 
Su le robuste piante. Aiace lui

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