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È la trasposizione Jaina della dea indù [[Kali]]. Ha un aspetto terrificante, con un ghigno mostruoso, la pelle nera e quattro braccia. Si nutre di carne umana, fatto questo che contrasta vivamente con la filosofia Jaina, rispettosa della vita anche dell'insetto più insignificante. Si tratta, con tuttta evidenza, di una divinità inserita nel pantheon locale solo in forza della popolarità goduta tra le masse. In epoca tarda si è cercato infatti di "ripulirla" della sua crudeltà sanguinaria e dell'antropofagia.
 
È la trasposizione Jaina della dea indù [[Kali]]. Ha un aspetto terrificante, con un ghigno mostruoso, la pelle nera e quattro braccia. Si nutre di carne umana, fatto questo che contrasta vivamente con la filosofia Jaina, rispettosa della vita anche dell'insetto più insignificante. Si tratta, con tuttta evidenza, di una divinità inserita nel pantheon locale solo in forza della popolarità goduta tra le masse. In epoca tarda si è cercato infatti di "ripulirla" della sua crudeltà sanguinaria e dell'antropofagia.
  
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[[Categoria:Mitologia Indo-Iranica]]
 
[[Categoria:Mitologia Giainista]]
 
[[Categoria:Mitologia Giainista]]
[[Categoria:Divinità da classificare]]
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[[Categoria:Divinità]]
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[[Categoria:Sesso: Femmina]]
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[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
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[[Categoria:Indole: Malevola]]
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[[Categoria:Elemento: Non specificato]]
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[[Categoria:Habitat: Cielo]]
 
[[Categoria:Cannibalismo]]
 
[[Categoria:Cannibalismo]]

Versione attuale delle 23:53, 11 dic 2018

È la trasposizione Jaina della dea indù Kali. Ha un aspetto terrificante, con un ghigno mostruoso, la pelle nera e quattro braccia. Si nutre di carne umana, fatto questo che contrasta vivamente con la filosofia Jaina, rispettosa della vita anche dell'insetto più insignificante. Si tratta, con tuttta evidenza, di una divinità inserita nel pantheon locale solo in forza della popolarità goduta tra le masse. In epoca tarda si è cercato infatti di "ripulirla" della sua crudeltà sanguinaria e dell'antropofagia.