Modifica di Biblioteca:Eschilo, Coefore

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Personaggi della dramma:
 
Personaggi della dramma:
  
[[Oreste (1)|Oreste]]
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Oreste
[[Pilade]]
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Pilade
 
Coro di coefore
 
Coro di coefore
[[Elettra (3)|Elettra]]
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Elettra
 
Servo addetto alla porta
 
Servo addetto alla porta
 
[[Clitennestra]]
 
[[Clitennestra]]
Nutrice di [[Oreste (1)|Oreste]]
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Nutrice di Oreste
 
[[Egisto]]
 
[[Egisto]]
 
Servo di [[Egisto]]
 
Servo di [[Egisto]]
Servi di [[Oreste (1)|Oreste]], servi della casa, popolo di Argo
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Servi di Oreste, servi della casa, popolo di Argo
Il luogo, [[Argo (4)|Argo]], davanti ai palazzo degli [[Atridi]]. Sullo sfondo, la facciata della reggia, con un portale in centro e, ai lati, le due ali delle donne e degli uomini. Nell'orchestra spicca il tumulo di [[Agamennone]].
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Il luogo.. Argo, davanti ai palazzo degli [[Atridi]]. Sullo sfondo, la facciata della reggia, con un portale in centro e, ai lati, le due ali delle donne e degli uomini. Nell'orchestra spicca il tumulo di [[Agamennone]].
 
Il tempo: molti anni dopo l'assassinio di [[Agamennone]].
 
Il tempo: molti anni dopo l'assassinio di [[Agamennone]].
  
 
Opera
 
Opera
  
Al tramonto. [[Oreste (1)|Oreste]] entra e si avvicina al tumulo del padre [[Agamennone]]. Alle sue spalle [[Pilade]], muto.
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Al tramonto. Oreste entra e si avvicina al tumulo del padre [[Agamennone]]. Alle sue spalle Pilade, muto.
  
 
ORESTE
 
ORESTE
 
[[Ermes]] dell'Abisso, tu, occhio aperto sui poteri di mio padre, fatti custode, scudiero di lotta a me che t'invoco. Eccomi, nella mia terra: rimetto piede...
 
[[Ermes]] dell'Abisso, tu, occhio aperto sui poteri di mio padre, fatti custode, scudiero di lotta a me che t'invoco. Eccomi, nella mia terra: rimetto piede...
 
Su questa pietra, sul suo sepolcro io evoco il padre: che senta la voce, comprenda...
 
Su questa pietra, sul suo sepolcro io evoco il padre: che senta la voce, comprenda...
ricciolo a [[Inaco]], voto di grazie, ora quest'altro, voto di lutto...
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ricciolo a Inaco, voto di grazie, ora quest'altro, voto di lutto...
 
Io non c'ero: non potei dedicarti, padre, il funebre pianto, né stesi la mano su te quando ti portarono via...
 
Io non c'ero: non potei dedicarti, padre, il funebre pianto, né stesi la mano su te quando ti portarono via...
Spettacolo strano! Che sarà questa schiera di donne, sprazzo bruno di veli, che passo passo s'accosta? A che devo pensare, a un carico di pena? Un'ultima piaga, inflitta alla casa? O indovino, se dico che queste offrono al padre le bevande, miele dei sepolti? È così , non c'è dubbio: eccola, lei! Sorella mia, [[Elettra (3)|Elettra]]! Mi pare, laggiù nel corteo. La
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Spettacolo strano! Che sarà questa schiera di donne, sprazzo bruno di veli, che passo passo s'accosta? A che devo pensare, a un carico di pena? Un'ultima piaga, inflitta alla casa? O indovino, se dico che queste offrono al padre le bevande, miele dei sepolti? È così , non c'è dubbio: eccola, lei! Sorella mia, Elettra! Mi pare, laggiù nel corteo. La
 
devasta lo strazio, brilla là in mezzo. [[Zeus]], fammi punire la sorte del padre. Scendi in campo al mio fianco, benigno!
 
devasta lo strazio, brilla là in mezzo. [[Zeus]], fammi punire la sorte del padre. Scendi in campo al mio fianco, benigno!
Scostiamoci, [[Pilade]], via di qui. Lascia che veda ben chiaro chi sono queste che vanno in preghiera.
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Scostiamoci, Pilade, via di qui. Lascia che veda ben chiaro chi sono queste che vanno in preghiera.
  
[[Oreste (1)|Oreste]] e [[Pilade]] si ritraggono. Da destra entra
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Oreste e Pilade si ritraggono. Da destra entra
 
sfilando fa processione delle coefore, parate
 
sfilando fa processione delle coefore, parate
a lutto e con le offerte votive. Tra loro, [[Elettra (3)|Elettra]].
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a lutto e con le offerte votive. Tra loro, Elettra.
  
 
CORO
 
CORO
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str. II
 
str. II
 
Così , questa è l'offerta - l'offesa! - scudo
 
Così , questa è l'offerta - l'offesa! - scudo
ai presagi maligni. [[Ge|Madre Terra]]!
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ai presagi maligni. Madre Terra!
 
Smaniava, donna senza dio, d'esibirla
 
Smaniava, donna senza dio, d'esibirla
 
e mi ha spinto qui fuori. Tremo, a dire la formula.
 
e mi ha spinto qui fuori. Tremo, a dire la formula.
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terrore. Fare fortuna:
 
terrore. Fare fortuna:
 
ecco il dio - più che dio - per l'uomo!
 
ecco il dio - più che dio - per l'uomo!
Ma bilancia di [[Diche|Giustizia]] adocchia:
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Ma bilancia di Giustizia adocchia:
 
chi nel colmo fulgore, scattante;
 
chi nel colmo fulgore, scattante;
 
altri, tardivi, al varco sulla soglia del buio
 
altri, tardivi, al varco sulla soglia del buio
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Gelo d'angoscia segreta.
 
Gelo d'angoscia segreta.
  
[[Elettra (3)|Elettra]] si distacca dal coro, si avvicina al sepolcro.
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Elettra si distacca dal coro, si avvicina al sepolcro.
  
 
ELETTRA
 
ELETTRA
Donne, servitù e regola della casa, voi state al mio fianco, scorta per questo rituale scongiuro. Fatevi mie ispiratrici: è il momento! Io proferire? Ma quali parole, mentre spargo queste stille sacre di lutto? Io scandirei voci d'affetto? Come potrei! E come riferire col cuore la supplica del padre? Con questa frase, forse: «Dono al suo diletto uomo, dalla sposa diletta»? Ma chi dona è mia madre! O recito, com'è tradizione nel mondo, la frase di rito: «Ricompensa preziosa concedi a chi ti [[corona]] la fossa d'offerte - eccole - e un dono, che ripaghi le colpe! » O piuttosto disprezzo, e silenzio. Il modo - esattamente - in cui cadde mio padre. Disperdo l'offerta - schizzo sorbito dal suolo. Indietreggio, come quando
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Donne, servitù e regola della casa, voi state al mio fianco, scorta per questo rituale scongiuro. Fatevi mie ispiratrici: è il momento! Io proferire? Ma quali parole, mentre spargo queste stille sacre di lutto? Io scandirei voci d'affetto? Come potrei! E come riferire col cuore la supplica del padre? Con questa frase, forse: «Dono al suo diletto uomo, dalla sposa diletta»? Ma chi dona è mia madre! O recito, com'è tradizione nel mondo, la frase di rito: «Ricompensa preziosa concedi a chi ti corona la fossa d'offerte - eccole - e un dono, che ripaghi le colpe! » O piuttosto disprezzo, e silenzio. Il modo - esattamente - in cui cadde mio padre. Disperdo l'offerta - schizzo sorbito dal suolo. Indietreggio, come quando
 
si sparpaglia la feccia, scagliando a terra la tazza: gli occhi inchiodati lontano. Così ? Mi manca l'impulso, per questo. Non so le parole, per spargere il liquido dono sulla pietra del padre. Mie donne, dividete con me quest'idea: un pensiero d'odio ci lega, me e voi, nel palazzo. Non serratevi nel cavo dell'anima, per il terrore di un nome. L'ora segnata è al
 
si sparpaglia la feccia, scagliando a terra la tazza: gli occhi inchiodati lontano. Così ? Mi manca l'impulso, per questo. Non so le parole, per spargere il liquido dono sulla pietra del padre. Mie donne, dividete con me quest'idea: un pensiero d'odio ci lega, me e voi, nel palazzo. Non serratevi nel cavo dell'anima, per il terrore di un nome. L'ora segnata è al
 
varco: per chi è padrone di sé e per quello che serve, sotto il pugno di un altro. Ora di' pure, se hai piani più adatti del mio.
 
varco: per chi è padrone di sé e per quello che serve, sotto il pugno di un altro. Ora di' pure, se hai piani più adatti del mio.
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ELETTRA
 
ELETTRA
 
Nunzio sovrano di Quelli laggiù e di Quelli lassù..., o [[Ermes]] dell'Abisso. Fa' per me annuncio alle Potenze, nel baratro fondo: esaudiscano il mio supplicare, loro, sentinelle al casato paterno. E anche alla Terra che tutti gli esseri mette alla luce, li cresce e alla fine ne raccoglie il turgido boccio. Io spargo questo liquido puro ai defunti. Evoco il padre! Prego:
 
Nunzio sovrano di Quelli laggiù e di Quelli lassù..., o [[Ermes]] dell'Abisso. Fa' per me annuncio alle Potenze, nel baratro fondo: esaudiscano il mio supplicare, loro, sentinelle al casato paterno. E anche alla Terra che tutti gli esseri mette alla luce, li cresce e alla fine ne raccoglie il turgido boccio. Io spargo questo liquido puro ai defunti. Evoco il padre! Prego:
«Sii pietoso con me. E fa' che risplenda, luce viva, il tuo [[Oreste (1)|Oreste]] nel palazzo! Ora sembriamo randagi, svenduti da lei che ci diede la vita e che suo uomo, in cambio di te, [[Egisto]] si prese: quello che spartì il tuo assassinio. Io, come povera serva. [[Oreste (1)|Oreste]] è fuggitivo, via da ciò che gli appartiene. Ferve, invece, la coppia, trabocca prepotente di gioia: in mezzo ai frutti delle tue fatiche! Torni [[Oreste (1)|Oreste]], e un destino gli sia compagno: questo ti prego dal cuore. Odimi, padre. A me concedi equilibrio di mente, molto più saldo di quello materno, e mani più caste. Per noi questo ti chiedo. Contro gli altri, i nemici, io dico: che sorga il tuo giustiziere! Chi diede la morte, sconti il giusto castigo: la morte! Questo io metto al centro del mio buono scongiuro, e contro di quelli pronuncio il mio brutto scongiuro. Per noi, invece, tu scorta dall'abisso la prospera gioia, col cenno degli dèi, della Terra, della Giustizia che vince». Questo è il senso del mio pregare: ecco, l'accompagno spargendo le stille del rito. A voi, ora: i consueti lamenti a ghirlanda del gesto. Fate udire all'estinto la sua funebre marcia.
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«Sii pietoso con me. E fa' che risplenda, luce viva, il tuo Oreste nel palazzo! Ora sembriamo randagi, svenduti da lei che ci diede la vita e che suo uomo, in cambio di te, [[Egisto]] si prese: quello che spartì il tuo assassinio. Io, come povera serva. Oreste è fuggitivo, via da ciò che gli appartiene. Ferve, invece, la coppia, trabocca prepotente di gioia: in mezzo ai frutti delle tue fatiche! Torni Oreste, e un destino gli sia compagno: questo ti prego dal cuore. Odimi, padre. A me concedi equilibrio di mente, molto più saldo di quello materno, e mani più caste. Per noi questo ti chiedo. Contro gli altri, i nemici, io dico: che sorga il tuo giustiziere! Chi diede la morte, sconti il giusto castigo: la morte! Questo io metto al centro del mio buono scongiuro, e contro di quelli pronuncio il mio brutto scongiuro. Per noi, invece, tu scorta dall'abisso la prospera gioia, col cenno degli dèi, della Terra, della Giustizia che vince». Questo è il senso del mio pregare: ecco, l'accompagno spargendo le stille del rito. A voi, ora: i consueti lamenti a ghirlanda del gesto. Fate udire all'estinto la sua funebre marcia.
  
 
CORO
 
CORO
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Già accoglie, sorbite dal suolo, le stille, mio padre...
 
Già accoglie, sorbite dal suolo, le stille, mio padre...
  
(Raccoglie il ricciolo di [[Oreste (1)|Oreste]])
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(Raccoglie il ricciolo di Oreste)
 
Sorprendente caso! Fate cerchio,
 
Sorprendente caso! Fate cerchio,
 
ecco, guardate!
 
ecco, guardate!
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CORO
 
CORO
È [[Oreste (1)|Oreste]]! Un'offerta sua, di nascosto: se fosse...
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È Oreste! Un'offerta sua, di nascosto: se fosse...
  
 
ELETTRA
 
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ELETTRA
Io anche. M'assalta il cuore un gorgo di freddo, d'amaro. Squarcio di punta che inchioda Grondano gli occhi di gocce riarse - argini infranti, marea travolgente d'inverno - quando poso lo sguardo sul ricciolo. Come immaginare che un altro, tra quelli di [[Argo (4)|Argo]], porti ciocche simili a questa? Non posso! Neppure, penso, se la staccò l'omicida, mia madre.
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Io anche. M'assalta il cuore un gorgo di freddo, d'amaro. Squarcio di punta che inchioda Grondano gli occhi di gocce riarse - argini infranti, marea travolgente d'inverno - quando poso lo sguardo sul ricciolo. Come immaginare che un altro, tra quelli di Argo, porti ciocche simili a questa? Non posso! Neppure, penso, se la staccò l'omicida, mia madre.
Non ebbe sentimenti, mai, degni di quel nome, ma solo empi sentimenti per i figli. Ma io, che incertezza dentro! Dire subito sì , questo riccio che fregia la tomba appartiene a [[Oreste (1)|Oreste]], a lui, che in terra più di tutti amo! Brivido che sa di speranza. Ahi! Se avesse la parola che rasserena, come un messaggero! Liberarmi dallo strazio tempestoso del dubbio!
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Non ebbe sentimenti, mai, degni di quel nome, ma solo empi sentimenti per i figli. Ma io, che incertezza dentro! Dire subito sì , questo riccio che fregia la tomba appartiene a Oreste, a lui, che in terra più di tutti amo! Brivido che sa di speranza. Ahi! Se avesse la parola che rasserena, come un messaggero! Liberarmi dallo strazio tempestoso del dubbio!
 
Mi dicesse finalmente chiaro: o sputare su questo anello di chiome - se è stato reciso da una nuca che odio - o lui, piuttosto, uguale di sangue, potesse spartire con me questa funebre pena, fregio alla tomba, ossequio solenne del padre. Ora preghiamo gli dèi. Essi vedono in che vortice siamo: naufraghi, diresti, tra raffiche e flutti. Ma se è segnato che
 
Mi dicesse finalmente chiaro: o sputare su questo anello di chiome - se è stato reciso da una nuca che odio - o lui, piuttosto, uguale di sangue, potesse spartire con me questa funebre pena, fregio alla tomba, ossequio solenne del padre. Ora preghiamo gli dèi. Essi vedono in che vortice siamo: naufraghi, diresti, tra raffiche e flutti. Ma se è segnato che
 
s'incontri rifugio sicuro, da fragile germe può anche svettare un ceppo robusto.
 
s'incontri rifugio sicuro, da fragile germe può anche svettare un ceppo robusto.
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disegno dell'arco: c'è accordo perfetto con le mie tracce di passi! Mi lacero dentro: la mia mente sprofonda.
 
disegno dell'arco: c'è accordo perfetto con le mie tracce di passi! Mi lacero dentro: la mia mente sprofonda.
  
Avanza [[Oreste (1)|Oreste]] allo scoperto: nella sua ombra [[Pilade]].
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Avanza Oreste allo scoperto: nella sua ombra Pilade.
  
 
ORESTE
 
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ORESTE
 
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So di [[Oreste (1)|Oreste]]: il tuo slancio, la passione per lui.
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So di Oreste: il tuo slancio, la passione per lui.
  
 
ELETTRA
 
ELETTRA
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ELETTRA
 
ELETTRA
Dunque a te, che sei [[Oreste (1)|Oreste]], io sto parlando?
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Dunque a te, che sei Oreste, io sto parlando?
  
 
ORESTE
 
ORESTE
 
Ora hai me davanti agli occhi, e dubiti. Scorgendo questa ciocca recisa a lutto scrutando i segni delle mie impronte, ti sentisti in cielo. «Ora lo vedo» pensavi. Guarda bene, avvicina il ricciolo al colpo di lama che lo staccò. È di tuo fratello il ricciolo, corrisponde alla tua testa. Osserva questo panno tessuto dalla tua mano.Nota i battiti della stecca da telaio, il ricamo della selvaggina.
 
Ora hai me davanti agli occhi, e dubiti. Scorgendo questa ciocca recisa a lutto scrutando i segni delle mie impronte, ti sentisti in cielo. «Ora lo vedo» pensavi. Guarda bene, avvicina il ricciolo al colpo di lama che lo staccò. È di tuo fratello il ricciolo, corrisponde alla tua testa. Osserva questo panno tessuto dalla tua mano.Nota i battiti della stecca da telaio, il ricamo della selvaggina.
  
[[Elettra (3)|Elettra]] rabbrividisce, si abbandona ai fratello.
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Elettra rabbrividisce, si abbandona ai fratello.
 
Seppellisciti in te. Non lasciarti folgorare la mente dalla gioia. So che i nostri, della famiglia, sono spine per noi due.
 
Seppellisciti in te. Non lasciarti folgorare la mente dalla gioia. So che i nostri, della famiglia, sono spine per noi due.
  
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ORESTE
 
ORESTE
[[Zeus]], mio [[Zeus]], volgi lo sguardo al nostro stato. Ecco: noi siamo la nidiata deIl'[[aquila]], cui fu strappato il padre, perduto nell'intreccio, nel groviglio di vipera maligna. Fame bramosa trafigge i piccoli desolati: non ancora maturi per trascinare al coperto la preda che il padre cacciava. Noi siamo così : io e lei, [[Elettra (3)|Elettra]]. Guardaci, tu che puoi, stirpe frodata del padre, a spartire, cacciati dalla casa, la stessa miseria d'esilio. Fa' perire i pulcini di un padre che a te serbava il fregio di offerte solenni: da dove ricaverai, da quale mano, pronta come la sua, vittime così sontuose? Fa' perire il ceppo dell'[[aquila]]: non più potresti, in futuro, segnalare messaggi fedeli ai mortali. Questa stirpe di principi, se la lasci inaridire fino alle radici, non sarà più sostegno ai tuoi altari, nei giorni che esalano fumo di vittime. Stendi la mano. Dalla miseria risolleva la casa, rifalla possente! Oggi pare in ginocchio, in ginocchio.
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[[Zeus]], mio [[Zeus]], volgi lo sguardo al nostro stato. Ecco: noi siamo la nidiata deIl'aquila, cui fu strappato il padre, perduto nell'intreccio, nel groviglio di vipera maligna. Fame bramosa trafigge i piccoli desolati: non ancora maturi per trascinare al coperto la preda che il padre cacciava. Noi siamo così : io e lei, Elettra. Guardaci, tu che puoi, stirpe frodata del padre, a spartire, cacciati dalla casa, la stessa miseria d'esilio. Fa' perire i pulcini di un padre che a te serbava il fregio di offerte solenni: da dove ricaverai, da quale mano, pronta come la sua, vittime così sontuose? Fa' perire il ceppo dell'aquila: non più potresti, in futuro, segnalare messaggi fedeli ai mortali. Questa stirpe di principi, se la lasci inaridire fino alle radici, non sarà più sostegno ai tuoi altari, nei giorni che esalano fumo di vittime. Stendi la mano. Dalla miseria risolleva la casa, rifalla possente! Oggi pare in ginocchio, in ginocchio.
  
 
CORO
 
CORO
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sfuriate, gridava, di Dannazioni mature dal sangue paterno; sguardo, lampo di ciglia sbarrato nel buio. Pungolo che sale dalla tenebra fonda, vibrato dagli uccisi che a quelli del proprio sangue supplicano vendetta! Cieco, allucinato orrore nel cuore delle notti! Esso scuote, schianta di dentro, finché uno è espulso dalla città, figura squassata dai colpi, supplizio di staffile chiodato, metallico. Proibito, per quelli come lui, spartire nel cerchio la tazza di vino, l'amabile sorso votivo. Dagli altari lo scosta l'invisibile rancore del padre. Nessuno lo accoglie, nessuno scioglie la vela con lui. Uomo finito. Senza famiglia. Muore, negli anni - secca carcassa - corroso da fato che annienta. Così suona l'oracolo: ribellarsi è ammesso? E se pure non volessi obbedire, devo compiere il gesto. Folla d'impulsi che a quel solo bersaglio si appuntano: le spinte del dio, il lutto aspro del padre; la morsa delle mie fortune strappate; e far sì che i miei cittadini, più di tutti illustri, che con ardire glorioso demolirono [[Troia]], non vivano più chinando il capo a due donne. Il suo cuore è di femmina infatti: presto anche lui ne avrà prova, se ancora non sa.
 
sfuriate, gridava, di Dannazioni mature dal sangue paterno; sguardo, lampo di ciglia sbarrato nel buio. Pungolo che sale dalla tenebra fonda, vibrato dagli uccisi che a quelli del proprio sangue supplicano vendetta! Cieco, allucinato orrore nel cuore delle notti! Esso scuote, schianta di dentro, finché uno è espulso dalla città, figura squassata dai colpi, supplizio di staffile chiodato, metallico. Proibito, per quelli come lui, spartire nel cerchio la tazza di vino, l'amabile sorso votivo. Dagli altari lo scosta l'invisibile rancore del padre. Nessuno lo accoglie, nessuno scioglie la vela con lui. Uomo finito. Senza famiglia. Muore, negli anni - secca carcassa - corroso da fato che annienta. Così suona l'oracolo: ribellarsi è ammesso? E se pure non volessi obbedire, devo compiere il gesto. Folla d'impulsi che a quel solo bersaglio si appuntano: le spinte del dio, il lutto aspro del padre; la morsa delle mie fortune strappate; e far sì che i miei cittadini, più di tutti illustri, che con ardire glorioso demolirono [[Troia]], non vivano più chinando il capo a due donne. Il suo cuore è di femmina infatti: presto anche lui ne avrà prova, se ancora non sa.
  
[[Oreste (1)|Oreste]] ed [[Elettra (3)|Elettra]] si dispongono ai lati della tomba.
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Oreste ed Elettra si dispongono ai lati della tomba.
  
 
CORO
 
CORO
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ORESTE
 
ORESTE
 
str. III
 
str. III
Ah, se all'ombra d'[[Troia|Ilio]],
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Ah, se all'ombra d'[[Ilio]],
 
ti avesse stroncato, padre,
 
ti avesse stroncato, padre,
uno di [[Licia]], un nemico!
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uno di Licia, un nemico!
 
Lasciavi eredità di gloria,
 
Lasciavi eredità di gloria,
 
e ai figli sulle vie del mondo
 
e ai figli sulle vie del mondo
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Lascia! È già legge: sangue che goccia,
 
Lascia! È già legge: sangue che goccia,
 
chiazza la terra, è richiamo di sangue.
 
chiazza la terra, è richiamo di sangue.
Delitto strepitando attira [[Nemesi]]: lei, pronta,
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Delitto strepitando attira Vendetta: lei, pronta,
 
- spira da quelli uccisi in passato -
 
- spira da quelli uccisi in passato -
 
ammucchia a perdizione fresca perdizione.
 
ammucchia a perdizione fresca perdizione.
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Ho ritmato
 
Ho ritmato
 
ritmo di nenia persiana: modi
 
ritmo di nenia persiana: modi
d'ululatrice di [[Cissia]]. Raffiche
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d'ululatrice di Cissia. Raffiche
 
svelte, sfrecciare di mani a colpire
 
svelte, sfrecciare di mani a colpire
 
- potevi vedere - a rigare di sangue,
 
- potevi vedere - a rigare di sangue,
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sorridete ai due figli, che vincano!
 
sorridete ai due figli, che vincano!
  
[[Oreste (1)|Oreste]] ed [[Elettra (3)|Elettra]] abbracciano il sepolcro, battono colpi alla terra.
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Oreste ed Elettra abbracciano il sepolcro, battono colpi alla terra.
  
 
ORESTE
 
ORESTE
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Odi, a tuo favore suona il compianto. Ritorni alla vita, se dai giusto peso ai richiami.
 
Odi, a tuo favore suona il compianto. Ritorni alla vita, se dai giusto peso ai richiami.
  
[[Oreste (1)|Oreste]] ed [[Elettra (3)|Elettra]] si staccano dalla pietra tombale.
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Oreste ed Elettra si staccano dalla pietra tombale.
  
 
CORO
 
CORO
 
Avete protratto il lamento: legittimo fregio alla fossa, mai toccata dal compianto di rito.
 
Avete protratto il lamento: legittimo fregio alla fossa, mai toccata dal compianto di rito.
  
A [[Oreste (1)|Oreste]]
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A Oreste
 
Ora subito, poiché hai diretto il cuore all'azione, agisci, saggia il destino.
 
Ora subito, poiché hai diretto il cuore all'azione, agisci, saggia il destino.
  
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CORO
 
CORO
Visione di lei, che partoriva un [[serpente]]. Così racconta.
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Visione di lei, che partoriva un serpente. Così racconta.
  
 
ORESTE
 
ORESTE
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Bastano poche parole.
 
Bastano poche parole.
  
Accennando a [[Elettra (3)|Elettra]]
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Accennando a Elettra
 
Lei si avvia a palazzo. Voi, seppellitevi dentro i miei piani. Voglio che chi con la frode soppresse un uomo di grande valore, cada di frode, allacciato nell'identico cappio. Così anche profetò l'Obliquo, [[Apollo]] possente, interprete che mai finora ha illuso. Mi vesto da straniero - col bagaglio e tutto - e mi
 
Lei si avvia a palazzo. Voi, seppellitevi dentro i miei piani. Voglio che chi con la frode soppresse un uomo di grande valore, cada di frode, allacciato nell'identico cappio. Così anche profetò l'Obliquo, [[Apollo]] possente, interprete che mai finora ha illuso. Mi vesto da straniero - col bagaglio e tutto - e mi
presento alla porta della corte. Mi accompagna quest'uomo, [[Pilade]]: io sono ospite suo, fratello d'armi della casa. Entrambi parleremo la lingua del [[Parnasso]], rifacendo l'accento del dialetto focese. Alle porte, nessuna guardia ci vorrà aprire col sorriso sul volto: la casa è preda d'angosce mandate da un dio. Noi fermi. Aspettiamo che qualcuno di passaggio davanti alla reggia, cominci a farsi domande e mormori: «Fuori dalla porta uno che bussa? [[Egisto]] è a palazzo, certo lo sa: come mai lo respinge?» Io, se passo il portale d'ingresso e lo sorprendo sul trono che fu di mio padre, o se lui si fa incontro, a viso aperto, e mi parla, o mi guarda in faccia, mi chiama, sta' certa, non ha il tempo di dire «Ospite, da dove...» Morto lo abbatto: cerchio della mia spada scattante. [[Nemesi]] - non si astiene mai da un pasto cruento - sorseggia schietto sangue, al terzo levare dei calici.
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presento alla porta della corte. Mi accompagna quest'uomo, Pilade: io sono ospite suo, fratello d'armi della casa. Entrambi parleremo la lingua del Parnaso, rifacendo l'accento del dialetto focese. Alle porte, nessuna guardia ci vorrà aprire col sorriso sul volto: la casa è preda d'angosce mandate da un dio. Noi fermi. Aspettiamo che qualcuno di passaggio davanti alla reggia, cominci a farsi domande e mormori: «Fuori dalla porta uno che bussa? [[Egisto]] è a palazzo, certo lo sa: come mai lo respinge?» Io, se passo il portale d'ingresso e lo sorprendo sul trono che fu di mio padre, o se lui si fa incontro, a viso aperto, e mi parla, o mi guarda in faccia, mi chiama, sta' certa, non ha il tempo di dire «Ospite, da dove...» Morto lo abbatto: cerchio della mia spada scattante. Vendetta - non si astiene mai da un pasto cruento - sorseggia schietto sangue, al terzo levare dei calici.
  
A [[Elettra (3)|Elettra]]
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A Elettra
 
Ora tu vigila nella casa, che tutto vada al meglio, e combaci, punto per punto, col piano fissato.
 
Ora tu vigila nella casa, che tutto vada al meglio, e combaci, punto per punto, col piano fissato.
  
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inclita mente d'abisso.
 
inclita mente d'abisso.
  
[[Oreste (1)|Oreste]] e [[Pilade]], in abito di viaggiatori. Alcuni servi, con sacche e mercanzie.
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Oreste e Pilade, in abito di viaggiatori. Alcuni servi, con sacche e mercanzie.
  
 
ORESTE
 
ORESTE
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ORESTE
 
ORESTE
Sono straniero. Vengo da [[Daulide]], in [[Focide]]. Camminavo sulla strada di [[Argo (4)|Argo]], carico di questa mia roba - ecco, come adesso mi vedi far tappa - quando mi incrocia un uomo. Mai visto. Né lui mi conosce. Mi racconta del viaggio, s'informa qual è la mia strada. È [[Strofio (1)|Strofio]], un focese - glielo sento dire, parlando - e a un tratto mi prega: «Amico, poiché
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Sono straniero. Vengo da Daulide, in Focide. Camminavo sulla strada di Argo, carico di questa mia roba - ecco, come adesso mi vedi far tappa - quando mi incrocia un uomo. Mai visto. Né lui mi conosce. Mi racconta del viaggio, s'informa qual è la mia strada. È Strofio, un focese - glielo sento dire, parlando - e a un tratto mi prega: «Amico, poiché
ad [[Argo (4)|Argo]] arrivi, riferisci ai genitori - fissatelo giusto in mente - che [[Oreste (1)|Oreste]] è morto, ormai; non dimenticarlo! Poi, sia che vinca nei suoi l'idea di riaverlo tra loro, o di dargli un sepolcro lontano, ospite nostro perenne tu mi consegni, passando, i loro voleri. Per ora, la sua polvere s'annida nel cavo di un'urna di [[bronzo]]: il lamento dei morti, su lui, s'è levato.»
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ad Argo arrivi, riferisci ai genitori - fissatelo giusto in mente - che Oreste è morto, ormai; non dimenticarlo! Poi, sia che vinca nei suoi l'idea di riaverlo tra loro, o di dargli un sepolcro lontano, ospite nostro perenne tu mi consegni, passando, i loro voleri. Per ora, la sua polvere s'annida nel cavo di un'urna di bronzo: il lamento dei morti, su lui, s'è levato.»
 
Come ho udito, io ti ripeto. Non so se mi trovo di fronte a qualcuno dei suoi, che mi assicuri la risposta da dare: mi aspetto che chi lo mise alla luce lo sappia.
 
Come ho udito, io ti ripeto. Non so se mi trovo di fronte a qualcuno dei suoi, che mi assicuri la risposta da dare: mi aspetto che chi lo mise alla luce lo sappia.
  
 
CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Ahi, dolore! Tu parli, e noi fino alle radici ci sfasciamo. Maledetto Castigo della casa: devastante è lo scontro con te! Troppo acuto lo sguardo tuo che fruga: colpi secchi di freccia, da dovunque, e prostri ogni bene, anche quelli al coperto, fuori dal tiro. Ah, disgrazia: tu mi lasci nuda dei miei, dei più cari. E ora [[Oreste (1)|Oreste]]... prudente, teneva il passo lontano da questo stagno letale. Se c'era un'attesa, un antidoto alla frenetica festa maligna che nelle sale s'annida, tutto questo era lui. Esisteva: cancellato d'un tratto.
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Ahi, dolore! Tu parli, e noi fino alle radici ci sfasciamo. Maledetto Castigo della casa: devastante è lo scontro con te! Troppo acuto lo sguardo tuo che fruga: colpi secchi di freccia, da dovunque, e prostri ogni bene, anche quelli al coperto, fuori dal tiro. Ah, disgrazia: tu mi lasci nuda dei miei, dei più cari. E ora Oreste... prudente, teneva il passo lontano da questo stagno letale. Se c'era un'attesa, un antidoto alla frenetica festa maligna che nelle sale s'annida, tutto questo era lui. Esisteva: cancellato d'un tratto.
  
 
ORESTE
 
ORESTE
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[[Clitennestra]] rientra. Il servo precede
 
[[Clitennestra]] rientra. Il servo precede
[[Oreste (1)|Oreste]] e i suoi nella casa. Sulla scena
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Oreste e i suoi nella casa. Sulla scena
 
rimangono le donne del coro.
 
rimangono le donne del coro.
  
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della nostra tempra
 
della nostra tempra
 
- sta tutta sulle labbra -
 
- sta tutta sulle labbra -
a scudo di [[Oreste (1)|Oreste]]!
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a scudo di Oreste!
 
Terra maestosa, maestoso svettare
 
Terra maestosa, maestoso svettare
 
di tomba, che posi sul morto
 
di tomba, che posi sul morto
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scontro di lame mortali.
 
scontro di lame mortali.
  
Dal palazzo esce la nutrice di [[Oreste (1)|Oreste]]. Singhiozza.
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Dal palazzo esce la nutrice di Oreste. Singhiozza.
L'uomo venuto da fuori trama il suo assalto, diresti. Ecco, appare la nutrice di [[Oreste (1)|Oreste]], rigata di pianto. Dove varchi, Cilissa, le porte del palazzo? Senza che l'assoldi, uno strazio ti scorta.
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L'uomo venuto da fuori trama il suo assalto, diresti. Ecco, appare la nutrice di Oreste, rigata di pianto. Dove varchi, Cilissa, le porte del palazzo? Senza che l'assoldi, uno strazio ti scorta.
  
 
NUTRICE
 
NUTRICE
 
"[[Egisto]] reclamano gli ospiti, più presto che puoi," intimò la sovrana; "si presenti, e viso a viso con loro, apprenda più chiara la fresca notizia." Velo di lutto aveva negli occhi, in faccia a noi della casa, ma in fondo allo sguardo covava una voglia di ridere. Per lei è una questione felicemente conclusa. Per questa reggia, invece, è uno schianto fatale, sotto il
 
"[[Egisto]] reclamano gli ospiti, più presto che puoi," intimò la sovrana; "si presenti, e viso a viso con loro, apprenda più chiara la fresca notizia." Velo di lutto aveva negli occhi, in faccia a noi della casa, ma in fondo allo sguardo covava una voglia di ridere. Per lei è una questione felicemente conclusa. Per questa reggia, invece, è uno schianto fatale, sotto il
peso del messaggio che i forestieri hanno recato, senza mezze parole. Anche a lui - sta' sicura - ritorna il sereno nel cuore, quando sente il racconto. Per me, quanto soffrire! Quante miserie spietate negli anni colarono - crosta compatta - sulla reggia di [[Atreo]], a lacerarmi l'anima, dentro: mai, finora, ho sofferto il peso di una simile angoscia! Sciagure, le altre, che pur patendo riuscii ad affrontare. Ma [[Oreste (1)|Oreste]] mio caro, premura di tutta me stessa, che io ho cresciuto, che io ho raccolto dal parto... Gli strilli pungenti, imperiosi - avanti indietro le notti - quante ansie, che affanni: fatiche sfumate nel nulla! Cosa comprende, un bambino? E allora, pazienza, accudirlo - un cucciolo, in tutto e per tutto. Cos'altro? Indovinare come gli piace. Non ha la parola il piccolo in culla, per dire la fame, la sete, quando deve bagnare. Ha regole sue il giovane grembo dei nati. Io lo capivo a volo. Eppure ti dico, spesso restavo sorpresa: sotto, allora, a sciacquare i panni del bimbo. Due mestieri: lavandaia e nutrice, tutto per lui solo! Doppio carico per le mie mani: lo ebbi da suo padre quando, proprio da lui, ricevetti [[Oreste (1)|Oreste]] bambino. Ora la notizia, per me sciagurata: è morto! Ora mi avvio, avverto quel'uomo, contagio maligno alla rocca, che sentirà lieto il messaggio.
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peso del messaggio che i forestieri hanno recato, senza mezze parole. Anche a lui - sta' sicura - ritorna il sereno nel cuore, quando sente il racconto. Per me, quanto soffrire! Quante miserie spietate negli anni colarono - crosta compatta - sulla reggia di [[Atreo]], a lacerarmi l'anima, dentro: mai, finora, ho sofferto il peso di una simile angoscia! Sciagure, le altre, che pur patendo riuscii ad affrontare. Ma Oreste mio caro, premura di tutta me stessa, che io ho cresciuto, che io ho raccolto dal parto... Gli strilli pungenti, imperiosi - avanti indietro le notti - quante ansie, che affanni: fatiche sfumate nel nulla! Cosa comprende, un bambino? E allora, pazienza, accudirlo - un cucciolo, in tutto e per tutto. Cos'altro? Indovinare come gli piace. Non ha la parola il piccolo in culla, per dire la fame, la sete, quando deve bagnare. Ha regole sue il giovane grembo dei nati. Io lo capivo a volo. Eppure ti dico, spesso restavo sorpresa: sotto, allora, a sciacquare i panni del bimbo. Due mestieri: lavandaia e nutrice, tutto per lui solo! Doppio carico per le mie mani: lo ebbi da suo padre quando, proprio da lui, ricevetti Oreste bambino. Ora la notizia, per me sciagurata: è morto! Ora mi avvio, avverto quel'uomo, contagio maligno alla rocca, che sentirà lieto il messaggio.
  
 
CORO
 
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NUTRICE
 
NUTRICE
Come potrebbe? [[Oreste (1)|Oreste]] è svanito, speranza della reggia.
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Come potrebbe? Oreste è svanito, speranza della reggia.
  
 
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ant. II
 
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Intervenga, con giusta mano,
 
Intervenga, con giusta mano,
anche il figlio di [[Maia (1)|Maia]]: pronto, come nessuno,
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anche il figlio di Maia: pronto, come nessuno,
 
a gonfiare le vele del buon successo.
 
a gonfiare le vele del buon successo.
 
Sa rischiarare tutti i segreti,
 
Sa rischiarare tutti i segreti,
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propizio - leveremo, non più
 
propizio - leveremo, non più
 
ritmi rotti di pianto.
 
ritmi rotti di pianto.
"Tutto bene, per [[Argo (4)|Argo]]!" "Stupendo
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"Tutto bene, per Argo!" "Stupendo
 
guadagno per me!" "Perdizione
 
guadagno per me!" "Perdizione
 
si scosta dai cari!"
 
si scosta dai cari!"
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e concreta perdizione immacolata.
 
e concreta perdizione immacolata.
 
ant. III
 
ant. III
Sèrrati coraggio di [[Perseo (1)|Perseo]] in petto.
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Sèrrati coraggio di Perseo in petto.
 
Per i tuoi cari, giù nell'abisso,
 
Per i tuoi cari, giù nell'abisso,
 
e per quelli quassù
 
e per quelli quassù
 
compi il gesto gradito:
 
compi il gesto gradito:
 
per noi della casa, infliggi pena
 
per noi della casa, infliggi pena
di sangue alla [[Medusa (1)|Gorgone]] amara.
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di sangue alla Gorgone amara.
 
Stronca chi uccise,
 
Stronca chi uccise,
 
a fronte alta!
 
a fronte alta!
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EGISTO
 
EGISTO
 
Arrivando dall'ala degli uomini
 
Arrivando dall'ala degli uomini
Sono qui. Non per mio impulso, ma spinto da un messaggio. Una notizia fresca, m'informano: la recano certi forestieri, appena giunti. Davvero non fa piacere: fine fatale di [[Oreste (1)|Oreste]]. Carico che gronda sgomento potrebbe essere per questa casa, già tutta ulcere, squarci, per quel lutto antico. Saranno voci sincere, vivide? Poterne avere opinione sicura! O sono parole smarrite di donne - un guizzo nel cielo, fioco, subito spento? Che sapresti dire, tu, da potermi chiarire le idee?
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Sono qui. Non per mio impulso, ma spinto da un messaggio. Una notizia fresca, m'informano: la recano certi forestieri, appena giunti. Davvero non fa piacere: fine fatale di Oreste. Carico che gronda sgomento potrebbe essere per questa casa, già tutta ulcere, squarci, per quel lutto antico. Saranno voci sincere, vivide? Poterne avere opinione sicura! O sono parole smarrite di donne - un guizzo nel cielo, fioco, subito spento? Che sapresti dire, tu, da potermi chiarire le idee?
  
 
CORO
 
CORO
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s'inabissa per sempre nel sangue -
 
s'inabissa per sempre nel sangue -
 
o con fiaccole, fuochi festivi accenderà
 
o con fiaccole, fuochi festivi accenderà
per la libertà, [[Oreste (1)|Oreste]], ...
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per la libertà, Oreste, ...
 
e riavrà l'ampia
 
e riavrà l'ampia
 
fortuna paterna.
 
fortuna paterna.
Quale scontro, [[Oreste (1)|Oreste]],
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Quale scontro, Oreste,
 
va ad affrontare! Solo
 
va ad affrontare! Solo
 
rincalzo: e contro due!
 
rincalzo: e contro due!
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Disgrazia! Ambiguo parli, ma il senso mi è chiaro! Per noi c'è agguato di mode: proprio come noi uccidemmo. Datemi, presto, un'ascia omicida. È da vedere se battiamo, o siamo battuti. A questo passo di dolore mi sono spinta, ormai!
 
Disgrazia! Ambiguo parli, ma il senso mi è chiaro! Per noi c'è agguato di mode: proprio come noi uccidemmo. Datemi, presto, un'ascia omicida. È da vedere se battiamo, o siamo battuti. A questo passo di dolore mi sono spinta, ormai!
  
Scompare il servo. [[Oreste (1)|Oreste]] - [[Pilade]] alle spalle -
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Scompare il servo. Oreste - Pilade alle spalle -
 
si staglia nella porta di mezzo.
 
si staglia nella porta di mezzo.
 
Impugna il ferro che gocciola sangue.
 
Impugna il ferro che gocciola sangue.
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ORESTE
 
ORESTE
[[Pilade]], cosa decido? Mia madre! Devo avere pudore, a finirla?
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Pilade, cosa decido? Mia madre! Devo avere pudore, a finirla?
  
 
PILADE
 
PILADE
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Empio omicidio, il tuo: ed enorme soffrire ti tocca.
 
Empio omicidio, il tuo: ed enorme soffrire ti tocca.
  
[[Oreste (1)|Oreste]] trascina la madre all'interno.
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Oreste trascina la madre all'interno.
  
 
CORO
 
CORO
Anche la sciagura di questi due ho da gemere, ora. Ormai è al culmine della spirale di sangue, [[Oreste (1)|Oreste]] che tanto ha patito. Vorremmo che questa sola pupilla della reggia non fosse divelta dalle radici.
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Anche la sciagura di questi due ho da gemere, ora. Ormai è al culmine della spirale di sangue, Oreste che tanto ha patito. Vorremmo che questa sola pupilla della reggia non fosse divelta dalle radici.
 
str. I
 
str. I
 
Fu l'ora. Approdò Giustizia
 
Fu l'ora. Approdò Giustizia
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lottando due volte. Cavalcò fino al culmine
 
lottando due volte. Cavalcò fino al culmine
 
della corsa il fuggitivo profetato
 
della corsa il fuggitivo profetato
da [[Pizia]]: slancio mosso
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da Pizia: slancio mosso
 
dai provvidi piani del dio.
 
dai provvidi piani del dio.
 
mes. I
 
mes. I
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ant. I
 
ant. I
 
Su lei che amava i colpi furtivi
 
Su lei che amava i colpi furtivi
Nemesi piombò, che obliqua trama.
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Vendetta piombò, che obliqua trama.
 
Nella lotta gli mosse la mano
 
Nella lotta gli mosse la mano
la figlia autentica di [[Zeus]] - [[Diche|Dike]], Giustizia noi la chiamiamo
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la figlia autentica di [[Zeus]] - Dike, Giustizia noi la chiamiamo
 
con intuito felice -
 
con intuito felice -
 
soffio travolgente di rancore
 
soffio travolgente di rancore
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str. II
 
str. II
 
Giustizia, che l'Obliquo dall'antro
 
Giustizia, che l'Obliquo dall'antro
solenne in Terra di [[Parnasso]]
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solenne in Terra di Parnaso
 
ululò, senza velami, con velami
 
ululò, senza velami, con velami
 
pronta a colpire: matura d'anni arriva.
 
pronta a colpire: matura d'anni arriva.
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di questa nostra casa.
 
di questa nostra casa.
  
In luce la porta in mezzo alla facciata. A terra [[Egisto]] e [[Clitennestra]], in un lago di sangue, affiancati. Accanto, [[Oreste (1)|Oreste]]. Servi della casa reggono il drappo in cui fa avvolto [[Agamennone]] il popolo di Argo si raccoglie davanti al palazzo.
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In luce la porta in mezzo alla facciata. A terra [[Egisto]] e [[Clitennestra]], in un lago di sangue, affiancati. Accanto, Oreste. Servi della casa reggono il drappo in cui fa avvolto [[Agamennone]] il popolo di Argo si raccoglie davanti al palazzo.
  
 
ORESTE
 
ORESTE
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Ai servi che reggono il drappo
 
Ai servi che reggono il drappo
Voi, svolgetela - affiancatevi, fate cerchio - la cappa che cinse quest'uomo, mostratela, che il padre scorga - non il mio, ma quello che irraggia lo sguardo sul mondo, [[Elios]] - il sacrilego colpo di mia madre: voglio che mi assista, quel giorno, testimone a difesa nel processo. Dica che io, [[Oreste (1)|Oreste]], ero nel giusto battendo la pista di una morte, quella di mia madre. [[Egisto]]? La sua morte? Meglio tacere. Il suo castigo è quello della legge contro gli amanti infami. Di lei che diresti, che al suo uomo tramò delitto orrendo - e ne accolse nel seno i figli, carico d'affetto, allora, oggi di rancore sinistro - che dici di lei? Tempra di murena? Di rettile velenoso, che al solo sfiorare, senza squarcio di morsi fa marcire le carni, tanto è crudo e maligno il suo slancio?
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Voi, svolgetela - affiancatevi, fate cerchio - la cappa che cinse quest'uomo, mostratela, che il padre scorga - non il mio, ma quello che irraggia lo sguardo sul mondo, [[Elios]] - il sacrilego colpo di mia madre: voglio che mi assista, quel giorno, testimone a difesa nel processo. Dica che io, Oreste, ero nel giusto battendo la pista di una morte, quella di mia madre. [[Egisto]]? La sua morte? Meglio tacere. Il suo castigo è quello della legge contro gli amanti infami. Di lei che diresti, che al suo uomo tramò delitto orrendo - e ne accolse nel seno i figli, carico d'affetto, allora, oggi di rancore sinistro - che dici di lei? Tempra di murena? Di rettile velenoso, che al solo sfiorare, senza squarcio di morsi fa marcire le carni, tanto è crudo e maligno il suo slancio?
  
 
Afferra il drappo e lo mostra
 
Afferra il drappo e lo mostra
 
E per questo, come posso trovare il nome più adatto? Scelgo parole clementi, badate: tagliola da preda selvaggia? Manto, da avvolgere il corpo fino ai piedi, nella conca mortale? O rete, piuttosto? Gabbia, anzi, drappo che inceppa le caviglie: così puoi chiamarlo. Un bandito dovrebbe procurarselo, uno che froda chi incontra e vive di borse strappate: con questa trappola ammazzerebbe di più e ribollirebbe, dentro, di gioia. Mai mi affianchi nella casa una consorte simile! Meglio che il dio mi abbatta e resti privo di figli.
 
E per questo, come posso trovare il nome più adatto? Scelgo parole clementi, badate: tagliola da preda selvaggia? Manto, da avvolgere il corpo fino ai piedi, nella conca mortale? O rete, piuttosto? Gabbia, anzi, drappo che inceppa le caviglie: così puoi chiamarlo. Un bandito dovrebbe procurarselo, uno che froda chi incontra e vive di borse strappate: con questa trappola ammazzerebbe di più e ribollirebbe, dentro, di gioia. Mai mi affianchi nella casa una consorte simile! Meglio che il dio mi abbatta e resti privo di figli.
  
sul cadavere di [[Clitemnestra]]
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sul cadavere di Clitemnestra
  
 
CORO
 
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CORO
 
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Giusta, anzi, la tua vendetta! Non legare le tue labbra alle stanghe di queste cupe voci. Non vibrare la lingua a maledire. Tu hai riscattato il paese d'[[Argo (4)|Argo]], troncando con buon colpo la gola a una coppia di serpi.
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Giusta, anzi, la tua vendetta! Non legare le tue labbra alle stanghe di queste cupe voci. Non vibrare la lingua a maledire. Tu hai riscattato il paese d'Argo, troncando con buon colpo la gola a una coppia di serpi.
  
 
ORESTE
 
ORESTE
 
Aaaaah!
 
Aaaaah!
Che figure, [[Gorgoni]] paiono! Buie vesti, intreccio denso di vipere. Non posso più starmene fermo, io.
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Che figure, Gòrgoni paiono! Buie vesti, intreccio denso di vipere. Non posso più starmene fermo, io.
  
 
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Voi non le vedete. Eccole, io le vedo! Mi assaltano. Non posso più starmene fermo, io.
 
Voi non le vedete. Eccole, io le vedo! Mi assaltano. Non posso più starmene fermo, io.
  
[[Oreste (1)|Oreste]] fugge.
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Oreste fugge.
  
 
CORO
 
CORO
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</poem>
 
</poem>
 
[[Categoria:Bibliografia]]
 
[[Categoria:Fonti Antiche]]
 
[[Categoria:Verificato]]
 

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