Differenze tra le versioni di "Sennenpuppe"

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Nelle leggende svizzere si racconta di [[malgari]] che, durante la permanenza negli alpeggi, reagiscono al desiderio di una presenza femminile costruendo una bambola o una statua alla quale danno un nome e del cibo. La bambola prende vita ed è in grado di svolgere tutti i lavori femminili.
<br>Quando in autunno gli alpigiani lasciano le malghe, non vogliono portare con sé a valle la creatura demoniaca, la quale pretende allora che uno dei malgarì rimanga con lei. Mentre gli altri lasciano l'alpeggio vedono che la statua vivente uccide il loro compagno, lo scuoia e stende la sua pelle sul tetto della baita. Schmidt definisce questo tipo di storie 'leggende erotiche delle malghe' poiché vi si narra di alpìgianì che, costretti a passare tutta l'estate nei solitari pascoli alpini, si costruiscono coi materiali più diversi una fìgura femminile e la ospitano «alternativamente nei loro letti».
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<br>Quando in autunno gli alpigiani lasciano le malghe, non vogliono portare con sé a valle la creatura demoniaca, la quale pretende allora che uno dei malgari rimanga con lei. Mentre gli altri lasciano l'alpeggio vedono che la statua vivente uccide il loro compagno, lo scuoia e stende la sua pelle sul tetto della baita. Schmidt definisce questo tipo di storie 'leggende erotiche delle malghe' poiché vi si narra di alpìgianì che, costretti a passare tutta l'estate nei solitari pascoli alpini, si costruiscono coi materiali più diversi una fìgura femminile e la ospitano «alternativamente nei loro letti».
 
<br>La leggenda ricorda la storia di [[Pìgmalìone]] che, come i malgari, costruisce una figura che poi prende vita. Il motivo dello scorticamento dell'alpigiano è invece un'aggiunta medievale-cristiana che pretende una punizione esemplare per l'atto sacrilego di chi crea, dà vita e ha rapporti sessuali con la bambola delle malghe.
 
<br>La leggenda ricorda la storia di [[Pìgmalìone]] che, come i malgari, costruisce una figura che poi prende vita. Il motivo dello scorticamento dell'alpigiano è invece un'aggiunta medievale-cristiana che pretende una punizione esemplare per l'atto sacrilego di chi crea, dà vita e ha rapporti sessuali con la bambola delle malghe.
  
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*Il drammaturgo svizzero Jorg Schneider ha rielaborato questo argomento per il teatro in un'opera intitolata Der Sennentuntschi.
 
*Il drammaturgo svizzero Jorg Schneider ha rielaborato questo argomento per il teatro in un'opera intitolata Der Sennentuntschi.
  
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Versione delle 10:56, 28 mar 2020

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Femmina
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Folklore
Continente: Europa
Area: Europa Centrale
Paese: Svizzera
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: -
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Creature Fantastiche
Sottotipologia: Umanoidi
Specificità: Automi
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Malevola
Elemento: Terra
Habitat: Montagna
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Nelle leggende svizzere si racconta di malgari che, durante la permanenza negli alpeggi, reagiscono al desiderio di una presenza femminile costruendo una bambola o una statua alla quale danno un nome e del cibo. La bambola prende vita ed è in grado di svolgere tutti i lavori femminili.
Quando in autunno gli alpigiani lasciano le malghe, non vogliono portare con sé a valle la creatura demoniaca, la quale pretende allora che uno dei malgari rimanga con lei. Mentre gli altri lasciano l'alpeggio vedono che la statua vivente uccide il loro compagno, lo scuoia e stende la sua pelle sul tetto della baita. Schmidt definisce questo tipo di storie 'leggende erotiche delle malghe' poiché vi si narra di alpìgianì che, costretti a passare tutta l'estate nei solitari pascoli alpini, si costruiscono coi materiali più diversi una fìgura femminile e la ospitano «alternativamente nei loro letti».
La leggenda ricorda la storia di Pìgmalìone che, come i malgari, costruisce una figura che poi prende vita. Il motivo dello scorticamento dell'alpigiano è invece un'aggiunta medievale-cristiana che pretende una punizione esemplare per l'atto sacrilego di chi crea, dà vita e ha rapporti sessuali con la bambola delle malghe.

Riferimenti letterari

  • Il drammaturgo svizzero Jorg Schneider ha rielaborato questo argomento per il teatro in un'opera intitolata Der Sennentuntschi.