Differenze tra le versioni di "Svetovid"

m (Sostituzione testo - '|tipologia=Divinità |sottotipologia=- |specificità=-' con '|tipologia=Divinità |sottotipologia=Divinità delle Attività |specificità=Divinità dell'Agricoltura')
(9 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
Divinità della guerra e del raccolto, venerato soprattutto nell'isola di Rùgen, provvista di quattro teste su quattro colli indipendenti. Nel suo santuario si svolgeva una festa annuale in cui si distribuivano bevande alcoliche, versate all'interno di un corno, simbolo del dio. Delle quattro teste due erano rivolte in avanti e due indietro; ciascuna delle due rivolte nello stesso versante, guardava in due direzioni opposte. È stato proposto, senza gran consistenza filologica, che il nome sia una deformazione di San Vito, e che il dio non sia che una creazione pagana basata sul nome del santo. È più credibile l'inverso, e cioè che i cristiani abbiano cercato di sostituire il culto di San Vito, il cui nome si prestava all'equivoco, a quello de un antico nume pagano.
+
{{Voce
<br>Il dio era venerato presso molte popolazioni slave, ma aveva un posto privilegiato nel pantheon delle tribù polabe che abitavano nell'isola di Rügen nell'odierna Germania. Il centro principale del suo culto era la città di Arkona dove, secondo le Gesta Danorum dello storico Saxo Grammaticus, si trovava un tempio dedicato a questa divinità. Al suo interno vi era un'enorme statua in legno che rappresentava Svetovit come una creatura antropomorfa con quattro volti. Nella mano sinistra teneva una spada o un arco. Nella mano destra teneva invece un corno dell'abbondanza, che il sacerdote riempiva di vino per predire il futuro durante una cerimonia annuale chiamata Libazione. Al dio veniva associato il cavallo bianco, che Sviatovit cavalcava durante le battaglie. Secondo alcuni, il sacerdote disponeva di un esercito di trecento cavalli bianchi e utilizzava questo animale durante le cerimonie nel tempio.
+
|anagrafica=SCHEDA ANAGRAFICA
 +
|nome originale=-
 +
|altri nomi=Svetovit, Swetowit, Swatowit, Sventovit, Svantovit, Swantowit, Svantevit, Sviatovit, Swiatowit, Swiantowid, Swetobog, Swentobog, Swatobog
 +
|immagine=[[Image:Noimage.jpg|170px]]
 +
|etimo=-
 +
|sesso=Maschio
 +
|sezione=Mitologia Slava
 +
|continente=Europa
 +
|area=Europa dell'Est
 +
|paese=Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia
 +
|origine=Slavi occidentali
 +
|tipologia=Divinità
 +
|sottotipologia=Divinità delle Attività
 +
|specificità=Divinità dell'Agricoltura
 +
|indole= Benevola
 +
|aspetto=Antropomorfo
 +
|animali=-
 +
|piante=-
 +
|attributi=-
 +
|elemento=Terra
 +
|habitat=Cielo
 +
|ambiti=Guerra, Agricoltura
 +
}}
 +
 
 +
 
 +
Divinità della guerra e del raccolto, venerato soprattutto nell'isola di Rùgen, provvista di quattro teste su quattro colli indipendenti. Nel suo santuario si svolgeva una festa annuale in cui si distribuivano bevande alcoliche, versate all'interno di un corno, simbolo del dio. Delle quattro teste due erano rivolte in avanti e due indietro; ciascuna delle due rivolte nello stesso versante, guardava in due direzioni opposte.  
 +
 
 +
==Etimologia==
 +
È stato proposto, senza gran consistenza filologica, che il nome sia una deformazione di San Vito, e che il dio non sia che una creazione pagana basata sul nome del santo. È più credibile l'inverso, e cioè che i cristiani abbiano cercato di sostituire il culto di San Vito, il cui nome si prestava all'equivoco, a quello di un antico nume pagano.
 +
 
 +
==Culto==
 +
Il dio era venerato presso molte popolazioni slave, ma aveva un posto privilegiato nel pantheon delle tribù polabe che abitavano nell'isola di Rügen nell'odierna Germania. Il centro principale del suo culto era la città di Arkona dove, secondo le Gesta Danorum dello storico Saxo Grammaticus, si trovava un tempio dedicato a questa divinità. Al suo interno vi era un'enorme statua in legno che rappresentava Svetovit come una creatura antropomorfa con quattro volti. Nella mano sinistra teneva una spada o un arco. Nella mano destra teneva invece un corno dell'abbondanza, che il sacerdote riempiva di vino per predire il futuro durante una cerimonia annuale chiamata Libazione. Al dio veniva associato il cavallo bianco, che Sviatovit cavalcava durante le battaglie. Secondo alcuni, il sacerdote disponeva di un esercito di trecento cavalli bianchi e utilizzava questo animale durante le cerimonie nel tempio.
 
<br>La descrizione della statua di Arkona corrisponde a quella trovata nel 1848 a Zbrucz in Polonia e che attualmente si trova nel Museo Archeologico di Cracovia. Tracce del culto di Sviatovid si trovano anche presso gli slavi del sud. La vetta dell' isola di Brač in Croazia si chiama Vidova gora (Monte di Vid). Presso i serbi il culto di Svetovit si è parzialmente preservato nella Festa di San Vito chiamata Vidovdan.
 
<br>La descrizione della statua di Arkona corrisponde a quella trovata nel 1848 a Zbrucz in Polonia e che attualmente si trova nel Museo Archeologico di Cracovia. Tracce del culto di Sviatovid si trovano anche presso gli slavi del sud. La vetta dell' isola di Brač in Croazia si chiama Vidova gora (Monte di Vid). Presso i serbi il culto di Svetovit si è parzialmente preservato nella Festa di San Vito chiamata Vidovdan.
<br>Secondo alcune teorie i quattro volti del dio rappresentano le stagioni dell'anno, secondo altre sono gli dei [[Perun]], [[Svarog]], [[Lada]] e [[Mokos]] che riuniti insieme possono vedere in tutte le direzioni del mondo. Questo ha dato vita alla erronea etimologia del nome come Sviatovid o Światowid (Colui che vede il mondo), da svet (mondo) e vid (vista). La forma corretta del nome è però Svetovit (Signore Santo, Signore delle santa Potenza), da svętъ (santo, sacro) e vit (signore).
+
 
 +
==Interpretazione==
 +
Secondo alcune teorie i quattro volti del dio rappresentano le stagioni dell'anno, secondo altre sono gli dei [[Perun]], [[Svarog]], [[Lada]] e [[Mokos]] che riuniti insieme possono vedere in tutte le direzioni del mondo. Questo ha dato vita alla erronea etimologia del nome come Sviatovid o Światowid (Colui che vede il mondo), da ''svet'' (mondo) e ''vid'' (vista). La forma corretta del nome è però Svetovit (Signore Santo, Signore delle santa Potenza), da ''svętъ'' (santo, sacro) e ''vit'' (signore).
 
<br>Brückner identifica questo dio con Svarożyc e Gieysztor con Perun. Probabilmente Sviatovit era il nome dato da alcune popolazioni slave, come i polabi, a una di queste due divinità.
 
<br>Brückner identifica questo dio con Svarożyc e Gieysztor con Perun. Probabilmente Sviatovit era il nome dato da alcune popolazioni slave, come i polabi, a una di queste due divinità.
  
 
[[Categoria:Mitologia Slava]]
 
[[Categoria:Mitologia Slava]]
[[Categoria:Divinità della Guerra]]
+
[[Categoria:Europa]]
[[Categoria:Classificazione: Divinità]]
+
[[Categoria:Europa dell'Est]]
 +
[[Categoria:Germania]]
 +
[[Categoria:Polonia]]
 +
[[Categoria:Repubblica Ceca]]
 +
[[Categoria:Slovacchia]]
 +
[[Categoria:Russia]]
 +
[[Categoria:Divinità]]
 
[[Categoria:Sesso: Maschio]]
 
[[Categoria:Sesso: Maschio]]
 
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
[[Categoria:Elemento: Non specificato]]
+
[[Categoria:Elemento: Terra]]
[[Categoria:Habitat: Non specificato]]
+
[[Categoria:Habitat: Cielo]]
 +
[[Categoria:Guerra]]
 +
[[Categoria:Agricoltura]]

Versione delle 17:21, 26 mar 2019

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Svetovit, Swetowit, Swatowit, Sventovit, Svantovit, Swantowit, Svantevit, Sviatovit, Swiatowit, Swiantowid, Swetobog, Swentobog, Swatobog
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Slava
Continente: Europa
Area: Europa dell'Est
Paese: Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Slavi occidentali
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità delle Attività
Specificità: Divinità dell'Agricoltura
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE


Divinità della guerra e del raccolto, venerato soprattutto nell'isola di Rùgen, provvista di quattro teste su quattro colli indipendenti. Nel suo santuario si svolgeva una festa annuale in cui si distribuivano bevande alcoliche, versate all'interno di un corno, simbolo del dio. Delle quattro teste due erano rivolte in avanti e due indietro; ciascuna delle due rivolte nello stesso versante, guardava in due direzioni opposte.

Etimologia

È stato proposto, senza gran consistenza filologica, che il nome sia una deformazione di San Vito, e che il dio non sia che una creazione pagana basata sul nome del santo. È più credibile l'inverso, e cioè che i cristiani abbiano cercato di sostituire il culto di San Vito, il cui nome si prestava all'equivoco, a quello di un antico nume pagano.

Culto

Il dio era venerato presso molte popolazioni slave, ma aveva un posto privilegiato nel pantheon delle tribù polabe che abitavano nell'isola di Rügen nell'odierna Germania. Il centro principale del suo culto era la città di Arkona dove, secondo le Gesta Danorum dello storico Saxo Grammaticus, si trovava un tempio dedicato a questa divinità. Al suo interno vi era un'enorme statua in legno che rappresentava Svetovit come una creatura antropomorfa con quattro volti. Nella mano sinistra teneva una spada o un arco. Nella mano destra teneva invece un corno dell'abbondanza, che il sacerdote riempiva di vino per predire il futuro durante una cerimonia annuale chiamata Libazione. Al dio veniva associato il cavallo bianco, che Sviatovit cavalcava durante le battaglie. Secondo alcuni, il sacerdote disponeva di un esercito di trecento cavalli bianchi e utilizzava questo animale durante le cerimonie nel tempio.
La descrizione della statua di Arkona corrisponde a quella trovata nel 1848 a Zbrucz in Polonia e che attualmente si trova nel Museo Archeologico di Cracovia. Tracce del culto di Sviatovid si trovano anche presso gli slavi del sud. La vetta dell' isola di Brač in Croazia si chiama Vidova gora (Monte di Vid). Presso i serbi il culto di Svetovit si è parzialmente preservato nella Festa di San Vito chiamata Vidovdan.

Interpretazione

Secondo alcune teorie i quattro volti del dio rappresentano le stagioni dell'anno, secondo altre sono gli dei Perun, Svarog, Lada e Mokos che riuniti insieme possono vedere in tutte le direzioni del mondo. Questo ha dato vita alla erronea etimologia del nome come Sviatovid o Światowid (Colui che vede il mondo), da svet (mondo) e vid (vista). La forma corretta del nome è però Svetovit (Signore Santo, Signore delle santa Potenza), da svętъ (santo, sacro) e vit (signore).
Brückner identifica questo dio con Svarożyc e Gieysztor con Perun. Probabilmente Sviatovit era il nome dato da alcune popolazioni slave, come i polabi, a una di queste due divinità.