Modifica di Biblioteca:Ovidio, Metamorfosi, Libro IV
Attenzione: non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se accedi o crei un'utenza, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.
Questa modifica può essere annullata.
Controlla le differenze mostrate sotto fra le due versioni per essere certo che il contenuto corrisponda a quanto desiderato, e quindi salvare le modifiche per completare la procedura di annullamento.
Versione attuale | Il tuo testo | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<poem> | <poem> | ||
− | Ma | + | Ma Alcìtoe, figlia di [[Minia]], ritiene che quel culto orgiastico |
sia da rifiutare e si ostina con protervia a sostenere | sia da rifiutare e si ostina con protervia a sostenere | ||
che falsa è la discendenza di [[Dioniso]] da [[Zeus]]: in questa empietà | che falsa è la discendenza di [[Dioniso]] da [[Zeus]]: in questa empietà | ||
Riga 10: | Riga 10: | ||
se l'avessero offeso, questo il vaticinio. Madri e spose assentono, | se l'avessero offeso, questo il vaticinio. Madri e spose assentono, | ||
ripongono tele e canestri interrompendo le faccende, | ripongono tele e canestri interrompendo le faccende, | ||
− | e bruciano incenso, invocano [[Dioniso]] chiamandolo | + | e bruciano incenso, invocano [[Dioniso]] chiamandolo Bromio, Lieo, |
figlio del fuoco, nato due volte, unico ad avere due madri. | figlio del fuoco, nato due volte, unico ad avere due madri. | ||
− | E a questi nomi aggiungono | + | E a questi nomi aggiungono Niseo, Tioneo l'intonso, |
− | + | Leneo, inventore dei piaceri che dà la vite, | |
− | + | Nictelio, padre Eleleo, [[Iacco]] ed Èuhan, | |
insomma tutti gli infiniti nomi che tu, [[Dioniso|Libero]], | insomma tutti gli infiniti nomi che tu, [[Dioniso|Libero]], | ||
hai tra le genti di Grecia. Intramontabile è la tua giovinezza: | hai tra le genti di Grecia. Intramontabile è la tua giovinezza: | ||
Riga 20: | Riga 20: | ||
catturi gli occhi; quando ti presenti senza corna, | catturi gli occhi; quando ti presenti senza corna, | ||
il tuo capo ha la grazia di una vergine; vinto hai l'Oriente | il tuo capo ha la grazia di una vergine; vinto hai l'Oriente | ||
− | sino al punto estremo in cui l'India ambrata è bagnata dal | + | sino al punto estremo in cui l'India ambrata è bagnata dal Gange. |
− | Tu i sacrileghi [[Penteo]] e | + | Tu i sacrileghi [[Penteo]] e Licurgo, armato d'ascia, colpisci a morte, |
venerabile nume, e a mare getti i marinai etruschi; | venerabile nume, e a mare getti i marinai etruschi; | ||
tu a una pariglia di linci sproni il collo screziato | tu a una pariglia di linci sproni il collo screziato | ||
− | con freni colorati. Ti seguono | + | con freni colorati. Ti seguono satiri, baccanti |
e il vecchio che ebbro sostiene col bastone le membra vacillanti | e il vecchio che ebbro sostiene col bastone le membra vacillanti | ||
e che a malapena si regge sulla groppa del suo asinello. | e che a malapena si regge sulla groppa del suo asinello. | ||
Riga 43: | Riga 43: | ||
Le sorelle approvano e la invitano a parlare per prima. | Le sorelle approvano e la invitano a parlare per prima. | ||
Lei riflette quale racconto scegliere fra tanti (ne conosce | Lei riflette quale racconto scegliere fra tanti (ne conosce | ||
− | moltissimi) ed è incerta se narrare di te, | + | moltissimi) ed è incerta se narrare di te, Dèrceto |
− | di | + | di Babilonia, che come credono i Palestinesi, mutato |
aspetto, con gli arti coperti di squame finisti in uno stagno; | aspetto, con gli arti coperti di squame finisti in uno stagno; | ||
o piuttosto di come sua figlia, messe le penne, | o piuttosto di come sua figlia, messe le penne, | ||
Riga 54: | Riga 54: | ||
Sceglie questa storia, questa, perché non è comune, | Sceglie questa storia, questa, perché non è comune, | ||
e così dunque comincia, continuando intanto a filare: | e così dunque comincia, continuando intanto a filare: | ||
− | " | + | "Pìramo e Tisbe, lui di tutti i giovani il più bello, |
lei unica fra tutte le fanciulle che ha avuto l'Oriente, | lei unica fra tutte le fanciulle che ha avuto l'Oriente, | ||
abitavano in case contigue, là dove dicono che cinse | abitavano in case contigue, là dove dicono che cinse | ||
Riga 70: | Riga 70: | ||
e l'usaste come via per parlarvi: di lì ben protette | e l'usaste come via per parlarvi: di lì ben protette | ||
passavano giorno per giorno in un sussurro le vostre effusioni. | passavano giorno per giorno in un sussurro le vostre effusioni. | ||
− | Spesso, immobili, | + | Spesso, immobili, Tisbe da una parte, Pìramo dall'altra, |
dopo aver spiato a vicenda i propri aneliti: | dopo aver spiato a vicenda i propri aneliti: | ||
"Muro invidioso", dicevano, "perché ti frapponi al nostro amore? | "Muro invidioso", dicevano, "perché ti frapponi al nostro amore? | ||
Riga 87: | Riga 87: | ||
e, una volta fuori casa, lasciare la stessa città; | e, una volta fuori casa, lasciare la stessa città; | ||
ma per non smarrirsi, vagando in aperta campagna, stabilirono | ma per non smarrirsi, vagando in aperta campagna, stabilirono | ||
− | d'incontrarsi al sepolcro di | + | d'incontrarsi al sepolcro di Nino e di nascondersi al buio |
sotto un albero: quello che imbiancato di bacche lì si trovava, | sotto un albero: quello che imbiancato di bacche lì si trovava, | ||
un alto gelso appunto, vicino a una gelida sorgente. | un alto gelso appunto, vicino a una gelida sorgente. | ||
Questo l'accordo; e la luce, che sembrava non volersene andare, | Questo l'accordo; e la luce, che sembrava non volersene andare, | ||
calò a un tratto nel mare e da quel mare si levò la notte. | calò a un tratto nel mare e da quel mare si levò la notte. | ||
− | Di soppiatto aprendo la porta, | + | Di soppiatto aprendo la porta, Tisbe uscì, senza farsi sentire |
dai suoi, nelle tenebre e, col volto velato, | dai suoi, nelle tenebre e, col volto velato, | ||
giunta al sepolcro, sedette sotto l'albero convenuto: | giunta al sepolcro, sedette sotto l'albero convenuto: | ||
Riga 98: | Riga 98: | ||
schiumanti sangue per la strage di un armento, venne a spegnere | schiumanti sangue per la strage di un armento, venne a spegnere | ||
la sete sua nella fonte accanto una leonessa. | la sete sua nella fonte accanto una leonessa. | ||
− | Di lontano ai raggi della luna la vide | + | Di lontano ai raggi della luna la vide Tisbe |
e con le gambe tremanti corse a rifugiarsi in un antro oscuro, | e con le gambe tremanti corse a rifugiarsi in un antro oscuro, | ||
ma nel fuggire lasciò cadere per l'ansia il velo dalle spalle. | ma nel fuggire lasciò cadere per l'ansia il velo dalle spalle. | ||
Riga 104: | Riga 104: | ||
mentre tornava nel bosco, trovò per caso abbandonato a terra | mentre tornava nel bosco, trovò per caso abbandonato a terra | ||
quel velo delicato e lo stracciò con le fauci sporche di sangue. | quel velo delicato e lo stracciò con le fauci sporche di sangue. | ||
− | Uscito più tardi, | + | Uscito più tardi, Pìramo scorse in mezzo all'alta polvere |
le orme inconfondibili di una belva e terreo | le orme inconfondibili di una belva e terreo | ||
si fece in volto. Quando poi trovò la veste macchiata di sangue: | si fece in volto. Quando poi trovò la veste macchiata di sangue: | ||
Riga 115: | Riga 115: | ||
voi, voi leoni, che vi rintanate sotto queste rupi! | voi, voi leoni, che vi rintanate sotto queste rupi! | ||
Ma è da vili chiedere la morte". Raccolse il velo | Ma è da vili chiedere la morte". Raccolse il velo | ||
− | di | + | di Tisbe e lo portò con sé al riparo dell'albero convenuto; |
poi, dopo avere intriso di lacrime e baci quella cara veste: | poi, dopo avere intriso di lacrime e baci quella cara veste: | ||
"Imbeviti ora", esclamò, "anche di un fiotto del sangue mio!". | "Imbeviti ora", esclamò, "anche di un fiotto del sangue mio!". | ||
Riga 141: | Riga 141: | ||
colma la ferita di lacrime, confonde il pianto | colma la ferita di lacrime, confonde il pianto | ||
col sangue suo e, imprimendo baci su quel volto gelido, | col sangue suo e, imprimendo baci su quel volto gelido, | ||
− | grida: "Quale sventura, quale, | + | grida: "Quale sventura, quale, Pìramo, a me ti ha strappato? |
− | + | Pìramo, rispondi! Tisbe, è la tua amatissima Tisbe | |
che ti chiama. Ascoltami, solleva questo tuo volto inerte!". | che ti chiama. Ascoltami, solleva questo tuo volto inerte!". | ||
− | Al nome di | + | Al nome di Tisbe Pìramo levò gli occhi ormai appesantiti |
dalla morte e, come l'ebbe vista, per sempre li richiuse. | dalla morte e, come l'ebbe vista, per sempre li richiuse. | ||
Solo allora lei riconobbe la sua veste e scorse il fodero | Solo allora lei riconobbe la sua veste e scorse il fodero | ||
Riga 167: | Riga 167: | ||
e ciò che resta del rogo in un'urna unica riposa". | e ciò che resta del rogo in un'urna unica riposa". | ||
Aveva terminato. Ci fu una breve pausa, poi cominciò | Aveva terminato. Ci fu una breve pausa, poi cominciò | ||
− | + | Leucònoe a raccontare: le sorelle fecero silenzio. | |
− | "Anche il | + | "Anche il Sole, che regola ogni cosa con la luce astrale, |
− | anche lui fu preso da amore: racconterò gli amori del | + | anche lui fu preso da amore: racconterò gli amori del Sole. |
Si pensa che questo dio fosse il primo a sapere dell'adulterio | Si pensa che questo dio fosse il primo a sapere dell'adulterio | ||
di [[Afrodite]] con [[Ares]]: è un dio che sa tutto per primo. | di [[Afrodite]] con [[Ares]]: è un dio che sa tutto per primo. | ||
− | S'indignò, e al marito, figlio di | + | S'indignò, e al marito, figlio di Era, rivelò |
il tradimento coniugale e il luogo del tradimento. A [[Efesto]] | il tradimento coniugale e il luogo del tradimento. A [[Efesto]] | ||
cadde il cuore e dalle mani operose che lo stringevano cadde | cadde il cuore e dalle mani operose che lo stringevano cadde | ||
Riga 195: | Riga 195: | ||
Sì, tu che bruci dovunque la terra col tuo fuoco, | Sì, tu che bruci dovunque la terra col tuo fuoco, | ||
bruci di un fuoco inaudito; tu che dovresti seguire ogni cosa, | bruci di un fuoco inaudito; tu che dovresti seguire ogni cosa, | ||
− | non fai che ammirare | + | non fai che ammirare Leucòtoe e solo su quella vergine figgi |
lo sguardo che devi al mondo. Ora sorgi più presto in cielo | lo sguardo che devi al mondo. Ora sorgi più presto in cielo | ||
a oriente, ora cali più tardi nel mare, | a oriente, ora cali più tardi nel mare, | ||
Riga 203: | Riga 203: | ||
E non è che impallidisci perché, avvicinandosi alla terra, | E non è che impallidisci perché, avvicinandosi alla terra, | ||
la sagoma della luna t'intralci: è questo amore a farti tale. | la sagoma della luna t'intralci: è questo amore a farti tale. | ||
− | Non ami che lei: più non ti avvince | + | Non ami che lei: più non ti avvince Climene o Rodo, |
la bellissima madre di [[Circe]] nell'isola di [[Eea]] | la bellissima madre di [[Circe]] nell'isola di [[Eea]] | ||
− | o | + | o Clizia che, sebbene disprezzata, sognava d'unirsi a te |
e che proprio in quel tempo ne soffriva in modo atroce. | e che proprio in quel tempo ne soffriva in modo atroce. | ||
− | Su molte donne ha steso il velo dell'oblio | + | Su molte donne ha steso il velo dell'oblio Leucòtoe, |
− | lei nata da | + | lei nata da Eurìnome, la più bella che esistesse |
nel paese degli aromi; ma una volta cresciuta, quella figlia, | nel paese degli aromi; ma una volta cresciuta, quella figlia, | ||
di quanto la madre superava tutte, la superò in bellezza. | di quanto la madre superava tutte, la superò in bellezza. | ||
− | + | Orcamo, il padre, regnava sulle città degli Achemènidi | |
− | e per nascita è ritenuto settimo dopo l'antico | + | e per nascita è ritenuto settimo dopo l'antico Belo. |
− | Sotto il cielo d' | + | Sotto il cielo d'Esperia sono i pascoli dei cavalli del Sole: |
ambrosia, non erba vi trovano, e nutrono con questa le membra | ambrosia, non erba vi trovano, e nutrono con questa le membra | ||
stanche del lavoro diurno, temprandole alle fatiche. | stanche del lavoro diurno, temprandole alle fatiche. | ||
Ora, venuto il turno della notte, mentre i destrieri brucavano | Ora, venuto il turno della notte, mentre i destrieri brucavano | ||
laggiù la divina pastura, il dio, preso l'aspetto della madre | laggiù la divina pastura, il dio, preso l'aspetto della madre | ||
− | + | Eurìnome, entra nella dimora dell'amata | |
− | e in piena luce, tra dodici ancelle, gli appare | + | e in piena luce, tra dodici ancelle, gli appare Leucòtoe, |
che girando il fuso ne trae fili sottili. | che girando il fuso ne trae fili sottili. | ||
Così, dopo averla baciata come madre una figlia diletta: | Così, dopo averla baciata come madre una figlia diletta: | ||
Riga 233: | Riga 233: | ||
e la vergine, benché atterrita da quella visione inattesa, | e la vergine, benché atterrita da quella visione inattesa, | ||
vinta dal fulgore del dio, subì la violenza senza un lamento. | vinta dal fulgore del dio, subì la violenza senza un lamento. | ||
− | S'ingelosisce | + | S'ingelosisce Clizia (il suo amore per il Sole |
era sfrenato) e in un accesso d'ira contro la rivale | era sfrenato) e in un accesso d'ira contro la rivale | ||
divulga la tresca, rivelandola con infamia | divulga la tresca, rivelandola con infamia | ||
− | al padre. Furibondo e pieno di collera, malgrado | + | al padre. Furibondo e pieno di collera, malgrado Leucòtoe |
− | lo scongiurasse e, tendendo le mani verso la luce del | + | lo scongiurasse e, tendendo le mani verso la luce del Sole, |
dicesse: "Mi ha violentato, io non volevo!", lui allora | dicesse: "Mi ha violentato, io non volevo!", lui allora | ||
la seppellì in una fossa, coprendone il tumulo di macigni. | la seppellì in una fossa, coprendone il tumulo di macigni. | ||
Riga 244: | Riga 244: | ||
ma tu ormai, ninfa, più in grado non eri di sollevare il capo | ma tu ormai, ninfa, più in grado non eri di sollevare il capo | ||
schiacciato dal peso della terra e giacevi, corpo senza vita. | schiacciato dal peso della terra e giacevi, corpo senza vita. | ||
− | Dopo il rogo di [[ | + | Dopo il rogo di [[Fetonte]], si dice che niente di più straziante |
dovette vedere l'auriga dei cavalli alati. | dovette vedere l'auriga dei cavalli alati. | ||
Lui, è vero, cerca col potere dei suoi raggi, se gli è possibile, | Lui, è vero, cerca col potere dei suoi raggi, se gli è possibile, | ||
Riga 255: | Riga 255: | ||
a poco a poco allora un virgulto d'incenso, allungando nel suolo | a poco a poco allora un virgulto d'incenso, allungando nel suolo | ||
le radici, si erse e ruppe il tumulo con la cima. | le radici, si erse e ruppe il tumulo con la cima. | ||
− | E a | + | E a Clizia, benché l'amore potesse giustificarne l'angoscia |
e l'angoscia la delazione, mai più volle avvicinarsi | e l'angoscia la delazione, mai più volle avvicinarsi | ||
il signore della luce e godersi con lei piaceri d'amore. | il signore della luce e godersi con lei piaceri d'amore. | ||
Riga 269: | Riga 269: | ||
un'altra parte è rossa e un fiore simile alla viola le ricopre | un'altra parte è rossa e un fiore simile alla viola le ricopre | ||
il volto. Malgrado una radice la trattenga, sempre si volge | il volto. Malgrado una radice la trattenga, sempre si volge | ||
− | lei verso il suo | + | lei verso il suo Sole e pur così mutata gli serba amore." |
Bene, la magia del racconto aveva incantato le ascoltatrici: | Bene, la magia del racconto aveva incantato le ascoltatrici: | ||
chi ne negava l'eventualità, chi ricordava che agli dei, | chi ne negava l'eventualità, chi ricordava che agli dei, | ||
quelli veri, tutto è possibile: ma [[Dioniso]] non era fra quelli. | quelli veri, tutto è possibile: ma [[Dioniso]] non era fra quelli. | ||
− | Quando le sorelle tacquero, fu invitata | + | Quando le sorelle tacquero, fu invitata Alcìtoe, |
e questa, facendo scorrere la spola tra i fili dell'ordito: | e questa, facendo scorrere la spola tra i fili dell'ordito: | ||
− | "Non vi racconterò", disse, "gli amori fin troppo noti di | + | "Non vi racconterò", disse, "gli amori fin troppo noti di Dafni, |
− | il pastore dell' | + | il pastore dell'Ida che una ninfa tramutò in pietra, tanta |
è la furia che brucia gli amanti, per colpire la sua rivale. | è la furia che brucia gli amanti, per colpire la sua rivale. | ||
Né dirò come accadde che un tempo, sovvertite le leggi | Né dirò come accadde che un tempo, sovvertite le leggi | ||
− | di natura, l'ambiguo | + | di natura, l'ambiguo Sitone fu a volte maschio, a volte femmina. |
− | Tralascio anche te, | + | Tralascio anche te, Celmi, d'acciaio ora, ma un giorno fedelissimo |
a [[Zeus]] bambino, come i [[Cureti]] nati da un diluvio, | a [[Zeus]] bambino, come i [[Cureti]] nati da un diluvio, | ||
− | e | + | e Croco e Smìlace che furono trasformati in fiori minuscoli. |
Avvincerò invece il vostro cuore con l'esca della novità. | Avvincerò invece il vostro cuore con l'esca della novità. | ||
− | Donde venga cattiva fama alla fonte | + | Donde venga cattiva fama alla fonte Salmacide ascoltate, |
e come mai debiliti e snervi le membra a contatto con l'acqua | e come mai debiliti e snervi le membra a contatto con l'acqua | ||
che fluisce lenta. La causa è ignota, notissimo il suo potere. | che fluisce lenta. La causa è ignota, notissimo il suo potere. | ||
− | In una grotta dell' | + | In una grotta dell'Ida le [[Naiadi]] allevarono un fanciullo |
che [[Ermes]] aveva avuto dalla dea di [[Citera]]: | che [[Ermes]] aveva avuto dalla dea di [[Citera]]: | ||
il suo volto era tale da potervi ravvisare i lineamenti | il suo volto era tale da potervi ravvisare i lineamenti | ||
di entrambi i genitori; persino il suo nome era tratto dai loro. | di entrambi i genitori; persino il suo nome era tratto dai loro. | ||
Non appena compì quindici anni abbandonò i monti | Non appena compì quindici anni abbandonò i monti | ||
− | della terra natia e, lasciata l' | + | della terra natia e, lasciata l'Ida che l'aveva allevato, |
si divertiva a vagare per luoghi ignoti, a scoprire torrenti | si divertiva a vagare per luoghi ignoti, a scoprire torrenti | ||
sconosciuti, alleviando con la curiosità la fatica. | sconosciuti, alleviando con la curiosità la fatica. | ||
Si recò anche nelle città della [[Licia]] e, vicino alla [[Licia]], | Si recò anche nelle città della [[Licia]] e, vicino alla [[Licia]], | ||
− | fra i | + | fra i Cari: lì vide uno specchio d'acqua cristallina |
sino al fondale. Non vi crescono canne palustri, | sino al fondale. Non vi crescono canne palustri, | ||
alghe sparute o giunchi dalla punta aguzza: | alghe sparute o giunchi dalla punta aguzza: | ||
Riga 310: | Riga 310: | ||
e i suoi ozi non alterna con la fatica della caccia. | e i suoi ozi non alterna con la fatica della caccia. | ||
Ora invece alla propria fonte bagna le membra leggiadre, | Ora invece alla propria fonte bagna le membra leggiadre, | ||
− | spesso lisciandosi i capelli col pettine del | + | spesso lisciandosi i capelli col pettine del Citoro |
o chiedendo allo specchio d'acqua come sia meglio acconciarsi; | o chiedendo allo specchio d'acqua come sia meglio acconciarsi; | ||
ora col corpo avvolto in una veste trasparente | ora col corpo avvolto in una veste trasparente | ||
Riga 336: | Riga 336: | ||
senza fine e che stava accostando le mani al suo collo d'avorio: | senza fine e che stava accostando le mani al suo collo d'avorio: | ||
"Smettila!" urlò, "altrimenti me ne vado e ti abbandono qui!". | "Smettila!" urlò, "altrimenti me ne vado e ti abbandono qui!". | ||
− | Spaventata | + | Spaventata Salmacide: "È tuo, te lo lascio questo luogo, |
straniero", rispose e voltate le spalle finse di andarsene, | straniero", rispose e voltate le spalle finse di andarsene, | ||
girandosi però a guardarlo, e inoltratasi in una macchia | girandosi però a guardarlo, e inoltratasi in una macchia | ||
Riga 345: | Riga 345: | ||
finché, attirato dalla carezza tiepida di quell'acqua, | finché, attirato dalla carezza tiepida di quell'acqua, | ||
si sfila dal corpo adolescente la sua morbida veste. | si sfila dal corpo adolescente la sua morbida veste. | ||
− | È allora che | + | È allora che Salmacide ammirata s'infiamma di desiderio |
per quella nuda beltà! Di fiamma si accendono i suoi occhi, | per quella nuda beltà! Di fiamma si accendono i suoi occhi, | ||
come se fossero l'immagine nitida del disco solare | come se fossero l'immagine nitida del disco solare | ||
Riga 379: | Riga 379: | ||
non furono più due, ma un essere ambiguo che femmina non è | non furono più due, ma un essere ambiguo che femmina non è | ||
o giovinetto, che ha l'aspetto di entrambi e di nessuno dei due. | o giovinetto, che ha l'aspetto di entrambi e di nessuno dei due. | ||
− | Quando | + | Quando Ermafrodito s'accorge che il corso d'acqua, in cui uomo |
s'era immerso, l'aveva reso maschio a metà e aveva infiacchito | s'era immerso, l'aveva reso maschio a metà e aveva infiacchito | ||
le sue membra, tendendo le mani, ma con voce che ormai | le sue membra, tendendo le mani, ma con voce che ormai | ||
Riga 388: | Riga 388: | ||
Commossi dalle parole del figlio ermafrodito, i genitori | Commossi dalle parole del figlio ermafrodito, i genitori | ||
esaudirono il voto versando nella fonte un filtro malefico". | esaudirono il voto versando nella fonte un filtro malefico". | ||
− | Il racconto era finito. Ma le [[ | + | Il racconto era finito. Ma le figlie di [[Minia]] lavoravano |
ancora con furia, spregiando [[Dioniso]] e profanando la sua festa, | ancora con furia, spregiando [[Dioniso]] e profanando la sua festa, | ||
quando a un tratto timpani invisibili strepitarono | quando a un tratto timpani invisibili strepitarono | ||
Riga 416: | Riga 416: | ||
volano di notte e prendono il nome dal vespro inoltrato. | volano di notte e prendono il nome dal vespro inoltrato. | ||
Da allora il nome di [[Dioniso]] divenne famosissimo | Da allora il nome di [[Dioniso]] divenne famosissimo | ||
− | dappertutto a | + | dappertutto a Tebe, e una zia materna descriveva a tutti |
i grandi poteri del nuovo dio. Di tante sorelle era l'unica | i grandi poteri del nuovo dio. Di tante sorelle era l'unica | ||
priva di dolore, tranne quello da loro provocato. | priva di dolore, tranne quello da loro provocato. | ||
− | + | Era si rese conto dell'orgoglio che aveva in cuore | |
− | per i figli, per il marito | + | per i figli, per il marito Atamante e il suo divino pupillo: |
non lo sopportò e fra sé disse: "Possibile che un bastardo | non lo sopportò e fra sé disse: "Possibile che un bastardo | ||
abbia trasformato e gettato in mare i marinai della [[Meonia]], | abbia trasformato e gettato in mare i marinai della [[Meonia]], | ||
che abbia dato da straziare a una madre la carne del figlio, | che abbia dato da straziare a una madre la carne del figlio, | ||
− | che abbia coperto di ali inaudite le tre [[ | + | che abbia coperto di ali inaudite le tre figlie di [[Minia]], |
− | e altro non resti a | + | e altro non resti a Era che piangere senza averne vendetta? |
E questo è sufficiente? A questo si riduce il mio potere? | E questo è sufficiente? A questo si riduce il mio potere? | ||
Lui stesso m'insegna il da farsi: da un nemico è lecito imparare. | Lui stesso m'insegna il da farsi: da un nemico è lecito imparare. | ||
Riga 433: | Riga 433: | ||
C'è un sentiero in declivio che fra le tenebre di tassi funerei | C'è un sentiero in declivio che fra le tenebre di tassi funerei | ||
conduce agli Inferi in un silenzio di tomba. | conduce agli Inferi in un silenzio di tomba. | ||
− | Fra le nebbie che esala la palude dello | + | Fra le nebbie che esala la palude dello Stige da lì scendono |
man mano le ombre, i fantasmi di chi ottiene l'onore del sepolcro. | man mano le ombre, i fantasmi di chi ottiene l'onore del sepolcro. | ||
Pallore e gelo ristagnano ovunque in quei luoghi in abbandono | Pallore e gelo ristagnano ovunque in quei luoghi in abbandono | ||
Riga 446: | Riga 446: | ||
in parte esercitano un'attività, a imitazione della vita | in parte esercitano un'attività, a imitazione della vita | ||
passata, un'altra parte ancora sconta la pena che ha meritato. | passata, un'altra parte ancora sconta la pena che ha meritato. | ||
− | Lasciata la sede celeste, la figlia di | + | Lasciata la sede celeste, la figlia di [[Crono]], Era, |
ha il cuore di recarsi laggiù, tanto è l'odio e l'ira che in sé cova. | ha il cuore di recarsi laggiù, tanto è l'odio e l'ira che in sé cova. | ||
Appena entrata, sotto il peso del suo corpo divino la soglia | Appena entrata, sotto il peso del suo corpo divino la soglia | ||
mandò un gemito; [[Cerbero (1)|Cerbero]] levò le sue tre fauci | mandò un gemito; [[Cerbero (1)|Cerbero]] levò le sue tre fauci | ||
− | lanciando tre latrati insieme. E | + | lanciando tre latrati insieme. E Era chiama le [[Erinni]], |
figlie della [[Nyx]], divinità terribili, implacabili. | figlie della [[Nyx]], divinità terribili, implacabili. | ||
Sedute davanti alle porte d'acciaio che sbarravano il carcere, | Sedute davanti alle porte d'acciaio che sbarravano il carcere, | ||
Riga 457: | Riga 457: | ||
balzarono in piedi. Sede degli scellerati è chiamato il luogo: | balzarono in piedi. Sede degli scellerati è chiamato il luogo: | ||
qui [[Tizio]], disteso su nove iugeri, espone allo scempio | qui [[Tizio]], disteso su nove iugeri, espone allo scempio | ||
− | le proprie viscere; tu, | + | le proprie viscere; tu, Tantalo, nemmeno un sorso d'acqua |
riesci ad attingere e l'albero che ti sovrasta non è a portata; | riesci ad attingere e l'albero che ti sovrasta non è a portata; | ||
tu, [[Sisifo]], rincorri o spingi il masso che sempre rotola giù; | tu, [[Sisifo]], rincorri o spingi il masso che sempre rotola giù; | ||
[[Issione]] gira sulla ruota, inseguendo in fuga sé stesso, | [[Issione]] gira sulla ruota, inseguendo in fuga sé stesso, | ||
− | e le nipoti di | + | e le nipoti di Belo, che ardirono macchinare la strage |
dei cugini, senza posa riattingono l'acqua che va perduta. | dei cugini, senza posa riattingono l'acqua che va perduta. | ||
− | La [[ | + | La figlia di [[Crono]] lanciò a tutti un'occhiata di fuoco |
e per primo a [[Issione]]; poi, volgendo da questo | e per primo a [[Issione]]; poi, volgendo da questo | ||
lo sguardo a [[Sisifo]], disse: "Perché costui patisce pene | lo sguardo a [[Sisifo]], disse: "Perché costui patisce pene | ||
− | senza fine, mentre, tra i suoi fratelli, | + | senza fine, mentre, tra i suoi fratelli, Atamante, che con la moglie |
mi ha sempre disprezzata, se ne vive con superbia in una reggia | mi ha sempre disprezzata, se ne vive con superbia in una reggia | ||
da creso?". E spiegò la causa del suo odio per cui era venuta, | da creso?". E spiegò la causa del suo odio per cui era venuta, | ||
e ciò che voleva: che sparisse, questo era, la dinastia | e ciò che voleva: che sparisse, questo era, la dinastia | ||
− | di [[Cadmo]] e che le [[Erinni]] spingessero al delitto | + | di [[Cadmo]] e che le [[Erinni]] spingessero al delitto Atamante. |
Con un discorso intessuto di ordini, promesse e preghiere | Con un discorso intessuto di ordini, promesse e preghiere | ||
istigò le tre sorelle; tanto che quando ebbe finito, | istigò le tre sorelle; tanto che quando ebbe finito, | ||
− | + | Tisìfone, scarmigliata com'era, scosse i grigi | |
capelli e, tirando indietro i serpenti che le celavano il viso, | capelli e, tirando indietro i serpenti che le celavano il viso, | ||
così rispose: "Non c'è bisogno di tante chiacchiere: | così rispose: "Non c'è bisogno di tante chiacchiere: | ||
considera fatto ciò che vuoi! Lascia questo regno | considera fatto ciò che vuoi! Lascia questo regno | ||
odioso e torna negli spazi del tuo cielo, che sono migliori!". | odioso e torna negli spazi del tuo cielo, che sono migliori!". | ||
− | Lieta se ne andò | + | Lieta se ne andò Era, e mentre stava per rientrare in cielo, |
− | [[Iride]], figlia di | + | [[Iride]], figlia di Taumante, la purificò con spruzzi d'acqua. |
− | Senza perder tempo la spietata | + | Senza perder tempo la spietata Tisìfone prese una torcia |
dai bagliori sanguigni e indossò un manto rutilante | dai bagliori sanguigni e indossò un manto rutilante | ||
come se grondasse sangue, attorcigliò alla vita un [[serpente]] | come se grondasse sangue, attorcigliò alla vita un [[serpente]] | ||
− | e partì dall' | + | e partì dall'Averno. La seguivano nel suo cammino |
Pianto, Paura, Terrore e Follia dal volto allucinato. | Pianto, Paura, Terrore e Follia dal volto allucinato. | ||
− | Quando davanti alla soglia del figlio di | + | Quando davanti alla soglia del figlio di Eolo s'arrestò, |
si racconta che la porta tremasse, gli stipiti illividissero | si racconta che la porta tremasse, gli stipiti illividissero | ||
e il sole si oscurasse. Costernati e atterriti da quel prodigio, | e il sole si oscurasse. Costernati e atterriti da quel prodigio, | ||
− | + | Atamante e la moglie tentarono di fuggire, | |
ma la funesta [[Erinni]] davanti all'entrata sbarrò loro il passo | ma la funesta [[Erinni]] davanti all'entrata sbarrò loro il passo | ||
e allargando le braccia avviluppate da groppi di vipere, | e allargando le braccia avviluppate da groppi di vipere, | ||
Riga 496: | Riga 496: | ||
Poi in mezzo ai capelli strappa due serpenti | Poi in mezzo ai capelli strappa due serpenti | ||
e di colpo li scaglia con quella sua mano micidiale: | e di colpo li scaglia con quella sua mano micidiale: | ||
− | gli aspidi strisciano sul seno di | + | gli aspidi strisciano sul seno di Atamante e [[Ino]] |
soffiandovi sopra i loro miasmi; non infliggono ferite | soffiandovi sopra i loro miasmi; non infliggono ferite | ||
al corpo: solo la mente avverte quel terribile assalto. | al corpo: solo la mente avverte quel terribile assalto. | ||
Riga 510: | Riga 510: | ||
insegue vorticosamente il fuoco col fuoco che muove. | insegue vorticosamente il fuoco col fuoco che muove. | ||
Così, eseguiti gli ordini, tornò trionfante al regno spettrale | Così, eseguiti gli ordini, tornò trionfante al regno spettrale | ||
− | del grande | + | del grande Dite e liberò il [[serpente]] di cui si era cinta. Ed ecco |
− | che fuori di sé in mezzo alla reggia il figlio di | + | che fuori di sé in mezzo alla reggia il figlio di Eolo esclama: |
"Animo, compagni, tendete le reti in questa boscaglia! | "Animo, compagni, tendete le reti in questa boscaglia! | ||
vi ho visto passare una leonessa con due cuccioli", | vi ho visto passare una leonessa con due cuccioli", | ||
Riga 541: | Riga 541: | ||
la natura mortale, vi infonde la dignità | la natura mortale, vi infonde la dignità | ||
degli altari, e con l'aspetto ne muta il nome | degli altari, e con l'aspetto ne muta il nome | ||
− | chiamando | + | chiamando Leucòtea la madre, dio Palemone il figlio. |
Le tebane, compagne di [[Ino]], dopo averla al limite seguita, | Le tebane, compagne di [[Ino]], dopo averla al limite seguita, | ||
videro le sue ultime tracce sull'orlo della rupe | videro le sue ultime tracce sull'orlo della rupe | ||
Riga 547: | Riga 547: | ||
di [[Cadmo]] strappandosi con le mani le vesti e i capelli, | di [[Cadmo]] strappandosi con le mani le vesti e i capelli, | ||
maledicendo la dea per essere stata ingiusta | maledicendo la dea per essere stata ingiusta | ||
− | e troppo crudele con la rivale. | + | e troppo crudele con la rivale. Era non sopportò |
l'affronto: "Farò che proprio voi" disse, "diventiate | l'affronto: "Farò che proprio voi" disse, "diventiate | ||
memento della mia crudeltà!". Alle parole seguirono i fatti. | memento della mia crudeltà!". Alle parole seguirono i fatti. | ||
Riga 562: | Riga 562: | ||
Alcune divennero uccelli, e ancora oggi in quello spazio di mare | Alcune divennero uccelli, e ancora oggi in quello spazio di mare | ||
le Ismènidi sfiorano l'acqua con la punta delle ali. | le Ismènidi sfiorano l'acqua con la punta delle ali. | ||
− | Il | + | Il figlio di Agenore ignora che la propria figlia e il nipotino |
ora sono divinità marine. Vinto dal dolore, | ora sono divinità marine. Vinto dal dolore, | ||
da tutte quelle sciagure e dai tanti prodigi che ha visto, | da tutte quelle sciagure e dai tanti prodigi che ha visto, | ||
Riga 606: | Riga 606: | ||
da [[Dioniso]], il loro nipote, venerato nell'India | da [[Dioniso]], il loro nipote, venerato nell'India | ||
convertita, onorato nell'[[Acaia]] con l'erezione di templi. | convertita, onorato nell'[[Acaia]] con l'erezione di templi. | ||
− | Nato dalla stessa stirpe, solo [[Acrisio]], il figlio di | + | Nato dalla stessa stirpe, solo [[Acrisio]], il figlio di Abante, |
− | era rimasto a bandire il dio dalle mura di | + | era rimasto a bandire il dio dalle mura di Argo, |
la sua città, e a fargli guerra, non ritenendolo figlio | la sua città, e a fargli guerra, non ritenendolo figlio | ||
di [[Zeus]], come schiatta di [[Zeus]] non riteneva | di [[Zeus]], come schiatta di [[Zeus]] non riteneva | ||
Riga 624: | Riga 624: | ||
ora là, osservando dall'alto dello spazio giù | ora là, osservando dall'alto dello spazio giù | ||
in lontananza la terra nel suo volo sull'universo intero. | in lontananza la terra nel suo volo sull'universo intero. | ||
− | Tre volte vide le Orse gelide, tre volte le chele del | + | Tre volte vide le Orse gelide, tre volte le chele del Cancro, |
trascinato un tempo a ponente, l'altro dove sorge il sole. | trascinato un tempo a ponente, l'altro dove sorge il sole. | ||
E già tramontava il giorno: temendo d'abbandonarsi alla notte, | E già tramontava il giorno: temendo d'abbandonarsi alla notte, | ||
− | si fermò nel territorio di | + | si fermò nel territorio di Esperia, nel regno di [[Atlante (1)|Atlante]], |
− | per concedersi un po' di riposo finché | + | per concedersi un po' di riposo finché Lucifero |
− | non svegliasse i bagliori di | + | non svegliasse i bagliori di Aurora e Aurora il carro del giorno. |
Questo [[Atlante (1)|Atlante]], figlio di [[Giapeto]], era di statura enorme, | Questo [[Atlante (1)|Atlante]], figlio di [[Giapeto]], era di statura enorme, | ||
più di qualsiasi uomo: regnava sul lembo estremo | più di qualsiasi uomo: regnava sul lembo estremo | ||
Riga 642: | Riga 642: | ||
se ammiri le grandi gesta, le mie ammirerai. | se ammiri le grandi gesta, le mie ammirerai. | ||
Chiedo ospitalità per riposarmi." Ma presente aveva [[Atlante (1)|Atlante]] | Chiedo ospitalità per riposarmi." Ma presente aveva [[Atlante (1)|Atlante]] | ||
− | la profezia che sul [[Parnasso]] gli aveva un giorno predetto | + | la profezia che sul [[Parnasso]] gli aveva un giorno predetto Temi: |
"Tempo, [[Atlante (1)|Atlante]], verrà, che i tuoi alberi saranno spogliati | "Tempo, [[Atlante (1)|Atlante]], verrà, che i tuoi alberi saranno spogliati | ||
dell'oro, e sarà un figlio di [[Zeus]] a gloriarsi della preda". | dell'oro, e sarà un figlio di [[Zeus]] a gloriarsi della preda". | ||
Riga 655: | Riga 655: | ||
con [[Atlante (1)|Atlante]]?) gli rispose: "Visto che non conto nulla per te, | con [[Atlante (1)|Atlante]]?) gli rispose: "Visto che non conto nulla per te, | ||
prenditi questo regalo!", e girandosi dalla parte contraria, | prenditi questo regalo!", e girandosi dalla parte contraria, | ||
− | con la sinistra protese l'orrido volto di | + | con la sinistra protese l'orrido volto di Medusa. |
Grande quant'era, [[Atlante (1)|Atlante]] divenne un monte: [[barba]] e capelli | Grande quant'era, [[Atlante (1)|Atlante]] divenne un monte: [[barba]] e capelli | ||
si mutarono in selve, spalle e mani in gioghi, | si mutarono in selve, spalle e mani in gioghi, | ||
Riga 662: | Riga 662: | ||
crebbe a dismisura (questo il volere degli dei) e tutto il cielo | crebbe a dismisura (questo il volere degli dei) e tutto il cielo | ||
con le sue innumerevoli stelle poggiò su di lui. | con le sue innumerevoli stelle poggiò su di lui. | ||
− | Aveva il figlio di | + | Aveva il figlio di Ippota rinchiuso i venti nel loro perpetuo |
− | carcere e ormai alto nel cielo brillava | + | carcere e ormai alto nel cielo brillava Lucifero di luce, |
spronando tutti al lavoro. [[Perseo (1)|Perseo]] riprese le sue ali | spronando tutti al lavoro. [[Perseo (1)|Perseo]] riprese le sue ali | ||
legandole ai lati dei piedi, cinse la spada ricurva | legandole ai lati dei piedi, cinse la spada ricurva | ||
e muovendo i calzari alati solcò l'aria trasparente. | e muovendo i calzari alati solcò l'aria trasparente. | ||
Dopo aver sorvolato e lambito innumerevoli popoli, | Dopo aver sorvolato e lambito innumerevoli popoli, | ||
− | giunse in vista degli [[Etiopi]] e delle terre di | + | giunse in vista degli [[Etiopi]] e delle terre di Cefeo. |
− | Lì | + | Lì Ammone aveva selvaggiamente ordinato che l'innocente |
[[Andromeda]] pagasse con la vita l'arroganza della madre. | [[Andromeda]] pagasse con la vita l'arroganza della madre. | ||
Come la vide, le braccia incatenate a un masso della scogliera | Come la vide, le braccia incatenate a un masso della scogliera | ||
Riga 735: | Riga 735: | ||
tre quattro volte senza tregua gli affonda la spada nelle viscere. | tre quattro volte senza tregua gli affonda la spada nelle viscere. | ||
Grida di applauso riempiono la spiaggia e le dimore degli dei | Grida di applauso riempiono la spiaggia e le dimore degli dei | ||
− | nel cielo. | + | nel cielo. Cassìope e Cefeo, il padre, esultanti salutano |
[[Perseo (1)|Perseo]] come genero e lo dichiarano soccorritore | [[Perseo (1)|Perseo]] come genero e lo dichiarano soccorritore | ||
e salvatore della famiglia. Liberata dalle catene, | e salvatore della famiglia. Liberata dalle catene, | ||
Riga 741: | Riga 741: | ||
L'eroe intanto attinge acqua e si lava le mani vittoriose; | L'eroe intanto attinge acqua e si lava le mani vittoriose; | ||
poi, perché la rena ruvida non danneggi il capo irto di serpi | poi, perché la rena ruvida non danneggi il capo irto di serpi | ||
− | della | + | della figlia di Forco, l'ammorbidisce con le foglie, la copre |
− | di ramoscelli acquatici e vi depone la faccia di | + | di ramoscelli acquatici e vi depone la faccia di Medusa. |
I ramoscelli freschi a ancora vivi ne assorbono nel midollo | I ramoscelli freschi a ancora vivi ne assorbono nel midollo | ||
la forza e a contatto col mostro s'induriscono, | la forza e a contatto col mostro s'induriscono, | ||
Riga 757: | Riga 757: | ||
un vitello al dio alato, un toro a te, sommo fra gli dei. | un vitello al dio alato, un toro a te, sommo fra gli dei. | ||
E subito si prende [[Andromeda]], premio di così grande impresa, | E subito si prende [[Andromeda]], premio di così grande impresa, | ||
− | rinunciando alla dote. [[Imeneo]] e | + | rinunciando alla dote. [[Imeneo]] e Amore agitano davanti |
le fiaccole; si alimentano i fuochi con aromi a profusione, | le fiaccole; si alimentano i fuochi con aromi a profusione, | ||
ghirlande pendono dagli infissi e in ogni luogo risuonano | ghirlande pendono dagli infissi e in ogni luogo risuonano | ||
Riga 771: | Riga 771: | ||
racconta, ti prego, con qual valore e quali stratagemmi | racconta, ti prego, con qual valore e quali stratagemmi | ||
mozzasti quella testa irta di serpenti". | mozzasti quella testa irta di serpenti". | ||
− | L'erede di | + | L'erede di Agenore narra come ai piedi del gelido [[Atlante (1)|Atlante]] |
si distenda un luogo protetto da un bastione invalicabile, | si distenda un luogo protetto da un bastione invalicabile, | ||
e come al suo ingresso abitassero due gemelle, | e come al suo ingresso abitassero due gemelle, | ||
− | + | figlie di Forco, che si dividevano l'uso di un occhio solo; | |
come lui con destrezza glielo carpì, inserendo la propria mano | come lui con destrezza glielo carpì, inserendo la propria mano | ||
mentre se lo scambiavano; come attraverso sentieri sperduti | mentre se lo scambiavano; come attraverso sentieri sperduti | ||
Riga 780: | Riga 780: | ||
giunse alla casa di [[Medusa (1)|Gorgone]], e qua e là in mezzo ai campi, | giunse alla casa di [[Medusa (1)|Gorgone]], e qua e là in mezzo ai campi, | ||
nei sentieri gli avvenne di vedere figure di uomini e belve | nei sentieri gli avvenne di vedere figure di uomini e belve | ||
− | mutati da esseri vivi in granito per aver visto | + | mutati da esseri vivi in granito per aver visto Medusa. |
Ma lui aveva scorto, riflessa nel [[bronzo]] dello scudo | Ma lui aveva scorto, riflessa nel [[bronzo]] dello scudo | ||
che reggeva col braccio sinistro, l'orrenda immagine, | che reggeva col braccio sinistro, l'orrenda immagine, | ||
Riga 790: | Riga 790: | ||
quali stelle abbia raggiunto col suo battito d'ali. | quali stelle abbia raggiunto col suo battito d'ali. | ||
Ma prima del previsto s'interrompe. Uno dei presenti interviene | Ma prima del previsto s'interrompe. Uno dei presenti interviene | ||
− | allora chiedendo perché solo | + | allora chiedendo perché solo Medusa |
fra le sorelle avesse serpenti in mezzo ai capelli. | fra le sorelle avesse serpenti in mezzo ai capelli. | ||
E l'ospite risponde: "Visto che vuoi sapere cosa che merita | E l'ospite risponde: "Visto che vuoi sapere cosa che merita | ||
raccontare, eccoti il perché. Di eccezionale bellezza, | raccontare, eccoti il perché. Di eccezionale bellezza, | ||
− | + | Medusa fu desiderata e contesa da molti pretendenti, | |
e in tutta la sua persona nulla era più splendido dei capelli: | e in tutta la sua persona nulla era più splendido dei capelli: | ||
ho conosciuto chi sosteneva d'averla vista. | ho conosciuto chi sosteneva d'averla vista. | ||
Riga 803: | Riga 803: | ||
Ancor oggi la dea, per sbigottire e atterrire i nemici, | Ancor oggi la dea, per sbigottire e atterrire i nemici, | ||
porta davanti, sul petto, quei rettili che lei stessa ha creato". | porta davanti, sul petto, quei rettili che lei stessa ha creato". | ||
+ | |||
+ | |||
</poem> | </poem> | ||
Riga 808: | Riga 810: | ||
[[Categoria:Bibliografia]] | [[Categoria:Bibliografia]] | ||
[[Categoria:Fonti Antiche]] | [[Categoria:Fonti Antiche]] | ||
− |