Differenze tra le versioni di "Telefo"

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== Infanzia e gioventù ==
 
== Infanzia e gioventù ==
Costretto a essere separato dalla madre subito dopo la nascita, Telefo fu nutrito da una cerva ed allevato dai pastori del re [[Corito]]. In seguito ritrovò sua madre. Sposò [[Argiope]], figlia del re [[Teutra]] di [[Misia]], succedendogli poi nel regno. Da lei ebbe due figli, [[Tarconte]] e [[Tirreno]], che si stabilirono in Italia. Rimasto vedovo, prese come seconda moglie [[Astioche]].
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Costretto a essere separato dalla madre subito dopo la nascita, Telefo fu nutrito da una cerva ed allevato dai pastori del re [[Corito]]. In seguito ritrovò sua madre. Sposò [[Argiope]], figlia del re [[Teutra]] di [[Misia]], succedendogli poi nel regno. Da lei ebbe due figli, [[Tarconte]] e [[Tirreno]], che si stabilirono in Italia. Rimasto vedovo, prese come seconda moglie [[Astioche]], che era sorella di [[Priamo]].
  
 
== Nella guerra di Troia ==
 
== Nella guerra di Troia ==
Telefo respinse i greci che nella spedizione di [[Troia]] avevano invaso per sbaglio la [[Misia]], ma rimase ferito dalla lancia di [[Achille]]: l'oracolo di [[Delfi]], da lui consultato, profetizzò che la piaga poteva essere curata se non da colui che gliel' aveva inferta. Per piegare [[Achille]] ai suoi voleri, Telefo arrivò a rapire il piccolo [[Oreste]], figlio di [[Agamennone]]: [[Achille]] acconsentì a guarire Telefo, a patto che egli indicasse ai Greci la via per andare a [[Troia]]. Il re restituì [[Oreste]] al padre e mantenne la promessa, pur facendo presente ai greci che egli avrebbe comunque inviato un contingente armato in soccorso di [[Priamo]], di cui era parente. Alla guida dello squadrone si posero i nobili [[Cromi]] ed [[Ennomo]], cui si aggiunse, dieci anni dopo, [[Euripilo (4)|Euripilo]], il figlio del re e della sua seconda moglie [[Astioche]], che era sorella di [[Priamo]]. Secondo un'altra versione, Telefo, dopo essere stato risanato da [[Achille]], rese nota la sua intenzione di restare neutrale nel conflitto, ma [[Astioche]], che era stata corrotta da [[Priamo]], lo costrinse a mandare i suoi uomini in aiuto dei troiani; lo stesso [[Euripilo (4)|Euripilo]] avrebbe deciso di indossare le armi per il fortissimo ascendente che la madre aveva su di lui. Il giovane principe partì subito dopo essersi sposato: di lì a poco sua moglie si scoprì incinta del loro figlio [[Grino]], che non conobbe mai il padre.
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Telefo respinse i greci che nella spedizione di [[Troia]] avevano invaso per sbaglio la [[Misia]], ma rimase ferito dalla lancia di [[Achille]]: l'oracolo di [[Delfi]], da lui consultato, profetizzò che la piaga poteva essere curata se non da colui che gliel' aveva inferta. Per piegare [[Achille]] ai suoi voleri, Telefo arrivò a rapire il piccolo [[Oreste]], figlio di [[Agamennone]]: [[Achille]] acconsentì a guarire Telefo, a patto che egli indicasse ai Greci la via per andare a [[Troia]]. Il re restituì [[Oreste]] al padre e mantenne la promessa, pur facendo presente ai greci che egli avrebbe comunque inviato un contingente armato in soccorso di [[Priamo]], essendo suo cognato Alla guida dello squadrone si posero i nobili [[Cromi]] ed [[Ennomo]], cui si aggiunse, dieci anni dopo, [[Euripilo (4)|Euripilo]], il figlio del re e della sua seconda moglie [[Astioche]]. Secondo un'altra versione, Telefo, dopo essere stato risanato da [[Achille]], rese nota la sua intenzione di restare neutrale nel conflitto, ma [[Astioche]], che era stata corrotta da [[Priamo]], lo costrinse a mandare i suoi uomini in aiuto dei troiani; lo stesso [[Euripilo (4)|Euripilo]] avrebbe deciso di indossare le armi per il fortissimo ascendente che la madre aveva su di lui. Il giovane principe partì subito dopo essersi sposato: di lì a poco sua moglie si scoprì incinta del loro figlio [[Grino]], che non conobbe mai il padre.
  
 
== Ultimi anni e morte ==
 
== Ultimi anni e morte ==

Versione delle 22:00, 18 apr 2011

Re dei Misi, era figlio di Eracle e di Auge.

Infanzia e gioventù

Costretto a essere separato dalla madre subito dopo la nascita, Telefo fu nutrito da una cerva ed allevato dai pastori del re Corito. In seguito ritrovò sua madre. Sposò Argiope, figlia del re Teutra di Misia, succedendogli poi nel regno. Da lei ebbe due figli, Tarconte e Tirreno, che si stabilirono in Italia. Rimasto vedovo, prese come seconda moglie Astioche, che era sorella di Priamo.

Nella guerra di Troia

Telefo respinse i greci che nella spedizione di Troia avevano invaso per sbaglio la Misia, ma rimase ferito dalla lancia di Achille: l'oracolo di Delfi, da lui consultato, profetizzò che la piaga poteva essere curata se non da colui che gliel' aveva inferta. Per piegare Achille ai suoi voleri, Telefo arrivò a rapire il piccolo Oreste, figlio di Agamennone: Achille acconsentì a guarire Telefo, a patto che egli indicasse ai Greci la via per andare a Troia. Il re restituì Oreste al padre e mantenne la promessa, pur facendo presente ai greci che egli avrebbe comunque inviato un contingente armato in soccorso di Priamo, essendo suo cognato Alla guida dello squadrone si posero i nobili Cromi ed Ennomo, cui si aggiunse, dieci anni dopo, Euripilo, il figlio del re e della sua seconda moglie Astioche. Secondo un'altra versione, Telefo, dopo essere stato risanato da Achille, rese nota la sua intenzione di restare neutrale nel conflitto, ma Astioche, che era stata corrotta da Priamo, lo costrinse a mandare i suoi uomini in aiuto dei troiani; lo stesso Euripilo avrebbe deciso di indossare le armi per il fortissimo ascendente che la madre aveva su di lui. Il giovane principe partì subito dopo essersi sposato: di lì a poco sua moglie si scoprì incinta del loro figlio Grino, che non conobbe mai il padre.

Ultimi anni e morte

Morto Euripilo a Troia per mano di Neottolemo, figlio di Achille, Grino fu allevato da Telefo e divenne re dopo di lui. Strinse una grande amicizia col giovane re arcade Pergamo, il figlio che Neottolemo aveva avuto da Andromaca: veniva così ristabilita l'armonia tra le due famiglie. Pergamo aiutò Grino quando questi si trovò a dover difendere il proprio regno dalle mire dei vicini: in seguito i due fondarono in Misia una nuova città, chiamata Pergamo, nella quale fu poi eretto il grandioso complesso funerario dedicato a Telefo.