Modifica di Biblioteca:Ovidio, Metamorfosi, Libro I
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<poem> | <poem> | ||
− | + | A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi | |
− | + | mi spinge l'estro. O dei, se vostre sono queste metamorfosi, | |
− | + | ispirate il mio disegno, così che il canto dalle origini | |
− | + | del mondo si snodi ininterrotto sino ai miei giorni. | |
− | + | Prima del mare, della terra e del cielo, che tutto copre, | |
− | + | unico era il volto della natura in tutto l'universo, | |
− | + | quello che è detto [[Caos]], mole informe e confusa, | |
− | + | non più che materia inerte, una congerie di germi | |
− | + | differenti di cose mal combinate fra loro. | |
− | + | Non c'era Titano che donasse al mondo la luce, | |
− | + | né Febe che nuova crescendo unisse le sue corna; | |
− | + | in mezzo all'aria, retta dalla gravità, | |
− | + | non si librava la terra, né lungo i margini | |
− | + | dei continenti stendeva [[Anfitrite]] le sue braccia. | |
− | + | E per quanto lì ci fossero terra, mare ed aria, | |
− | + | malferma era la prima, non navigabile l'onda, | |
− | + | l'aria priva di luce: niente aveva forma stabile, | |
− | + | ogni cosa s'opponeva all'altra, perché in un corpo solo | |
− | + | il freddo lottava col caldo, l'umido col secco, | |
− | + | il molle col duro, il peso con l'assenza di peso. | |
− | + | Un dio, col favore di natura, sanò questi contrasti: | |
− | + | dal cielo separò la terra, dalla terra il mare | |
− | + | e dall'aria densa distinse il cielo limpido. | |
− | + | E districati gli elementi fuori dall'ammasso informe, | |
− | + | riunì quelli dispersi nello spazio in concorde armonia. | |
− | + | Il fuoco, imponderabile energia della volta celeste, | |
− | + | guizzò insediandosi negli strati più alti; | |
− | + | poco più sotto per la sua leggerezza si trova l'aria; | |
− | + | la terra, resa densa dai massicci elementi assorbiti, | |
− | + | rimase oppressa dal peso; e le correnti del mare, | |
− | + | occupati gli ultimi luoghi, avvolsero la terraferma. | |
− | + | Quando così ebbe spartito in ordine quella congerie | |
− | + | e organizzato in membra i frammenti, quel dio, chiunque fosse, | |
− | + | prima agglomerò la terra in un grande globo, | |
− | + | perché fosse uniforme in ogni parte; | |
− | + | poi ordinò ai flutti, gonfiati dall'impeto dei venti, | |
− | + | di espandersi a cingere le coste lungo la terra. | |
− | + | E aggiunse fonti, stagni immensi e laghi; | |
− | + | strinse tra le rive tortuose le correnti dei fiumi, | |
− | + | che secondo il percorso scompaiono sottoterra | |
o arrivano al mare e, raccolti in quella più ampia distesa, | o arrivano al mare e, raccolti in quella più ampia distesa, | ||
invece che sugli argini, s'infrangono sulle scogliere. | invece che sugli argini, s'infrangono sulle scogliere. | ||
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ciascuno diriga in senso diverso, poco manca | ciascuno diriga in senso diverso, poco manca | ||
che dilanino il mondo, tanta è la discordia tra fratelli. | che dilanino il mondo, tanta è la discordia tra fratelli. | ||
− | Verso aurora si ritirò [[Euro]], nel regno di | + | Verso aurora si ritirò [[Euro]], nel regno di Persiani |
− | e | + | e Nabatei, tra le montagne esposte ai raggi del mattino; |
in occidente, sulle coste intiepidite | in occidente, sulle coste intiepidite | ||
− | dal sole della sera sta [[ | + | dal sole della sera sta [[Zefiro]]; l'agghiacciante [[Borea]] |
− | invase | + | invase Scizia e settentrione; all'opposto le terre |
− | sono sempre umide di nubi per le piogge dell' | + | sono sempre umide di nubi per le piogge dell'Austro |
E su tutto l'architetto pose l'etere limpido | E su tutto l'architetto pose l'etere limpido | ||
e leggero, che nulla ha della feccia terrena. | e leggero, che nulla ha della feccia terrena. | ||
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Così quella terra che sino allora era grezza e informe, | Così quella terra che sino allora era grezza e informe, | ||
mutò e assunse l'ignorata figura dell'uomo. | mutò e assunse l'ignorata figura dell'uomo. | ||
− | Per prima fiorì l' | + | Per prima fiorì l'età dell'oro, che senza giustizieri |
o leggi, spontaneamente onorava lealtà e rettitudine. | o leggi, spontaneamente onorava lealtà e rettitudine. | ||
− | Non v'era timore di pene, né incise nel | + | Non v'era timore di pene, né incise nel bronzo |
si leggevano minacce, o in ginocchio la gente temeva | si leggevano minacce, o in ginocchio la gente temeva | ||
i verdetti di un giudice, sicura e libera com'era | i verdetti di un giudice, sicura e libera com'era | ||
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e i mortali non conoscevano lidi se non i propri. | e i mortali non conoscevano lidi se non i propri. | ||
Ancora non cingevano le città fossati scoscesi, | Ancora non cingevano le città fossati scoscesi, | ||
− | non v'erano trombe dritte, corni curvi di | + | non v'erano trombe dritte, corni curvi di bronzo, |
né elmi o spade: senza bisogno di eserciti, | né elmi o spade: senza bisogno di eserciti, | ||
la gente viveva tranquilla in braccio all'ozio. | la gente viveva tranquilla in braccio all'ozio. | ||
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mentre dai lecci verdi stillava il miele dorato. | mentre dai lecci verdi stillava il miele dorato. | ||
Quando [[Crono]] fu cacciato nelle tenebre del [[Tartaro]] | Quando [[Crono]] fu cacciato nelle tenebre del [[Tartaro]] | ||
− | e cadde sotto [[Zeus]] il mondo, subentrò l' | + | e cadde sotto [[Zeus]] il mondo, subentrò l'età d'argento, |
− | peggiore dell'aurea, ma più preziosa di quella fulva del | + | peggiore dell'aurea, ma più preziosa di quella fulva del bronzo. |
[[Zeus]] ridusse l'antica durata della primavera | [[Zeus]] ridusse l'antica durata della primavera | ||
e divise l'anno in quattro stagioni: l'inverno, l'estate, | e divise l'anno in quattro stagioni: l'inverno, l'estate, | ||
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allora in lunghi solchi si seminarono i cereali | allora in lunghi solchi si seminarono i cereali | ||
e sotto il peso del giogo gemettero i giovenchi. | e sotto il peso del giogo gemettero i giovenchi. | ||
− | Terza a questa seguì l' | + | Terza a questa seguì l'età del bronzo: d'indole |
più crudele e più proclive all'orrore delle armi, | più crudele e più proclive all'orrore delle armi, | ||
− | ma non scellerata. L'ultima fu quella ingrata | + | ma non scellerata. L'ultima fu quella ingrata del ferro. |
E subito, in quest'epoca di natura peggiore, irruppe | E subito, in quest'epoca di natura peggiore, irruppe | ||
ogni empietà; si persero lealtà, sincerità e pudore, | ogni empietà; si persero lealtà, sincerità e pudore, | ||
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desse messi e alimenti, ma si penetrò nelle sue viscere | desse messi e alimenti, ma si penetrò nelle sue viscere | ||
a scavare i tesori che nasconde vicino alle ombre | a scavare i tesori che nasconde vicino alle ombre | ||
− | dello | + | dello Stige e che sono stimolo ai delitti. |
Così fu estratto il ferro nocivo e più nocivo ancora | Così fu estratto il ferro nocivo e più nocivo ancora | ||
l'oro: e comparve la guerra, che si combatte con entrambi | l'oro: e comparve la guerra, che si combatte con entrambi | ||
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terribili matrigne mestano veleni lividi; | terribili matrigne mestano veleni lividi; | ||
il figlio scruta anzitempo gli anni del padre. | il figlio scruta anzitempo gli anni del padre. | ||
− | Vinta giace la pietà, e la vergine | + | Vinta giace la pietà, e la vergine Astrea, |
ultima degli dei, lascia la terra madida di sangue. | ultima degli dei, lascia la terra madida di sangue. | ||
Né più sicuro della terra sarebbe stato l'etere al vertice: | Né più sicuro della terra sarebbe stato l'etere al vertice: | ||
− | si narra che i | + | si narra che i Giganti, aspirando al regno celeste, |
ammassassero i monti gli uni sugli altri fino alle stelle. | ammassassero i monti gli uni sugli altri fino alle stelle. | ||
Scagliando i suoi fulmini allora squarciò il padre onnipotente | Scagliando i suoi fulmini allora squarciò il padre onnipotente | ||
− | l'[[Olimpo (1)|Olimpo]] e giù dall' | + | l'[[Olimpo (1)|Olimpo]] e giù dall'Ossa rovesciò il Pelio. |
Quando quei corpi orrendi giacquero travolti dal loro edificio, | Quando quei corpi orrendi giacquero travolti dal loro edificio, | ||
− | dicono che la | + | dicono che la Terra s'inzuppasse del fiume di sangue |
sparso dai figli e che ancora caldo lo rianimasse; | sparso dai figli e che ancora caldo lo rianimasse; | ||
poi, perché non sparisse ogni traccia della sua stirpe, | poi, perché non sparisse ogni traccia della sua stirpe, | ||
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Quando dall'alto vide questo, il figlio di [[Crono]] | Quando dall'alto vide questo, il figlio di [[Crono]] | ||
mandò un gemito e ripensando al mostruoso banchetto | mandò un gemito e ripensando al mostruoso banchetto | ||
− | di | + | di Licaone, ancora sconosciuto perché troppo recente, |
arse in cuore d'ira senza fine e in tutto degna di [[Zeus]], | arse in cuore d'ira senza fine e in tutto degna di [[Zeus]], | ||
e convocò un concilio: all'invito non fu frapposto indugio. | e convocò un concilio: all'invito non fu frapposto indugio. | ||
C'è in alto nel cielo una via, che si vede quand'è sereno: | C'è in alto nel cielo una via, che si vede quand'è sereno: | ||
− | + | Lattea ha nome ed è nota proprio per il suo candore. | |
Questa è la strada dei numi per la dimora di [[Zeus]] tonante, | Questa è la strada dei numi per la dimora di [[Zeus]] tonante, | ||
per la sua reggia. A destra e a sinistra, con gli stipiti aperti, | per la sua reggia. A destra e a sinistra, con gli stipiti aperti, | ||
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e potenti hanno invece qui, sul davanti, dimora. | e potenti hanno invece qui, sul davanti, dimora. | ||
Se audacia è permessa alle mie parole, oserei dire | Se audacia è permessa alle mie parole, oserei dire | ||
− | che questo luogo è il | + | che questo luogo è il Palatino del cielo infinito. |
Quando infine gli dei si furono assisi fra i marmi dell'interno, | Quando infine gli dei si furono assisi fra i marmi dell'interno, | ||
[[Zeus]], eccelso su tutti, appoggiandosi allo scettro d'avorio, | [[Zeus]], eccelso su tutti, appoggiandosi allo scettro d'avorio, | ||
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dev'essere recisa a spada, perché non guasti la parte sana. | dev'essere recisa a spada, perché non guasti la parte sana. | ||
Abbiamo semidei, divinità campestri, [[Ninfe]], | Abbiamo semidei, divinità campestri, [[Ninfe]], | ||
− | + | Fauni, Satiri e Silvani dei monti: visto | |
che ancora degni non ci sembrano degli onori del cielo, | che ancora degni non ci sembrano degli onori del cielo, | ||
concediamogli almeno di abitare la terra a loro assegnata. | concediamogli almeno di abitare la terra a loro assegnata. | ||
Ma voi, numi, credete che possano vivere sicuri, | Ma voi, numi, credete che possano vivere sicuri, | ||
− | dopo le insidie che quel sanguinario | + | dopo le insidie che quel sanguinario Licaone ha tramato |
contro di me, che voi e il fulmine tengo in potere?». | contro di me, che voi e il fulmine tengo in potere?». | ||
Un fremito li colse e ardendo di sdegno tutti pretesero | Un fremito li colse e ardendo di sdegno tutti pretesero | ||
che si punisse il temerario. Così quando un'empia schiera | che si punisse il temerario. Così quando un'empia schiera | ||
− | infierì per estinguere il nome di | + | infierì per estinguere il nome di Roma nel sangue di Cesare, |
il genere umano sbigottì di fronte al terrore incontrollabile | il genere umano sbigottì di fronte al terrore incontrollabile | ||
dell'improvvisa sciagura e inorridì il mondo intero: | dell'improvvisa sciagura e inorridì il mondo intero: | ||
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Lungo sarebbe elencare tutti i misfatti che trovai | Lungo sarebbe elencare tutti i misfatti che trovai | ||
disseminati: nulla il sospetto in confronto al vero. | disseminati: nulla il sospetto in confronto al vero. | ||
− | Passato il | + | Passato il Menalo spaventoso per i covi delle sue belve, |
− | il | + | il Cillene e le pinete del gelido Liceo, |
arrivo, quando il crepuscolo annuncia ormai la notte, | arrivo, quando il crepuscolo annuncia ormai la notte, | ||
− | dove ha sede l'inospitale dimora del tiranno di | + | dove ha sede l'inospitale dimora del tiranno di Arcadia. |
Feci intendere che era giunto un dio, e il popolo | Feci intendere che era giunto un dio, e il popolo | ||
− | si mise a pregare: | + | si mise a pregare: Licaone prima si fa beffe dei devoti, |
poi dice: "Voglio accertare, con prova lampante, che questo dio | poi dice: "Voglio accertare, con prova lampante, che questo dio | ||
non sia un mortale; e il vero sarà indubitabile". | non sia un mortale; e il vero sarà indubitabile". | ||
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questa era la prova della verità che intendeva. | questa era la prova della verità che intendeva. | ||
Non contento, sgozza col pugnale un ostaggio | Non contento, sgozza col pugnale un ostaggio | ||
− | inviatogli dalla gente di | + | inviatogli dalla gente di Molossia, |
e quelle membra ancora palpitanti nell'acqua bollente | e quelle membra ancora palpitanti nell'acqua bollente | ||
parte le lessa e parte le arrostisce al fuoco. | parte le lessa e parte le arrostisce al fuoco. | ||
Riga 262: | Riga 262: | ||
e si decise una pena diversa: annientare il genere umano | e si decise una pena diversa: annientare il genere umano | ||
nei flutti, rovesciando un diluvio da tutto il cielo. | nei flutti, rovesciando un diluvio da tutto il cielo. | ||
− | Senza indugio chiude negli antri di | + | Senza indugio chiude negli antri di Eolo l'Aquilone |
e ogni vento che possa disperdere gli ammassi di nubi; | e ogni vento che possa disperdere gli ammassi di nubi; | ||
− | libera invece | + | libera invece Noto, e questo si libra sulle sue ali madide, |
col volto terrificante avvolto di caligine nera: | col volto terrificante avvolto di caligine nera: | ||
− | la | + | la barba è gravida di gocce, grondano acqua i bianchi capelli, |
sulla fronte calano nebbie, gocciolano penne e vesti; | sulla fronte calano nebbie, gocciolano penne e vesti; | ||
e a un tratto con tutta la mano preme le nubi sospese: | e a un tratto con tutta la mano preme le nubi sospese: | ||
scoppia un fragore, e fitta dal cielo scroscia la pioggia. | scoppia un fragore, e fitta dal cielo scroscia la pioggia. | ||
Ammantata di vari colori, [[Iride]], messaggera | Ammantata di vari colori, [[Iride]], messaggera | ||
− | di | + | di Era, attinge acqua e le nuvole alimenta: |
travolte le messi, il contadino piange le sue speranze | travolte le messi, il contadino piange le sue speranze | ||
rase al suolo e la frustrante fatica di tutto un anno svanita. | rase al suolo e la frustrante fatica di tutto un anno svanita. | ||
Riga 313: | Riga 313: | ||
Il più degli uomini è travolto dai marosi e quelli risparmiati | Il più degli uomini è travolto dai marosi e quelli risparmiati | ||
sono vinti, per mancanza di cibo, dal lungo digiuno. | sono vinti, per mancanza di cibo, dal lungo digiuno. | ||
− | Dalla regione dell' | + | Dalla regione dell'Eta la Focide separa gli Aoni: |
terra fertile, finché vi fu terra, ma in quel tempo | terra fertile, finché vi fu terra, ma in quel tempo | ||
tratto di mare, vasta distesa di acque inattese. | tratto di mare, vasta distesa di acque inattese. | ||
Lì un monte si leva in alto con due cime verso le stelle: | Lì un monte si leva in alto con due cime verso le stelle: | ||
− | di nome | + | di nome Parnaso, le sue vette sovrastano le nuvole. |
− | Fu in questo luogo (l'unico non sommerso) che | + | Fu in questo luogo (l'unico non sommerso) che Deucalione |
approdò, portato da una piccola barca, con la sua compagna, | approdò, portato da una piccola barca, con la sua compagna, | ||
e subito invocarono le ninfe coricie, gli dèi dei monti | e subito invocarono le ninfe coricie, gli dèi dei monti | ||
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mostrò di nuovo al cielo la terra e alla terra il cielo. | mostrò di nuovo al cielo la terra e alla terra il cielo. | ||
Cessò la furia del mare e, deposto il suo tridente, | Cessò la furia del mare e, deposto il suo tridente, | ||
− | il dio degli oceani rabbonì le acque, chiamò l'azzurro | + | il dio degli oceani rabbonì le acque, chiamò l'azzurro Tritone, |
che sporge fuori dai gorghi con le spalle incrostate | che sporge fuori dai gorghi con le spalle incrostate | ||
di conchiglie, e gli ordinò di soffiare nel suo corno | di conchiglie, e gli ordinò di soffiare nel suo corno | ||
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la bùccina che, se le si dà fiato in mezzo al mare, | la bùccina che, se le si dà fiato in mezzo al mare, | ||
riempie con la sua voce le coste da levante a ponente. | riempie con la sua voce le coste da levante a ponente. | ||
− | Anche allora, quando tra la | + | Anche allora, quando tra la barba madida la portò alla bocca |
gocciolante e, soffiando a comando, sonò la ritirata, | gocciolante e, soffiando a comando, sonò la ritirata, | ||
l'udirono tutte le acque del mare e della terraferma, | l'udirono tutte le acque del mare e della terraferma, | ||
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i boschi, coi rami ancora avvinti da residui di fango. | i boschi, coi rami ancora avvinti da residui di fango. | ||
Restituita era la terra; ma come la vide deserta | Restituita era la terra; ma come la vide deserta | ||
− | e desolata dal cupo silenzio che incombeva, | + | e desolata dal cupo silenzio che incombeva, Deucalione |
si volse a [[Pirra]] trafitto di pianto. Disse: | si volse a [[Pirra]] trafitto di pianto. Disse: | ||
«O sorella, o sposa, unica donna rimasta, | «O sorella, o sposa, unica donna rimasta, | ||
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Disse, e piangevano. Decisero di invocare la volontà | Disse, e piangevano. Decisero di invocare la volontà | ||
dei celesti e di chiedere aiuto agli oracoli. | dei celesti e di chiedere aiuto agli oracoli. | ||
− | Senza indugio si accostarono insieme alla corrente del | + | Senza indugio si accostarono insieme alla corrente del Cefiso, |
che, pur non ancora limpida, già fluiva nel suo letto. | che, pur non ancora limpida, già fluiva nel suo letto. | ||
Attinta un po' d'acqua, la spruzzarono sulle vesti | Attinta un po' d'acqua, la spruzzarono sulle vesti | ||
Riga 390: | Riga 390: | ||
E continuano a ripetersi dentro le parole oscure, | E continuano a ripetersi dentro le parole oscure, | ||
impenetrabili del responso e a girarvi intorno. | impenetrabili del responso e a girarvi intorno. | ||
− | Ma a un tratto il | + | Ma a un tratto il figlio di [[Prometeo]] rasserena la sua sposa |
con queste parole pacate: «O io m'inganno o giusto | con queste parole pacate: «O io m'inganno o giusto | ||
è l'oracolo e non c'induce in sacrilegio. | è l'oracolo e non c'induce in sacrilegio. | ||
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del suolo come nel grembo di una madre, i germi fecondi | del suolo come nel grembo di una madre, i germi fecondi | ||
delle cose e col tempo assunsero l'aspetto loro. | delle cose e col tempo assunsero l'aspetto loro. | ||
− | Così, quando il | + | Così, quando il Nilo nelle sue sette foci si ritira |
dai campi allagati e riporta le correnti nel letto d'origine, | dai campi allagati e riporta le correnti nel letto d'origine, | ||
e quando il limo ancora fresco si secca ai raggi del sole, | e quando il limo ancora fresco si secca ai raggi del sole, | ||
Riga 439: | Riga 439: | ||
forme note, in parte creando mostri sconosciuti. | forme note, in parte creando mostri sconosciuti. | ||
E pur non volendolo, generò anche te, Pitone smisurato, | E pur non volendolo, generò anche te, Pitone smisurato, | ||
− | + | serpente mai visto prima, terrore delle nuove genti, | |
tanto era lo spazio su cui ti distendevi giù dal monte. | tanto era lo spazio su cui ti distendevi giù dal monte. | ||
− | [[ | + | [[Febo]], il dio con l'arco, ma che fino ad allora di quell'arma |
s'era servito solo contro camosci e caprioli in fuga, | s'era servito solo contro camosci e caprioli in fuga, | ||
lo seppellì di frecce e svuotò quasi la faretra per ucciderlo, | lo seppellì di frecce e svuotò quasi la faretra per ucciderlo, | ||
Riga 447: | Riga 447: | ||
E perché il tempo non potesse annullare la fama dell'impresa, | E perché il tempo non potesse annullare la fama dell'impresa, | ||
istituì la celebrazione solenne delle gare | istituì la celebrazione solenne delle gare | ||
− | chiamate | + | chiamate Pitiche, dal nome del serpente vinto. |
Qui i giovani, che vincevano ai pugni, nella corsa | Qui i giovani, che vincevano ai pugni, nella corsa | ||
o col cocchio, venivano incoronati con ghirlande di quercia: | o col cocchio, venivano incoronati con ghirlande di quercia: | ||
− | l'alloro non c'era ancora e [[ | + | l'alloro non c'era ancora e [[Febo]] si cingeva le tempie, |
incorniciate da lunghi capelli, con fronde qualsiasi. | incorniciate da lunghi capelli, con fronde qualsiasi. | ||
− | Il primo amore di [[ | + | Il primo amore di [[Febo]] fu Dafne, figlia di Peneo, |
e non fu dovuto al caso, ma all'ira implacabile di [[Eros]]. | e non fu dovuto al caso, ma all'ira implacabile di [[Eros]]. | ||
− | Ancora insuperbito per aver vinto il | + | Ancora insuperbito per aver vinto il serpente, il dio di Delo, |
vedendolo che piegava l'arco per tendere la corda: | vedendolo che piegava l'arco per tendere la corda: | ||
«Che vuoi fare, fanciullo arrogante, con armi così impegnative?» | «Che vuoi fare, fanciullo arrogante, con armi così impegnative?» | ||
Riga 463: | Riga 463: | ||
Tu accontèntati di fomentare con la tua fiaccola, | Tu accontèntati di fomentare con la tua fiaccola, | ||
non so, qualche amore e non arrogarti le mie lodi». | non so, qualche amore e non arrogarti le mie lodi». | ||
− | E il figlio di [[Afrodite]]: «Il tuo arco, [[ | + | E il figlio di [[Afrodite]]: «Il tuo arco, [[Febo]], tutto trafiggerà, |
ma il mio trafigge te, e quanto tutti i viventi a un dio | ma il mio trafigge te, e quanto tutti i viventi a un dio | ||
sono inferiori, tanto minore è la tua gloria alla mia». | sono inferiori, tanto minore è la tua gloria alla mia». | ||
Disse, e come un lampo solcò l'aria ad ali battenti, | Disse, e come un lampo solcò l'aria ad ali battenti, | ||
− | fermandosi nell'ombra sulla cima del | + | fermandosi nell'ombra sulla cima del Parnaso, |
e dalla faretra estrasse due frecce | e dalla faretra estrasse due frecce | ||
d'opposto potere: l'una scaccia, l'altra suscita amore. | d'opposto potere: l'una scaccia, l'altra suscita amore. | ||
Riga 490: | Riga 490: | ||
E in verità lui acconsentirebbe; ma la tua bellezza vieta | E in verità lui acconsentirebbe; ma la tua bellezza vieta | ||
che tu rimanga come vorresti, al voto s'oppone il tuo aspetto. | che tu rimanga come vorresti, al voto s'oppone il tuo aspetto. | ||
− | E [[ | + | E [[Febo]] l'ama; ha visto Dafne e vuole unirsi a lei, |
e in ciò che vuole spera, ma i suoi presagi l'ingannano. | e in ciò che vuole spera, ma i suoi presagi l'ingannano. | ||
Come, mietute le spighe, bruciano in un soffio le stoppie, | Come, mietute le spighe, bruciano in un soffio le stoppie, | ||
Riga 504: | Riga 504: | ||
e ciò che è nascosto, l'immagina migliore. Ma lei fugge | e ciò che è nascosto, l'immagina migliore. Ma lei fugge | ||
più rapida d'un alito di vento e non s'arresta al suo richiamo: | più rapida d'un alito di vento e non s'arresta al suo richiamo: | ||
− | + | «Ninfa penea, férmati, ti prego: non t'insegue un nemico; | |
férmati! Così davanti al lupo l'agnella, al leone la cerva, | férmati! Così davanti al lupo l'agnella, al leone la cerva, | ||
− | all' | + | all'aquila le colombe fuggono in un turbinio d'ali, |
così tutte davanti al nemico; ma io t'inseguo per amore! | così tutte davanti al nemico; ma io t'inseguo per amore! | ||
Ahimè, che tu non cada distesa, che i rovi non ti graffino | Ahimè, che tu non cada distesa, che i rovi non ti graffino | ||
Riga 515: | Riga 515: | ||
non sono un pastore, io; non faccio la guardia a mandrie e greggi | non sono un pastore, io; non faccio la guardia a mandrie e greggi | ||
come uno zotico. Non sai, impudente, non sai | come uno zotico. Non sai, impudente, non sai | ||
− | chi fuggi, e per questo fuggi. Io regno sulla terra di | + | chi fuggi, e per questo fuggi. Io regno sulla terra di Delfi, |
− | di | + | di Claro e [[Tenedo]], sulla regale Patara. |
[[Zeus]] è mio padre. Io sono colui che rivela futuro, passato | [[Zeus]] è mio padre. Io sono colui che rivela futuro, passato | ||
e presente, colui che accorda il canto al suono della cetra. | e presente, colui che accorda il canto al suono della cetra. | ||
Riga 533: | Riga 533: | ||
non ha più pazienza di perdersi in lusinghe e, come amore | non ha più pazienza di perdersi in lusinghe e, come amore | ||
lo sprona, l'incalza inseguendola di passo in passo. | lo sprona, l'incalza inseguendola di passo in passo. | ||
− | Come quando un cane di | + | Come quando un cane di Gallia scorge in campo aperto |
una lepre, e scattano l'uno per ghermire, l'altra per salvarsi; | una lepre, e scattano l'uno per ghermire, l'altra per salvarsi; | ||
questo, sul punto d'afferrarla e ormai convinto | questo, sul punto d'afferrarla e ormai convinto | ||
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della fuggitiva, ansimandole sul collo fra i capelli al vento. | della fuggitiva, ansimandole sul collo fra i capelli al vento. | ||
Senza più forze, vinta dalla fatica di quella corsa | Senza più forze, vinta dalla fatica di quella corsa | ||
− | allo spasimo, si rivolge alle correnti del | + | allo spasimo, si rivolge alle correnti del Peneo e: |
«Aiutami, padre», dice. «Se voi fiumi avete qualche potere, | «Aiutami, padre», dice. «Se voi fiumi avete qualche potere, | ||
dissolvi, mutandole, queste mie fattezze per cui troppo piacqui». | dissolvi, mutandole, queste mie fattezze per cui troppo piacqui». | ||
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i piedi, così veloci un tempo, s'inchiodano in pigre radici, | i piedi, così veloci un tempo, s'inchiodano in pigre radici, | ||
il volto svanisce in una chioma: solo il suo splendore conserva. | il volto svanisce in una chioma: solo il suo splendore conserva. | ||
− | Anche così [[ | + | Anche così [[Febo]] l'ama e, poggiata la mano sul tronco, |
sente ancora trepidare il petto sotto quella nuova corteccia | sente ancora trepidare il petto sotto quella nuova corteccia | ||
e, stringendo fra le braccia i suoi rami come un corpo, | e, stringendo fra le braccia i suoi rami come un corpo, | ||
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o alloro, i miei capelli, la mia cetra, la faretra; | o alloro, i miei capelli, la mia cetra, la faretra; | ||
e il capo dei condottieri latini, quando una voce esultante | e il capo dei condottieri latini, quando una voce esultante | ||
− | intonerà il trionfo e il | + | intonerà il trionfo e il Campidoglio vedrà fluire i cortei. |
Fedelissimo custode della porta d'Augusto, | Fedelissimo custode della porta d'Augusto, | ||
starai appeso ai suoi battenti per difendere la quercia in mezzo. | starai appeso ai suoi battenti per difendere la quercia in mezzo. | ||
E come il mio capo si mantiene giovane con la chioma intonsa, | E come il mio capo si mantiene giovane con la chioma intonsa, | ||
anche tu porterai il vanto perpetuo delle fronde!». | anche tu porterai il vanto perpetuo delle fronde!». | ||
− | Qui [[ | + | Qui [[Febo]] tacque; e l'alloro annuì con i suoi rami |
appena spuntati e agitò la cima, quasi assentisse col capo. | appena spuntati e agitò la cima, quasi assentisse col capo. | ||
− | C'è un bosco nell' | + | C'è un bosco nell'Emonia, chiuso tutto intorno da gole scoscese: |
− | + | Tempe è detto; e in mezzo il Peneo, che sgorga alle falde del Pindo, | |
scorre tumultuoso tra la spuma delle sue onde | scorre tumultuoso tra la spuma delle sue onde | ||
e, precipitando a valle, solleva nebbie in vortici | e, precipitando a valle, solleva nebbie in vortici | ||
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Ed ecco che, incerti se congratularsi con lui o consolare | Ed ecco che, incerti se congratularsi con lui o consolare | ||
un padre, qui si riuniscono per primi i fiumi della regione: | un padre, qui si riuniscono per primi i fiumi della regione: | ||
− | lo | + | lo Sperchio lussureggiante di pioppi, l'Enipeo irrequieto, |
− | il vecchio | + | il vecchio Apidano, il mite Anfriso e l'Eante; |
e poi gli altri fiumi che, dove il loro impeto li spinge, | e poi gli altri fiumi che, dove il loro impeto li spinge, | ||
portano sino al mare le correnti stanche di tanto vagare. | portano sino al mare le correnti stanche di tanto vagare. | ||
− | Soltanto l' | + | Soltanto l'Inaco mancava: nascosto in fondo al suo antro |
ingrossava le sue acque col pianto, affliggendosi disperato | ingrossava le sue acque col pianto, affliggendosi disperato | ||
per la scomparsa della figlia Io: non sa se viva ancora | per la scomparsa della figlia Io: non sa se viva ancora | ||
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e non un dio qualunque, ma io, io che con mano potente | e non un dio qualunque, ma io, io che con mano potente | ||
reggo lo scettro del cielo e scaglio fulmini in ogni luogo. | reggo lo scettro del cielo e scaglio fulmini in ogni luogo. | ||
− | No, non fuggirmi!». Ma lei fuggiva; e già i pascoli di | + | No, non fuggirmi!». Ma lei fuggiva; e già i pascoli di Lerna, |
− | le piantagioni del | + | le piantagioni del Lirceo s'era ormai lasciata alle spalle, |
quando il dio, nascosto un lungo tratto di terra con una distesa | quando il dio, nascosto un lungo tratto di terra con una distesa | ||
di nebbia, fermò la sua fuga e le rapì l'onore. | di nebbia, fermò la sua fuga e le rapì l'onore. | ||
− | Gettò in quel punto | + | Gettò in quel punto Era lo sguardo al centro dell'Argolide |
e, stupita che sotto un cielo terso folate di nebbia | e, stupita che sotto un cielo terso folate di nebbia | ||
avessero fatto notte, capì che non erano nebbie | avessero fatto notte, capì che non erano nebbie | ||
Riga 610: | Riga 610: | ||
si posò sulla terra ordinando alle nebbie di dissolversi. | si posò sulla terra ordinando alle nebbie di dissolversi. | ||
Ma [[Zeus]], prevedendo l'arrivo della moglie, aveva mutato | Ma [[Zeus]], prevedendo l'arrivo della moglie, aveva mutato | ||
− | la figlia di | + | la figlia di Inaco nelle forme terse d'una giovenca. |
− | E anche così è bella. La | + | E anche così è bella. La figlia di [[Crono]], sia pure a stento, |
ne ammira l'aspetto e, fingendo d'esserne all'oscuro, | ne ammira l'aspetto e, fingendo d'esserne all'oscuro, | ||
chiede di chi sia, da dove venga e a quale armento appartenga. | chiede di chi sia, da dove venga e a quale armento appartenga. | ||
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non farlo sospetto; da un lato il panico lo sprona, | non farlo sospetto; da un lato il panico lo sprona, | ||
dall'altro lo trattiene amore. E quasi avrebbe vinto questo, | dall'altro lo trattiene amore. E quasi avrebbe vinto questo, | ||
− | se negare a lei, moglie e sorella, il dono banale di una | + | se negare a lei, moglie e sorella, il dono banale di una vacca, |
− | non avesse rischiato di farle capire che | + | non avesse rischiato di farle capire che vacca non era. |
Ma anche avuta in dono la rivale, la dea non smise di temere | Ma anche avuta in dono la rivale, la dea non smise di temere | ||
e, diffidando di [[Zeus]], paventò che gliela rubasse, | e, diffidando di [[Zeus]], paventò che gliela rubasse, | ||
− | finché non l'ebbe data in custodia ad | + | finché non l'ebbe data in custodia ad Argo, il figlio di Arèstore. |
− | Cento occhi aveva | + | Cento occhi aveva Argo tutt'intorno al suo capo: |
due alla volta riposavano a turno, | due alla volta riposavano a turno, | ||
mentre gli altri stavano svegli, montando la guardia. | mentre gli altri stavano svegli, montando la guardia. | ||
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e invece che in un letto si corica sulla terra priva a volte | e invece che in un letto si corica sulla terra priva a volte | ||
anche d'una coltre erbosa, e s'abbevera in fiumi fangosi. | anche d'una coltre erbosa, e s'abbevera in fiumi fangosi. | ||
− | E se voleva tendere le braccia ad | + | E se voleva tendere le braccia ad Argo |
per supplicarlo, braccia non possedeva da tendergli; | per supplicarlo, braccia non possedeva da tendergli; | ||
se tentava di lamentarsi dalla bocca uscivano muggiti | se tentava di lamentarsi dalla bocca uscivano muggiti | ||
e a quel suono rabbrividiva atterrita dalla sua stessa voce. | e a quel suono rabbrividiva atterrita dalla sua stessa voce. | ||
− | Giunse anche alle rive dell' | + | Giunse anche alle rive dell'Inaco, dove un tempo giocava, |
e come vide nell'acqua il suo muso e quelle strane corna, | e come vide nell'acqua il suo muso e quelle strane corna, | ||
fu presa da un brivido e si ritrasse sbigottita. | fu presa da un brivido e si ritrasse sbigottita. | ||
− | Le [[Naiadi]] e | + | Le [[Naiadi]] e Inaco stesso ignorano chi sia; |
e lei segue il padre, segue le sue sorelle, | e lei segue il padre, segue le sue sorelle, | ||
permette che la tocchino, si offre al loro stupore. | permette che la tocchino, si offre al loro stupore. | ||
− | Il vecchio | + | Il vecchio Inaco, colta dell'erba, gliela porge: |
lei gli lecca le mani, ne bacia le palme, | lei gli lecca le mani, ne bacia le palme, | ||
e non trattiene le lacrime: se potesse articolare verbo | e non trattiene le lacrime: se potesse articolare verbo | ||
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Ma in luogo di parole, furono i segni, tracciati nella sabbia | Ma in luogo di parole, furono i segni, tracciati nella sabbia | ||
col piede, a chiarire la triste causa della metamorfosi. | col piede, a chiarire la triste causa della metamorfosi. | ||
− | «Ahimè infelice» esclama | + | «Ahimè infelice» esclama Inaco, stringendo corna e collo |
di quella giovenca bianca come neve che si lamenta. | di quella giovenca bianca come neve che si lamenta. | ||
«Ahimè infelice» ripete. «Tu, la mia figliola, tu, che ho cercato | «Ahimè infelice» ripete. «Tu, la mia figliola, tu, che ho cercato | ||
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essere un dio è la condanna, quella porta mi è preclusa | essere un dio è la condanna, quella porta mi è preclusa | ||
e così senza fine continuerà in eterno il mio strazio!» | e così senza fine continuerà in eterno il mio strazio!» | ||
− | Mentre così si lamenta, | + | Mentre così si lamenta, Argo costellato d'occhi lo scaccia |
e, strappata la figlia al padre, verso pascoli isolati | e, strappata la figlia al padre, verso pascoli isolati | ||
la sospinge; poi, salito in vetta a un monte che domina lontano, | la sospinge; poi, salito in vetta a un monte che domina lontano, | ||
di lassù scruta seduto in ogni luogo possibile. | di lassù scruta seduto in ogni luogo possibile. | ||
Ma il re degli dei non può più tollerare che la sorella | Ma il re degli dei non può più tollerare che la sorella | ||
− | di | + | di Foroneo soffra tanto, e chiama il figlio che gli fu partorito |
− | dalla | + | dalla Pleiade luminosa, ordinandogli di uccidere Argo. |
Un attimo e quello ha già le ali ai piedi, stretta in mano | Un attimo e quello ha già le ali ai piedi, stretta in mano | ||
la verga magica che infonde il sonno e sui capelli il copricapo; | la verga magica che infonde il sonno e sui capelli il copricapo; | ||
− | così bardato il | + | così bardato il figlio di [[Zeus]] balza dalla rocca paterna |
giù sulla terra. Lì si toglie il copricapo | giù sulla terra. Lì si toglie il copricapo | ||
e depone le ali, solo la verga conserva, | e depone le ali, solo la verga conserva, | ||
e con questa, come un pastore, spinge per campagne fuori mano | e con questa, come un pastore, spinge per campagne fuori mano | ||
caprette rubate passando e sulle canne intona una canzone. | caprette rubate passando e sulle canne intona una canzone. | ||
− | + | Argo, il custode di Era, affascinato da quei suoni insoliti: | |
«Chiunque tu sia,» dice, «potresti sedere con me su questa roccia: | «Chiunque tu sia,» dice, «potresti sedere con me su questa roccia: | ||
in nessun altro luogo c'è per le tue bestie più abbondanza | in nessun altro luogo c'è per le tue bestie più abbondanza | ||
d'erbe e, come vedi, anche l'ombra ideale per un pastore». | d'erbe e, come vedi, anche l'ombra ideale per un pastore». | ||
− | Il nipote di | + | Il nipote di Atlante si siede e, chiacchierando continuamente, |
lo intrattiene lungo il giorno e, suonando canzoni sulla zampogna, | lo intrattiene lungo il giorno e, suonando canzoni sulla zampogna, | ||
cerca di assopire quegli occhi sempre all'erta. | cerca di assopire quegli occhi sempre all'erta. | ||
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l'altra continua a vegliare; ed anzi, visto che la zampogna | l'altra continua a vegliare; ed anzi, visto che la zampogna | ||
era invenzione recente, chiede come ciò sia avvenuto. | era invenzione recente, chiede come ciò sia avvenuto. | ||
− | E allora [[Ermes]]: «Sui monti gelidi dell' | + | E allora [[Ermes]]: «Sui monti gelidi dell'Arcadia,» risponde, |
− | «tra le amadriadi di | + | «tra le amadriadi di Nonacre, c'era famosissima |
− | una | + | una Naiade, che le compagne chiamavano Siringa. |
− | Non una volta sola aveva eluso le insidie dei | + | Non una volta sola aveva eluso le insidie dei Satiri |
e di tutti gli altri dei che vivono nell'ombra dei boschi | e di tutti gli altri dei che vivono nell'ombra dei boschi | ||
− | o nel rigoglio dei campi: venerava la dea di | + | o nel rigoglio dei campi: venerava la dea di Ortigia |
votandosi alla castità. E appunto come [[Artemide]] si vestiva, | votandosi alla castità. E appunto come [[Artemide]] si vestiva, | ||
tanto da trarre in inganno e scambiarla per la figlia di [[Leto]], | tanto da trarre in inganno e scambiarla per la figlia di [[Leto]], | ||
se questa non avesse avuto un arco d'oro e lei di corno. | se questa non avesse avuto un arco d'oro e lei di corno. | ||
− | Malgrado ciò traeva in inganno. | + | Malgrado ciò traeva in inganno. Pan che, mentre tornava |
− | dal colle | + | dal colle Liceo, la vide, col capo cinto d'aculei di pino, |
le disse queste parole...». E non restava che riferirle: | le disse queste parole...». E non restava che riferirle: | ||
come la ninfa, sorda alle preghiere, fuggisse per luoghi impervi, | come la ninfa, sorda alle preghiere, fuggisse per luoghi impervi, | ||
− | finché non giunse alle correnti tranquille del sabbioso | + | finché non giunse alle correnti tranquille del sabbioso Ladone; |
come qui, impedendole il fiume di correre oltre, | come qui, impedendole il fiume di correre oltre, | ||
invocasse le sorelle dell'acqua di mutarle forma; | invocasse le sorelle dell'acqua di mutarle forma; | ||
− | come | + | come Pan, quando credeva d'aver ghermito ormai Siringa, |
stringesse, in luogo del suo corpo, un ciuffo di canne palustri | stringesse, in luogo del suo corpo, un ciuffo di canne palustri | ||
e si sciogliesse in sospiri: allora il vento, vibrando nelle canne, | e si sciogliesse in sospiri: allora il vento, vibrando nelle canne, | ||
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e, saldate fra loro con la cera alcune canne diseguali, | e, saldate fra loro con la cera alcune canne diseguali, | ||
mantenne allo strumento il nome della sua fanciulla. | mantenne allo strumento il nome della sua fanciulla. | ||
− | Questo stava dicendo il dio di | + | Questo stava dicendo il dio di Cillene, quando s'accorse |
che tutti gli occhi, lo sguardo velato di sonno, s'erano chiusi. | che tutti gli occhi, lo sguardo velato di sonno, s'erano chiusi. | ||
Subito tronca il racconto e, accarezzando con la sua verga magica | Subito tronca il racconto e, accarezzando con la sua verga magica | ||
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dove il capo s'unisce al collo e in un lago di sangue, | dove il capo s'unisce al collo e in un lago di sangue, | ||
che imbratta i dirupi del monte, lo sbalza giù dal macigno. | che imbratta i dirupi del monte, lo sbalza giù dal macigno. | ||
− | O | + | O Argo, tu giaci: quella luce che possedevi in tante pupille, |
è spenta; una tenebra sola grava sui tuoi cento occhi. | è spenta; una tenebra sola grava sui tuoi cento occhi. | ||
Li raccoglie la dea Saturnia e li fissa alle penne dell'uccello | Li raccoglie la dea Saturnia e li fissa alle penne dell'uccello | ||
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l'orribile [[Erinni]], ficcandole in petto un pungolo occulto | l'orribile [[Erinni]], ficcandole in petto un pungolo occulto | ||
e facendola fuggire per tutta la terra in preda al terrore. | e facendola fuggire per tutta la terra in preda al terrore. | ||
− | E non restavi che tu, | + | E non restavi che tu, Nilo, a quella corsa senza fine: |
non appena vi giunse, protendendo indietro il collo, | non appena vi giunse, protendendo indietro il collo, | ||
si buttò in ginocchio sul margine di quella riva | si buttò in ginocchio sul margine di quella riva | ||
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e la prega di por termine al castigo. «In futuro, | e la prega di por termine al castigo. «In futuro, | ||
non temere,» le dice, «mai più ti darà motivo di dolore» | non temere,» le dice, «mai più ti darà motivo di dolore» | ||
− | e chiama a testimone la palude dello | + | e chiama a testimone la palude dello Stige. |
Come la dea si placa, Io riprende l'aspetto di un tempo | Come la dea si placa, Io riprende l'aspetto di un tempo | ||
e torna com'era prima: spariscono le setole dal corpo, | e torna com'era prima: spariscono le setole dal corpo, | ||
Riga 750: | Riga 750: | ||
sia nato [[Epafo]], che in diverse città ha santuari | sia nato [[Epafo]], che in diverse città ha santuari | ||
insieme alla madre. Pari a lui per fierezza ed anni era [[Fetonte]], | insieme alla madre. Pari a lui per fierezza ed anni era [[Fetonte]], | ||
− | il figlio del | + | il figlio del Sole; e un giorno che questi, orgoglioso d'avere [[Febo]] |
come padre, si vantava d'essergli superiore, | come padre, si vantava d'essergli superiore, | ||
− | il nipote d' | + | il nipote d'Inaco non lo tollerò: «Sciocco,» gli disse, «in tutto |
tu credi a tua madre e vai superbo di un padre immaginario». | tu credi a tua madre e vai superbo di un padre immaginario». | ||
− | Avvampò [[ | + | Avvampò [[Fetonte]], e pieno di vergogna represse l'ira, |
− | riferendo alla madre, | + | riferendo alla madre, Climene, quella calunnia; disse: |
«E a tuo maggior dolore, madre mia, io che sono così impulsivo, | «E a tuo maggior dolore, madre mia, io che sono così impulsivo, | ||
così fiero, m'imposi di tacere: non sopporto che qualcuno | così fiero, m'imposi di tacere: non sopporto che qualcuno | ||
Riga 762: | Riga 762: | ||
dammi prova di questi natali illustri e rivendicami al cielo». | dammi prova di questi natali illustri e rivendicami al cielo». | ||
Disse e intorno al collo della madre cinse le braccia, | Disse e intorno al collo della madre cinse le braccia, | ||
− | scongiurandola, per il suo e il capo di | + | scongiurandola, per il suo e il capo di Merope, per le nozze |
delle sorelle, di dargli testimonianza del suo vero padre. | delle sorelle, di dargli testimonianza del suo vero padre. | ||
− | Non si sa se spinta dalle preghiere di [[ | + | Non si sa se spinta dalle preghiere di [[Fetonte]] o più dall'ira |
− | per l'accusa rivoltale, | + | per l'accusa rivoltale, Climene levò al cielo |
entrambe le braccia e fissando la luce del Sole: | entrambe le braccia e fissando la luce del Sole: | ||
«Per questo fulgore splendido di raggi abbaglianti,» disse, | «Per questo fulgore splendido di raggi abbaglianti,» disse, | ||
Riga 775: | Riga 775: | ||
la terra in cui risiede confina con la nostra, là dove sorge. | la terra in cui risiede confina con la nostra, là dove sorge. | ||
Se questo hai in animo, va' e chiedi a lui stesso». | Se questo hai in animo, va' e chiedi a lui stesso». | ||
− | Balza lieto [[ | + | Balza lieto [[Fetonte]] alle parole della madre |
e, tutto preso dall'idea del cielo, lascia | e, tutto preso dall'idea del cielo, lascia | ||
− | la terra dei suoi | + | la terra dei suoi Etiopi, attraversa l'India che si stende |
sotto la vampa del sole, e di slancio arriva dove sorge il padre. | sotto la vampa del sole, e di slancio arriva dove sorge il padre. | ||
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