Differenze tra le versioni di "Remo (2)"

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Remo fu una delle vittime illustri della strage notturna nell'accampamento rutulo compiuta da [[Niso]], che sorprese nel sonno molti italici. Entrato negli alloggiamenti di Remo con la spada già rossa di sangue, il troiano dette il via alla nuova mattanza colpendo lo scudiero; poi sgozzò l'auriga trovato sotto i cavalli; quindi si accostò al letto su cui era coricato il signore e gli recise di netto la testa. L'anima di Remo uscì dal busto tra i singhiozzi, così come quelle di tre suoi guerrieri distesi sull'erba, tra cui il bellissimo giovinetto [[Serrano]], decapitati da [[Niso]] subito dopo. La terra che si intrise del loro sangue era proprio quella su cui in seguito sarebbe stata fondata la città di [[Roma]] ad opera di [[Romolo]] e suo fratello [[Remo (1)|Remo]].
 
Remo fu una delle vittime illustri della strage notturna nell'accampamento rutulo compiuta da [[Niso]], che sorprese nel sonno molti italici. Entrato negli alloggiamenti di Remo con la spada già rossa di sangue, il troiano dette il via alla nuova mattanza colpendo lo scudiero; poi sgozzò l'auriga trovato sotto i cavalli; quindi si accostò al letto su cui era coricato il signore e gli recise di netto la testa. L'anima di Remo uscì dal busto tra i singhiozzi, così come quelle di tre suoi guerrieri distesi sull'erba, tra cui il bellissimo giovinetto [[Serrano]], decapitati da [[Niso]] subito dopo. La terra che si intrise del loro sangue era proprio quella su cui in seguito sarebbe stata fondata la città di [[Roma]] ad opera di [[Romolo]] e suo fratello [[Remo (1)|Remo]].
  
== Guerrieri noti al seguito di Remo ==
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== Guerrieri noti agli ordini di Remo ==
  
 
*[[Lamiro]]
 
*[[Lamiro]]

Versione delle 00:32, 18 apr 2011

Giovane condottiero rutulo, uno dei 14 che Turno scelse per l'assedio alla cittadella dei troiani di Enea sbarcati nel Lazio. Come gli altri, comandava un contingente di 100 giovani guerrieri; ma era anche accompagnato da uno scudiero e da un auriga, insieme ai quali combatteva su un cocchio. Doveva essere anche molto ricco, dato che era venuto alla guerra portandosi un letto.

La morte

Remo fu una delle vittime illustri della strage notturna nell'accampamento rutulo compiuta da Niso, che sorprese nel sonno molti italici. Entrato negli alloggiamenti di Remo con la spada già rossa di sangue, il troiano dette il via alla nuova mattanza colpendo lo scudiero; poi sgozzò l'auriga trovato sotto i cavalli; quindi si accostò al letto su cui era coricato il signore e gli recise di netto la testa. L'anima di Remo uscì dal busto tra i singhiozzi, così come quelle di tre suoi guerrieri distesi sull'erba, tra cui il bellissimo giovinetto Serrano, decapitati da Niso subito dopo. La terra che si intrise del loro sangue era proprio quella su cui in seguito sarebbe stata fondata la città di Roma ad opera di Romolo e suo fratello Remo.

Guerrieri noti agli ordini di Remo