Differenze tra le versioni di "Bibliography"

(Mitologia Vudù)
 
(118 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
==Creature Fantastiche==
+
<div class="forcesidebar right-mobile-sheet"><htmltag tagname="input" type="checkbox" id="show-right-sheet" role="button"></htmltag><htmltag tagname="label" for="show-right-sheet" class="show-right-sheet-menu">Indice</htmltag><div class="right-sheet-content">
 +
__TOC__
 +
</div>
 +
</div>
 +
<div class="bibliografia">
  
===BRIGGS 1976===
+
=Mitologia=
[[Immagine:Briggs2009.jpg|70px|frameless|right]]
+
==Mitologia Comparata==
<bibentry>
 
@book{BRIGGS 1976,
 
author = {Katharine Briggs},
 
title = {Dizionario di Fate, gnomi, folletti e altri esseri fatati},
 
year = {1976},
 
url = {},
 
publisher = {Avagliano Editore},
 
city = {Roma},
 
italianyear = {2009},
 
abstract = {Il meraviglioso universo degli esseri fatati nelle tradizioni britanniche: fate, gnomi, giganti, elfi, folletti abitanti di uno straordinario "altro mondo" celato agli occhi dei più. In questo famoso dizionario Katharine Briggs, studiosa di fama internazionale, ti conduce per mano lungo i territori del fantastico, tracciando un viaggio emozionante e indimenticabile.},
 
}
 
</bibentry>
 
  
===CALLOIS 1999===
+
===ROHEIM 1973===
[[Immagine:Callois99.jpg|70px|frameless|right]]
+
[[Immagine:Roheim1973.gif|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
<bibentry>
@book{CALLOIS 1999,
+
@book{ROHEIM 1973,
  author = {Roger Callois},
+
  author = {Geza Roheim},
  title = {I Demoni Meridiani},
+
  title = {Le porte del sogno: vol. I Il ventre materno, vol. II La discesa agli inferi},
  year = {1999},
+
  year = {1973},
 
  url = {},
 
  url = {},
  publisher = {Bollati Boringhieri},
+
  publisher = {Guaraldi},
  city = {Roma},
+
  city = {Rimini},
  italianyear = {1999},
+
  italianyear = {1973},
  abstract = {La tradizione ci ha abituato a fantasmi che appaiono allo scoccare della mezzanotte. Ma nel mondo antico - soprattutto in Grecia - l'ora di elezione dei demoni e delle divinità è il mezzogiorno, l'unico momento della giornata che può essere individuato con precisione perché in quel momento, quando il sole è allo zenit, non esiste più l'ombra. Caillois esamina i rapporti che legano le divinità meridiane, Pan, le sirene, le ninfe, agli uomini; il loro modo di apparire, di sedurre; e descrive gli effetti delle loro tentazioni, il parossismo e l'abbandono che ci avvince, a mezzogiorno.},
+
  abstract = {L'ipotesi del sonno come temporaneo ritorno nel ventre materno e quella dell'esistenza di un sogno tipico, di un «prototipo» di sogno, del cosiddetto «sogno fondamentale» (in cui il sognatore raffigura se stesso «fallicizzato», cioè trasformato simbolicamente in un pene, nell'atto di penetrare in una rappresentazione egualmente simbolica dell'utero), l'ipotesi, vale a dire, del sogno come regressione alla madre e, insieme, come coito con la stessa, sono le fondamenta. in cui Róheim, il maggior esponente dell'antropologia psicoanalitica, innalza il suo edificio teorico volto a dimostrare che alla base della «cultura» (in senso antropologico), di ogni cultura, sta il tenace legame del figlio con la propria madre: un rapporto di dipendenza che, biologicamente determinato dalla prolungata infanzia dell'essere umano, ne condiziona l'intera esistenza e in qualche modo gli sottrae sempre il raggiungimento della piena maturità. Sostenitore convinto dell'origine onirica dei miti (da lui colti allo stato nascente fra gli aborigeni australiani), delle favole, di molte credenze popolari, delle manifestazioni religiose primitive (animismo), dei riti magici, ecc., Róheim compie qui un larghissimo giro d'orizzonte per dimostrare che anch'essi, al pari dei sogni costituiscono altrettante raffigurazioni simboliche e altrettanti tentativi di rientrare nel ventre materno. All'originalità della tesi di fondo, che sposta decisamente l'antropologia psicoanalitica dal piano «paterno» del Freud di Totem e tabù a quello «materno», si accompagna la scrittura distesa, documentatissima e spesso affascinante dell'ultimo Róheim (Le porte del sogno è la sua opera conclusiva e vorremmo dire definitiva), che mette a disposizione del lettore i risultati di trent'anni di ricerche «sul campo», oltre ad un imponente materiale etnologico e folklorico: è un « lungo viaggio » nei cinque continenti attraverso i miti (da quelli mesopotamici ed egiziani a quelli « classici » greci e romani, a quelli eschimesi ed australiani), le tradizioni popolari, le fiabe, le leggende, i cerimoniali religiosi, tutte le elaborazioni fantastiche — insomma — fatte dall'uomo per attenuare la paura e l'angoscia della separazione dalla madre.},
 
}
 
}
 
</bibentry>
 
</bibentry>
  
===FILAGROSSI 2000===
+
==Mitologia Generale==
[[Immagine:Filagrossi00.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{FILAGROSSI 2000,
 
author = {Cristian Filagrossi},
 
title = {Creature Impossibili},
 
year = {2000},
 
url = {},
 
publisher = {Armenia},
 
city = {Milano},
 
italianyear = {},
 
abstract = {Un’affascinante dissertazione su tutte le forme i vita animale di cui la scienza ufficiale nega l’esistenza ma che trovano insospettabile e continue conferme nella criptozoologia, la nuova disciplina che si occupa appunto dello studio di queste creature. Il volume si propone di indagare sugli animali misteriosi più noti, dalle creature incredibili di cui si è affermata l’esistenza in antico alle odierne segnalazioni di misteriose presenze ai limiti della zoologia fantastica. Molti ricercatori hanno ricercato le prove dell’esistenza di tali esseri, spinti dalla certezza che ogni leggenda nasconda un fondo di verità e, vincendo la diffidenza del mondo accademico, sono pervenuti alla scoperta di specie eccezionali ritenute fino ad allora semplici miti. Ne è esempio eclatante il celacanto, vero e proprio "fossile vivente" scoperto al largo delle Isole Comore e ritenuto estinto da milioni di anni. Così Filagrossi si occupa dello squalo megamouth, dei serpenti marini, del dugongo, degli "uomini-scimmia" e dei mostri lacustri di cui quello di Loch Ness costituisce il più noto.},
 
}
 
</bibentry>
 
  
===FILAGROSSI 2002===
+
===COLEMAN 2007===
[[Immagine:Filagrossi02.jpg|70px|frameless|right]]
+
[[Immagine:Coleman2007.png|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
<bibentry>
@book{FILAGROSSI 2002,
+
@book{COLEMAN 2007,
  author = {Cristian Filagrossi},
+
  author = {J.A. Coleman},
  title = {Libro delle Creature Fantastiche},
+
  title = {The Dictionary of Mythology. An A-Z of Themes, Legends and Heroes},
  year = {2002},
+
  year = {2007},
 
  url = {},
 
  url = {},
  publisher = {Armenia},
+
  publisher = {Arcturus Publishing},
  city = {Milano},
+
  city = {London},
italianyear = {},
 
abstract = {Nel corso dei secoli attraverso la sua più straordinaria dote, l'immaginazione, l'uomo ha dato vita a creature che si sono rivelate, di volta in volta, personificazioni di tremende malattie, in epoche in cui queste flagellavano la Terra, rappresentazioni di fenomeni naturali, talmente meravigliosi ed eccezionali da attrarlo e al contempo impaurirlo, o, ancora, incarnazioni del desiderio mai sopito di recuperare il suo rapporto con la natura (è il caso dei folletti, degli gnomi, degli elfi, delle fate). Questo libro descrive e illustra le innumerevoli e affascinanti creature che ancora oggi rappresentano antiche tradizioni fantastiche, cultura e folclore di popoli e civiltà di cui si è perso il ricordo.},
 
}
 
</bibentry>
 
 
 
===IZZI 1989===
 
[[Immagine:Izzi89.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{IZZI 1989,
 
author = {Massimo Izzi},
 
title = {Dizionario Illustrato dei Mostri},
 
year = {1989},
 
url = {},
 
publisher = {Gremese},
 
city = {Milano},
 
 
  italianyear = {},
 
  italianyear = {},
 
  abstract = {},
 
  abstract = {},
Riga 76: Riga 40:
 
</bibentry>
 
</bibentry>
  
===LAPUCCI 1991===
+
===COLONNA 2003===
[[Immagine:Lapucci91.jpg|70px|frameless|right]]
+
[[Immagine:Colonna2003.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
<bibentry>
@book{LAPUCCI 1991,
+
@book{COLONNA 2003,
  author = {Carlo Lapucci},
+
  author = {Barbara Colonna},
  title = {Dizionario delle figure fantastiche},
+
  title = {Dizionario Mitologico},
  year = {1991},
+
  year = {2003},
 
  url = {},
 
  url = {},
  publisher = {Vallardi},
+
  publisher = {Rusconi},
 
  city = {Milano},
 
  city = {Milano},
 
  italianyear = {},
 
  italianyear = {},
  abstract = {},
+
  abstract = {Guerrieri, divinità, satiri, demoni, ninfe, mostri, troll, elfi, giganti trovano la loro collocazione nel dizionario che li elenca e ne definisce il significato, la storia e il simbolismo. I miti sono suddivisi per area geografica e un codice ne identifica l'appartenenza.},
 
}
 
}
 
</bibentry>
 
</bibentry>
  
===PETZOLDT 1990===
 
[[Immagine:Petzoldt90.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{PETZOLDT 1990,
 
author = {Leander Petzoldt},
 
title = {Piccolo Dizionario di Demoni e Spiriti Elementari},
 
year = {1990},
 
url = {},
 
publisher = {Guida Editori},
 
city = {Napoli},
 
italianyear = {1995},
 
abstract = {Libro unico, che racchiude in un dizionario ordinato per voci alfabetiche le principali figure del mondo degli spiriti, l'opera di Petzoldt ci insegna, attraverso una piacevole lettura, la storia dei personaggi magici che hanno accompagnato da sempre il nostro immaginario. },
 
}
 
</bibentry>
 
 
===SPADA 1989===
 
[[Immagine:Spada2007.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{SPADA 1989
 
author = {Dario Spada},
 
title = {Gnomi, Fate, Folletti e altri esseri fatati in Italia},
 
year = {1989},
 
url = {},
 
publisher = {Sugarco},
 
city = {Milano},
 
italianyear = {},
 
abstract = {Gnomi, Fate, Folletti, può essere definito una vera e propria «enciclopedia degli esseri fatati dell'Italia insolita e misteriosa». Ne uscirete come da un bosco che profuma di aromi selvaggi e pe­netranti e, se sarete fortunati, potrete fare la cono­scenza di un Elfo o di una creatura fatata.
 
Sareste in grado di difendervi dalle insidie e dagli scherzi delle fantastiche creature del Piccolo Popolo? Volete conoscere dove sono ubicati i tanti luoghi ma­gici, le dimore delle Fate, i luoghi del Sabba delle Streghe e le tante impronte meravigliose presenti in tutta la nostra penisola? Conoscete quali e quante sono le numerose tribù di Folletti distribuite in tutto il territorio italiano? Sa­pete quali sono le Fate che popolano la catena alpina e quella appenninica?
 
Se la vostra curiosità è pari a quella di uno Gnomo dei boschi e se vi stuzzica l'idea di un viaggio affascinan­te attraverso l'Italia del fantastico, non vi resta che accingervi alla lettura di questo libro.},
 
}
 
</bibentry>
 
 
==Folklore, Leggende e Tradizioni==
 
===BOTTRELL 1873===
 
<bibentry>
 
@book{BOTTRELL 1873,
 
author = {William Bottrell},
 
title = {Traditions and Hearthside Stories of West Cornwall},
 
year = {1873},
 
url = {},
 
publisher = {},
 
city = {},
 
italianyear = {},
 
abstract = {},
 
}
 
</bibentry>
 
  
 
+
==Mitologia Africana Tribale==
==Mitologia Generale==
+
===LYNCH - ROBERTS 2004===
===SECHI MESTICA 2003===
+
[[Immagine:Lynchroberts.png|70px|frameless|right]]
[[Immagine:Sechimestica.jpg|70px|frameless|right]]
 
 
<bibentry>
 
<bibentry>
@book{SECHI MESTICA 2003,
+
@book{LYNCH - ROBERTS 2004,
  author = {Giuseppina Sechi Mestica},
+
  author = {Patricia Ann Lynch e Jeremy Roberts},
  title = {Dizionario Universale di Mitologia},
+
  title = {African Mythology A to Z},
  year = {2003},
+
  year = {2004},
 
  url = {},
 
  url = {},
  publisher = {Bompiani},
+
  publisher = {Chelsea House Publishers},
  city = {Milano},
+
  city = {New York},
  italianyear = {},
+
  italianyear = {2004},
  abstract = {Spaziando dalle leggende greche, romane e celtiche a quelle scandinave e slave, dal mondo africano e arabo fino all'Estremo Oriente, dalle credenze dei Pellerossa e dei Messicani ai miti tribali dell'Oceania, senza trascurare i siti archeologici di civiltà scomparse, i luoghi di culto, le caste e i testi sacri le cui origini misteriose si perdono nella storia delle diverse etnie, questo "Dizionario universale di mitologia" introduce allo studio dei miti di tutto il mondo, i quali, malgrado tutto ciò che si è detto e scritto da due secoli a questa parte, serbano pressoché intatto il loro misterioso fascino.},
+
  abstract = {Il continente africano è patria di un affascinante e forte tradizione mitologica, dovuta alla lunga storia della presenza umana in Africa; alla diversità della sua geografia, flora, e la fauna; ed alla varietà delle sue credenze culturali. African Mythology A to Z è un dizionario che include tra le sue voci le divinità, i luoghi, gli eventi, gli animali, le credenze, e altri soggetti che appaiono nei miti dei vari popoli africani. Il tutto è arricchito da fotografie a colori e illustrazioni.},
 
}
 
}
 
</bibentry>
 
</bibentry>
  
==Mitologia Celtica==
+
==Mitologia Turco-Mongola==
===MACKILLOP 1998===
+
===ROUX 1984===
[[Immagine:mackillop98.jpg|70px|frameless|right]]
+
[[Immagine:Roux1984.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
<bibentry>
@book{MACKILLOP 1998,
+
@book{ROUX 1984,
  author = {James MacKillop},
+
  author = {Jean-Paul Roux},
  title = {Oxford Dictionary of Celtic Mythology},
+
  title = {La religione dei Turchi e dei Mongoli},
  year = {1998},
+
  year = {1984},
 
  url = {},
 
  url = {},
  publisher = {Oxford University Press},
+
  publisher = {ECIG},
  city = {Oxford},
+
  city = {Genova},
 
  italianyear = {},
 
  italianyear = {},
 
  abstract = {},
 
  abstract = {},
Riga 171: Riga 88:
 
</bibentry>
 
</bibentry>
  
===GREEN 2003===
 
[[Immagine:Green2003.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{GREEN 2003,
 
author = {Miranda J. Green},
 
title = {Dizionario di Mitologia Celtica},
 
year = {2003},
 
url = {},
 
publisher = {Bompiani},
 
city = {Milano},
 
italianyear = {},
 
abstract = {Un'opera che contiene i più svariati riferimenti al folclore, alla religione e alla mitologia dei Celti stanziati in Britannia e in Europa tra il 500 a.C. e il 400 d.C. Accanto ai ritrovamenti archeologici, le testimonianze degli autori classici e i più antichi scritti compilati a partire dalle tradizioni orali pagane del Galles e dell'Irlanda ci forniscono un panorama completo della cultura celtica. Il testo affronta l'argomento in modo esaustivo, in più di 400 voci e con 243 illustrazioni, precedute da un'ampia introduzione storica: dagli animali sacri che venivano adorati si giunge ai simboli che costituiscono i pilastri di questa affascinante civiltà.},
 
}
 
</bibentry>
 
  
==Mitologia Classica==
 
===BIONDETTI 1997===
 
[[Immagine:Biondetti.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{BIONDETTI 1997,
 
author = {Luisa Biondetti},
 
title = {Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste},
 
year = {1997},
 
url = {},
 
publisher = {Baldini&Castoldi},
 
city = {Milano},
 
italianyear = {},
 
abstract = {Il volume riporta curiosità e aneddoti direttamente dalle citazioni di autori classici, le fonti sono inserite direttamente all'interno delle voci, in modo da renderne immediato il reperimento, rendendo più comodo l'avvicinamento alla letteratura greca e latina. Settecento voci sono dedicate ad altrettante feste latine e greche comprese quelle minori e misconosciute.},
 
}
 
</bibentry>
 
 
===FERRARI 1999===
 
[[Immagine:Ferrari99.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{FERRARI 1999,
 
author = {Anna Ferrari},
 
title = {Dizionario di Mitologia},
 
year = {1999},
 
url = {},
 
publisher = {UTET},
 
city = {Torino},
 
italianyear = {},
 
abstract = {La mitologia classica si presenta come un estesissimo mosaico di storie che raccontano un mondo parallelo a quello naturale e quotidiano, popolato di creature divine e fantastiche che si annidano negli interstizi della realtà. Talvolta esse si fanno vedere, affiorando qua e là agli occhi dei poeti. La mitologia è il resoconto di questi periodici affioramenti." Il dizionario di Anna Ferrari offre una guida completa ed esauriente delle tessere di questo mosaico, accompagnando il lettore attraverso la storia di innumerevoli dèi ed eroi e ripercorrendo le sopravvivenze di ogni mito nei secoli. La sua originalità consiste infatti nel non limitarsi a dar conto del mito nell'antichità classica, ma nel seguirne i periodici affioramenti e le ricomparse nella cultura dell'Occidente dal Medioevo all'età contemporanea, ricordando per ogni personaggio, episodio o ciclo del mito il modo in cui esso è stato reinterpretato e riproposto nella letteratura delle epoche successive. A questa attenzione per la vitalità del mito classico si affianca un secondo elemento di originalità, rappresentato dalla presenza di voci dedicate non solo a dèi, eroi, località di importanza centrale nel mito, ma anche a temi, argomenti, piante, animali, oggetti quotidiani.},
 
}
 
</bibentry>
 
 
===GRAVES 1954===
 
[[Immagine:Graves83.jpg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{Graves 1954,
 
author = {Robert Graves},
 
title = {I Miti Greci},
 
year = {1954},
 
url = {},
 
publisher = {Longanesi},
 
city = {Milano},
 
italianyear = {1983},
 
abstract = {Anche se datato al 1954, questa mastodontica e minuziosa raccolta dei miti greci costituisce una pietra miliare nello studio della mitologia e della storia delle religioni, visto che il testo non si limita ad una semplice opera di descrizione dei motivi mitici, bensì ne affronta il problema delle origini, comportando in tal modo una originale visione di insieme che finisce giuocoforza con il coinvolgere il problema delle radici della nostra civiltà. Punto cardine del testo è l’immagine della mitologia greca come punto d’incontro tra due correnti di civilizzazione; da una parte la civiltà pre-indoeuropea e le sue divinità telluriche, nettamente improntate da una decisa preminenza dell’elemento femminile su quello maschile. E’ il regno della Dea Terra, quella Grande Madre la cui incessante e copiosa fecondità necessita una continua e periodica offerta di sacrifici umani maschili. Le crudeli leggi della società matriarcale fanno sì che un re subordinato alla regina, sia stagionalmente sacrificato. Affogato, decapitato, lanciato da una rupe sul mare, trascinato da una biga in corsa o ucciso dal proprio successore, il re verrà smembrato e divorato, i suoi resti sparsi ai punti cardinali posti a delimitare il microcosmo territoriale delle varie comunità d’appartenenza. In tal modo sarà garantita quella vitale continuità, tutta legata ai ritmi stagionali, sanciti dalle fasi della Luna, la cui natura femminile e notturna sembra ribadire la supremazia dell’elemento femminile nell’equilibrio del cosmo. Dall’altra parte le tribù indoeuropee, inizialmente rappresentate da Ioni ed Eoli, e via via arricchita dalla presenza di Achei e Dori, tutti egualmente accomunati da una visione contrapposta a quella delle tribù Pelasgiche pre-indoeuropee. Qui la residenza degli Dei è direttamente collocata tra le sfere celesti; a farla da padrone divinità maschili come Zeus e le dee in una posizione sicuramente più subordinata. Questa concezione si riflette in un ordinamento sociale patriarcale; a comandare è l’uomo, mentre la donna, si trova ora a dover condividere le antiche responsabilità in una posizione subordinata. Sebbene contrapposte, queste due culture, incontrandosi daranno luogo a quella splendida amalgama che risulterà essere la civiltà ellenica. Il passaggio non sarà immediato, svolgendosi in un arco di tempo che andrà dal 13° al 10° secolo AC, approssimativamente. Le trasformazioni da una società matriarcale ad una patriarcale saranno graduali. Inizialmente l’apporto eolico e ionico non intaccherà un gran che lo status quo matriarcale, limitandosi all’introduzione di nuove figure divine come Zeus ed Apollo. Gradualmente il re sacro rifiuterà di farsi sacrificare, mandando al proprio posto un fanciullo, sino alla completa sostituzione della regina-madre con il rex-pater, nel ruolo di indiscusso ed assoluto reggitore dei destini della comunità. Di tutto questo sembra esservi traccia nello smisurato corpus mitologico ellenico.},
 
}
 
</bibentry>
 
 
===GRIMAL 1999===
 
[[Immagine:Grimal99.jpeg|70px|frameless|right]]
 
<bibentry>
 
@book{GRIMAL 1999,
 
author = {Pierre Grimal},
 
title = {Enciclopedia di Mitologia},
 
year = {1999},
 
url = {},
 
publisher = {Garzanti},
 
city = {Milano},
 
italianyear = {},
 
abstract = {Ciò che si chiama abitualmente la "mitologia classica" costituisce un insieme di racconti e narrazioni che non è né semplice né coerente. I miti hanno origini ora dotte ora popolari e sono spesso il prodotto di una mutevole tradizione orale. Di qui l'utilità di un repertorio delle leggende e delle "favole più ricorrenti" nei testi antichi, che hanno poi nei secoli ispirato la letteratura, le arti figurative, la musica. Per ogni personaggio l'opera espone i principali racconti che lo vedono protagonista, tenendo conto delle diverse tradizioni e varianti via via intervenute nell'elaborazione dei singoli miti.},
 
}
 
</bibentry>
 
 
==Mitologia Nordica==
 
===CHIESA ISNARDI 1991===
 
[[Immagine:Isnardi91.jpg|70px|frameless|right]]
 
*<bibentry>
 
@book{CHIESA ISNARDI 1991,
 
author = {Gianna Chiesa Isnardi},
 
title = {I Miti Nordici},
 
year = {1991},
 
url = {},
 
publisher = {Longanesi},
 
city = {Milano},
 
italianyear = {},
 
abstract = {Verso la fine dell'VIII secolo la storia conosce nuovi protagonisti: i Vichinghi. Il mondo "civile" viene infatti sorpreso e sconvolto dalla comparsa, sulle coste britanniche, di predoni del mare provenienti dal Nord dell'Europa. Sono le prime avvisaglie di una serie crescente di incursioni e di imprese grazie alle quali questi uomini raggiungeranno terre ignote e lontane. Abilissimi navigatori, sagaci commercianti, predatori spietati, guerrieri pressoché invincibili, i Vichinghi hanno potuto custodire e trasmettere per secoli l'eredità culturale dei loro avi. A questo retaggio di tradizioni è dedicato il presente volume, che pone al centro del proprio interesse il patrimonio mitologico delle popolazioni nordiche.},
 
}
 
</bibentry>
 
  
  
  
<bibexport/>
+
[[Categoria:Pagine di Servizio]]
  
__NOTOC__
+
</div>

Versione attuale delle 12:39, 29 gen 2023

Mitologia[modifica]

Mitologia Comparata[modifica]

ROHEIM 1973[modifica]

Roheim1973.gif

Geza Roheim (1973): Le porte del sogno: vol. I Il ventre materno, vol. II La discesa agli inferi
Tipologia: book edito da Guaraldi.
Abstract:

L'ipotesi del sonno come temporaneo ritorno nel ventre materno e quella dell'esistenza di un sogno tipico, di un «prototipo» di sogno, del cosiddetto «sogno fondamentale» (in cui il sognatore raffigura se stesso «fallicizzato», cioè trasformato simbolicamente in un pene, nell'atto di penetrare in una rappresentazione egualmente simbolica dell'utero), l'ipotesi, vale a dire, del sogno come regressione alla madre e, insieme, come coito con la stessa, sono le fondamenta. in cui Róheim, il maggior esponente dell'antropologia psicoanalitica, innalza il suo edificio teorico volto a dimostrare che alla base della «cultura» (in senso antropologico), di ogni cultura, sta il tenace legame del figlio con la propria madre: un rapporto di dipendenza che, biologicamente determinato dalla prolungata infanzia dell'essere umano, ne condiziona l'intera esistenza e in qualche modo gli sottrae sempre il raggiungimento della piena maturità. Sostenitore convinto dell'origine onirica dei miti (da lui colti allo stato nascente fra gli aborigeni australiani), delle favole, di molte credenze popolari, delle manifestazioni religiose primitive (animismo), dei riti magici, ecc., Róheim compie qui un larghissimo giro d'orizzonte per dimostrare che anch'essi, al pari dei sogni costituiscono altrettante raffigurazioni simboliche e altrettanti tentativi di rientrare nel ventre materno. All'originalità della tesi di fondo, che sposta decisamente l'antropologia psicoanalitica dal piano «paterno» del Freud di Totem e tabù a quello «materno», si accompagna la scrittura distesa, documentatissima e spesso affascinante dell'ultimo Róheim (Le porte del sogno è la sua opera conclusiva e vorremmo dire definitiva), che mette a disposizione del lettore i risultati di trent'anni di ricerche «sul campo», oltre ad un imponente materiale etnologico e folklorico: è un « lungo viaggio » nei cinque continenti attraverso i miti (da quelli mesopotamici ed egiziani a quelli « classici » greci e romani, a quelli eschimesi ed australiani), le tradizioni popolari, le fiabe, le leggende, i cerimoniali religiosi, tutte le elaborazioni fantastiche — insomma — fatte dall'uomo per attenuare la paura e l'angoscia della separazione dalla madre.

Mitologia Generale[modifica]

COLEMAN 2007[modifica]

Coleman2007.png

J.A. Coleman (2007): The Dictionary of Mythology. An A-Z of Themes, Legends and Heroes
Tipologia: book edito da Arcturus Publishing.

COLONNA 2003[modifica]

Colonna2003.jpg

Barbara Colonna (2003): Dizionario Mitologico
Tipologia: book edito da Rusconi.
Abstract:

Guerrieri, divinità, satiri, demoni, ninfe, mostri, troll, elfi, giganti trovano la loro collocazione nel dizionario che li elenca e ne definisce il significato, la storia e il simbolismo. I miti sono suddivisi per area geografica e un codice ne identifica l'appartenenza.


Mitologia Africana Tribale[modifica]

LYNCH - ROBERTS 2004[modifica]

Lynchroberts.png

Patricia Ann Lynch e Jeremy Roberts (2004): African Mythology A to Z
Tipologia: book edito da Chelsea House Publishers.
Abstract:

Il continente africano è patria di un affascinante e forte tradizione mitologica, dovuta alla lunga storia della presenza umana in Africa; alla diversità della sua geografia, flora, e la fauna; ed alla varietà delle sue credenze culturali. African Mythology A to Z è un dizionario che include tra le sue voci le divinità, i luoghi, gli eventi, gli animali, le credenze, e altri soggetti che appaiono nei miti dei vari popoli africani. Il tutto è arricchito da fotografie a colori e illustrazioni.

Mitologia Turco-Mongola[modifica]

ROUX 1984[modifica]

Roux1984.jpg

Jean-Paul Roux (1984): La religione dei Turchi e dei Mongoli
Tipologia: book edito da ECIG.