Modifica di Biblioteca:Eschilo, Eumenidi

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Il luogo: prima [[Delfi]], davanti al santuario di [[Apollo]]; dalla metà del primo episodio [[Atene]], sull'acropoli, davanti al tempio di [[Atena]].
 
Il luogo: prima [[Delfi]], davanti al santuario di [[Apollo]]; dalla metà del primo episodio [[Atene]], sull'acropoli, davanti al tempio di [[Atena]].
 
Il tempo: dopo il matricidio di [[Oreste (1)|Oreste]].
 
Il tempo: dopo il matricidio di [[Oreste (1)|Oreste]].
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Davanti al santuario, la profetessa è assorta in preghiera.
 
Davanti al santuario, la profetessa è assorta in preghiera.
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Essa lo offre, offerta del giorno natale, a [[Febo]], che il nome di [[Febe (1)|Febe]] prende a modello del proprio. Partì dal lago, dalla sua [[Delo]] pietrosa, il [[Apollo|dio]], e s'ancorò alle spiagge di [[Pallade (2)|Pallade]], incrocio di navi: finché venne a questo suolo, qui al [[Parnasso]], dov'egli dimora. Gli fanno ala, solenni l'adorano i figli di [[Efesto]], tracciando per lui il cammino: e riducono quieta per sempre un'indocile terra.
 
Essa lo offre, offerta del giorno natale, a [[Febo]], che il nome di [[Febe (1)|Febe]] prende a modello del proprio. Partì dal lago, dalla sua [[Delo]] pietrosa, il [[Apollo|dio]], e s'ancorò alle spiagge di [[Pallade (2)|Pallade]], incrocio di navi: finché venne a questo suolo, qui al [[Parnasso]], dov'egli dimora. Gli fanno ala, solenni l'adorano i figli di [[Efesto]], tracciando per lui il cammino: e riducono quieta per sempre un'indocile terra.
 
Il dio appare, e magnifico culto gli tributa la folla. Con essa [[Delfo]], il sovrano al remo maestro di questa contrada. [[Zeus]] fa del suo cuore un pilastro di talento profetico e l'innalza a questo trono: quarto vate, tuttora. Così l'Obliquo, il Lossia, rivela la parola di [[Zeus]], suo padre. A questi dèi va il mio preludio di lodi e preghiere.
 
Il dio appare, e magnifico culto gli tributa la folla. Con essa [[Delfo]], il sovrano al remo maestro di questa contrada. [[Zeus]] fa del suo cuore un pilastro di talento profetico e l'innalza a questo trono: quarto vate, tuttora. Così l'Obliquo, il Lossia, rivela la parola di [[Zeus]], suo padre. A questi dèi va il mio preludio di lodi e preghiere.
Nelle formule del rito, gloria anche a [[Pallade (2)|Pallade]] [[Pronaia]]. Sono pure devota alle [[Ninfe]], laggiù, del roccioso guscio coricio, delizia d'uccelli, ritrovo di creature divine. Poi [[Bromio (2)|Bromio]]. Possiede il paese - no, non mi fugge di mente! - da quando, [[Dioniso|capo divino]], capitanò le [[Menadi|Baccanti]] e cinse con rete di morte [[Penteo]]: caccia alla lepre, pareva. Nomino ancora le sorgenti del [[Plisto]], la maestà di [[Poseidone]] e [[Zeus]], Autore Sublime.
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Nelle formule del rito, gloria anche a [[Pallade (2)|Pallade]] Pronaia. Sono pure devota alle [[Ninfe]], laggiù, del roccioso guscio coricio, delizia d'uccelli, ritrovo di creature divine. Poi [[Bromio (2)|Bromio]]. Possiede il paese - no, non mi fugge di mente! - da quando, [[Dioniso|capo divino]], capitanò le [[Menadi|Baccanti]] e cinse con rete di morte [[Penteo]]: caccia alla lepre, pareva. Nomino ancora le sorgenti del [[Plisto]], la maestà di [[Poseidone]] e [[Zeus]], Autore Sublime.
 
Ora posso, io che interpreto, salire su questo seggio. Sia il mio passo felice, più di quelli compiuti finora: mi diano, gli dèi, questa fortuna! C'è gente che arriva dalle terre di Grecia. Entrate. Rispettate il sorteggio: è la regola. Sì, io interpreto come il dio dentro m'ispira.
 
Ora posso, io che interpreto, salire su questo seggio. Sia il mio passo felice, più di quelli compiuti finora: mi diano, gli dèi, questa fortuna! C'è gente che arriva dalle terre di Grecia. Entrate. Rispettate il sorteggio: è la regola. Sì, io interpreto come il dio dentro m'ispira.
  
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Selvaggina perduta, crollavo di sonno...
 
Selvaggina perduta, crollavo di sonno...
 
ant. I
 
ant. I
[[Apollo|Figlio]] di [[Zeus]], sei scaltro a rubare...
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Figlio di [[Zeus]], sei scaltro a rubare...
 
Giovane dio scavalcasti noi secolari potenze...
 
Giovane dio scavalcasti noi secolari potenze...
 
Proteggi un senzadio che ti prega,
 
Proteggi un senzadio che ti prega,
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Eccolo, il seggio cruento di colpe
 
Eccolo, il seggio cruento di colpe
 
dalla base alla cima. Guardate, vedete:
 
dalla base alla cima. Guardate, vedete:
l'«ombelico del mondo!». Che crosta
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1'«ombelico del mondo!». Che crosta
 
di cupo contagio l'avvolge!
 
di cupo contagio l'avvolge!
 
str. III
 
str. III
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APOLLO
 
APOLLO
Dunque disprezzi - niente li conti -i pegni di fede tra [[Zeus]] ed [[Era]] delle Nozze. Da come ragioni, [[Cipride]] è senza valore, relegata nell'ombra. Ma da lei nasce ogni incanto d'amore ai viventi! L'abbraccio tra l'uomo e la donna è destino: più saldo di un patto giurato, sotto l'occhio custode di [[Diche]].
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Dunque disprezzi - niente li conti -i pegni di fede tra [[Zeus]] ed Era delle Nozze. Da come ragioni, [[Cipride]] è senza valore, relegata nell'ombra. Ma da lei nasce ogni incanto d'amore ai viventi! L'abbraccio tra l'uomo e la donna è destino: più saldo di un patto giurato, sotto l'occhio custode di Dike.
 
Con chi ammazza in famiglia tu allenti la corda senza castighi, senza sguardi d'astio. Se è così, io dico: è ingiusto che tu bracchi [[Oreste (1)|Oreste]]. In un caso è come ossessione la tua - lo vedo; nell'altro si nota che sei molto più blanda a colpire. In questa causa [[Pallade (2)|Pallade]] dea sovrintenderà al giudizio.
 
Con chi ammazza in famiglia tu allenti la corda senza castighi, senza sguardi d'astio. Se è così, io dico: è ingiusto che tu bracchi [[Oreste (1)|Oreste]]. In un caso è come ossessione la tua - lo vedo; nell'altro si nota che sei molto più blanda a colpire. In questa causa [[Pallade (2)|Pallade]] dea sovrintenderà al giudizio.
  
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ORESTE
 
ORESTE
 
Miseria è la mia scuola: vi ho appreso i riti che mondano, e dove è sacro tacere o alzare la voce. In un tale frangente devo farmi sentire: è lezione d'esperto maestro. Il sangue è sopito, appassisce sul palmo. Lo sconcio dell'assassinio materno è scrostato del tutto.
 
Miseria è la mia scuola: vi ho appreso i riti che mondano, e dove è sacro tacere o alzare la voce. In un tale frangente devo farmi sentire: è lezione d'esperto maestro. Il sangue è sopito, appassisce sul palmo. Lo sconcio dell'assassinio materno è scrostato del tutto.
Lo scacciò ancora caldo il lavacro - un porco immolato - sul braciere del dio, di [[Apollo|Febo]]. Sarebbe lungo per me calcolare con quanti ebbi rapporto da allora e l'incontro fu innocuo. Il tempo tante cose stagiona e spazza via. La mia lingua è monda, ora: con voce non empia imploro la sovrana di questa terra, [[Atena]], che accorra e mi faccia da scudo. Senza colpo di lancia potrà in eterno contare su me, sulla gente di [[Argo (4)|Argo]] come sinceri ed equi alleati.
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Lo scacciò ancora caldo il lavacro - un porco immolato - sul braciere del dio, di [[Febo]]. Sarebbe lungo per me calcolare con quanti ebbi rapporto da allora e l'incontro fu innocuo. Il tempo tante cose stagiona e spazza via. La mia lingua è monda, ora: con voce non empia imploro la sovrana di questa terra, [[Atena]], che accorra e mi faccia da scudo. Senza colpo di lancia potrà in eterno contare su me, sulla gente di [[Argo (4)|Argo]] come sinceri ed equi alleati.
 
Ora, sia che la dea protegga i devoti in qualche terra di [[Libia (3)|Libia]] - al guado, laggiù, del [[Tritone]], la sua corrente nativa - ritta sulla sua base o coi piedi velati; oppure che scruti la distesa di [[Flegra]] con occhi d'audace guerriero, mi appaia, la dea - anche da spazi infiniti mi ode - e mi sciolga da queste cagne.
 
Ora, sia che la dea protegga i devoti in qualche terra di [[Libia (3)|Libia]] - al guado, laggiù, del [[Tritone]], la sua corrente nativa - ritta sulla sua base o coi piedi velati; oppure che scruti la distesa di [[Flegra]] con occhi d'audace guerriero, mi appaia, la dea - anche da spazi infiniti mi ode - e mi sciolga da queste cagne.
  
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rotto dalla sciagura
 
rotto dalla sciagura
 
stridendo:
 
stridendo:
"[[Diche|Giustizia]]
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"Giustizia
 
oh, troni d'[[Erinni]]!"
 
oh, troni d'[[Erinni]]!"
 
Funebre pianto - presto
 
Funebre pianto - presto
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che ha dato la vita:
 
che ha dato la vita:
 
non s'aspettavano il colpo!
 
non s'aspettavano il colpo!
Ma la sede di [[Diche|Giustizia]]
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Ma la sede di Giustizia
 
è già rudere.
 
è già rudere.
 
ant. II
 
ant. II
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allevando il suo cuore,
 
allevando il suo cuore,
 
- popolo o uomo isolato -
 
- popolo o uomo isolato -
potrà mai chinarsi a [[Diche|Giustizia]]?
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potrà mai chinarsi a Giustizia?
 
str. III
 
str. III
 
O vita sfrenata o sotto padrone.
 
O vita sfrenata o sotto padrone.
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ant. III
 
ant. III
 
Ecco il mio avviso sovrano:
 
Ecco il mio avviso sovrano:
adora l'altare di [[Diche|Giustizia]].
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adora l'altare di Giustizia.
 
Adocchi una fortuna?
 
Adocchi una fortuna?
 
Neanche allora sferra calci
 
Neanche allora sferra calci
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sia sempre sacro.
 
sia sempre sacro.
 
str. IV
 
str. IV
Coltiva [[Diche|Giustizia]], sciolto, senz'obbligo:
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Coltiva Giustizia, sciolto, senz'obbligo:
 
non ti toccherà miseria
 
non ti toccherà miseria
 
né crollerai dalle radici.
 
né crollerai dalle radici.
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APOLLO
 
APOLLO
Non ha lo stesso valore la morte di un prode, di un nobile, che la divina insegna del potere fregiava. Tanto più se caduto per pugno di donna, non per colpo sfrecciante lontano, di un arco d'[[Amazzoni|Amazzone]]; ma nel modo che udrai, [[Pallade (2)|Pallade]], e anche voi, qui assisi a giudicare col voto su questa vicenda. Ecco, lui tornava dal campo, con una messe di belle vittorie.
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Non ha lo stesso valore la morte di un prode, di un nobile, che la divina insegna del potere fregiava. Tanto più se caduto per pugno di donna, non per colpo sfrecciante lontano, di un arco d'Amazzone; ma nel modo che udrai, [[Pallade (2)|Pallade]], e anche voi, qui assisi a giudicare col voto su questa vicenda. Ecco, lui tornava dal campo, con una messe di belle vittorie.
 
Lei sorrideva. L'accolse... Poi, mentre quello usciva dalla conca del bagno - sull'orlo - lo fascia d'un drappo - ombra stesa su lui - e trafigge lo sposo, inchiodato nel ferreo groviglio del manto ingegnoso. Ecco, sapete l'ora fatale del grande onorato da tutti, condottiero di navi. Di che razza fosse lei, l'ho narrato. Deve sentirsi bruciare di sdegno la gente che qui ha l'ufficio di dare un verdetto.
 
Lei sorrideva. L'accolse... Poi, mentre quello usciva dalla conca del bagno - sull'orlo - lo fascia d'un drappo - ombra stesa su lui - e trafigge lo sposo, inchiodato nel ferreo groviglio del manto ingegnoso. Ecco, sapete l'ora fatale del grande onorato da tutti, condottiero di navi. Di che razza fosse lei, l'ho narrato. Deve sentirsi bruciare di sdegno la gente che qui ha l'ufficio di dare un verdetto.
  
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ATENA
 
ATENA
Popolo di [[Atene]], accogliete il mio decreto, voi che per primi decidete di un processo di sangue. Per tutto il tempo venturo, anno per anno, la gente di [[Egeo (1)|Egeo]] godrà di questo tribunale e dei suoi giudici. Questo poggio..., sullo spiazzo dove piantarono il campo le [[Amazzoni]] in armi - al tempo che, ostili a [[Teseo]], calarono qui e contro l'acropoli alzarono, irta di torri, un'acropoli nuova, e immolarono ad [[Ares]], per cui questo masso si chiama «di [[Ares]]», [[Areopago]], - su questo poggio, dunque, sacro Rispetto e Paura - rami di un unico ceppo - saranno, di giorno e di notte, freno del popolo contro un'iniqua condotta, purché la città non rivolti le leggi. Tu chiazza una tersa corrente con impuri sgorghi terrosi: non potrai dissetarti.
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Popolo di [[Atene]], accogliete il mio decreto, voi che per primi decidete di un processo di sangue. Per tutto il tempo venturo, anno per anno, la gente di Egeo godrà di questo tribunale e dei suoi giudici. Questo poggio..., sullo spiazzo dove piantarono il campo le [[Amazzoni]] in armi - al tempo che, ostili a [[Teseo]], calarono qui e contro l'acropoli alzarono, irta di torri, un'acropoli nuova, e immolarono ad [[Ares]], per cui questo masso si chiama «di [[Ares]]», [[Areopago]], - su questo poggio, dunque, sacro Rispetto e Paura - rami di un unico ceppo - saranno, di giorno e di notte, freno del popolo contro un'iniqua condotta, purché la città non rivolti le leggi. Tu chiazza una tersa corrente con impuri sgorghi terrosi: non potrai dissetarti.
Né senza una guida, né sotto un tiranno: questo, o cittadini rispettosi, lo stato che vi consiglio. Non abolite del tutto la paura dalla vostra cerchia. Chi al mondo si mantiene probo, se non l'invade la paura? Siate probi, venerando la maestà del tribunale: vi farà da scudo, custodia vostra e dello Stato, quale nessuno al mondo possiede, dalla [[Scizia]] giù alla terra di [[Pelope (1)|Pelope]].
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Né senza una guida, né sotto un tiranno: questo, o cittadini rispettosi, lo stato che vi consiglio. Non abolite del tutto la paura dalla vostra cerchia. Chi al mondo si mantiene probo, se non l'invade la paura? Siate probi, venerando la maestà del tribunale: vi farà da scudo, custodia vostra e dello Stato, quale nessuno al mondo possiede, dalla [[Scizia]] giù alla terra di Pelope.
 
È un tribunale che la corruzione non sfiora, venerando, ferreo dentro, vedetta sempre all'erta su una città quieta: così io lo fondo. A lungo ho parlato, cittadini, per darvi questi avvisi valevoli per sempre.
 
È un tribunale che la corruzione non sfiora, venerando, ferreo dentro, vedetta sempre all'erta su una città quieta: così io lo fondo. A lungo ho parlato, cittadini, per darvi questi avvisi valevoli per sempre.
  
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CORO
 
CORO
Già agisti così in casa di [[Fere]]. Hai convinto le dee del fato a fare perenni i terrestri.
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Già agisti così in casa di Fere. Hai convinto le dee del fato a fare perenni i terrestri.
  
 
APOLLO
 
APOLLO
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ORESTE
 
ORESTE
[[Pallade (2)|Pallade]], salvezza della mia casa! Mi strapparono al suolo dei padri e ora tu ne rifai la mia dimora. In Grecia la gente dirà: «Ritorna uno di [[Argo (4)|Argo]], padrone dei beni paterni, per mano di [[Atena]] e d'Obliquo - e di Lui, che tutto effettua, Salvatore Perfetto. Considerando la fine paterna, egli mi salva, anche di fronte a costoro, patrone di lei, della madre. Ora torno alle mura domestiche: prima, giuro a questa terra e ai suoi che in futuro, fino al colmarsi dei secoli, nessuno che regga la barra del mio paese scaglierà contro [[Atene]] un'armata decisa a colpire.
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[[Pallade (2)|Pallade]], salvezza della mia casa! Mi strapparono al suolo dei padri e ora tu ne rifai la mia dimora. In Grecia la gente dirà: «Ritoma uno di [[Argo (4)|Argo]], padrone dei beni paterni, per mano di [[Atena]] e d'Obliquo - e di Lui, che tutto effettua, Salvatore Perfetto. Considerando la fine paterna, egli mi salva, anche di fronte a costoro, patrone di lei, della madre. Ora torno alle mura domestiche: prima, giuro a questa terra e ai suoi che in futuro, fino al colmarsi dei secoli, nessuno che regga la barra del mio paese scaglierà contro [[Atene]] un'armata decisa a colpire.
 
Sarò io - nella fossa, allora - a castigare con disastri senza scampo chi vorrà infranti gli attuali giuramenti: strade da spezzare il cuore, voli sinistri d'uccelli sui passi porrò ad ostacolo, finché nasca rimorso dell'attacco. Ma se starà saldo il patto e loro - gli eredi - onoreranno sempre d'alleanza armata questa rocca di [[Pallade (2)|Pallade]], allora godranno la mia benevolenza. Ora addio, a te e alla gente di questa città. Vibra sempre al nemico un assalto senza respiro, salvezza dei tuoi, fregio di gloria guerriera.
 
Sarò io - nella fossa, allora - a castigare con disastri senza scampo chi vorrà infranti gli attuali giuramenti: strade da spezzare il cuore, voli sinistri d'uccelli sui passi porrò ad ostacolo, finché nasca rimorso dell'attacco. Ma se starà saldo il patto e loro - gli eredi - onoreranno sempre d'alleanza armata questa rocca di [[Pallade (2)|Pallade]], allora godranno la mia benevolenza. Ora addio, a te e alla gente di questa città. Vibra sempre al nemico un assalto senza respiro, salvezza dei tuoi, fregio di gloria guerriera.
  
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contro la zolla...
 
contro la zolla...
 
cancrena sterminio di fronde, di figli
 
cancrena sterminio di fronde, di figli
- Giusta [[Nemesi]]! - che azzanna il paese
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- Giusta Nemesi! - che azzanna il paese
 
e scaglia dovunque
 
e scaglia dovunque
 
pozze di morte.
 
pozze di morte.
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cancrena sterminio di fronde, di figli
 
cancrena sterminio di fronde, di figli
- Giusta [[Nemesi]]! - che azzanna il paese
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- Giusta Nemesi! - che azzanna il paese
 
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e scaglia dovunque
 
pozze di morte.
 
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ATENA
 
ATENA
 
Faccio mio il tuo sfogo: sei d'altri tempi. Sei molto più esperta, saggia di me. Ma anche a me [[Zeus]] ha donato equilibrio di mente. Passate pure in un paese d'altra gente: sentirete il richiamo d'amore per questa terra.
 
Faccio mio il tuo sfogo: sei d'altri tempi. Sei molto più esperta, saggia di me. Ma anche a me [[Zeus]] ha donato equilibrio di mente. Passate pure in un paese d'altra gente: sentirete il richiamo d'amore per questa terra.
Io ora predìco: il fluire dei tempi sarà un crescendo di gloria per la mia città. Anche tu, se accetti venerata sede, presso il tempio di [[Eretteo (2)|Eretteo]], otterrai da uomini e donne in processione quanto mai avresti in dono da cittadini forestieri. Tu non vibrare contro i miei domini le cruente coti, squarcio di giovani petti nel ribollire di una sobria frenesia.
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Io ora predìco: il fluire dei tempi sarà un crescendo di gloria per la mia città. Anche tu, se accetti venerata sede, presso il tempio di Eretteo, otterrai da uomini e donne in processione quanto mai avresti in dono da cittadini forestieri. Tu non vibrare contro i miei domini le cruente coti, squarcio di giovani petti nel ribollire di una sobria frenesia.
 
Non attizzare - come fossero galli - non piantare nel cuore dei miei uno spirito d'astio, sangue che lotta col sangue fraterno. Guerra esterna sia pure - presenza non penosa - per chi avrà in sé amore smanioso di gloria: ma escludo una rissa d'uccelli stretti nello stesso pollaio. Questa è la scelta che ti posso offrire: il bene da fare, il bene da ricevere, coperta d'onori, parte viva di questa terra benedetta dal cielo.
 
Non attizzare - come fossero galli - non piantare nel cuore dei miei uno spirito d'astio, sangue che lotta col sangue fraterno. Guerra esterna sia pure - presenza non penosa - per chi avrà in sé amore smanioso di gloria: ma escludo una rissa d'uccelli stretti nello stesso pollaio. Questa è la scelta che ti posso offrire: il bene da fare, il bene da ricevere, coperta d'onori, parte viva di questa terra benedetta dal cielo.
  
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[[Categoria:Bibliografia]]
 
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[[Categoria:Fonti Antiche]]
 
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