Volador

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Nome che gli Spagnoli davano alla cerimonia campestre del Palo sacro (yaxché). Era uno sport pericoloso, che i Maya e gli Aztechi chiamavano Xocoti e praticavano nelle ricorrenze religiose che si concludevano al solstizio d'inverno nel mese di Xocotihuetzi. Consisteva nel far volteggiare quattro baldi giovani, legati con la testa ingiù e appesi alla cima di un palo; un quinto giovane segnava il tempo dei volteggi con un tamburo, aumentando velocemente il ritmo, fino a che i quattro giovani apparivano come in un disco dalle tinte sfumate oppure si sfracellavano al suolo. Per i Maya, quei giovani rappresentavano gli eroi vissuti nella quarta Era solare, oppure i quattro dèi Bacab, sostenitori dei quattro angoli del mondo. Per gli Aztechi, i cinque giovani del Xocoti simboleggiavano le cinque Ere solari. Dopo l'arrivo degli Spagnoli il gioco del Volador si diffuse in molte zone dell'America Centrale.