Tiamat

Tiamat

Tiamat, dea delle acque salate, e Apsu, dio delle acque dolci, erano le due divinità primordiali da cui si generarono i due mostruosi serpenti acquatici Lakhmu e Lakhamu. Da questi nacquero ancora Ansar e Kisar, rispettivamente dio dell'Alto e del Basso, e da questi discendono il grande dio del cielo Anu, Ea, dio dell'acqua, e Marduk, dio della terra. Con loro il cosmo passava da uno stato di caos primordiale ad un regime di ordine. Questo fatto non andava però a genio all'antica dea Tiamat, che fece sorgere dal suo ventre un orribile esercito di mostri infuocati e velenosi, per combattere i nuovi dèi. benché si trattasse di suoi pronipoti; tra i mostri creati da Tiamat è degno di menzione Kusarikku, il capro-pesce, che diventerà famoso come simbolo zodiacale del Capricorno. Marduk fu incaricato di fronteggiare la minaccia, ed egli accettò, chiedendo come contropartita il potere assoluto su tutti gli dèi. Riunite le sue armi. Marduk si dirige verso le armate di Tiamat, che lo sfida a duello. Ma, grazie ad una rete magica, Marduk riesce ad imprigionarla e, fattole entrare nel corpo il dio-uragano, la fa esplodere, uccidendola. Col corpo del mostro diviso in due parti (superiore ed inferiore), Marduk crea quindi Cielo e Terra.

Anche se comunemente Tiamat viene definita un essere a forma di drago o serpente, in base ad una dubbiosa identificazione su alcuni sigilli o bassorilievi, niente è meno certo della forma del mostro. Secondo le descrizioni Tiamat aveva due facce, quattro occhi e quattro orecchie. il che fa pensare ad un essere doppio, forse un androgino primitivo, ipotesi che sembra sorretta anche dalla divisione post mortem del corpo del mostro in Cielo e Terra. Ma la menzione della doppia testa o doppia faccia di Tiamat trova anche un suo parallelo proprio nel suo antagonista Marduk, anch'egli dotato della medesima caratteristica; si tratterebbe dunque di due esseri omologhi. probabilmente entrambi androgini. In un verso dell'Enuma Elish, il poema dedicato alla creazione del mondo, il fantasma di Tiamat è definito come un cammello senza corna (?) e coda; un altro verso lo definisce koubou, e cioè embrione, feto: ed in effetti Tiamat è l'embrione cosmico dell'universo. Secondo un altro testo contenuto nelle tavolette cuneiformi babilonesi, Tiamat era lunga 50 kasbu, l'altezza delle sue ondulazioni era un kasbu, la sua bocca era larga un gar e mezzo, e nuotava immersa ad una profondità di due gar. Tradotte in termini moderni queste misure ci descrivono un mostro lungo circa 400 chilometri, con una bocca larga tré metri (il che mi sembra un po' sproporzionato), con ondulazioni alte 8 chilometri. Quando Marduk lo uccise il suo sangue seguitò a colare dal corpo per tre anni, tre mesi e un giorno (v. Labbu).