Differenze tra le versioni di "Bibliography"

(PENTIKÄINEN 1989)
(Mitologia Norrena)
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==Mitologia Norrena==
 
 
===TURVILLE-PETRE 1964===
 
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@book{TURVILLE-PETRE 1964,
 
author = {E.O.G. Turville-Petre},
 
title = {Religioni e miti del Nord},
 
year = {1964},
 
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publisher = {Il Saggiatore},
 
city = {Milano},
 
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abstract = {La materia aggrovigliata dei miti norreni, molteplici e spesso contraddittori, vengono dipanati in questo libro attraverso un'attenta ricerca storica e filologica.  Le prime a parlarci di quel mondo remoto sono le rune incise sulle rupi, vale a dire i segni del sacro alfabeto, che il dio Odino aveva trasmesso agli uomini, dopo di essersene impossessato con sublimi o bizzarre avventure. Ma le più feconde testimonianze ci vengono dalla poesia dell’Edda e degli scaldi, poi dalle opere di Snorri, composte durante il secolo XIII in Islanda, dove gli Scandinavi si erano rifugiati verso il 1000 per sottrarsi al governo centralizzato di Harald Bellachioma. L’altro grande informatore è quel Saxo Grammaticus, dal quale Shakespeare derivò la storia di Amleto. Questo volume del Turville-Petre, pure appagando le più rigorose esigenze scientifiche, permette ad ogni lettore di ascoltare i mirabili messaggi e racconti degli spiriti guardiani di un paganesimo, sopravvissuto nelle pieghe della sorprendente cultura nordica ancora per alcuni secoli dopo la conversione alla fede cristiana.},
 
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Versione delle 11:59, 29 gen 2023

Mitologia

Mitologia Comparata

ROHEIM 1973

Roheim1973.gif

Geza Roheim (1973): Le porte del sogno: vol. I Il ventre materno, vol. II La discesa agli inferi
Tipologia: book edito da Guaraldi.
Abstract:

L'ipotesi del sonno come temporaneo ritorno nel ventre materno e quella dell'esistenza di un sogno tipico, di un «prototipo» di sogno, del cosiddetto «sogno fondamentale» (in cui il sognatore raffigura se stesso «fallicizzato», cioè trasformato simbolicamente in un pene, nell'atto di penetrare in una rappresentazione egualmente simbolica dell'utero), l'ipotesi, vale a dire, del sogno come regressione alla madre e, insieme, come coito con la stessa, sono le fondamenta. in cui Róheim, il maggior esponente dell'antropologia psicoanalitica, innalza il suo edificio teorico volto a dimostrare che alla base della «cultura» (in senso antropologico), di ogni cultura, sta il tenace legame del figlio con la propria madre: un rapporto di dipendenza che, biologicamente determinato dalla prolungata infanzia dell'essere umano, ne condiziona l'intera esistenza e in qualche modo gli sottrae sempre il raggiungimento della piena maturità. Sostenitore convinto dell'origine onirica dei miti (da lui colti allo stato nascente fra gli aborigeni australiani), delle favole, di molte credenze popolari, delle manifestazioni religiose primitive (animismo), dei riti magici, ecc., Róheim compie qui un larghissimo giro d'orizzonte per dimostrare che anch'essi, al pari dei sogni costituiscono altrettante raffigurazioni simboliche e altrettanti tentativi di rientrare nel ventre materno. All'originalità della tesi di fondo, che sposta decisamente l'antropologia psicoanalitica dal piano «paterno» del Freud di Totem e tabù a quello «materno», si accompagna la scrittura distesa, documentatissima e spesso affascinante dell'ultimo Róheim (Le porte del sogno è la sua opera conclusiva e vorremmo dire definitiva), che mette a disposizione del lettore i risultati di trent'anni di ricerche «sul campo», oltre ad un imponente materiale etnologico e folklorico: è un « lungo viaggio » nei cinque continenti attraverso i miti (da quelli mesopotamici ed egiziani a quelli « classici » greci e romani, a quelli eschimesi ed australiani), le tradizioni popolari, le fiabe, le leggende, i cerimoniali religiosi, tutte le elaborazioni fantastiche — insomma — fatte dall'uomo per attenuare la paura e l'angoscia della separazione dalla madre.

Mitologia Generale

COLEMAN 2007

Coleman2007.png

J.A. Coleman (2007): The Dictionary of Mythology. An A-Z of Themes, Legends and Heroes
Tipologia: book edito da Arcturus Publishing.

COLONNA 2003

Colonna2003.jpg

Barbara Colonna (2003): Dizionario Mitologico
Tipologia: book edito da Rusconi.
Abstract:

Guerrieri, divinità, satiri, demoni, ninfe, mostri, troll, elfi, giganti trovano la loro collocazione nel dizionario che li elenca e ne definisce il significato, la storia e il simbolismo. I miti sono suddivisi per area geografica e un codice ne identifica l'appartenenza.


Mitologia Africana Tribale

LYNCH - ROBERTS 2004

Lynchroberts.png

Patricia Ann Lynch e Jeremy Roberts (2004): African Mythology A to Z
Tipologia: book edito da Chelsea House Publishers.
Abstract:

Il continente africano è patria di un affascinante e forte tradizione mitologica, dovuta alla lunga storia della presenza umana in Africa; alla diversità della sua geografia, flora, e la fauna; ed alla varietà delle sue credenze culturali. African Mythology A to Z è un dizionario che include tra le sue voci le divinità, i luoghi, gli eventi, gli animali, le credenze, e altri soggetti che appaiono nei miti dei vari popoli africani. Il tutto è arricchito da fotografie a colori e illustrazioni.

Mitologia Arturiana

BLAKE - LLOYD 2000

Blakelloyd2000.jpg

Steve Blake e Scott Lloyd (2000): Le chiavi di Avalon
Tipologia: book edito da Newton&Compton.
Abstract:

Le ricerche dei due storici Steve Blake e Scott Lloyd hanno portato alla luce documenti di fondamentale importanza ignorati per secoli. Queste antiche fonti hanno permesso agli autori, anche grazie alla perfetta conoscenza che essi hanno dei luoghi, di gettare una nuova luce su ciò che sappiamo del Medioevo. Ristabilendo la realtà storica riguardo ad Artù, ai suoi cavalieri e ai luoghi dove sorgeva Avalon, Blake e Lloyd dissolvono il velo di leggende e racconti fiabeschi che avevano offuscato le vere origini dei popoli che vivono nelle isole britanniche. Avalon dunque esiste, con i suoi confini geografici e la sua storia turbolenta. E' la prima opera che apre le porte di un passato sepolto nella fantasia, rivelando un paesaggio reale.

GOODRICH 1986

Goodrich1986.jpg

Norma Lorre Goodrich (2003): Il mito della tavola rotonda
Tipologia: book edito da Rusconi.
Abstract:

Il libro di Goodrich vuole offrire una dimostrazione plausibile, se non la certezza storica esplicita, che Artù sia stato un personaggio in carne ed ossa e che nel suo regno, localizzato nel leggendario castello di Camelot (o Cameloy), si fossero mossi realmente personaggi che avrebbero in seguito originato le fantasie dei cantori e dei poeti prima ancora della codificazione, per iscritto, delle relative saghe. Personaggi come Merlino, Ginevra e Lancelot, Perceval, Gweinn e Galand, la “magica” spada Excalibur di Artù, non sarebbero dunque per l’autrice del saggio delle mere fantasie, ma componenti precise di un particolare periodo della storia delle isole britanniche, per lo più affatto coeve, ma divenute poi celebrazioni anche grazie all’addizione d’elementi fantastici. Inoltre, le ricostruzioni del mito operate da Goodrich rivelano sorprendenti, misconosciuti e finora ignorati aspetti del primo Medioevo europeo, alla cui conoscenza ed interpretazione l’autrice è pervenuta attraverso analisi di nuovi elementi storici e filologici, desunti da documenti originari, che per secoli sono stati trascurati o abbandonati negli archivi del continente. Il libro è impreziosito da alcune appendici genealogiche e storiche assai interessanti, nonché di una ricca bibliografia. Nel loro complesso tutte queste informazioni lo rendono un testo d’importanza quasi certamente fondamentale per gli studiosi e, considerata la fluidità della prosa, anche per profani e per semplici interessati all’argomento.


Mitologia Turco-Mongola

ROUX 1984

Roux1984.jpg

Jean-Paul Roux (1984): La religione dei Turchi e dei Mongoli
Tipologia: book edito da ECIG.

Mitologia Ugro-Finnica

Mitologia Vudù

BRIVIO 2012

Brivio2012.jpg

Alessandra Brivio (2012): Il vodu in Africa. Metamorfosi di un culto
Tipologia: book edito da Viella.
Abstract:

Il vodu è un culto religioso praticato da secoli in Africa occidentale e giunto nelle Americhe con gli schiavi (dove ha assunto caratteristiche proprie e il nome di voodoo) In questo volume, frutto di una ricerca sul campo durata diversi anni, si analizzano le forme di vodu ancora esistenti nella regione costiera di Togo e Bénin, sia nelle aree rurali che nelle principali città, dove i culti vodu rivestono un ruolo molto importante nella vita religiosa locale Si tratta di un complesso sistema di credenze che si fonda su un'intensa pratica rituale: le danze, i movimenti e le decorazioni del corpo, i fenomeni di possessione, i colori, i suoni, gli odori, gli animali sacrificati e gli oggetti dei santuari sono gli attori essenziali delle cerimonie rituali, attraverso le quali gli adepti costruiscono un senso di appartenenza sociale e tracciano un dialogo con il mondo del non visibile.

DEREN 1953

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Maya Deren (1953): I Cavalieri Divini del Vudù
Tipologia: book edito da Il Saggiatore.
Abstract:

Il Vudù è la religione, di origine africana, della grande maggioranza degli abitanti di Haiti, per lo più neri o meticci, i quali, anche se convertiti al cattolicesimo, non hanno mai voluto rinunciare del tutto alle antiche credenze. Testimonianza di ciò è come molte divinità Vudù si siano fuse con santi e figure cattoliche. Il principio fondamentale del Vudù è che a ogni anima è dato di raggiungere una condizione divina: una promessa importante per chi ricorda un passato di schiavitù e cerca di mantenere con fierezza la propria identità culturale.

METRAUX 2015

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Alfred Metraux (2015): Il Vodu haitiano. Magia, stregoneria e possessione
Tipologia: book edito da Ghibli.
Abstract:

Ancora oggi Haiti rappresenta un crocevia del tutto peculiare tra cattolicesimo, credenze popolari e rituali antichissimi. Di origine africana, il vodu - letteralmente "il segno del profondo" -rappresenta il fondamento delle pratiche religiose dei contadini e del proletariato urbano haitiano in cui magia, stregoneria e incantesimi si fondono assieme. Lo scrupoloso lavoro di osservazione condotto sul campo da Alfred Métraux si è rivelato fondamentale per inquadrare il ruolo ricoperto dal vodu nella cultura nazionale. Métraux analizza e ricostruisce le origini, la storia, le implicazioni sociali, gli aspetti magici e le pratiche del vodu in un'accurata e meticolosa indagine che chiama in causa l'etnografia, l'antropologia, la storia e la religione.