Differenze tra le versioni di "Teocrito"

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Si espresse con inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi, anche se fu famoso fin dall'antichità per la freschezza del suo genere bucolico; i componimenti che ci sono giunti sono appunto nella raccolta dei poeti bucolici (Artemidoro di Efeso) - età di Silla - insieme a quelli di Mosco, Bione, ed altri anonimi. In tale raccolta sono attribuiti a Teocrito col nome di Idilli 30 carmi, 24 epigrammi ed un carme figurato. La critica ne attribuisce solo 21 al poeta e distinguendoli per la raffinatezza e l'armonicità dell'ispirazione. La maggior parte di questi (9) sono propriamente bucolici, hanno cioè contenuto agreste; 4 sono poemetti epico-mitologici (epilli), 6 sono mimi e componimenti lirici (in metro e dialetto eolico), 2 sono carmi erotici, 2 encomi. Gli Idilli più famosi sono senz'altro Dafni, il Ciclope, Le Talisie (che la tradizione vuole composta nell'isola di Cos), Le siracusane, Ila, Epigrammi, Arsinoe, Tirsi, Serenata, Pecoraio, Eracle bambino, Syrinx, Le Incantatrici, I Mietitori, L'amore di Cinisca, Le Càriti (encomio di Gerone II, che ha dei riferimenti alla guerra che stava per iniziare contro i cartaginesi e che è da situare nel 276 aC), il Tolomeo (encomio di Filadelfo, che ci suggerisce il suo viaggio in Egitto sia avvenuto verso il 271 circa), La fattura, La visita d'amore, Dioscuri, Berenice. Alcuni di questi idilli ispireranno Virgilio.
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Teocrito si espresse con inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi, anche se fu famoso fin dall'antichità per la freschezza del suo genere bucolico; i componimenti che ci sono giunti sono appunto nella raccolta dei poeti bucolici (Artemidoro di Efeso) - età di Silla - insieme a quelli di Mosco, Bione, ed altri anonimi. In tale raccolta sono attribuiti a Teocrito col nome di [[Idilli (Teocrito)|Idilli]] 30 carmi, 24 epigrammi ed un carme figurato.  
Il metro di Teocrito è l'esametro epico che illustra aspetti tradizionali dell'arte e della cultura siciliana, ma vuole essere comunque gradito alla sua epoca, aggiornandosi alle tendenze elleniche della letteratura, pur traendone nuovi effetti musicali e senza disdegnare il dialetto dorico della città natia. Oltre al genere bucolico e descrittivo d'ambienti Teocrito si dedicò naturalmente alla tematica mitologica. La sua nascita a Siracusa, oltre che dalla tradizione, ci è confermata dalla Suda.
 
  
 
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Versione delle 18:09, 30 lug 2012

Teocrito è con ogni probabilità il maggiore poeta dell'età ellenistica, vero erede del genere bucolico creato da Stesicoro, ma anche poeta di versi amorosi e leggeri nella descrizione della società del suo tempo.

Vita

Del poeta del IV - III secolo a.C. è incerta la data di nascita (forse il 310, l'anno della vittoriosa spedizione navale di Agatocle in Africa contro i Cartaginesi). Si sa che in giovinezza si recò a Cos, paese d'origine della madre: e tale viaggio comportò il suo ingresso nel gruppo dei poeti di Fileta. Una sua composizione del 275 dedicata a Gerone II, Le Càriti, fa supporre che egli desiderasse usufruire dei favori della corte per potersi stabilire a Siracusa come poeta protetto dal tiranno. Riuscì pure a trovare un sovrano mecenate in Tolomeo II Filadelfo, in Egitto; e ad Alessandria conobbe Callimaco, grande estimatore dell'opera Ciclope (da confrontare col frammento dell'omonimo componimento di Filosseno). Ignoti sono il luogo e la data di morte del poeta.

Opere

Teocrito si espresse con inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi, anche se fu famoso fin dall'antichità per la freschezza del suo genere bucolico; i componimenti che ci sono giunti sono appunto nella raccolta dei poeti bucolici (Artemidoro di Efeso) - età di Silla - insieme a quelli di Mosco, Bione, ed altri anonimi. In tale raccolta sono attribuiti a Teocrito col nome di Idilli 30 carmi, 24 epigrammi ed un carme figurato.