Modifica di Biblioteca:Ovidio, Metamorfosi, Libro XIII
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chiederebbe le armi anche [[Diomede (2)|Diomede]], e l'altro Aiace più assennato, | chiederebbe le armi anche [[Diomede (2)|Diomede]], e l'altro Aiace più assennato, | ||
il fiero Euripilo, il figlio dell'incomparabile Andremone, | il fiero Euripilo, il figlio dell'incomparabile Andremone, | ||
− | e così pure [[Idomeneo]], il conterraneo | + | e così pure [[Idomeneo]], il conterraneo Merione, |
le chiederebbe [[Menelao]], fratello del più grande [[Atride]]: | le chiederebbe [[Menelao]], fratello del più grande [[Atride]]: | ||
anche loro sono forti di braccio e non secondi a te sul campo, | anche loro sono forti di braccio e non secondi a te sul campo, | ||
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Di fronte alla [[Frigia (2)|Frigia]], là dov'era [[Troia]], c'è una terra abitata | Di fronte alla [[Frigia (2)|Frigia]], là dov'era [[Troia]], c'è una terra abitata | ||
dal popolo dei Bistoni. Vi sorgeva la magnifica reggia | dal popolo dei Bistoni. Vi sorgeva la magnifica reggia | ||
− | di | + | di Polinestore, al quale tuo padre [[Priamo]] t'aveva affidato |
di nascosto, Polidoro, per sottrarti alla guerra in corso in [[Frigia (2)|Frigia]]. | di nascosto, Polidoro, per sottrarti alla guerra in corso in [[Frigia (2)|Frigia]]. | ||
Saggia idea, se non gli avesse affidato anche un grande tesoro, | Saggia idea, se non gli avesse affidato anche un grande tesoro, | ||
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così [[Ecuba]], unendo in sé dolore e rabbia, | così [[Ecuba]], unendo in sé dolore e rabbia, | ||
non dimenticando il suo spirito, ma dimenticando i suoi anni, | non dimenticando il suo spirito, ma dimenticando i suoi anni, | ||
− | si reca da | + | si reca da Polinestore, autore dell'efferato delitto, |
e gli chiede un colloquio: dice che vuole mostrargli | e gli chiede un colloquio: dice che vuole mostrargli | ||
un tesoro rimasto nascosto, perché lui lo consegni al figlio. | un tesoro rimasto nascosto, perché lui lo consegni al figlio. | ||
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e arse, secondo il rito, viscere di giovenche offerte agli dei, | e arse, secondo il rito, viscere di giovenche offerte agli dei, | ||
rientrano nel palazzo reale e, distesi su folti tappeti, | rientrano nel palazzo reale e, distesi su folti tappeti, | ||
− | mangiano i doni di | + | mangiano i doni di Cerere e bevono il succo di [[Dioniso]]. |
Allora il pio [[Anchise]]: "O eletto ministro di [[Febo]], | Allora il pio [[Anchise]]: "O eletto ministro di [[Febo]], | ||
m'inganno o, quando vidi per la prima volta queste mura, | m'inganno o, quando vidi per la prima volta queste mura, |