Modifica di Biblioteca:Pindaro, Olimpiche, III
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Versione attuale | Il tuo testo | ||
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I | I | ||
Strofe | Strofe | ||
− | Voglio piacere ai Tindaridi amici degli ospiti, e ad | + | Voglio piacere ai Tindaridi amici degli ospiti, e ad Elena |
fulgida chioma, | fulgida chioma, | ||
cantando l’illustre Agrigento, | cantando l’illustre Agrigento, | ||
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mescoli | mescoli | ||
coi modi dell’arte, ed esalti il prode figliuol d’Enesfdamo. | coi modi dell’arte, ed esalti il prode figliuol d’Enesfdamo. | ||
− | E un grido a me | + | E un grido a me Pisa lanciò, |
da cui verso gli uomini i canti largiti dai Numi si lànciano, | da cui verso gli uomini i canti largiti dai Numi si lànciano, | ||
Epodo | Epodo | ||
− | verso i mortali a cui l’Etolo, veridico giudice per gli | + | verso i mortali a cui l’Etolo, veridico giudice per gli Elleni, |
− | + | d’Eracle | |
seguendo l’antico precetto, componga | seguendo l’antico precetto, componga | ||
fra i crini, ghirlanda sui cigli di glauco lucore, l’ulivo | fra i crini, ghirlanda sui cigli di glauco lucore, l’ulivo | ||
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Antistrofe | Antistrofe | ||
− | già | + | già dell’Alfeo su le rupi santissime aveva fondato dei ludi il |
giudizio | giudizio | ||
solenne, e il festivo quinquennio; | solenne, e il festivo quinquennio; | ||
− | ma non di begli alberi il suolo fìoria ne le valli di | + | ma non di begli alberi il suolo fìoria ne le valli di Pelope |
Cronio. | Cronio. | ||
Ei vide che I’ esserne spoglio di Iroppo rendeva il giardino | Ei vide che I’ esserne spoglio di Iroppo rendeva il giardino | ||
soggetto agli sguardi roventi | soggetto agli sguardi roventi | ||
− | di | + | di Elios. Ed il cuore lo spinse che andasse alle terre dèll'Istro. |
Epodo | Epodo | ||
dove la figlia di Leto che sferza i cavalli l’accolse quel giorno | dove la figlia di Leto che sferza i cavalli l’accolse quel giorno | ||
ch’ei giunse dai culmini, dai sinuosi | ch’ei giunse dai culmini, dai sinuosi | ||
− | recessi | + | recessi d’Arcadia. Sospinto l’avevano il fato di [[Zeus]], l’imperio |
− | d’ | + | d’ Euristeo, a cacciare la cerva dall’auree corna, che un di |
Taigeta | Taigeta | ||
offriva ad [[Artemide]] Ortosia, rendendola sacra. | offriva ad [[Artemide]] Ortosia, rendendola sacra. | ||
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Quella inseguendo, anche vide la terra lontana che stendesi di | Quella inseguendo, anche vide la terra lontana che stendesi di | ||
là dagli spiri | là dagli spiri | ||
− | del gelido | + | del gelido Borea. E ristette |
agli alberi innanzi, stupito. E tosto lo invase dolcissima brama | agli alberi innanzi, stupito. E tosto lo invase dolcissima brama | ||
di quelli piantare d’intorno la mèta che in dodici spire | di quelli piantare d’intorno la mèta che in dodici spire | ||
circondano i cocchi. — Alla festa | circondano i cocchi. — Alla festa | ||
− | qui giunge or, beato, coi figli gemelli divini di | + | qui giunge or, beato, coi figli gemelli divini di Leda. |
Antistrofe | Antistrofe | ||
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né savi, né ignari. Io noi tento. Sarebbe follia. | né savi, né ignari. Io noi tento. Sarebbe follia. | ||
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