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Leggiadra [[ninfa]] protagonista di un dramma indiano; figlia di un saggio di stirpe divina e sposa segreta del re [[Dushyanta]], della stirpe lunare. Per non aver adempiuto i sacri doveri verso un'eremita, venne abbandonata sola in una foresta con un anello che il re suo sposo le aveva donato come pegno d'amore, dimenticandosi poi di lei. Dopo lunghe peripezie, la fanciulla partorisce un figlio, [[Bharata]], ma perde l'anello; gli dèi lo ritrovano e lo portano a [[Dushyanta]], il quale si impietosisce, riprende con sé la fanciulla e ne riconosce il figlio.
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Leggiadra [[ninfa]] protagonista di un dramma indiano; figlia di un saggio di stirpe divina e sposa segreta del re [[Dushyanta]], della stirpe lunare. Per non aver adempiuto i sacri doveri verso un'eremita, venne abbandonata sola in una foresta con un anello che il re suo sposo le aveva donato come pegno d'amore, dimenticandosi poi di lei. Dopo lunghe peripezie, la fanciulla partorì un figlio, [[Bharata]], ma perse l'anello; gli dèi lo ritrovarono e lo portarono a [[Dushyanta]], il quale si impietosì, riprendendo con sé la fanciulla e riconoscendone il figlio.
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==Musica==
 
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*Schubert, Singspiel Sakuntala (1820)
 
*Schubert, Singspiel Sakuntala (1820)
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==Teatro==
 
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*Karl von Perfall, Sakuntala (opera lirica), 1853
 
*Karl von Perfall, Sakuntala (opera lirica), 1853
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*Franco Alfano, Leggenda di Sakuntala (dramma), 1921
 
*Franco Alfano, Leggenda di Sakuntala (dramma), 1921
  
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===Fonti Antiche===
 
Il poema di Sakuntala, rielaborato dal poeta Kalidasa (IV-V secolo a.C.) è raccontato nel [[Mahabharata]] dal mitico autore [[Vyasa]].
 
Il poema di Sakuntala, rielaborato dal poeta Kalidasa (IV-V secolo a.C.) è raccontato nel [[Mahabharata]] dal mitico autore [[Vyasa]].
  
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[[Categoria:Mitologia Indiana]]
 
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[[Categoria:Esseri Intermediari]]
 
[[Categoria:Elementali]]
 
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[[Categoria:Indole: Benevola]]
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Versione attuale delle 11:34, 19 lug 2020

Leggiadra ninfa protagonista di un dramma indiano; figlia di un saggio di stirpe divina e sposa segreta del re Dushyanta, della stirpe lunare. Per non aver adempiuto i sacri doveri verso un'eremita, venne abbandonata sola in una foresta con un anello che il re suo sposo le aveva donato come pegno d'amore, dimenticandosi poi di lei. Dopo lunghe peripezie, la fanciulla partorì un figlio, Bharata, ma perse l'anello; gli dèi lo ritrovarono e lo portarono a Dushyanta, il quale si impietosì, riprendendo con sé la fanciulla e riconoscendone il figlio.

Musica[modifica]

  • Schubert, Singspiel Sakuntala (1820)

Teatro[modifica]

  • Karl von Perfall, Sakuntala (opera lirica), 1853
  • Ernest Reyer, Sacountala (balletto), 1858
  • Franco Alfano, Leggenda di Sakuntala (dramma), 1921

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Il poema di Sakuntala, rielaborato dal poeta Kalidasa (IV-V secolo a.C.) è raccontato nel Mahabharata dal mitico autore Vyasa.