Differenze tra le versioni di "Biblioteca:Proclo, Inni, Inno ad Afrodite Licia"

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Cantiamo la regina dei Lici, Afrodite fanciulla,
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Cantiamo la regina dei Lici, [[Afrodite]] fanciulla,
 
della cui protezione, che allontana il male, ricolmi,
 
della cui protezione, che allontana il male, ricolmi,
 
gli ispirati reggitori della nostra patria, un tempo
 
gli ispirati reggitori della nostra patria, un tempo
 
innalzarono nella città un santo simulacro,
 
innalzarono nella città un santo simulacro,
 
con il segno del mistico connubio, degli imenei intelligibili,
 
con il segno del mistico connubio, degli imenei intelligibili,
d'[[Efesto]] ardente -e d'Afrodite celeste,
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d'[[Efesto]] ardente -e d'[[Afrodite]] celeste,
 
e la chiamarono olimpia dea, e per la sua potenza
 
e la chiamarono olimpia dea, e per la sua potenza
 
spesso al micidial dardo della morte sfuggirono,
 
spesso al micidial dardo della morte sfuggirono,

Versione delle 11:07, 31 mar 2017

Cantiamo la regina dei Lici, Afrodite fanciulla,
della cui protezione, che allontana il male, ricolmi,
gli ispirati reggitori della nostra patria, un tempo
innalzarono nella città un santo simulacro,
con il segno del mistico connubio, degli imenei intelligibili,
d'Efesto ardente -e d'Afrodite celeste,
e la chiamarono olimpia dea, e per la sua potenza
spesso al micidial dardo della morte sfuggirono,
ed avevano l'occhio alla virtù; e dai fecondi talami
salda, di chiaro senno, come spiga venne su la prole,
e ovunque era benefica tranquillità di vita.
Orsù, o veneranda, accogli anche la nostra offerta di buone parole,
giacché anch'io sono di sangue licio.
E dalla turpitudine alla suprema bellezza solleva l'anima,
sfuggita al pungolo esiziale della brama terrena.