Differenze tra le versioni di "Vello d'oro"

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Era la pelle dell'ariete nato da [[Teofane]] e da [[Poseidone]], donato poi da [[Ermes]] a [[Nefele]], moglie di [[Atamante]] e madre di [[Frisso]] e di [[Elle]]. Quando per gli intrighi di [[Ino]], i due ragazzi dovettero essere sacrificati, la madre li fece fuggire in groppa al sacro animale; durante il viaggio [[Elle]] cadde e morì nel mare che da allora ne porta il nome ([[Ellesponto]]), ma [[Frisso]] giunse in Asia Minore dove sacrificò il montone a [[Zeus]]. Il vello, che arrecava ricchezza e potenza a chi lo possedeva, fu donato a [[Eete]] re di [[Colchide]], e appeso a una quercia del bosco sacro di [[Ares]], sorvegliato notte e giorno da un dragone. Proprio per riportare in Grecia questo prezioso cimelio fu organizzata la spedizione di [[Giasone]] e degli [[Argonauti]].
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Era la pelle di [[Crisomallo]], l'ariete nato da [[Teofane]] e da [[Poseidone]], donato poi da [[Ermes]] a [[Nefele]], moglie di [[Atamante]] e madre di [[Frisso]] e di [[Elle]]. Quando per gli intrighi di [[Ino]], i due ragazzi dovettero essere sacrificati, la madre li fece fuggire in groppa al sacro animale; durante il viaggio [[Elle]] cadde e morì nel mare che da allora ne porta il nome ([[Ellesponto]]), ma [[Frisso]] giunse in Asia Minore dove sacrificò il montone a [[Zeus]]. Il vello, che arrecava ricchezza e potenza a chi lo possedeva, fu donato a [[Eete]] re di [[Colchide]], e appeso a una quercia del bosco sacro di [[Ares]], sorvegliato notte e giorno da un dragone. Proprio per riportare in Grecia questo prezioso cimelio fu organizzata la spedizione di [[Giasone]] e degli [[Argonauti]].
  
 
== Bibliografia ==
 
== Bibliografia ==

Versione delle 18:03, 4 ago 2013

Era la pelle di Crisomallo, l'ariete nato da Teofane e da Poseidone, donato poi da Ermes a Nefele, moglie di Atamante e madre di Frisso e di Elle. Quando per gli intrighi di Ino, i due ragazzi dovettero essere sacrificati, la madre li fece fuggire in groppa al sacro animale; durante il viaggio Elle cadde e morì nel mare che da allora ne porta il nome (Ellesponto), ma Frisso giunse in Asia Minore dove sacrificò il montone a Zeus. Il vello, che arrecava ricchezza e potenza a chi lo possedeva, fu donato a Eete re di Colchide, e appeso a una quercia del bosco sacro di Ares, sorvegliato notte e giorno da un dragone. Proprio per riportare in Grecia questo prezioso cimelio fu organizzata la spedizione di Giasone e degli Argonauti.

Bibliografia

Fonti Antiche