Differenze tra le versioni di "Tifone"

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==Fonti antiche==
 
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*[[Apollodoro]], [[Biblioteca:Biblioteca, Libro I]], 41
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*[[Plutarco]], ''[[Iside e Osiride]]'', 351 f e 367 d
 
*[[Plutarco]], ''[[Iside e Osiride]]'', 351 f e 367 d
 
*[[Esiodo]], [[Teogonia]] 820-880
 
*[[Esiodo]], [[Teogonia]] 820-880

Versione delle 14:56, 8 set 2012

Personificazione del vento impetuoso del Sud, il mito è originario dell'Asia meridionale, da dove passò in Egitto e poi in Grecia. Gli Egizi lo chiamarono Set o Seteh [1]. Per i Greci era un essere mostruoso dalle cento teste e dalla forza immane, chiamato anche Tifeo era figlio di Gea e di Ade. Unitosi con Echidna generò altri esseri mostruosi come lui i quali erano: il cane Cerbero, l'Idra di Lerna, Ladone e Ortro. Il mito di Tifone è molto complesso e ha numerose varianti di cui una, data da Omero, fa del mostro un Titano con 100 teste di serpente, vomitanti fuoco e fiamme e ciascuna con occhi di bragia (si tratta dunque di una personificazione dei fenomeni vulcanici). Per avere osato contendere a Zeus [2] l'impero sul mondo, questo Tifone di Omero venne fulminato e poi sepolto sotto l'Etna, dove non cessò di agitarsi formidabilmente.

Fonti antiche

Note

  1. Plutarco, Iside e Osiride, 351 f e 367 d
  2. Esiodo, Teogonia 820-880