Differenze tra le versioni di "Toro"
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Versione delle 09:35, 27 lug 2021
Assieme al cavallo, il toro è uno dei motivi ricorrenti raffigurati nell’arte rupestre preistorica ed è da sempre associato alla forza e alla virilità, anche se l’ottusa brutalità dei suoi attacchi, così come vissuta dai primi uomini, è stata spesso ragione di paura.
Attorno alla figura del toro, si sono sviluppati, in molte culture, culti e riti iniziatici associati alla sua grande capacità riproduttiva, oppure legati al concetto di vittoria sul toro o al suo sacrificio, molto spesso espressa tramite rituali danzanti a carattere atletico-religioso, attraverso i quali l’uomo cerca di dimostrate la sua superiorità sulla natura dell’animale. Basti pensare alle tauromachie proprie della cultura cretese e micenea che riverberano ancora oggi nelle corride dell’Europa sud-occidentale.
Anche il suo addomesticamento rientra in questa ottica: mentre i buoi vengono messi al lavoro, i tori non castrati restano spesso nell’ambito sacrale.
Fertilità, morte e resurrezione sono spesso collegate al toro.
MITOLOGIA
Greci
Nella mitologia greca il toro è associato principalmente al Minotauro, il mostro dal corpo di uomo e testa di toro, che viene rinchiuso nel labirinto e a cui vengono sacrificati ogni anno giovani ateniesi, fino a quando l’eroe Teseo non riesce ad ucciderlo.
Sempre Teso uccise, inoltre, il toro che devastava le pianure attorno a Maratona.