Differenze tra le versioni di "Serapis"
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Versione delle 18:20, 7 nov 2011
Dio di origine asiatica, il cui culto venne introdotto in Egitto da Tolomeo II Filadelfo. Aveva caratteristiche egizie ma il suo aspetto era molto simile a quello del greco Zeus. Fu venerato come dio dell'Oltretomba, tanto che il suo culto venne fuso con quello di Osiride nei templi di Menfi e di Saqqara. In epoca tarda, la sua religione passò in Grecia e poi anche a Roma dove venne identificato con Giove; come dio romano assunse caratteristiche taumaturgiche e divinatrici. Gli egizi lo onorarono principalmente nella duplice forma di Osirapi simboleggiarne la fecondità, e gli dedicarono un tempio in un'isola dirimpetto a Menfi dove era la necropoli dei sacri tori Apis (il cosiddetto Serapeum), nome che fu attribuito anche ai santuari di Serapis; nel solo Egitto ne esistevano più di cinquanta di cui il più famoso era quello di Alessandria, distrutto nel 389 da Teofilo di Alessandria; altri si trovavano nell'Africa settentrionale, in Europa e Asia, dove il culto sopravvisse a lungo. Nel Serapeum di Menfi i rituali erano affidati a sorelle gemelle stipendiate dallo Stato.