Argee

Feste che le Vestali celebravano ogni anno, alle Idi di marzo, nelle quali esse, dal ponte Sublicio, gettavano nel Tevere 24 o 30 fantocci, in figura di uomini, fatti di vimini. Si diceva che l'arcade Ciandro, nemico degli Argivi, stabilitosi in Italia, avesse istituito questa cerimonia, per perpetuare il ricordo del suo odio contro gli Argivi. I fantocci simboleggiavano vittime umane, che si sacrificavano al dio Tiberino o a Saturno, per ottenere la purificazione dei cittadini.
Probabilmente questa cerimonia si collegava, nei tempi primitivi, coi sacrifici detti Sacra Argeorum che, secondo la tradizione, ogni due giorni del mese di marzo, si ordinavano dai Pontefici, in 24 luoghi, detti Argei, che Numa Pompilio avrebbe consacrato, per immolarvi le vittime.