Tlaloc

Una delle più importanti divinità del Centro-America. Grande dio dell'Acqua Pioggia, che primeggiava nel magnifico tempio del Sole a Teotihuacàn. Tlaloc dimorava nel suo paradiso Tlalocan, dove regnava insieme con la moglie-sorella Chalchiuhtique. Nel Tlalocan, una specie di Eden, regno di eterna primavera, potevano accedere soltanto le anime dei guerrieri e quelle dei morti per annegamento. Un dipinto riprodotto da Heim e Wasson da un affresco di Tepantitla, mostra il dio Tlaloc con un ramoscello in mano, mentre entra in un fantastico giardino attraversato da un fiume sgorgante dalla bocca di un rospo divino. Nell'affresco del Paradiso degli animali di Teotihuacàn, Tlaloc appare sotto forma di un drago infiorato, che sgavazza nel suo Tlalocan attorniato da enormi farfalle variopinte. Secondo Angelo Morretta, l'allucinogeno che produceva quelle visioni, il peyotl, si estraeva da un fungo tossico, ancora ritualmente mangiato in parecchie province del Messico. L'agente attivo di quella droga, lo psicocybin, venne in seguito mescolato con acido lisergico e mescalina, e usato in psichiatria come uno dei principali tarmaci rivelatori dell'intimo umano; è la divin plant dei primi del Novecento, di cui fecero uso Huxiey, Michau e Hesse. Tlaloc era oggetto di culto, specialmente a Teotihuacàn, a base di sacrifici di bambini le cui lacrime si credeva fossero presagio di futura pioggia.