Modifica di Biblioteca:Eschilo, Agamennone

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[[Egisto]]
 
[[Egisto]]
 
Servi e schiave di [[Clitennestra]], uomini di [[Egisto]].
 
Servi e schiave di [[Clitennestra]], uomini di [[Egisto]].
Il luogo: [[Argo (4)|Argo]], il piazzale antistante la reggia, di cui si scorgono sul fondo la facciata e una torre. Davanti, un pilastro con il busto di [[Apollo]], Custode delle Strade.
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Il luogo: Argo, il piazzale antistante la reggia, di cui si scorgono sul fondo la facciata e una torre. Davanti, un pilastro con il busto di [[Apollo]], Custode delle Strade.
Il tempo: la notte in cui cadde [[Troia]], e il giorno seguente. [[Nyx]] alta, stellata. Sulla torre della reggia una sentinella è distesa e scruta l'orizzonte.
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Il tempo: la notte in cui cadde Troia, e il giorno seguente. Nyx alta, stellata. Sulla torre della reggia una sentinella è distesa e scruta l'orizzonte.
  
 
Opera
 
Opera
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SENTINELLA
 
SENTINELLA
 
Dèi, vi chiedo: sollievo da questo mio soffrire! Un anno intero, lungo, di guardia. Notti bianche, qui sul castello dei figli di [[Atreo]], rannicchiato, da cane. Ormai, distinguo l'adunarsi di stelle nel buio: queste che portano gelo sul mondo, altre calura, sovrane di luce che vibrano vive nell'aria.
 
Dèi, vi chiedo: sollievo da questo mio soffrire! Un anno intero, lungo, di guardia. Notti bianche, qui sul castello dei figli di [[Atreo]], rannicchiato, da cane. Ormai, distinguo l'adunarsi di stelle nel buio: queste che portano gelo sul mondo, altre calura, sovrane di luce che vibrano vive nell'aria.
Vicenda di stelle, tramonti e levate. Così monto la guardia all'avviso di luce, lama di fuoco che trasmette notizia da [[Troia]], e squillo di conquista. L'ordina cuore di donna: da uomo decide, fremente. E quando mi stendo quassù, sul mio covo di brina - notti sconvolte, senza affacciarsi di sogni; invece del sonno mi fa da scudiera l'angoscia che le palpebre piombino ferme nel sonno - io canto, se voglio, note basse, tra i denti - stemperando un motivo combatto il sopore - e allora singhiozzo, piango il destino di questo palazzo: non è retto col polso d'un tempo.
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Vicenda di stelle, tramonti e levate. Così monto la guardia all'avviso di luce, lama di fuoco che trasmette notizia da Troia, e squillo di conquista. L'ordina cuore di donna: da uomo decide, fremente. E quando mi stendo quassù, sul mio covo di brina - notti sconvolte, senza affacciarsi di sogni; invece del sonno mi fa da scudiera l'angoscia che le palpebre piombino ferme nel sonno - io canto, se voglio, note basse, tra i denti - stemperando un motivo combatto il sopore - e allora singhiozzo, piango il destino di questo palazzo: non è retto col polso d'un tempo.
 
Se in quest'istante avvenisse felice sollievo al mio soffrire... balenare di fuoco, gioioso corriere nell'ombra.
 
Se in quest'istante avvenisse felice sollievo al mio soffrire... balenare di fuoco, gioioso corriere nell'ombra.
  
 
(Fiammeggia un lampo lontano.)
 
(Fiammeggia un lampo lontano.)
Là! Benvenuta, fiamma nella notte! Tu avvivi chiarore solare e qui, in [[Argo (4)|Argo]], una folta serie di feste, a celebrare l'evento. Vado, avverto con voce squillante la donna d'[[Agamennone]]: che si levi, di volo, dal letto e lanci nelle sale un inno esultante, festoso saluto per quel lampo laggiù.
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Là! Benvenuta, fiamma nella notte! Tu avvivi chiarore solare e qui, in Argo, una folta serie di feste, a celebrare l'evento. Vado, avverto con voce squillante la donna d'[[Agamennone]]: che si levi, di volo, dal letto e lanci nelle sale un inno esultante, festoso saluto per quel lampo laggiù.
Sì, la città d'[[Troia|Ilio]] è caduta: lo svela vibrando il segnale di fuoco. Voglio muovere io i primi passi di danza. Che mossa, per me, questo tiro toccato ai signori: tre colpi da sei punti mi vale questa veglia al falò! Oh, mi sia dato, quando ritorna, stringere al principe con affetto la mano, tra queste mie mani.
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Sì, la città d'[[Ilio]] è caduta: lo svela vibrando il segnale di fuoco. Voglio muovere io i primi passi di danza. Che mossa, per me, questo tiro toccato ai signori: tre colpi da sei punti mi vale questa veglia al falò! Oh, mi sia dato, quando ritorna, stringere al principe con affetto la mano, tra queste mie mani.
 
Sul resto, zitto: un bel bue m'è salito sulla lingua. Questa rocca griderebbe da sé, nette parole, se avesse una voce... Per me, far parola mi piace, a chi sa: se non sa, dimentico anch'io.
 
Sul resto, zitto: un bel bue m'è salito sulla lingua. Questa rocca griderebbe da sé, nette parole, se avesse una voce... Per me, far parola mi piace, a chi sa: se non sa, dimentico anch'io.
  
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dei pulcini nel nido.
 
dei pulcini nel nido.
 
Nelle altezze un dio - [[Apollo]], forse,.
 
Nelle altezze un dio - [[Apollo]], forse,.
o [[Pan]], o [[Zeus]] - coglie lo strazio,
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o Pan, o [[Zeus]] - coglie lo strazio,
 
la nota tagliente di questi immigrati
 
la nota tagliente di questi immigrati
 
dell'aria e a chi ha offeso
 
dell'aria e a chi ha offeso
manda [[Nemesi]], colpo lento, sicuro.
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manda Vendetta, colpo lento, sicuro.
 
Così il Potente, [[Zeus]] Ospite
 
Così il Potente, [[Zeus]] Ospite
avvia contro [[Paride|Alessandro]]
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avvia contro [[Alessandro]]
 
i figli di [[Atreo]]. In mezzo, donna
 
i figli di [[Atreo]]. In mezzo, donna
 
moglie di molti: per lei scontri
 
moglie di molti: per lei scontri
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quando s'apre la festa.
 
quando s'apre la festa.
 
Parti eque tra Greci
 
Parti eque tra Greci
e [[Troiani]]. [[Zeus]] è autore.
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e Troiani. [[Zeus]] è autore.
 
Come deve, succede.
 
Come deve, succede.
 
Tutto fatalmente matura.
 
Tutto fatalmente matura.
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nodo di voci a guidare il fiore dei Greci -.
 
nodo di voci a guidare il fiore dei Greci -.
 
è sospinto - mano, ferro alzati a punire -
 
è sospinto - mano, ferro alzati a punire -
alla terra dei [[Teucri]]. Fu sfrecciante presagio di uccelli,
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alla terra dei Teucri. Fu sfrecciante presagio di uccelli,
 
volanti sovrani: balenati a sovrani di navi.
 
volanti sovrani: balenati a sovrani di navi.
 
Aquile, una scura di piume, l'altra abbagliante,
 
Aquile, una scura di piume, l'altra abbagliante,
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Basta che un dio, prima, non sferri
 
Basta che un dio, prima, non sferri
 
la sua gelosia, non dissolva nell'ombra
 
la sua gelosia, non dissolva nell'ombra
il ferreo bavaglio schierato a stringere [[Troia]].
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il ferreo bavaglio schierato a stringere Troia.
 
Freme la casta [[Artemide]]:
 
Freme la casta [[Artemide]]:
 
di pietà, ma anche di odio per i cani volanti
 
di pietà, ma anche di odio per i cani volanti
 
del padre, carnefici della misera, trepida bestia
 
del padre, carnefici della misera, trepida bestia
 
immolata col frutto, prima del parto.
 
immolata col frutto, prima del parto.
Quel cibo di [[aquila|aquile]] è orrore per lei."
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Quel cibo di aquile è orrore per lei."
 
Modula, modula nenie: ma il bene prevalga.
 
Modula, modula nenie: ma il bene prevalga.
 
ep.
 
ep.
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sotto il peso del blocco marino: immoti
 
sotto il peso del blocco marino: immoti
 
sulla sponda di [[Aulide]] che fronteggia
 
sulla sponda di [[Aulide]] che fronteggia
[[Calcide (2)|Calcide]], fragorosa d'ostinati frangenti.
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[[Calcide]], fragorosa d'ostinati frangenti.
 
str. IV
 
str. IV
 
Dallo [[Strimone]] colavano brezze
 
Dallo [[Strimone]] colavano brezze
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di scafi, cordami disfatti. Attesa
 
di scafi, cordami disfatti. Attesa
 
che dilatava monotona il tempo
 
che dilatava monotona il tempo
e radeva quel fiore di [[Argivi]]. Infine
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e radeva quel fiore di Argivi. Infine
 
alto parlò ai principi il profeta.
 
alto parlò ai principi il profeta.
 
Disse il rimedio: plumbeo,
 
Disse il rimedio: plumbeo,
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Araldo di gioia - così suona il detto - nasca questo mattino da [[Nyx]] gioiosa. E tu stai per apprendere una felicità, più viva d'ogni speranza. Gli [[Argivi]] hanno in pugno ormai la rocca di [[Priamo]].
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Araldo di gioia - così suona il detto - nasca questo mattino da Nyx gioiosa. E tu stai per apprendere una felicità, più viva d'ogni speranza. Gli Argivi hanno in pugno ormai la rocca di [[Priamo]].
  
 
CORO
 
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Sì, [[Troia]] è achea. Chiaro il mio parlare?
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Sì, Troia è achea. Chiaro il mio parlare?
  
 
CORO
 
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CORO
 
CORO
Chi è il corriere che così di volo arriva da [[Troia]]?
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Chi è il corriere che così di volo arriva da Troia?
  
 
CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Il Dio della fiamma, [[Efesto]], che dall'[[Ida (2)|Ida]] scagliò un fulgido raggio. Un falò passava il segnale all'altro falò, fin qui: staffetta di fuoco. Dall'[[Ida (2)|Ida]], via verso lo scoglio [[Ermeio]], in [[Lemno]]: da quest'isola, riceve per terzo la torcia possente il picco di [[Athos]], sacro dominio di [[Zeus]]. Eccola, ora, altissima sulla curva del mare, di slancio la fiamma viaggiatrice esultante... vampa di resina - un sole, diresti - che uno splendore trasmette, come oro fulgente, alla scolta lassù, del [[Macisto]].
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Il Dio della fiamma, [[Efesto]], che dall'Ida scagliò un fulgido raggio. Un falò passava il segnale all'altro falò, fin qui: staffetta di fuoco. Dall'Ida, via verso lo scoglio [[Ermeio]], in [[Lemno]]: da quest'isola, riceve per terzo la torcia possente il picco di [[Athos]], sacro dominio di [[Zeus]]. Eccola, ora, altissima sulla curva del mare, di slancio la fiamma viaggiatrice esultante... vampa di resina - un sole, diresti - che uno splendore trasmette, come oro fulgente, alla scolta lassù, del Macisto.
Non è lenta la guardia, e non cede, incosciente, al sopore: e non scorda il suo compito di messaggera. Un gran balzo e il bagliore del rogo, alto sull'onda dell'[[Euripo]], precipita sulle vedette messapie, e reca l'annuncio. Fanno specchio le guardie al lampo in arrivo - una scintilla al fascio già pronto di erica secca - e trasmettono oltre il messaggio.
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Non è lenta la guardia, e non cede, incosciente, al sopore: e non scorda il suo compito di messaggera. Un gran balzo e il bagliore del rogo, alto sull'onda dell'Euripo, precipita sulle vedette messapie, e reca l'annuncio. Fanno specchio le guardie al lampo in arrivo - una scintilla al fascio già pronto di erica secca - e trasmettono oltre il messaggio.
 
Fiorisce la fiamma, non s'offusca il fulgore e al di là della valle in cui scorre l'[[Asopo]] rimbalza - chiarore di luna serena - fino al massiccio del [[Citerone]]: qui accende un nuovo passaggio, un'altra scorta di fuoco. La vedetta non lascia cadere quel raggio di luce, già da tanto in cammino, e attizza un incendio più vivo degli altri. Guizza il riverbero oltre la palude [[Gorgopide]], balena sui massi dell'[[Egiplancto]], e scuote il servizio del fuoco, che non tardi al suo impegno.
 
Fiorisce la fiamma, non s'offusca il fulgore e al di là della valle in cui scorre l'[[Asopo]] rimbalza - chiarore di luna serena - fino al massiccio del [[Citerone]]: qui accende un nuovo passaggio, un'altra scorta di fuoco. La vedetta non lascia cadere quel raggio di luce, già da tanto in cammino, e attizza un incendio più vivo degli altri. Guizza il riverbero oltre la palude [[Gorgopide]], balena sui massi dell'[[Egiplancto]], e scuote il servizio del fuoco, che non tardi al suo impegno.
E gli addetti, fiamme su fiamme, senza misurare lo slancio, scagliano in cielo una lama possente di fuoco, a varcare la vetta affacciata sul golfo [[Saronico]]... raggiante; irrompe la luce e tocca l'erta [[Aracnea]], il posto di guardia vicino, ormai nei sobborghi.
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E gli addetti, fiamme su fiamme, senza misurare lo slancio, scagliano in cielo una lama possente di fuoco, a varcare la vetta affacciata sul golfo [[Saronico]]... raggiante; irrompe la luce e tocca l'erta Aracnea, il posto di guardia vicino, ormai nei sobborghi.
L'ultimo lancio ed eccola, là sulla torre scintilla la fiamma, sorta dal capostipite rogo acceso sull'[[Ida (4)|Ida]]. Così si successero in ordine le mie staffette, compiendo ciascuna il suo tratto e passando la torcia: vince la prima scattando e chi tocca il traguardo. Questa è la prova, vi dico, l'atteso segnale che a me lo sposo ha lanciato da [[Troia]].
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L'ultimo lancio ed eccola, là sulla torre scintilla la fiamma, sorta dal capostipite rogo acceso sull'Ida. Così si successero in ordine le mie staffette, compiendo ciascuna il suo tratto e passando la torcia: vince la prima scattando e chi tocca il traguardo. Questa è la prova, vi dico, l'atteso segnale che a me lo sposo ha lanciato da Troia.
  
 
CORO
 
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
[[Troia]] é dominio degli [[Achei]], in queste ore. Un urlare sconnesso - l'immagino - si staglia nella città. Aceto acre e unguento, mischiati nella stessa tazza. Si staccano, non esiste attrazione, diresti. Anche tra chi è preso e chi conquista, distinte puoi cogliere voci di una doppia vicenda.
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Troia é dominio degli [[Achei]], in queste ore. Un urlare sconnesso - l'immagino - si staglia nella città. Aceto acre e unguento, mischiati nella stessa tazza. Si staccano, non esiste attrazione, diresti. Anche tra chi è preso e chi conquista, distinte puoi cogliere voci di una doppia vicenda.
Ecco i primi, crollati, riversi sui corpi di sposi, di fratelli, i figli sui corpi dei vecchi, loro ceppo vitale, a gridare lo strazio - il collo non più libero, ormai - per la fine fatale di quelli che amavano. Per gli altri è diverso. Dopo lo scontro, una dura stanchezza li caccia in giro la notte, li schiera affamati davanti a quello che la città offre per il rancio dell'alba: senza traccia di turni assegnati, ma a caso, come ciascuno sorteggia il suo posto. Alloggiano ora negli edifici di [[Troia]] requisiti col ferro, e hanno sollievo dai rigori, dalle brinate sotto il cielo nudo: che benessere sarà, riposare un'intera notte serena senza impegni di guardia! Che abbiano viva pietà per gli dèi patroni della terra sconfitta e per le sacre sedi: è il patto perché loro, vincendo, non ricadano mai nella sorte dei vinti.
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Ecco i primi, crollati, riversi sui corpi di sposi, di fratelli, i figli sui corpi dei vecchi, loro ceppo vitale, a gridare lo strazio - il collo non più libero, ormai - per la fine fatale di quelli che amavano. Per gli altri è diverso. Dopo lo scontro, una dura stanchezza li caccia in giro la notte, li schiera affamati davanti a quello che la città offre per il rancio dell'alba: senza traccia di turni assegnati, ma a caso, come ciascuno sorteggia il suo posto. Alloggiano ora negli edifici di Troia requisiti col ferro, e hanno sollievo dai rigori, dalle brinate sotto il cielo nudo: che benessere sarà, riposare un'intera notte serena senza impegni di guardia! Che abbiano viva pietà per gli dèi patroni della terra sconfitta e per le sacre sedi: è il patto perché loro, vincendo, non ricadano mai nella sorte dei vinti.
 
E sull'armata non s'abbatta passione di razziare oltre il dovuto, febbre trionfante di preda. Bisogna curvare, ora, nel tratto inverso del circuito di gara, quello che riconduce ai focolari, alla vita sicura. E se pure l'armata riparte senza crimini contro gli dèi, può sempre riscuotersi, vigile il tormento di chi fu ucciso: se la sciagura non ha ancora colpito, fulminea. Parole che tu ascolti da me, da una donna.
 
E sull'armata non s'abbatta passione di razziare oltre il dovuto, febbre trionfante di preda. Bisogna curvare, ora, nel tratto inverso del circuito di gara, quello che riconduce ai focolari, alla vita sicura. E se pure l'armata riparte senza crimini contro gli dèi, può sempre riscuotersi, vigile il tormento di chi fu ucciso: se la sciagura non ha ancora colpito, fulminea. Parole che tu ascolti da me, da una donna.
 
Deve pesare il giusto, alla fine, netto, senz'ombra di cedimenti: questo, di molti vantaggi, è il piacere che da sempre pregusto!
 
Deve pesare il giusto, alla fine, netto, senz'ombra di cedimenti: questo, di molti vantaggi, è il piacere che da sempre pregusto!
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La regina rientra nel palazzo.
 
La regina rientra nel palazzo.
Maestoso [[Zeus]]! E tu, mia [[Nyx]],
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Maestoso [[Zeus]]! E tu, mia Nyx,
 
magnifica di fregi splendenti!
 
magnifica di fregi splendenti!
Che rete scagliasti sulla rocca di [[Troia]],
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Che rete scagliasti sulla rocca di Troia,
 
a soffocarla! Nessuno - uomo maturo
 
a soffocarla! Nessuno - uomo maturo
 
o fanciullo - può compiere il varco
 
o fanciullo - può compiere il varco
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[[Zeus]] Custode degli ospiti, a te
 
[[Zeus]] Custode degli ospiti, a te
 
mi inchino: tua è l'opera, sforzo
 
mi inchino: tua è l'opera, sforzo
costante d'arco teso contro [Paride|Alessandro]],
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costante d'arco teso contro [[Alessandro]],
 
che non sfrecciasse il dardo
 
che non sfrecciasse il dardo
 
prima del tempo, o al di là delle stelle,
 
prima del tempo, o al di là delle stelle,
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svelto a sedurre: vana ogni cura.
 
svelto a sedurre: vana ogni cura.
 
Non si vela: spicca, perverso.
 
Non si vela: spicca, perverso.
fulgore, la colpa. Come [[bronzo]] truccato
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fulgore, la colpa. Come bronzo truccato
 
s'incrosta di nero con gli urti, gli sfregi
 
s'incrosta di nero con gli urti, gli sfregi
 
all'esame della giustizia. Infantile
 
all'esame della giustizia. Infantile
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ha assorta la mente.
 
ha assorta la mente.
 
Così [[Paride]]: giunse alla reggia
 
Così [[Paride]]: giunse alla reggia
di [[Argo (4)|Argo]] e carpendo la donna
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di Argo e carpendo la donna
 
infangò la tavola ospite.
 
infangò la tavola ospite.
 
str. II
 
str. II
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fluttuare di scudi e di lame,
 
fluttuare di scudi e di lame,
 
armamento di scafi.
 
armamento di scafi.
A [[Troia]] - dote di nozze - portava sconfitta.
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A Troia - dote di nozze - portava sconfitta.
 
Ardì l'assurdo e sparve
 
Ardì l'assurdo e sparve
 
- lampo attraverso le porte.
 
- lampo attraverso le porte.
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[[Ares]] che permuta corpi vivi
 
[[Ares]] che permuta corpi vivi
 
e alza la bilancia sullo scontro di lame,
 
e alza la bilancia sullo scontro di lame,
da [[Troia]], dai roghi
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da Troia, dai roghi
 
restituisce alle famiglie
 
restituisce alle famiglie
 
pulviscolo, che disperate lacrime
 
pulviscolo, che disperate lacrime
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"i giusti vendicatori".
 
"i giusti vendicatori".
 
Altri laggiù, all'ombra degli spalti
 
Altri laggiù, all'ombra degli spalti
nel suolo di [[Troia]] hanno sepolcro.
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nel suolo di Troia hanno sepolcro.
 
Gioventù bella: e li vela, padroni vittoriosi,
 
Gioventù bella: e li vela, padroni vittoriosi,
 
la terra nemica!
 
la terra nemica!
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ARALDO
 
ARALDO
Eccoti, suolo paterno, pianura di [[Argo (4)|Argo]]! Sotto il sole del decimo anno, finalmente ti tocco. Quante illusioni in pezzi! Questa solo ho raggiunto, chiudere gli occhi, e avere qui, proprio nella terra argiva, la fortuna di una tomba tutta, tutta mia! Avevo smesso persino di pregare per questo. Ora ti saluto, o mio suolo, ti saluto chiaro sole, e te [[Zeus]], dio sovrano di questa terra, e te possente signore di [[Pito]], che più non sferrerai colpi d'arco su noi.
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Eccoti, suolo paterno, pianura di Argo! Sotto il sole del decimo anno, finalmente ti tocco. Quante illusioni in pezzi! Questa solo ho raggiunto, chiudere gli occhi, e avere qui, proprio nella terra argiva, la fortuna di una tomba tutta, tutta mia! Avevo smesso persino di pregare per questo. Ora ti saluto, o mio suolo, ti saluto chiaro sole, e te [[Zeus]], dio sovrano di questa terra, e te possente signore di Pito, che più non sferrerai colpi d'arco su noi.
 
Già sulle rive dello [[Scamandro]] ci facevi guerra. Cambia, ora. Diventa il Salvatore, il Liberatore per noi, [[Apollo]] possente. Anche al consesso di tutti gli dèi mi rivolgo.Al mio custode [[Ermes]], amato araldo, santità degli araldi, e agli spiriti degli eroi che ci guidavano allora: prego che accolgano ancora benigni i reduci dell'armata risparmiati dal ferro. Pilastri della reggia, eccovi, e tu, tetto così familiare, e troni solenni, statue sacre baciate dal sole, ricevete ai vostri sguardi raggianti, celebrate come mai in passato il sovrano che torna, dopo anni di assenza.
 
Già sulle rive dello [[Scamandro]] ci facevi guerra. Cambia, ora. Diventa il Salvatore, il Liberatore per noi, [[Apollo]] possente. Anche al consesso di tutti gli dèi mi rivolgo.Al mio custode [[Ermes]], amato araldo, santità degli araldi, e agli spiriti degli eroi che ci guidavano allora: prego che accolgano ancora benigni i reduci dell'armata risparmiati dal ferro. Pilastri della reggia, eccovi, e tu, tetto così familiare, e troni solenni, statue sacre baciate dal sole, ricevete ai vostri sguardi raggianti, celebrate come mai in passato il sovrano che torna, dopo anni di assenza.
Arriva e reca chiarore nella notte profonda, per voi tutti che siete presenti: è [[Agamennone]], il re. Acclamatelo, lieti: è l'onore dovuto a colui che impugna il piccone di [[Zeus]], autore di giustizia, e sràdica [[Troia]], ne rivanga la piana, gli altari disfatti e le sedi divine.
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Arriva e reca chiarore nella notte profonda, per voi tutti che siete presenti: è [[Agamennone]], il re. Acclamatelo, lieti: è l'onore dovuto a colui che impugna il piccone di [[Zeus]], autore di giustizia, e sràdica Troia, ne rivanga la piana, gli altari disfatti e le sedi divine.
Si semina morte dovunque, laggiù. Questo collare ha piantato su [[Troia]] il principe, l'[[Atride]] sovrano, l'uomo baciato da dio: ora è qui, merita ossequio più d'ogni altro che vive nel mondo. [[Paride]] no certo, neppure la città complice va superba che il gesto abbia vinto la pena. Fu giustiziato per il rapimento e il furto, ha perduto la preda, ha falciato alle radici la casa dei padri, e con essa il paese. Con doppio compenso il ceppo di [[Priamo]] ha scontato gli errori.
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Si semina morte dovunque, laggiù. Questo collare ha piantato su Troia il principe, l'[[Atride]] sovrano, l'uomo baciato da dio: ora è qui, merita ossequio più d'ogni altro che vive nel mondo. [[Paride]] no certo, neppure la città complice va superba che il gesto abbia vinto la pena. Fu giustiziato per il rapimento e il furto, ha perduto la preda, ha falciato alle radici la casa dei padri, e con essa il paese. Con doppio compenso il ceppo di [[Priamo]] ha scontato gli errori.
  
 
CORO
 
CORO
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ARALDO
 
ARALDO
 
Certo, il buon esito è giunto, ormai. In complesso l'ammetto, in un arco di tempo, c'è il caso propizio e quello più critico. Qualcuno - eccetto i celesti - passa salvo d'angoscia tutto l'arco del tempo? Ti narrassi il tormento di sdraiarci senza riparo, per aspro giaciglio una passerella scarsa di nave! Maledizioni, sospiri ad ogni ora del giorno. Poi la vita a terra: stenti su stenti, sempre più duri. I bivacchi all'ombra dei baluardi nemici; dal cielo, su dalle zolle gocciava la rugiada dell'erba, sorda rovina dei panni, e ci affollava i panni irsuti d'insetti.
 
Certo, il buon esito è giunto, ormai. In complesso l'ammetto, in un arco di tempo, c'è il caso propizio e quello più critico. Qualcuno - eccetto i celesti - passa salvo d'angoscia tutto l'arco del tempo? Ti narrassi il tormento di sdraiarci senza riparo, per aspro giaciglio una passerella scarsa di nave! Maledizioni, sospiri ad ogni ora del giorno. Poi la vita a terra: stenti su stenti, sempre più duri. I bivacchi all'ombra dei baluardi nemici; dal cielo, su dalle zolle gocciava la rugiada dell'erba, sorda rovina dei panni, e ci affollava i panni irsuti d'insetti.
Se qualcuno narrasse l'inverno - gli uccelli stecchiti, la neve dell'Ida a fare più acerbo il patire - o la vampa estiva nell'ora in cui il mare - né soffio di brezza, né onda - crolla di sonno e stagna nel covo, a mezzogiorno... Serve ripetere il pianto? La sofferenza è trascorsa. Certo, trascorsa; e ormai nemmeno ai caduti preme di non poter risorgere più. Per noi, reduci dell'armata di Argo, prevale il vantaggio, l'angoscia non fa più contrappeso. Tenere un registro dei morti? Perché? Noi vivi affliggerci per un destino accanito? Per me, meglio dire al tormento: "Ti saluto, per sempre!" Così - è umano - affidiamo il nostro vanto a questo splendore solare che sulle acque e sulla terra si libra: " [[Troia]] conquistarono un tempo gli armati venuti da [[Argo (4)|Argo]].
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Se qualcuno narrasse l'inverno - gli uccelli stecchiti, la neve dell'Ida a fare più acerbo il patire - o la vampa estiva nell'ora in cui il mare - né soffio di brezza, né onda - crolla di sonno e stagna nel covo, a mezzogiorno... Serve ripetere il pianto? La sofferenza è trascorsa. Certo, trascorsa; e ormai nemmeno ai caduti preme di non poter risorgere più. Per noi, reduci dell'armata di Argo, prevale il vantaggio, l'angoscia non fa più contrappeso. Tenere un registro dei morti? Perché? Noi vivi affliggerci per un destino accanito? Per me, meglio dire al tormento: "Ti saluto, per sempre!" Così - è umano - affidiamo il nostro vanto a questo splendore solare che sulle acque e sulla terra si libra: " Troia conquistarono un tempo gli armati venuti da Argo.
 
Nei sacrari, queste spoglie appesero ai chiodi. Voto per tutti gli dèi della Grecia, leggendario orgoglio. " Celebri imprese. Udendole, si deve elogiare lo stato e i suoi condottieri. Inoltre, verrà benedetto il favore di [[Zeus]], che questi eventi ha compiuto. È tutto. Ora sai.
 
Nei sacrari, queste spoglie appesero ai chiodi. Voto per tutti gli dèi della Grecia, leggendario orgoglio. " Celebri imprese. Udendole, si deve elogiare lo stato e i suoi condottieri. Inoltre, verrà benedetto il favore di [[Zeus]], che questi eventi ha compiuto. È tutto. Ora sai.
  
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Ho esultato, gridato da tanto, io. Dall'ora che venne, notturno, il primo corriere di fuoco, col messaggio che [[Troia]] crollava, era preda dei nostri. La critica, subito. Chi mi diceva: "Un segnale di fiamma e tu pronta ad illuderti che lo schianto di [[Troia]] a quest'ora è compiuto? Cuore di donna, troppo svelto a prendere il volo!" A sentirli, costoro, parevo una con la mente sconvolta.
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Ho esultato, gridato da tanto, io. Dall'ora che venne, notturno, il primo corriere di fuoco, col messaggio che Troia crollava, era preda dei nostri. La critica, subito. Chi mi diceva: "Un segnale di fiamma e tu pronta ad illuderti che lo schianto di Troia a quest'ora è compiuto? Cuore di donna, troppo svelto a prendere il volo!" A sentirli, costoro, parevo una con la mente sconvolta.
 
Non importa, immolavo e, come usa tra donne, squillavano voci di gioia, ora qui, ora là per la rocca, inni di grazie nei sacrari divini: si sopiva la vampa ingorda d'offerte con fragranze votive. Ora vuoi farmi tu un più ampio racconto. Che serve? Dalle vive parole del principe posso apprendere i fatti. Disporre un'accoglienza speciale al mio sposo che torna... e che merita ossequio: ecco il mio fisso pensiero.
 
Non importa, immolavo e, come usa tra donne, squillavano voci di gioia, ora qui, ora là per la rocca, inni di grazie nei sacrari divini: si sopiva la vampa ingorda d'offerte con fragranze votive. Ora vuoi farmi tu un più ampio racconto. Che serve? Dalle vive parole del principe posso apprendere i fatti. Disporre un'accoglienza speciale al mio sposo che torna... e che merita ossequio: ecco il mio fisso pensiero.
 
C'è immagine che brilla più grata in uno sguardo di donna, del suo uomo che torna dal campo di lotta, salvo per mano divina? Della porta che gli s'apre davanti? Va', riferisci questo allo sposo: "S'affretti, più presto che può. La città lo sospira." All'arrivo, ritrova a palazzo la sua donna docile: come la lasciava partendo, vigile cagna sui beni di casa, con lui mansueta, spietata ai nemici, in ogni altro aspetto costante. Nessun suggello ha violato, in tanta distesa di tempo.
 
C'è immagine che brilla più grata in uno sguardo di donna, del suo uomo che torna dal campo di lotta, salvo per mano divina? Della porta che gli s'apre davanti? Va', riferisci questo allo sposo: "S'affretti, più presto che può. La città lo sospira." All'arrivo, ritrova a palazzo la sua donna docile: come la lasciava partendo, vigile cagna sui beni di casa, con lui mansueta, spietata ai nemici, in ogni altro aspetto costante. Nessun suggello ha violato, in tanta distesa di tempo.
Il godere, lo scandalo maligno per il rapporto con un altro uomo sono misteri per me, come tempra del [[bronzo]]. Questo il mio orgoglio, fino in fondo sincero: non è vergogna gridarlo alto, per una donna che si sente schietta.
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Il godere, lo scandalo maligno per il rapporto con un altro uomo sono misteri per me, come tempra del bronzo. Questo il mio orgoglio, fino in fondo sincero: non è vergogna gridarlo alto, per una donna che si sente schietta.
 
[[Clitennestra]] rientra.
 
[[Clitennestra]] rientra.
  
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CORO
 
CORO
Ma s'era imbarcato da [[Troia|Ilio]], sotto i vostri occhi, o una tormenta piombandovi addosso lo divelse dal gruppo?
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Ma s'era imbarcato da [[Ilio]], sotto i vostri occhi, o una tormenta piombandovi addosso lo divelse dal gruppo?
  
 
ARALDO
 
ARALDO
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È giorno di buon augurio. Guai, chiazzarlo col cupo linguaggio della sciagura. Ogni dio ha la sua ora di culto. A volte, capita, un messaggero - tenebre negli occhi - reca alla città la maledetta angoscia - truppe schiantate, strazio di popolo inferto al paese, folla di combattenti sradicati di casa in casa al sacrificio sotto il doppio staffile di [[Ares]], vibrato con sinistra passione, botta a duplice lama, funebre tiro a due... Non dubito, è bello allora che sotto il carico di tanta angoscia quel messo ululi canto trionfale, a lodare le [[Erinni]].
 
È giorno di buon augurio. Guai, chiazzarlo col cupo linguaggio della sciagura. Ogni dio ha la sua ora di culto. A volte, capita, un messaggero - tenebre negli occhi - reca alla città la maledetta angoscia - truppe schiantate, strazio di popolo inferto al paese, folla di combattenti sradicati di casa in casa al sacrificio sotto il doppio staffile di [[Ares]], vibrato con sinistra passione, botta a duplice lama, funebre tiro a due... Non dubito, è bello allora che sotto il carico di tanta angoscia quel messo ululi canto trionfale, a lodare le [[Erinni]].
 
Ma il lieto araldo di vittoriose gesta, che si presenta alla città gioiosa della sua potenza, come posso, io, fondere notizie grate e amare e dire la tempesta che non senza un divino rancore si sferrò sugli [[Achei]]? Si giurarono intesa i due nemici fino allora più crudi: il fuoco e l'oceano. Rispecchiarono il patto demolendo la sventurata squadra argiva. Già dalla notte montava la minaccia del mare sconvolto. Scafi in pezzi, tra urti e rimbalzi, sotto le tese folate del nord: finché le navi, brutalmente percosse - veri colpi di corna - tra raffiche, vortici, scrosci battenti di pioggia scivolando svanivano, come roteate da un mandriano perverso.
 
Ma il lieto araldo di vittoriose gesta, che si presenta alla città gioiosa della sua potenza, come posso, io, fondere notizie grate e amare e dire la tempesta che non senza un divino rancore si sferrò sugli [[Achei]]? Si giurarono intesa i due nemici fino allora più crudi: il fuoco e l'oceano. Rispecchiarono il patto demolendo la sventurata squadra argiva. Già dalla notte montava la minaccia del mare sconvolto. Scafi in pezzi, tra urti e rimbalzi, sotto le tese folate del nord: finché le navi, brutalmente percosse - veri colpi di corna - tra raffiche, vortici, scrosci battenti di pioggia scivolando svanivano, come roteate da un mandriano perverso.
Poi, si levò lucente chiarore di sole. Ai nostri occhi lo specchio dell'[[Egeo (4)|Egeo]] è in fiore: di cadaveri achei e di schegge dei legni. Noi, almeno, e la nave con la chiglia salva, qualcuno ci rapì o ci ottenne, pregando, la vita: un dio, chissà, non certo un vivente, sfiorando il timone. La Fortuna che salva posava, benigna, al remo maestro: così non subimmo frangenti e raffiche ancorando la nave, né scosse pesanti sulla costa scogliosa. Infine, salvi da questa distesa funebre d'acqua, nel mattino lucente, dubbiosi della nostra fortuna, ci lasciavamo crescere dentro un'angoscia nuova: per la squadra battuta, stritolata nel male. Oggi, se uno di loro respira, racconta di certo, convinto, che noi siamo perduti.
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Poi, si levò lucente chiarore di sole. Ai nostri occhi lo specchio dell'Egeo è in fiore: di cadaveri achei e di schegge dei legni. Noi, almeno, e la nave con la chiglia salva, qualcuno ci rapì o ci ottenne, pregando, la vita: un dio, chissà, non certo un vivente, sfiorando il timone. La Fortuna che salva posava, benigna, al remo maestro: così non subimmo frangenti e raffiche ancorando la nave, né scosse pesanti sulla costa scogliosa. Infine, salvi da questa distesa funebre d'acqua, nel mattino lucente, dubbiosi della nostra fortuna, ci lasciavamo crescere dentro un'angoscia nuova: per la squadra battuta, stritolata nel male. Oggi, se uno di loro respira, racconta di certo, convinto, che noi siamo perduti.
 
Noi stessi è pur questa l'idea che abbiamo del loro destino. Che il caso migliore s'avveri! [[Menelao]], lui specialmente, puoi credere che appaia per primo. Basta che un raggio solare frugando lo scopra, florido e che ancora vede la luce: se [[Zeus]] è restio a sopprimerne il ceppo - ne ha i mezzi - un filo di speranza rimane che riappaia anche lui, al palazzo.Questo hai udito: stai certo, hai notizie sincere.
 
Noi stessi è pur questa l'idea che abbiamo del loro destino. Che il caso migliore s'avveri! [[Menelao]], lui specialmente, puoi credere che appaia per primo. Basta che un raggio solare frugando lo scopra, florido e che ancora vede la luce: se [[Zeus]] è restio a sopprimerne il ceppo - ne ha i mezzi - un filo di speranza rimane che riappaia anche lui, al palazzo.Questo hai udito: stai certo, hai notizie sincere.
  
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capace di vibrare la lingua
 
capace di vibrare la lingua
 
a segno, indovina del fato -
 
a segno, indovina del fato -
a [[Elena (1)|Elena]], sposa scortata da lame,
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a Elena, sposa scortata da lame,
fulcro di scontri? [[Elena (1)|Elena]]
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fulcro di scontri? Elena
 
- trasparente ormai - vuol dire
 
- trasparente ormai - vuol dire
 
schianto di navi, di terre
 
schianto di navi, di terre
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dei remi, fino alle rive
 
dei remi, fino alle rive
 
coperte di verde del fiume
 
coperte di verde del fiume
[[Simoenta]]. Là si batterono.
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Simoenta. Là si batterono.
 
ant. I
 
ant. I
 
Unione di sangue, spargimento di sangue:
 
Unione di sangue, spargimento di sangue:
binomio veritiero per [[Troia]]. Ve lo calcò
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binomio veritiero per Troia. Ve lo calcò
 
uno Sdegno, che sempre concreta i progetti.
 
uno Sdegno, che sempre concreta i progetti.
 
Col tempo, esso fece espiare l'ingiuria
 
Col tempo, esso fece espiare l'ingiuria
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di Sventura, mandato da dio cresciuto nella casa.
 
di Sventura, mandato da dio cresciuto nella casa.
 
str. III
 
str. III
Dapprima - credo - si diffuse a [[Troia]]
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Dapprima - credo - si diffuse a Troia
 
un'impressione di calma,
 
un'impressione di calma,
 
di mare senza vento. Venne
 
di mare senza vento. Venne
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Dietro di lui, sullo stesso cocchio, [[Cassandra]], muta, assorta.
 
Dietro di lui, sullo stesso cocchio, [[Cassandra]], muta, assorta.
 
Su di lei, sacre fasce e il manto profetico.
 
Su di lei, sacre fasce e il manto profetico.
Ah, principe demolitore di [[Troia]],
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Ah, principe demolitore di Troia,
 
figlio di [[Atreo]], quali parole usare
 
figlio di [[Atreo]], quali parole usare
 
per dedicarti, senza lodi smodate
 
per dedicarti, senza lodi smodate
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e invece lusinga con affetto slavato.
 
e invece lusinga con affetto slavato.
 
Tu quando armavi la flotta
 
Tu quando armavi la flotta
per causa di [[Elena (1)|Elena]] - no, non lo nego -
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per causa di Elena - no, non lo nego -
 
mi apparivi in luce sinistra
 
mi apparivi in luce sinistra
 
- figura di uno che stenta
 
- figura di uno che stenta
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AGAMENNONE
 
AGAMENNONE
Ad [[Argo (4)|Argo]] e agli dèi della terra va il mio primo saluto. Giustizia lo esige. Sono essi autori del mio ritorno e del giusto colpo che inflissi alla rocca di [[Priamo]]. Giustizia: a lei diedero udienza gli dèi, non a umani discorsi. E caddero i voti - strage d'armati, schianto di [[Troia]] - nell'urna rigata di sangue.
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Ad Argo e agli dèi della terra va il mio primo saluto. Giustizia lo esige. Sono essi autori del mio ritorno e del giusto colpo che inflissi alla rocca di [[Priamo]]. Giustizia: a lei diedero udienza gli dèi, non a umani discorsi. E caddero i voti - strage d'armati, schianto di Troia - nell'urna rigata di sangue.
 
Ferma sentenza. Via via una mano - illusione! - s'accostava all'urna rivale che mai si sarebbe colmata! Il fumo, ora, segnala al mondo la città caduta. Folate di sciagura sono gli esseri viventi, laggiù. Anche la brace si consuma, langue e sfoga spessi fiati d'abbondanza.
 
Ferma sentenza. Via via una mano - illusione! - s'accostava all'urna rivale che mai si sarebbe colmata! Il fumo, ora, segnala al mondo la città caduta. Folate di sciagura sono gli esseri viventi, laggiù. Anche la brace si consuma, langue e sfoga spessi fiati d'abbondanza.
Tributo perenne di grazie agli dèi, per questa vittoria: castigammo il rapimento, con superbo rancore, e per colpa di donna cadde in polvere la città sotto i morsi della bestia di [[Argo (4)|Argo]], nidiata deposta da un cavallo, squadra coperta di scudi: calavano in cielo le [[Pleiadi]] e varcate le torri - leone carnivoro - si placò leccando sangue di re. Ho protratto il mio inno agli dèi. Ai tuoi propositi ora. Li ho uditi attento, li fisso nel cuore. Anch'io concordo, mi puoi dire alleato.
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Tributo perenne di grazie agli dèi, per questa vittoria: castigammo il rapimento, con superbo rancore, e per colpa di donna cadde in polvere la città sotto i morsi della bestia di Argo, nidiata deposta da un cavallo, squadra coperta di scudi: calavano in cielo le Pleiadi e varcate le torri - leone carnivoro - si placò leccando sangue di re. Ho protratto il mio inno agli dèi. Ai tuoi propositi ora. Li ho uditi attento, li fisso nel cuore. Anch'io concordo, mi puoi dire alleato.
Scarsi gli uomini che hanno nel sangue l'istinto d'inchinarsi all'amico toccato dalla fortuna, senza invidiarlo. È così: un tossico perverso, cingendogli il cuore, raddoppia il tormento di chi è già posseduto dal male. Le sue angosce gli pesano dentro e intanto si rode... negli occhi la scena di chi gli sta accanto felice. Sono esperto - so leggere a fondo lo specchio che riflette il vivere insieme -. immagine d'ombra io dichiaro coloro che sentivo più stretti, più fidi. [[Ulisse|Odisseo]], l'unico: proprio quello che senza entusiasmo salpava, una volta sotto le stanghe, fu svelto ad affiancarmi correndo. Tanto posso dire di lui: sia vivo o già morto.
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Scarsi gli uomini che hanno nel sangue l'istinto d'inchinarsi all'amico toccato dalla fortuna, senza invidiarlo. È così: un tossico perverso, cingendogli il cuore, raddoppia il tormento di chi è già posseduto dal male. Le sue angosce gli pesano dentro e intanto si rode... negli occhi la scena di chi gli sta accanto felice. Sono esperto - so leggere a fondo lo specchio che riflette il vivere insieme -. immagine d'ombra io dichiaro coloro che sentivo più stretti, più fidi. Odisseo, l'unico: proprio quello che senza entusiasmo salpava, una volta sotto le stanghe, fu svelto ad affiancarmi correndo. Tanto posso dire di lui: sia vivo o già morto.
 
Del resto, cose terrene e divine, tratteremo chiamando i cittadini a discutere. Che il presente benessere resista saldo negli anni. A questo dovremo pensare. E se servono rimedi di salvezza - arroventando, amputando con intenti di bene - cercheremo di strappare di là il tormento del male. Ora mi dirigo alla reggia, nelle stanze, presso il fuoco. Voglio subito tendere la destra agli dèi che mi hanno sospinto laggiù, e poi scortato al ritorno. Il trionfo, che mi fu compagno, si pianti fermo al mio fianco.
 
Del resto, cose terrene e divine, tratteremo chiamando i cittadini a discutere. Che il presente benessere resista saldo negli anni. A questo dovremo pensare. E se servono rimedi di salvezza - arroventando, amputando con intenti di bene - cercheremo di strappare di là il tormento del male. Ora mi dirigo alla reggia, nelle stanze, presso il fuoco. Voglio subito tendere la destra agli dèi che mi hanno sospinto laggiù, e poi scortato al ritorno. Il trionfo, che mi fu compagno, si pianti fermo al mio fianco.
  
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Uomini che siete qui, degna nobiltà di [[Argo (4)|Argo]], a voi svelo la passione d'amore per questo mio sposo. Non avrò pudori. Corre il tempo, e la ritrosia si consuma negli esseri umani. Non è esperienza d'altri, questa. È proprio mia, questa miseria di vita sofferta negli anni che lui fu sotto le mura di [[Troia|Ilio]].
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Uomini che siete qui, degna nobiltà di Argo, a voi svelo la passione d'amore per questo mio sposo. Non avrò pudori. Corre il tempo, e la ritrosia si consuma negli esseri umani. Non è esperienza d'altri, questa. È proprio mia, questa miseria di vita sofferta negli anni che lui fu sotto le mura di [[Ilio]].
 
Dirò subito, per la donna sedere nelle stanze sola, via dal marito, è sconforto che abbatte, sempre a sentire notizie di disgrazia. Ecco, si presenta un messo, poi un secondo che reca notizie peggiori del primo, già funesto. E sono grida di disgrazia, alte nelle stanze. Se questo mio marito avesse preso così fitti squarci quanti i rivoli di voci in arrivo alla reggia, tutto fori sarebbe, peggio d'una rete.
 
Dirò subito, per la donna sedere nelle stanze sola, via dal marito, è sconforto che abbatte, sempre a sentire notizie di disgrazia. Ecco, si presenta un messo, poi un secondo che reca notizie peggiori del primo, già funesto. E sono grida di disgrazia, alte nelle stanze. Se questo mio marito avesse preso così fitti squarci quanti i rivoli di voci in arrivo alla reggia, tutto fori sarebbe, peggio d'una rete.
Se fosse morto le volte che si moltiplicavano le voci, nuovo [[Gerione]] con tre corpi, tripla coltre di terra avrebbe indosso. E sarebbe il suo vanto, morto via via in ciascuna figura. Ritornello brutale di voci! Quante volte mi spinse ad appendere un laccio! Altri, a viva forza, mi snodavano il collo già avvinto. Per questo, anche, non è qui presente il figlio: lui che ratifica il mio, il tuo patto d'amore.
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Se fosse morto le volte che si moltiplicavano le voci, nuovo Gerione con tre corpi, tripla coltre di terra avrebbe indosso. E sarebbe il suo vanto, morto via via in ciascuna figura. Ritornello brutale di voci! Quante volte mi spinse ad appendere un laccio! Altri, a viva forza, mi snodavano il collo già avvinto. Per questo, anche, non è qui presente il figlio: lui che ratifica il mio, il tuo patto d'amore.
Pure, doveva, [[Oreste (1)|Oreste]]. Non ti sorprenda: lo cresce un tuo fratello d'armi, cortese, Strofio di [[Focide]]. Fu lui a darmi l'avviso di minacce a due tagli: il pericolo tuo, laggiù sotto [[Troia|Ilio]], e un fragore sfrenato di popolo, pronto a sbalzare il consiglio reale. Si sa, è un istinto dell'uomo tempestare di calci chi crolla. In questo mio chiarire, sta' certo, non c'è frode. Dentro me, almeno, s'è spenta la vena precipitosa del pianto, non gocciola più. Vedi lo strazio degli occhi - lentissimi a prendere sonno - dell'attesa dolente di te, dei tuoi impulsi di fiamma, eternamente in abbandono.
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Pure, doveva, Oreste. Non ti sorprenda: lo cresce un tuo fratello d'armi, cortese, Strofio di Focide. Fu lui a darmi l'avviso di minacce a due tagli: il pericolo tuo, laggiù sotto [[Ilio]], e un fragore sfrenato di popolo, pronto a sbalzare il consiglio reale. Si sa, è un istinto dell'uomo tempestare di calci chi crolla. In questo mio chiarire, sta' certo, non c'è frode. Dentro me, almeno, s'è spenta la vena precipitosa del pianto, non gocciola più. Vedi lo strazio degli occhi - lentissimi a prendere sonno - dell'attesa dolente di te, dei tuoi impulsi di fiamma, eternamente in abbandono.
 
Sognavo, e bastava a farmi balzare un sottile brivido d'ali, un sibilo d'insetto. Negli occhi, patimenti che ti serravano più folti degli attimi passati a sognare. È qui tutto il mio patire: finalmente non ho più spasimi dentro. Così nomino - ora io posso - questo mio uomo: cane custode del recinto, sartia sicura di nave, trave possente di un tetto slanciato, maschio unico nato ad un padre, sgorgo di fonte al viaggiatore che ha sete, e terra, che i marinai avvistano già disperando, mattino che brilla agli occhi più terso, passata la tempesta. Dà gioia evadere dai limiti angusti del fato.
 
Sognavo, e bastava a farmi balzare un sottile brivido d'ali, un sibilo d'insetto. Negli occhi, patimenti che ti serravano più folti degli attimi passati a sognare. È qui tutto il mio patire: finalmente non ho più spasimi dentro. Così nomino - ora io posso - questo mio uomo: cane custode del recinto, sartia sicura di nave, trave possente di un tetto slanciato, maschio unico nato ad un padre, sgorgo di fonte al viaggiatore che ha sete, e terra, che i marinai avvistano già disperando, mattino che brilla agli occhi più terso, passata la tempesta. Dà gioia evadere dai limiti angusti del fato.
Ecco, questi gli elogi che per saluto gli dedico: egli li merita. Si scosti l'invidia. Già tante le disgrazie patite. Ti prego, anima mia, scendi dal carro. No, non sulla terra, principe, devi mettere il piede che seppe spianare [[Troia]]. Tardate? Schiave, tocca a voi l'ordine di selciargli quel tratto di via con stuoie distese. Appaia, presto, un passaggio dal fondo scarlatto. Giustizia, sia la sua guida, verso una casa che mai più s'aspettava. Una mente mai piegata dal sonno, confortata dal dio, attuerà ciò che manca: l'ha deciso il destino.
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Ecco, questi gli elogi che per saluto gli dedico: egli li merita. Si scosti l'invidia. Già tante le disgrazie patite. Ti prego, anima mia, scendi dal carro. No, non sulla terra, principe, devi mettere il piede che seppe spianare Troia. Tardate? Schiave, tocca a voi l'ordine di selciargli quel tratto di via con stuoie distese. Appaia, presto, un passaggio dal fondo scarlatto. Giustizia, sia la sua guida, verso una casa che mai più s'aspettava. Una mente mai piegata dal sonno, confortata dal dio, attuerà ciò che manca: l'ha deciso il destino.
  
 
AGAMENNONE
 
AGAMENNONE
Ceppo di [[Leda]], scolta del mio palazzo. Il tuo parlare equilibra il tempo della mia lontananza. Tanto, infatti l'hai protratto. Certo, celebrarmi è fatale: ma quest'ossequio deve arrivare da fuori. Anche per il resto, non voglio languori da te, come si usa tra donne. O come a un tipo barbaro, sgangherato clamore, in ginocchio, per terra. Non devi.
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Ceppo di Leda, scolta del mio palazzo. Il tuo parlare equilibra il tempo della mia lontananza. Tanto, infatti l'hai protratto. Certo, celebrarmi è fatale: ma quest'ossequio deve arrivare da fuori. Anche per il resto, non voglio languori da te, come si usa tra donne. O come a un tipo barbaro, sgangherato clamore, in ginocchio, per terra. Non devi.
 
Non selciarmi il passaggio di coltri: si attira l'invidia. È tributo d'onore limitato agli dèi. Io sono terreno. Non posso avviarmi su questo iridescente sfarzo, senz'ombra di spavento. Celebrami, ma da uomo, non da dio, ti dico. Anche senza passatoie e iridescenti drappi il grido della stima rimbalza.
 
Non selciarmi il passaggio di coltri: si attira l'invidia. È tributo d'onore limitato agli dèi. Io sono terreno. Non posso avviarmi su questo iridescente sfarzo, senz'ombra di spavento. Celebrami, ma da uomo, non da dio, ti dico. Anche senza passatoie e iridescenti drappi il grido della stima rimbalza.
 
Intelletto che abbia equilibrio: è questo il più alto dono di dio. Si deve dire felice colui che chiuse la vita nella diletta prosperità. Se tutto io potessi così ottenere, sarei ricolmo di fiducia.
 
Intelletto che abbia equilibrio: è questo il più alto dono di dio. Si deve dire felice colui che chiuse la vita nella diletta prosperità. Se tutto io potessi così ottenere, sarei ricolmo di fiducia.
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...
 
...
 
... - L'armata.
 
... - L'armata.
marina si levò contro [[Troia]].
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marina si levò contro Troia.
 
ant. I
 
ant. I
 
Ora tornano, so la notizia:
 
Ora tornano, so la notizia:
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Dentro anche tu, insieme. Te sto chiamando, [[Cassandra]]. [[Zeus]] ha disposto con indulgenza: tu interverrai al rito lustrale dell'acqua. Là, ritta tra la folla dei servi, di fianco all'altare dei possessi domestici. Giù da questo cocchio, e non fare l'altera. Raccontano che anche il figlio di [[Alcmena]] fu messo in vendita, e si piegò a vivere con pane nero da schiavo. Vedi bene, si può sbilanciare su tutti il peso di tale destino: grande sollievo è toccare a signori d'antica casata.
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Dentro anche tu, insieme. Te sto chiamando, [[Cassandra]]. [[Zeus]] ha disposto con indulgenza: tu interverrai al rito lustrale dell'acqua. Là, ritta tra la folla dei servi, di fianco all'altare dei possessi domestici. Giù da questo cocchio, e non fare l'altera. Raccontano che anche il figlio di Alcmena fu messo in vendita, e si piegò a vivere con pane nero da schiavo. Vedi bene, si può sbilanciare su tutti il peso di tale destino: grande sollievo è toccare a signori d'antica casata.
 
Chi - con sua stessa sorpresa - falcia un ricco improvviso raccolto fa rigare gli schiavi, inesorabile, sempre... Hai compreso come s'usa trattare tra noi.
 
Chi - con sua stessa sorpresa - falcia un ricco improvviso raccolto fa rigare gli schiavi, inesorabile, sempre... Hai compreso come s'usa trattare tra noi.
  
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Laggiù, sulle tue sponde, nutrita da te
 
Laggiù, sulle tue sponde, nutrita da te
 
mi feci donna. Ora, presto, sulle rive
 
mi feci donna. Ora, presto, sulle rive
di [[Cocito]] e d'[[Acheronte]]
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di Cocito e d'Acheronte
 
intonerò presagi. Lo sento.
 
intonerò presagi. Lo sento.
  
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di buoi presi dal pascolo:
 
di buoi presi dal pascolo:
 
riparo per le torri, da mio padre sperato!
 
riparo per le torri, da mio padre sperato!
Ma non bastarono a proteggere [[Troia]]
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Ma non bastarono a proteggere Troia
 
dallo strazio che ora la cinge.
 
dallo strazio che ora la cinge.
 
Anch'io, ...
 
Anch'io, ...
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Ahimè, ecco, ecco i lutti...
 
Ahimè, ecco, ecco i lutti...
 
M'è addosso di nuovo lo sforzo feroce di predire il vero, a raffiche, scosse. Ecco le note d'inizio, assurde note. Guardate, laggiù, giovinetti assisi nelle stanze, fantasmi di sogno all'aspetto. Figli caduti sotto i colpi dei cari, parrebbe: guardate le mani, un ammasso di carni! Se stessi offrono ai morsi! Spiccano intestini, visceri, peso che gronda miseria: e il padre addenta. Qualcuno, vi dico, sta ordendo il castigo di questi delitti: un leone snervato, domestica bestia che si crogiola in mezzo alle coltri, ahimè, per il padrone mio che ritorna. Sì, anche su me pesa il collare di schiava.
 
M'è addosso di nuovo lo sforzo feroce di predire il vero, a raffiche, scosse. Ecco le note d'inizio, assurde note. Guardate, laggiù, giovinetti assisi nelle stanze, fantasmi di sogno all'aspetto. Figli caduti sotto i colpi dei cari, parrebbe: guardate le mani, un ammasso di carni! Se stessi offrono ai morsi! Spiccano intestini, visceri, peso che gronda miseria: e il padre addenta. Qualcuno, vi dico, sta ordendo il castigo di questi delitti: un leone snervato, domestica bestia che si crogiola in mezzo alle coltri, ahimè, per il padrone mio che ritorna. Sì, anche su me pesa il collare di schiava.
Lui, capo dell'armata di navi distruttore di [[Troia]], non sa quale insidia gli tende, per sua sciagura, la lingua della maledetta cagna che tante parole ripete, cogli occhi limpidi: e somigliava a un furtivo colpo di morte. Smisurato osare: una donna assassina di un uomo! Che nome si merita? D'ostile bestia vorace? Rettile a due teste? O una specie di Scilla, che dal suo covo, tra gli scogli, distrugge i naviganti? Madre furiosa d'inferno, che persino sui suoi soffia guerra senza quartiere. Che urlo di vittoria! È pronta a tutto: come in uno scontro, sui nemici travolti. Quasi la festa per uno che torna, ormai salvo: non diresti così? È indifferente, che tu creda o no a quel che dico.
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Lui, capo dell'armata di navi distruttore di Troia, non sa quale insidia gli tende, per sua sciagura, la lingua della maledetta cagna che tante parole ripete, cogli occhi limpidi: e somigliava a un furtivo colpo di morte. Smisurato osare: una donna assassina di un uomo! Che nome si merita? D'ostile bestia vorace? Rettile a due teste? O una specie di Scilla, che dal suo covo, tra gli scogli, distrugge i naviganti? Madre furiosa d'inferno, che persino sui suoi soffia guerra senza quartiere. Che urlo di vittoria! È pronta a tutto: come in uno scontro, sui nemici travolti. Quasi la festa per uno che torna, ormai salvo: non diresti così? È indifferente, che tu creda o no a quel che dico.
 
L'avvenire è in cammino. Subito, sarai tu stesso presente. Mi chiamerai indovina troppo sincera. E piangerai su di me.
 
L'avvenire è in cammino. Subito, sarai tu stesso presente. Mi chiamerai indovina troppo sincera. E piangerai su di me.
  
 
CORO
 
CORO
Il festino di [[Tieste]] con le carni dei figli! L'ho compreso, sono agghiacciato. Un terrore mi domina, a sentire questa verità nuda, senza finzioni. Il resto l'ho udito: ma mi sento sbandato, corridore uscito di pista.
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Il festino di Tieste con le carni dei figli! L'ho compreso, sono agghiacciato. Un terrore mi domina, a sentire questa verità nuda, senza finzioni. Il resto l'ho udito: ma mi sento sbandato, corridore uscito di pista.
  
 
CASSANDRA
 
CASSANDRA
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CORO
 
CORO
Anche gli ispirati dal dio, a [[Delfi|Pito]]: arduo, però, decifrarli.
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Anche gli ispirati dal dio, a Pito: arduo, però, decifrarli.
  
 
CASSANDRA
 
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Ahi, ahi, la fiamma, eccola! Mi assale! [[Apollo]] [[Liceo (2)|Liceo]], a me, a me! Leonessa a due gambe, a letto col lupo, mentre il leone gagliardo è lontano. Lei mi abbatterà: ah, mio tormento. Come preparando filtro di morte, mischierà alla vendetta la mia parte di paga. Affila la lama per lui, il suo uomo. La morte - di questo si vanta - sarà giusto compenso per avermi condotta sin qui.
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Ahi, ahi, la fiamma, eccola! Mi assale! [[Apollo]] Liceo, a me, a me! Leonessa a due gambe, a letto col lupo, mentre il leone gagliardo è lontano. Lei mi abbatterà: ah, mio tormento. Come preparando filtro di morte, mischierà alla vendetta la mia parte di paga. Affila la lama per lui, il suo uomo. La morte - di questo si vanta - sarà giusto compenso per avermi condotta sin qui.
 
Perché vi ho ancora indosso, scettro, fasce profetiche sulle spalle? Perché si rida di me? Vi spezzo, io stessa prima dell'ora fatale. Distrutte vi voglio. Nella polvere, ecco come io vi ripago. Un'altra al mio posto fate ricca di strazio.
 
Perché vi ho ancora indosso, scettro, fasce profetiche sulle spalle? Perché si rida di me? Vi spezzo, io stessa prima dell'ora fatale. Distrutte vi voglio. Nella polvere, ecco come io vi ripago. Un'altra al mio posto fate ricca di strazio.
 
Guardate, la mano stessa di [[Apollo]] mi strappa il velo oracolare. Prima posava l'occhio superbo su me che così abbigliata ero esposta alle beffe di tutti: amici, nemici, perfetto equilibrio di scherno... "E mi adattavo al nome ormai consueto: Ciarlatana!" rifiuto umano, in giro ad accattare, miserabile morta di fame. Per finire, il mago che m'ha fatta maga, lui m'ha trascinata a questa vicenda di morte. Non l'altare - nella casa paterna - ma il tronco del boia mi aspetta, scarlatto di tiepido sangue dal mio capo reciso.
 
Guardate, la mano stessa di [[Apollo]] mi strappa il velo oracolare. Prima posava l'occhio superbo su me che così abbigliata ero esposta alle beffe di tutti: amici, nemici, perfetto equilibrio di scherno... "E mi adattavo al nome ormai consueto: Ciarlatana!" rifiuto umano, in giro ad accattare, miserabile morta di fame. Per finire, il mago che m'ha fatta maga, lui m'ha trascinata a questa vicenda di morte. Non l'altare - nella casa paterna - ma il tronco del boia mi aspetta, scarlatto di tiepido sangue dal mio capo reciso.
Cadremo, ma non senza castigo di mano divina. Sarà qui uno a vendicare, germoglio matricida, esigerà il saldo per l'assassinio del padre. Lui, fuggitivo, cacciato lontano in esilio, è ormai di ritorno: pronto a incorniciare con l'ultimo fregio l'avito edificio di colpe. Saldo patto hanno giurato gli dèi. Lo spingerà il gesto implorante del padre steso al suolo. Perché questo abisso di pianto? Ho forse pietà di me stessa? Ho visto, all'inizio, compiersi il fato di [[Troia]].
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Cadremo, ma non senza castigo di mano divina. Sarà qui uno a vendicare, germoglio matricida, esigerà il saldo per l'assassinio del padre. Lui, fuggitivo, cacciato lontano in esilio, è ormai di ritorno: pronto a incorniciare con l'ultimo fregio l'avito edificio di colpe. Saldo patto hanno giurato gli dèi. Lo spingerà il gesto implorante del padre steso al suolo. Perché questo abisso di pianto? Ho forse pietà di me stessa? Ho visto, all'inizio, compiersi il fato di Troia.
 
Ho visto i suoi vincitori uscire in questo stato dal divino giudizio. Perciò mi avvio, voglio il mio destino: patire la morte!
 
Ho visto i suoi vincitori uscire in questo stato dal divino giudizio. Perciò mi avvio, voglio il mio destino: patire la morte!
  
 
[[Cassandra]] volge lo sguardo al portale del palazzo.
 
[[Cassandra]] volge lo sguardo al portale del palazzo.
E ora a te, mia porta dell'[[Ade]]: ti saluto. Mi tocchi un colpo preciso, lo supplico. Senza scarti d'agonia - fiotti, torrenti di sangue per una morte soave. Così possa chiudere gli occhi.
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E ora a te, mia porta dell'Ade: ti saluto. Mi tocchi un colpo preciso, lo supplico. Senza scarti d'agonia - fiotti, torrenti di sangue per una morte soave. Così possa chiudere gli occhi.
  
 
CORO
 
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In passato molte parole ho detto sfruttando un'occasione: ora, non avrò scupoli a smentirle. Come può, uno, tramando ostili colpi a gente ostile che si presenta con la faccia amica, gettare rete di sventura, altezza che nessun balzo varca? Da troppo tempo non mi usciva dalla mente questa gara di morte. Ora il premio della lotta, la vittoria: tardi, ma alla fine è giunta! Qui mi ergo, dove vibrai l'arma, dove ho saldato il mio impegno.
 
In passato molte parole ho detto sfruttando un'occasione: ora, non avrò scupoli a smentirle. Come può, uno, tramando ostili colpi a gente ostile che si presenta con la faccia amica, gettare rete di sventura, altezza che nessun balzo varca? Da troppo tempo non mi usciva dalla mente questa gara di morte. Ora il premio della lotta, la vittoria: tardi, ma alla fine è giunta! Qui mi ergo, dove vibrai l'arma, dove ho saldato il mio impegno.
 
Ho agito, ho avuto successo, non voglio celarlo: né scampo per lui, né riparo al colpo fatale. Un volo di rete, inestricabile - come a una mattanza - e lo ingabbio, sfarzo doloroso di stoffe. Io due squarci. Due rantoli, lui, fascio di membra snervate, lì al suolo. È steso. Un terzo colpo gli assesto. Grato ossequio a [[Zeus]] dell'abisso, patrono dei morti. Sfoga l'anima crollando - una boccata precipitosa di sangue e spira.
 
Ho agito, ho avuto successo, non voglio celarlo: né scampo per lui, né riparo al colpo fatale. Un volo di rete, inestricabile - come a una mattanza - e lo ingabbio, sfarzo doloroso di stoffe. Io due squarci. Due rantoli, lui, fascio di membra snervate, lì al suolo. È steso. Un terzo colpo gli assesto. Grato ossequio a [[Zeus]] dell'abisso, patrono dei morti. Sfoga l'anima crollando - una boccata precipitosa di sangue e spira.
Mi schizza di fosche stille - velo di rugiada scarlatta che mi fa lieta, come la semente del [[grano]], quando nel pieno sbocciare dei chicchi s'ingemma del rorido dono del cielo. Questi gli eventi, degna nobiltà di [[Argo (4)|Argo]]. Esultate se vi piace. Io me ne glorio. Se mai fosse buon momento per libare su un ucciso, ora sarebbe giusto, legittimo, anzi. Quest'uomo ha colmato il calice di troppi crimini, qui nella reggia: al suo ritorno gli è toccato svuotarlo.
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Mi schizza di fosche stille - velo di rugiada scarlatta che mi fa lieta, come la semente del grano, quando nel pieno sbocciare dei chicchi s'ingemma del rorido dono del cielo. Questi gli eventi, degna nobiltà di Argo. Esultate se vi piace. Io me ne glorio. Se mai fosse buon momento per libare su un ucciso, ora sarebbe giusto, legittimo, anzi. Quest'uomo ha colmato il calice di troppi crimini, qui nella reggia: al suo ritorno gli è toccato svuotarlo.
  
 
CORO
 
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
Adesso tocca a me fuggire il paese, affrontare l'astio, la pubblica esecrazione: così tu ora sentenzi. Non facesti contrasto in passato a quest'uomo. Lui, senza scrupolo - non conta la morte di un'agnella, quando il pascolo trabocca di mandrie ricciute - immolò la sua figlia, frutto doloroso e adorato del mio parto. Doveva affascinare, in [[Tracia (2)|Tracia]], il calo di vento. A lui no, non toccava l'espulsione da questo paese, a fargli scontare il crimine osceno. Alle mie azioni, invece, tendi le orecchie, e ti fai giudice senza pietà. Ora ascolta.
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Adesso tocca a me fuggire il paese, affrontare l'astio, la pubblica esecrazione: così tu ora sentenzi. Non facesti contrasto in passato a quest'uomo. Lui, senza scrupolo - non conta la morte di un'agnella, quando il pascolo trabocca di mandrie ricciute - immolò la sua figlia, frutto doloroso e adorato del mio parto. Doveva affascinare, in Tracia, il calo di vento. A lui no, non toccava l'espulsione da questo paese, a fargli scontare il crimine osceno. Alle mie azioni, invece, tendi le orecchie, e ti fai giudice senza pietà. Ora ascolta.
 
Limita le minacce, potrai darmi ordini, ma solo piegandomi con le tue mani: io, per me, sono pronta, da pari a pari. Régolati. Certo, se dio decide l'opposto, apprenderai la dura lezione di un tardivo equilibrio di mente.
 
Limita le minacce, potrai darmi ordini, ma solo piegandomi con le tue mani: io, per me, sono pronta, da pari a pari. Régolati. Certo, se dio decide l'opposto, apprenderai la dura lezione di un tardivo equilibrio di mente.
  
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
 
E tu considera la santa base dei miei giuramenti: su Equità che rese giustizia a mia figlia, su Perdizione punitrice divina, su [[Erinni]], cui dedico quest'uomo scannato, mai varcherà la mia soglia il brivido della paura, finché attizzi il fuoco nel mio braciere [[Egisto]], pieno d'affetto, come sempre in passato, per me.
 
E tu considera la santa base dei miei giuramenti: su Equità che rese giustizia a mia figlia, su Perdizione punitrice divina, su [[Erinni]], cui dedico quest'uomo scannato, mai varcherà la mia soglia il brivido della paura, finché attizzi il fuoco nel mio braciere [[Egisto]], pieno d'affetto, come sempre in passato, per me.
È lui scudo non piccolo del mio franco ardire. Eccolo, steso, colui che schizzò fango su questa donna, l'incanto delle Criseidi, laggiù sotto [[Troia]]. E guarda, ecco la preda di guerra, la veggente, la profetessa d'oracoli che spartì il letto con lui. Che amica fedele di letto, ora, guardali! Come quando si stendevano insieme sul ponte delle navi! Non è salato il conto, di quei due.
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È lui scudo non piccolo del mio franco ardire. Eccolo, steso, colui che schizzò fango su questa donna, l'incanto delle Criseidi, laggiù sotto Troia. E guarda, ecco la preda di guerra, la veggente, la profetessa d'oracoli che spartì il letto con lui. Che amica fedele di letto, ora, guardali! Come quando si stendevano insieme sul ponte delle navi! Non è salato il conto, di quei due.
 
Lui, giace così come vedi. Lei, modulò la nenia estrema dell'agonia - un cigno, pareva. Eccola stesa con lui, a fare l'amore. Me la porse lui, il mio uomo, ghiotto contorno al mio godere!
 
Lui, giace così come vedi. Lei, modulò la nenia estrema dell'agonia - un cigno, pareva. Eccola stesa con lui, a fare l'amore. Me la porse lui, il mio uomo, ghiotto contorno al mio godere!
  
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per una donna. E per pugno di donna
 
per una donna. E per pugno di donna
 
ha perso la vita.
 
ha perso la vita.
Ah, che follia [[Elena (1)|Elena]]! Sola,
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Ah, che follia Elena! Sola,
 
troppe, troppe vite abbattesti
 
troppe, troppe vite abbattesti
laggiù sotto [[Troia]].
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laggiù sotto Troia.
 
Ora...
 
Ora...
 
questo sangue tenace,
 
questo sangue tenace,
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CLITENNESTRA
 
CLITENNESTRA
 
Non supplicare l'ora fatale di morte,
 
Non supplicare l'ora fatale di morte,
per il peso di quest'angoscia tua: non su [[Elena (1)|Elena]]
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per il peso di quest'angoscia tua: non su Elena
 
devi scaricare il tuo astio, e dirla assassina
 
devi scaricare il tuo astio, e dirla assassina
 
di molti, distruttrice, lei sola, di Danai armati:
 
di molti, distruttrice, lei sola, di Danai armati:
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a imporre alla casa la trama di colpa.
 
a imporre alla casa la trama di colpa.
 
O no? Mio bocciolo, mia gemma
 
O no? Mio bocciolo, mia gemma
[[Ifigenia]] - lui me la fece
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Ifigenia - lui me la fece
 
crescere dentro - quante lagrime
 
crescere dentro - quante lagrime
 
su te! Degno castigo subì, lo meritava
 
su te! Degno castigo subì, lo meritava
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E siamo pronti a sotterrarlo,
 
E siamo pronti a sotterrarlo,
 
senza il compianto dei suoi.
 
senza il compianto dei suoi.
Basterà [[Ifigenia]], la figlia.
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Basterà Ifigenia, la figlia.
 
Andrà incontro lei al padre
 
Andrà incontro lei al padre
 
- la festa negli occhi -
 
- la festa negli occhi -
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EGISTO
 
EGISTO
Luce ridente, mattino che rechi giustizia! Finalmente posso esclamare: gli dèi castigano i mortali, scorgono dal cielo i crimini terreni. Gioia per i miei occhi! Quest'uomo disteso nei drappi, filati dalle [[Erinni]], a pagare intero il prezzo per gli intrighi maligni del padre! Fu [[Atreo]], quel padre. Regnava sul paese - dico la storia, ben chiara - e per discordia di potere espulse il padre mio [[Tieste]], suo fratello, dallo stato e dal palazzo.
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Luce ridente, mattino che rechi giustizia! Finalmente posso esclamare: gli dèi castigano i mortali, scorgono dal cielo i crimini terreni. Gioia per i miei occhi! Quest'uomo disteso nei drappi, filati dalle [[Erinni]], a pagare intero il prezzo per gli intrighi maligni del padre! Fu [[Atreo]], quel padre. Regnava sul paese - dico la storia, ben chiara - e per discordia di potere espulse il padre mio Tieste, suo fratello, dallo stato e dal palazzo.
Soffrì [[Tieste]]! Tornato, si chinò pietoso verso il focolare e una sorte innocua, sì, l'ottenne: di non cadere ucciso, lì subito - chiazza cruenta sul suolo avito. Ma il padre di costui, [[Atreo]] senza dio, finse d'offrire - eccitata premura, non affetto - un giorno di festa al padre mio, con fronte spianata. Sarebbe stato il dono del ritorno. Gli mise davanti le carni dei figli, spartite! [[Atreo]] sedette appartato, in alto: e spezzettava lui stesso, dito per dito, le mani ed i piedi. Carne sformata che l'altro accettava, via via. Inghiottiva, senza saperlo, bocconi di sfacelo - guarda tu stesso - per la famiglia. Poi riconobbe l'azione maledetta.
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Soffrì Tieste! Tornato, si chinò pietoso verso il focolare e una sorte innocua, sì, l'ottenne: di non cadere ucciso, lì subito - chiazza cruenta sul suolo avito. Ma il padre di costui, [[Atreo]] senza dio, finse d'offrire - eccitata premura, non affetto - un giorno di festa al padre mio, con fronte spianata. Sarebbe stato il dono del ritorno. Gli mise davanti le carni dei figli, spartite! [[Atreo]] sedette appartato, in alto: e spezzettava lui stesso, dito per dito, le mani ed i piedi. Carne sformata che l'altro accettava, via via. Inghiottiva, senza saperlo, bocconi di sfacelo - guarda tu stesso - per la famiglia. Poi riconobbe l'azione maledetta.
Ululò, si ritrasse, cadde vomitando boccate di carni e di sangue. Impreca ai Pelopidi un fato di morte. A suggello di maledizione scaglia con un calcio la mensa. «Così si stermini la razza di [[Plistene (1)|Plistene]]», grida. Catena di vicende: guarda quell'uomo abbattuto. Avevo io diritto d'imbastire l'assassinio.
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Ululò, si ritrasse, cadde vomitando boccate di carni e di sangue. Impreca ai Pelopidi un fato di morte. A suggello di maledizione scaglia con un calcio la mensa. «Così si stermini la razza di Plistene», grida. Catena di vicende: guarda quell'uomo abbattuto. Avevo io diritto d'imbastire l'assassinio.
 
Io ero il terzo figlio..., e [[Atreo]] mi espulse ancora in fasce col mio povero padre. Adulto, giustizia mi ha ricondotto qui. Ho manovrato l'assalto contro di lui, dietro le quinte. Ho montato io, pezzo per pezzo, il meccanismo di questo delitto. Anche morire, adesso, è bello per me: con lui negli occhi, in questa gabbia di Giustizia!
 
Io ero il terzo figlio..., e [[Atreo]] mi espulse ancora in fasce col mio povero padre. Adulto, giustizia mi ha ricondotto qui. Ho manovrato l'assalto contro di lui, dietro le quinte. Ho montato io, pezzo per pezzo, il meccanismo di questo delitto. Anche morire, adesso, è bello per me: con lui negli occhi, in questa gabbia di Giustizia!
  
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CORO
 
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Tu sarai desposta d'[[Argo (4)|Argo]]? E come? Hai saputo ardire un fato mortale a quest'uomo, ma non trovasti la decisione per finirlo di tuo pugno.
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Tu sarai desposta d'Argo? E come? Hai saputo ardire un fato mortale a quest'uomo, ma non trovasti la decisione per finirlo di tuo pugno.
  
 
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Spirito codardo! Perché non fosti tu a spogliare della vita quest'uomo? Una donna ci volle, sconcio contagio del paese e dei nostri numi di [[Argo (4)|Argo]]. [[Oreste (1)|Oreste]]! Lui vede la luce, ovunque sia. Se mai potesse tornare, spinto da sorte benigna, e si facesse vittorioso, capitale esecutore di questa coppia!.
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Spirito codardo! Perché non fosti tu a spogliare della vita quest'uomo? Una donna ci volle, sconcio contagio del paese e dei nostri numi di Argo. Oreste! Lui vede la luce, ovunque sia. Se mai potesse tornare, spinto da sorte benigna, e si facesse vittorioso, capitale esecutore di questa coppia!.
  
 
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Ah, no! Se una Potenza mette [[Oreste (1)|Oreste]] sulla giusta strada, fin qui.
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Ah, no! Se una Potenza mette Oreste sulla giusta strada, fin qui.
  
 
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</poem>
 
</poem>
 
 
[[Categoria:Bibliografia]]
 
[[Categoria:Fonti Antiche]]
 
[[Categoria:Verificato]]
 

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