Differenze tra le versioni di "Xipe Totec"

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Xipe-Totec ("Nostro Signore lo Scorticato"), era una divinità mixteca, in origine chiamata semplicemente Xipe, assimilata poi alla mitologia azteca. Era una divinità che presiedeva alla rinascita, al passaggio dalla morte alla vita e viceversa, dio dell'agricoltura, dell'occidente, delle malattie, della primavera, dei fabbri e delle stagioni. Si tolse la pelle per dare nutrimento all'umanità, simboleggiando il seme del mais, che perde la scorza esterna per poter germogliare. Veniva raffigurato senza pelle, come un dio dorato, oppure con una seconda pelle umana.
 
Xipe-Totec ("Nostro Signore lo Scorticato"), era una divinità mixteca, in origine chiamata semplicemente Xipe, assimilata poi alla mitologia azteca. Era una divinità che presiedeva alla rinascita, al passaggio dalla morte alla vita e viceversa, dio dell'agricoltura, dell'occidente, delle malattie, della primavera, dei fabbri e delle stagioni. Si tolse la pelle per dare nutrimento all'umanità, simboleggiando il seme del mais, che perde la scorza esterna per poter germogliare. Veniva raffigurato senza pelle, come un dio dorato, oppure con una seconda pelle umana.
  
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Il culto di questo dio fu adottato dagli Aztechi durante il regno di Axayacatl (1469–1481). Ogni anno, durante il [[Tlacaxipehualiztli]], secondo mese rituale dell'anno azteco che cadeva all'equinozio di primavera, venivano fatti festeggiamenti in onore di Xipe Totec con sacrifici umani. Si costringevano schiavi e prigionieri a combattere in tornei chiamati [[Tlahuahuanaliztli]]. A quelli che perdevano il combattimento veniva tolto il cuore e rimossa la pelle, che, tinta di giallo (chiamata teocuitlaquemitl ovvero "abito d'oro") era poi indossata dai vincitori.
 
Il culto di questo dio fu adottato dagli Aztechi durante il regno di Axayacatl (1469–1481). Ogni anno, durante il [[Tlacaxipehualiztli]], secondo mese rituale dell'anno azteco che cadeva all'equinozio di primavera, venivano fatti festeggiamenti in onore di Xipe Totec con sacrifici umani. Si costringevano schiavi e prigionieri a combattere in tornei chiamati [[Tlahuahuanaliztli]]. A quelli che perdevano il combattimento veniva tolto il cuore e rimossa la pelle, che, tinta di giallo (chiamata teocuitlaquemitl ovvero "abito d'oro") era poi indossata dai vincitori.
  
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Versione delle 20:46, 2 lug 2020

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: nostro signore lo scorticato
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Precolombiana
Continente: Americhe
Area: Centroamerica
Paese: Messico
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Aztechi
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità delle Attività
Specificità: Divinità dell'Agricoltura
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE


Xipe-Totec ("Nostro Signore lo Scorticato"), era una divinità mixteca, in origine chiamata semplicemente Xipe, assimilata poi alla mitologia azteca. Era una divinità che presiedeva alla rinascita, al passaggio dalla morte alla vita e viceversa, dio dell'agricoltura, dell'occidente, delle malattie, della primavera, dei fabbri e delle stagioni. Si tolse la pelle per dare nutrimento all'umanità, simboleggiando il seme del mais, che perde la scorza esterna per poter germogliare. Veniva raffigurato senza pelle, come un dio dorato, oppure con una seconda pelle umana.

CULTO

Il culto di questo dio fu adottato dagli Aztechi durante il regno di Axayacatl (1469–1481). Ogni anno, durante il Tlacaxipehualiztli, secondo mese rituale dell'anno azteco che cadeva all'equinozio di primavera, venivano fatti festeggiamenti in onore di Xipe Totec con sacrifici umani. Si costringevano schiavi e prigionieri a combattere in tornei chiamati Tlahuahuanaliztli. A quelli che perdevano il combattimento veniva tolto il cuore e rimossa la pelle, che, tinta di giallo (chiamata teocuitlaquemitl ovvero "abito d'oro") era poi indossata dai vincitori.

MUSEO