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Figlio del re-drago [[Ao-kuang]], abitante del mare Orientale. Verso il XII secolo fu ucciso in un duello dal figlio di un generale dell'ultimo degli imperatori della Dinastia Yìn. Questo eroe, [[No-cha]], felice di aver ucciso il drago, con i suoi tendini si fece una cinghia. Allora il padre [[Ao-kuang]], offeso per l'affronto fatto ad un appartenente alla razza degli esseri superiori, sfidò [[No-cha]] alla lotta. Tuttavia anch'egli dovette soccombere, e fu costretto, per aver salva la vita, a trasformarsi in un serpentello azzurro che in seguito No-cha teneva sempre nascosto nelle sue larghe maniche. | Figlio del re-drago [[Ao-kuang]], abitante del mare Orientale. Verso il XII secolo fu ucciso in un duello dal figlio di un generale dell'ultimo degli imperatori della Dinastia Yìn. Questo eroe, [[No-cha]], felice di aver ucciso il drago, con i suoi tendini si fece una cinghia. Allora il padre [[Ao-kuang]], offeso per l'affronto fatto ad un appartenente alla razza degli esseri superiori, sfidò [[No-cha]] alla lotta. Tuttavia anch'egli dovette soccombere, e fu costretto, per aver salva la vita, a trasformarsi in un serpentello azzurro che in seguito No-cha teneva sempre nascosto nelle sue larghe maniche. | ||
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Versione delle 22:30, 12 dic 2018
Figlio del re-drago Ao-kuang, abitante del mare Orientale. Verso il XII secolo fu ucciso in un duello dal figlio di un generale dell'ultimo degli imperatori della Dinastia Yìn. Questo eroe, No-cha, felice di aver ucciso il drago, con i suoi tendini si fece una cinghia. Allora il padre Ao-kuang, offeso per l'affronto fatto ad un appartenente alla razza degli esseri superiori, sfidò No-cha alla lotta. Tuttavia anch'egli dovette soccombere, e fu costretto, per aver salva la vita, a trasformarsi in un serpentello azzurro che in seguito No-cha teneva sempre nascosto nelle sue larghe maniche.