Modifica di Biblioteca:Apollodoro, Biblioteca, III, 12

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[[Ettore]] sposò [[Andromaca]], figlia di [[Eezione (1)|Eezione]], e [[Alessandro (1)|Alessandro]] sposò [[Enone]], figlia del fiume [[Cebreno]]. [[Enone]] aveva appreso da Rea l'arte della profezia, e predisse ad [[Alessandro (1)|Alessandro]] di non navigare per prendere [[Elena (1)|Elena]]; ma non riuscì a persuaderlo. Allora aggiunse di tornare da lei, nel caso fosse rimasto ferito, perché lei sola avrebbe potuto curarlo. Quando poi rapì [[Elena (1)|Elena]] e [[Troia]] fu assediata, [[Paride]] venne ferito da [[Filottete]] con le frecce di [[Eracle]], e andò da [[Enone]] sull'[[Ida (2)|Ida]]. Ma la sposa, memore dell'offesa subita, rifiutò di curarlo. Così [[Alessandro (1)|Alessandro]] fu ricondotto a [[Troia]] e morì. [[Enone]], intanto, si era pentita, e aveva portato a [[Troia]] i farmaci per guarire [[Alessandro (1)|Alessandro]]: ma quando trovò lo sposo ormai morto si impiccò.  
 
[[Ettore]] sposò [[Andromaca]], figlia di [[Eezione (1)|Eezione]], e [[Alessandro (1)|Alessandro]] sposò [[Enone]], figlia del fiume [[Cebreno]]. [[Enone]] aveva appreso da Rea l'arte della profezia, e predisse ad [[Alessandro (1)|Alessandro]] di non navigare per prendere [[Elena (1)|Elena]]; ma non riuscì a persuaderlo. Allora aggiunse di tornare da lei, nel caso fosse rimasto ferito, perché lei sola avrebbe potuto curarlo. Quando poi rapì [[Elena (1)|Elena]] e [[Troia]] fu assediata, [[Paride]] venne ferito da [[Filottete]] con le frecce di [[Eracle]], e andò da [[Enone]] sull'[[Ida (2)|Ida]]. Ma la sposa, memore dell'offesa subita, rifiutò di curarlo. Così [[Alessandro (1)|Alessandro]] fu ricondotto a [[Troia]] e morì. [[Enone]], intanto, si era pentita, e aveva portato a [[Troia]] i farmaci per guarire [[Alessandro (1)|Alessandro]]: ma quando trovò lo sposo ormai morto si impiccò.  
 
<br>Il fiume [[Asopo]] era figlio di [[Oceano]] e Teti, oppure, come dice Acusilao, di [[Pero (2)|Pero]] e [[Poseidone]], oppure ancora di [[Zeus]] ed Eurinome. A lui andò sposa [[Metope (2)|Metope]], figlia del fiume [[Ladone (2)|Ladone]], che gli diede due figli, [[Ismeno (1)|Ismeno]] e [[Pelagone (2)|Pelagone]], e venti figlie, una delle quali, [[Egina (1)|Egina]], fu rapita da [[Zeus]]. In cerca della figlia, [[Asopo]] arrivò a [[Corinto (1)|Corinto]], dove seppe da [[Sisifo]] che il rapitore era [[Zeus]]. Allora [[Asopo]] lo inseguì, ma [[Zeus]] gli lanciò un colpo di fulmine e lo costrinse a rientrare nel suo solito corso - è da quel giorno che la corrente dell'[[Asopo]] trasporta carbone. [[Egina (1)|Egina]] venne portata nell'isola che allora si chiamava [[Enone]], e ora invece ha preso il nome della fanciulla, [[Egina (2)|Egina]]; [[Zeus]] si unì a lei, e generò il figlio [[Eaco]]. Ma [[Eaco]] viveva solo nell'isola: e [[Zeus]] allora, per dargli compagnia, trasformò in uomini le formiche.  
 
<br>Il fiume [[Asopo]] era figlio di [[Oceano]] e Teti, oppure, come dice Acusilao, di [[Pero (2)|Pero]] e [[Poseidone]], oppure ancora di [[Zeus]] ed Eurinome. A lui andò sposa [[Metope (2)|Metope]], figlia del fiume [[Ladone (2)|Ladone]], che gli diede due figli, [[Ismeno (1)|Ismeno]] e [[Pelagone (2)|Pelagone]], e venti figlie, una delle quali, [[Egina (1)|Egina]], fu rapita da [[Zeus]]. In cerca della figlia, [[Asopo]] arrivò a [[Corinto (1)|Corinto]], dove seppe da [[Sisifo]] che il rapitore era [[Zeus]]. Allora [[Asopo]] lo inseguì, ma [[Zeus]] gli lanciò un colpo di fulmine e lo costrinse a rientrare nel suo solito corso - è da quel giorno che la corrente dell'[[Asopo]] trasporta carbone. [[Egina (1)|Egina]] venne portata nell'isola che allora si chiamava [[Enone]], e ora invece ha preso il nome della fanciulla, [[Egina (2)|Egina]]; [[Zeus]] si unì a lei, e generò il figlio [[Eaco]]. Ma [[Eaco]] viveva solo nell'isola: e [[Zeus]] allora, per dargli compagnia, trasformò in uomini le formiche.  
<br>[[Eaco]] sposò [[Endeide]], figlia di [[Scirone]], e dalla loro unione nacquero i figli [[Peleo]] e [[Telamone]]. Ferecide però sostiene che [[Telamone]] era l'amico di [[Peleo]], non il fratello, e che era figlio di [[Atteo]] e [[Glauce (1)|Glauce]], figlia di [[Cicreo]]. [[Eaco]] si unì anche a [[Psamatea (1)|Psamatea]], figlia di [[Nereo]], che si era tramutata in foca per sfuggire al suo amore; da essi nacque il figlio [[Foco (2)|Foco]]. [[Eaco]] era l'uomo più devoto di tutti. Al tempo in cui l'[[Ellade]] soffrì di una grave siccità per colpa di [[Pelope (1)|Pelope]] - egli aveva fatto guerra a [[Stinfalo (2)|Stinfalo]], re degli [[Arcadi]], senza però riuscire a impadronirsi dell' [[Arcadia (1)|Arcadia]]: allora finse di offrire al re la sua amicizia, e poi lo uccise, fece a pezzi il suo corpo e lo disperse -, a quel tempo, dunque, gli oracoli degli Dèi dissero che l'[[Ellade]] avrebbe avuto sollievo dai mali che la gravavano se [[Eaco]] avesse pregato per lei. Così [[Eaco]] pregò, e l'[[Ellade]] si salvò dalla siccità. Anche dopo la sua morte, [[Eaco]] ricevette onori nel regno di [[Ade]], e furono affidate a lui le chiavi dell'[[Ade]]. Foco eccelleva particolarmente nelle gare atletiche, e per questo i suoi fratelli, [[Peleo]] e [[Telamone]], tramarono contro di lui. La sorte toccò a [[Telamone]], e in una gara ginnica con [[Foco (2)|Foco]] gli scagliò il disco in testa e lo uccise; poi insieme a [[Peleo]] lo portarono via, e nascosero il suo corpo in un bosco. Ma l'assassinio fu scoperto, ed [[Eaco]] li bandì da [[Egina (1)|Egina]].
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<br>[[Eaco]] sposò [[Endeide]], figlia di [[Scirone (2)|Scirone]], e dalla loro unione nacquero i figli [[Peleo]] e [[Telamone]]. Ferecide però sostiene che [[Telamone]] era l'amico di [[Peleo]], non il fratello, e che era figlio di [[Atteo]] e [[Glauce (1)|Glauce]], figlia di [[Cicreo]]. [[Eaco]] si unì anche a [[Psamatea (1)|Psamatea]], figlia di [[Nereo]], che si era tramutata in foca per sfuggire al suo amore; da essi nacque il figlio [[Foco (2)|Foco]]. [[Eaco]] era l'uomo più devoto di tutti. Al tempo in cui l'[[Ellade]] soffrì di una grave siccità per colpa di [[Pelope (1)|Pelope]] - egli aveva fatto guerra a [[Stinfalo (2)|Stinfalo]], re degli [[Arcadi]], senza però riuscire a impadronirsi dell' [[Arcadia (1)|Arcadia]]: allora finse di offrire al re la sua amicizia, e poi lo uccise, fece a pezzi il suo corpo e lo disperse -, a quel tempo, dunque, gli oracoli degli Dèi dissero che l'[[Ellade]] avrebbe avuto sollievo dai mali che la gravavano se [[Eaco]] avesse pregato per lei. Così [[Eaco]] pregò, e l'[[Ellade]] si salvò dalla siccità. Anche dopo la sua morte, [[Eaco]] ricevette onori nel regno di [[Ade]], e furono affidate a lui le chiavi dell'[[Ade]]. Foco eccelleva particolarmente nelle gare atletiche, e per questo i suoi fratelli, [[Peleo]] e [[Telamone]], tramarono contro di lui. La sorte toccò a [[Telamone]], e in una gara ginnica con [[Foco (2)|Foco]] gli scagliò il disco in testa e lo uccise; poi insieme a [[Peleo]] lo portarono via, e nascosero il suo corpo in un bosco. Ma l'assassinio fu scoperto, ed [[Eaco]] li bandì da [[Egina (1)|Egina]].
  
 
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