Modifica di Biblioteca:Apollodoro, Biblioteca, I, 4

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<br>Tra le figlie di Ceo, una, Asteria, per sfuggire alle brame di [[Zeus]], si trasformò in quaglia e si gettò nel mare. Da lei nacque una città, che prese il suo nome: Asteria, quella che in seguito fu chiamata Delo. [[Leto]], al tempo in cui Era la cacciava via da tutte le terre a causa del suo amore con [[Zeus]], un giorno giunse a Delo, e finalmente poté partorire [[Artemide]]: poi [[Artemide]] stessa le fece da levatrice, e [[Leto]] partorì anche [[Apollo]]. [[Artemide]] si dedicò all'arte della caccia, e volle rimanere vergine; [[Apollo]] invece imparò l'arte della profezia da Pan, il figlio di [[Zeus]] e Timbreo, e andò a Delfi, dove a quel tempo era Temi a rendere i responsi. Ma il serpente Pitone, che stava a guardia dell'oracolo, gli impedì di avvicinarsi alla fenditura delle esalazioni profetiche: allora [[Apollo]] lo uccise e si impossessò dell'oracolo. Poco tempo dopo, uccise anche Tizio, nato da [[Zeus]] e da Elare, la figlia di Orcomeno. [[Zeus]], per paura di Era, dopo aver sedotto la fanciulla l'aveva nascosta sotto terra, e aveva portato lui alla luce il bambino di cui Elare era incinta, un enorme gigante di nome Tizio. Mentre [[Leto]] era in viaggio verso Pito, Tizio la vide e preso da una smania terribile cercò di violentarla: lei chiamò in soccorso i suoi figli, e subito quelli lo uccisero con le loro frecce. Tizio viene punito anche dopo la morte: giù nell'[[Ade]], infatti, il suo cuore è eternamente divorato dagli avvoltoi.  
 
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<br>[[Apollo]] uccise anche Marsia, il figlio di [[Olimpo (1)|Olimpo]]. Proprio Marsia aveva ritrovato il flauto gettato via da [[Atena]] - a suonarlo, diceva, le si sfigurava il viso. Il giovane venne a gara di musica con [[Apollo]]: i patti erano che il vincitore avrebbe fatto ciò che voleva dello sconfitto. La contesa ebbe inizio: [[Apollo]] suonò con la cetra capovolta, e sfidò Marsia a fare altrettanto con il suo strumento. Ma questo era davvero impossibile. Così [[Apollo]] riuscì vincitore, appese Marsia a un alto pino, e lo uccise scorticandolo vivo.  
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<br>[[Artemide]] invece uccise [[Orione]] a Delo. Di lui dicono che fosse di enorme statura, in quanto nato dal terreno; ma Ferecide sostiene che fosse figlio di [[Poseidone]] ed Euriale. In ogni caso, egli aveva avuto da [[Poseidone]] il dono di poter camminare sulle acque. La sua prima sposa fu Side, che Era gettò nell'[[Ade]] perché aveva osato rivaleggiare con lei in bellezza. Un giorno [[Orione]] giunse a Chio, e chiese la mano di Merope, la figlia di Enopione. Enopione lo fece ubriacare, e mentre era addormentato lo accecò, gettandolo poi sulla spiaggia.  
Tra le figlie di [[Ceo (1)|Ceo]], una, [[Asteria (1)|Asteria]], per sfuggire alle brame di [[Zeus]], si trasformò in quaglia e si gettò nel mare. Da lei nacque una città, che prese il suo nome: [[Asteria (5)|Asteria]], quella che in seguito fu chiamata [[Delo]]. [[Leto]], al tempo in cui [[Era]] la cacciava via da tutte le terre a causa del suo amore con [[Zeus]], un giorno giunse a [[Delo]], e finalmente poté partorire [[Artemide]]: poi [[Artemide]] stessa le fece da levatrice, e [[Leto]] partorì anche [[Apollo]]. [[Artemide]] si dedicò all'arte della caccia, e volle rimanere vergine; [[Apollo]] invece imparò l'arte della profezia da [[Pan]], il figlio di [[Zeus]] e [[Ibris]], e andò a [[Delfi]], dove a quel tempo era [[Temi (1)|Temi]] a rendere i responsi. Ma il [[serpente]] [[Pitone]], che stava a guardia dell'oracolo, gli impedì di avvicinarsi alla fenditura delle esalazioni profetiche: allora [[Apollo]] lo uccise e si impossessò dell'oracolo. Poco tempo dopo, uccise anche [[Tizio]], nato da [[Zeus]] e da [[Elara]], la figlia di [[Orcomeno (5)|Orcomeno]]. [[Zeus]], per paura di [[Era]], dopo aver sedotto la fanciulla l'aveva nascosta sotto terra, e aveva portato lui alla luce il bambino di cui [[Elara]] era incinta, un enorme gigante di nome [[Tizio]]. Mentre [[Leto]] era in viaggio verso [[Pito]], [[Tizio]] la vide e preso da una smania terribile cercò di violentarla: lei chiamò in soccorso i suoi figli, e subito quelli lo uccisero con le loro frecce. [[Tizio]] viene punito anche dopo la morte: giù nell'[[Ade]], infatti, il suo cuore è eternamente divorato dagli avvoltoi.
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<br>Allora [[Orione]] andò alla fucina di [[Efesto]], rapì uno dei suoi operai, se lo caricò in spalla e gli ordinò di guidare i suoi passi fino a dove sorge[[Elios]]. Giunto là, i raggi di[[Elios]] gli ridonarono la vista; allora [[Orione]] corse in tutta fretta da Enopione. [[Poseidone]], intanto, aveva fatto costruire da [[Efesto]] un rifugio sotterraneo per Enopione. [[Eos]], l'aurora, si innamorò di [[Orione]], lo rapì e lo portò a Delo: era la vendetta di [[Afrodite]], che costringeva [[Eos]] a essere eternamente innamorata, perché aveva osato dormire insieme ad [[Ares]]. Alcuni dicono che [[Orione]] morì per aver sfidato [[Artemide]] in una gara di lancio del disco; altri invece dicono che usò violenza a Opi, una delle fanciulle venute dal paese degli Iperborei, e [[Artemide]] lo uccise con le sue frecce.  
 
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<br>[[Poseidone]] sposò [[Anfitrite]], la figlia di [[Oceano]], e da loro nacquero Tritone e Rode, che divenne sposa di [[Elios]].
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[[Apollo]] uccise anche [[Marsia]], il figlio di [[Olimpo (2)|Olimpo]]. Proprio [[Marsia]] aveva ritrovato il flauto gettato via da [[Atena]] - a suonarlo, diceva, le si sfigurava il viso. Il giovane venne a gara di musica con [[Apollo]]: i patti erano che il vincitore avrebbe fatto ciò che voleva dello sconfitto. La contesa ebbe inizio: [[Apollo]] suonò con la cetra capovolta, e sfidò [[Marsia]] a fare altrettanto con il suo strumento. Ma questo era davvero impossibile. Così [[Apollo]] riuscì vincitore, appese [[Marsia]] a un alto pino, e lo uccise scorticandolo vivo.
 
 
 
===3===
 
[[Artemide]] invece uccise [[Orione]] a [[Delo]]. Di lui dicono che fosse di enorme statura, in quanto nato dal terreno; ma Ferecide sostiene che fosse figlio di [[Poseidone]] ed [[Euriale (3)|Euriale]]. In ogni caso, egli aveva avuto da [[Poseidone]] il dono di poter camminare sulle acque. La sua prima sposa fu [[Side (1)|Side]], che [[Era]] gettò nell'[[Ade]] perché aveva osato rivaleggiare con lei in bellezza. Un giorno [[Orione]] giunse a [[Chio (2)|Chio]], e chiese la mano di [[Merope (6)|Merope]], la figlia di [[Enopione]]. [[Enopione]] lo fece ubriacare, e mentre era addormentato lo accecò, gettandolo poi sulla spiaggia.  
 
<br>Allora [[Orione]] andò alla fucina di [[Efesto]], rapì uno dei suoi operai, se lo caricò in spalla e gli ordinò di guidare i suoi passi fino a dove sorge [[Elios]].
 
 
 
===4===
 
Giunto là, i raggi di [[Elios]] gli ridonarono la vista; allora [[Orione]] corse in tutta fretta da [[Enopione]]. [[Poseidone]], intanto, aveva fatto costruire da [[Efesto]] un rifugio sotterraneo per [[Enopione]]. [[Eos]], l'aurora, si innamorò di [[Orione]], lo rapì e lo portò a [[Delo]]: era la vendetta di [[Afrodite]], che costringeva [[Eos]] a essere eternamente innamorata, perché aveva osato dormire insieme ad [[Ares]].
 
 
 
===5===
 
Alcuni dicono che [[Orione]] morì per aver sfidato [[Artemide]] in una gara di lancio del disco; altri invece dicono che usò violenza a [[Opis (2)|Opi]], una delle fanciulle venute dal paese degli [[Iperborei]], e [[Artemide]] lo uccise con le sue frecce.  
 
<br>[[Poseidone]] sposò [[Anfitrite]], la figlia di [[Oceano]], e da loro nacquero [[Tritone]] e [[Rodo]], che divenne sposa di [[Elios]].
 
 
 
 
 
[[Categoria:Bibliografia]]
 
[[Categoria:Fonti Antiche]]
 
[[Categoria:Verificato]]
 

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