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Giovane semidio e re della [[Tracia]], figlio di [[Eioneo]] e della musa [[Euterpe]], accorse con un grande contingente di guerrieri in difesa di [[Troia]] nel decimo anno della guerra che la vedeva assediata dai Greci. Condusse con sé i suoi due cavalli bianchi, dei quali un oracolo aveva detto che se avessero bevuto l'acqua dello [[Xanto]], [[Troia]] non sarebbe stata presa. Per questo la notte stessa del suo arrivo fu sgozzato, mentre dormiva nella sua tenda, da [[Diomede (3)|Diomede]] entrato di soppiatto con [[Ulisse]] nel campo troiano: esausto per le fatiche del viaggio, si era dimenticato di abbeverare i cavalli. Il suo cadavere venne scoperto dal cugino [[Ippocoonte (2)|Ippocoonte]], e pianto da tutto l'esercito troiano.
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Giovane semidio e re della [[Tracia]], figlio di [[Eioneo]] e della musa [[Euterpe]], accorse con un grande contingente di guerrieri in difesa di [[Troia]] nel decimo anno della guerra che la vedeva assediata dai Greci. Condusse con sé i suoi due cavalli bianchi, dei quali un oracolo aveva detto che se avessero bevuto l'acqua dello [[Xanto]], [[Troia]] non sarebbe stata presa. Per questo la notte stessa del suo arrivo fu sgozzato, mentre dormiva nella sua tenda, da [[Diomede (3)|Diomede]] entrato di soppiatto con [[Ulisse]] nel campo dei Traci: esausto per le fatiche del viaggio, si era dimenticato di abbeverare i cavalli. In quel momento il giovane re, che era noto per il suo russare, emetteva dalle vie respiratorie un sonno più agitato del solito, vedendosi in sogno ucciso proprio da Diomede. Subito dopo i due achei presero possesso dei suoi cavalli, e senza farsi scoprire da nessuno si allontanarono con essi. Il cadavere di Reso venne scoperto dal cugino [[Ippocoonte (2)|Ippocoonte]], e pianto da tutto l'esercito troiano.
  
 
[[Categoria: Mitologia Greca]]
 
[[Categoria: Mitologia Greca]]

Versione delle 03:22, 16 mar 2011

Giovane semidio e re della Tracia, figlio di Eioneo e della musa Euterpe, accorse con un grande contingente di guerrieri in difesa di Troia nel decimo anno della guerra che la vedeva assediata dai Greci. Condusse con sé i suoi due cavalli bianchi, dei quali un oracolo aveva detto che se avessero bevuto l'acqua dello Xanto, Troia non sarebbe stata presa. Per questo la notte stessa del suo arrivo fu sgozzato, mentre dormiva nella sua tenda, da Diomede entrato di soppiatto con Ulisse nel campo dei Traci: esausto per le fatiche del viaggio, si era dimenticato di abbeverare i cavalli. In quel momento il giovane re, che era noto per il suo russare, emetteva dalle vie respiratorie un sonno più agitato del solito, vedendosi in sogno ucciso proprio da Diomede. Subito dopo i due achei presero possesso dei suoi cavalli, e senza farsi scoprire da nessuno si allontanarono con essi. Il cadavere di Reso venne scoperto dal cugino Ippocoonte, e pianto da tutto l'esercito troiano.