Differenze tra le versioni di "Ramnete"

(Interpretazione)
m (Sostituzione testo - "== Bibliografia ==" con "==BIBLIOGRAFIA==")
(32 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
 +
{{Voce
 +
|anagrafica= SCHEDA ANAGRAFICA
 +
|nome originale=-
 +
|altri nomi=Rannete
 +
|immagine=[[Immagine:Noimage.jpg|250px]]
 +
|etimo=-
 +
|sesso=Maschio
 +
|sezione=Mitologia Classica
 +
|continente=Europa
 +
|area=Mediterraneo
 +
|paese=Italia
 +
|origine=Romani
 +
|tipologia=Umani
 +
|sottotipologia=Nobili
 +
|specificità=Sovrani
 +
|sub=-
 +
|indole=Benevola
 +
|aspetto=Antropomorfo
 +
|animali=-
 +
|piante=-
 +
|attributi=-
 +
|elemento=-
 +
|habitat=-
 +
|ambiti=-
 +
}}
 +
 
Giovane re di un'imprecisata città italica, era amico intimo di [[Turno]], e rispose immediatamente al suo appello quando questi dichiarò guerra ai troiani di [[Enea]] sbarcati in Italia.  
 
Giovane re di un'imprecisata città italica, era amico intimo di [[Turno]], e rispose immediatamente al suo appello quando questi dichiarò guerra ai troiani di [[Enea]] sbarcati in Italia.  
  
 
== La morte ==
 
== La morte ==
Ramnete fu uno dei 14 giovani condottieri scelti da [[Turno]] per l'assedio alla cittadella nemica. Ma quella stessa notte [[Niso (1)|Niso]] fece irruzione nella sua tenda e lo colpì di spada alla gola mentre russava tranquillamente sui pregiati tappeti che egli, essendo anche sacerdote e augure, orgogliosamente esibiva, sicuro della vittoria. Così l'arte divinatoria si rivelò fallace per Ramnete; e tre suoi servi, che giacevano distesi tra le armi insieme al ragazzo che faceva da scudiero a [[Remo]] (altro condottiero italico) vennero anch'essi sgozzati nel sonno da [[Niso (1)|Niso]]. Questi era seguito dall'amico [[Eurialo (1)|Eurialo]], che accertatosi della morte di Ramnete lo spogliò delle sue preziose falere, portandosele via come bottino.
+
Secondo l'Eneide di Virgilio, Ramnete fu uno dei 14 giovani condottieri scelti da [[Turno]] per l'assedio alla cittadella nemica. Ma quella stessa notte [[Niso (1)|Niso]] fece irruzione nella sua tenda e lo colpì di spada alla gola mentre russava tranquillamente sui pregiati tappeti che egli, essendo anche sacerdote e augure, orgogliosamente esibiva, sicuro della vittoria. Così l'arte divinatoria si rivelò fallace per Ramnete; e tre suoi servi vennero anch'essi sgozzati nel sonno da [[Niso (1)|Niso]] al pari dello scudiero di [[Remo (2)|Remo]], con cui giacevano imprudentemente tra le armi. Niso, il quale  subito dopo eliminò allo stesso modo l'auriga di Remo sorpreso sotto i cavalli, era seguito dall'amico [[Eurialo (1)|Eurialo]], che accertatosi della morte di Ramnete lo spogliò delle sue preziose falere, portandosele via come bottino.
 +
 
 +
 
 +
<poem>
 +
'' Così dice, e frena la voce: ed ecco di spada il superbo''
 +
'' Ramnete colpisce, che appunto, su molti tappeti ''
 +
'' disteso, sonno a pieni polmoni sbuffava:''
 +
'' e questi era augure e re, e al re Turno carissimo,''
 +
'' ma non poté con l'augurio stornare da sé la rovina.''
 +
'' Tre servi vicino, a caso sdraiati fra l'armi,''
 +
'' e lo scudiero di Remo uccide, e l'auriga, trovato ''
 +
'' là sotto i cavalli; col ferro il collo riverso ne squarcia.''
 +
</poem>
 +
 
 +
(Virgilio, ''Eneide'', traduzione di Rosa Calzecchi Onesti)
  
 
== Interpretazione ==
 
== Interpretazione ==
Prima vittima eccellente di [[Niso (1)|Niso]] nell' ''[[Eneide]]'', la figura di Ramnete contiene più d'uno spunto comico: all'orgoglio regale e all'amore per i tappeti, due elementi che vanno di pari passo, si aggiunge l'arte divinatoria che rivela tutti i suoi limiti (e in questo può essere considerato un corrispettivo di [[Ennomo (1)|Ennomo]] ed [[Etione]]). Ma il poeta fa vedere anche ciò che in Ramnete è buono, ovvero la sua sincera amicizia per [[Turno]], che risulta esplicita, e altre presumibili qualità positive apprezzate da tutti i guerrieri dell'esercito, i quali accoglieranno con grandi pianti la notizia della sua uccisione. Un'ironia maggiore è avvertibile nell'inquadratura dei tre servi, che giacendo insieme allo scudiero di Remo tra le armi dei loro condottieri vanno a formare un confuso groviglio che di epico ha veramente ben poco.
+
Prima vittima eccellente di [[Niso (1)|Niso]] nell' ''[[Eneide]]'', la figura di Ramnete contiene più d'uno spunto comico: all'orgoglio regale e all'amore per i tappeti, due elementi che vanno di pari passo, si aggiunge l'arte divinatoria che rivela tutti i suoi limiti (e in questo può essere considerato un corrispettivo di [[Ennomo (1)|Ennomo]] ed [[Etione]]). Ma il poeta fa vedere anche ciò che in Ramnete è buono, ovvero la sua sincera amicizia per [[Turno]], che risulta esplicita, e altre presumibili qualità positive apprezzate da tutti i guerrieri dell'esercito, i quali accoglieranno con grandi pianti la notizia della sua uccisione. Un'ironia maggiore è avvertibile nell'inquadratura dei servi, che giacendo insieme allo scudiero di Remo tra le armi dei due condottieri - sotto l'evidente effetto della gozzoviglia - vanno a formare un confuso groviglio che di epico ha veramente ben poco.
 +
<br>La sorte di Ramnete ricorda quella di [[Reso]] nella tragedia omonima e nell'Iliade, sorpreso anche lui dalla spada nemica ([[Diomede]]) nel suo russare, accostamento presente tra l'altro nell' ''[[Ibis]]'' di [[Ovidio]].
 +
 
 +
== Curiosità ==
 +
Nella traduzione dell'Eneide fatta da Annibal Caro, il nome del personaggio è "Rannete".
 +
 
  
Il destino di Ramnete ricorda quello di Reso nella tragedia omonima e nell'Iliade, sorpreso anche dalla spada nemica (Diomede) nel suo russare.
+
<poem>
 +
''Ciò cheto disse. Indi Rannete assalse,
 +
''il superbo Rannete, che per sorte
 +
''entro una sua trabacca avanti a lui
 +
''in su’ tappeti a grand’agio dormia
 +
''e russava altamente. Era costui
 +
''al re Turno gratissimo, ed anch’egli
 +
''rege e ’ndovino; ma non seppe il folle
 +
''indovinar quel ch’a lui stesso avvenne.
 +
''Tre suoi famigli, che dormendo appresso
 +
''giacean fra l’armi rovesciati a caso
 +
''tutti in un mucchio uccise ed un valletto,
 +
''ch’era di Remo
 +
</poem>
  
== Bibliografia ==
+
==BIBLIOGRAFIA==
 
=== Fonti Antiche ===
 
=== Fonti Antiche ===
 
*[[Virgilio]], ''[[Eneide]]''
 
*[[Virgilio]], ''[[Eneide]]''
Riga 15: Riga 73:
  
  
 +
[[Categoria:Mitologia Classica]]
 
[[Categoria:Mitologia Romana]]
 
[[Categoria:Mitologia Romana]]
 
[[Categoria:Europa]]
 
[[Categoria:Europa]]
 
[[Categoria:Mediterraneo]]
 
[[Categoria:Mediterraneo]]
 
[[Categoria:Italia]]
 
[[Categoria:Italia]]
[[Categoria: Eroi]]
 
 
[[Categoria:Umani]]
 
[[Categoria:Umani]]
 
[[Categoria:Sesso: Maschio]]
 
[[Categoria:Sesso: Maschio]]
Riga 25: Riga 83:
 
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 
[[Categoria:Guerrieri]]
 
[[Categoria:Guerrieri]]
 +
[[Categoria:Nobili]]
 
[[Categoria:Sovrani]]
 
[[Categoria:Sovrani]]
 +
[[Categoria:Religiosi]]
 
[[Categoria:Sacerdoti]]
 
[[Categoria:Sacerdoti]]
[[Categoria:Indovini&Profeti]]
+
[[Categoria:Religiosi]]
 +
[[Categoria:Profeti]]

Versione delle 09:57, 3 lug 2020

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Rannete
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Romani
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Sovrani
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Giovane re di un'imprecisata città italica, era amico intimo di Turno, e rispose immediatamente al suo appello quando questi dichiarò guerra ai troiani di Enea sbarcati in Italia.

La morte

Secondo l'Eneide di Virgilio, Ramnete fu uno dei 14 giovani condottieri scelti da Turno per l'assedio alla cittadella nemica. Ma quella stessa notte Niso fece irruzione nella sua tenda e lo colpì di spada alla gola mentre russava tranquillamente sui pregiati tappeti che egli, essendo anche sacerdote e augure, orgogliosamente esibiva, sicuro della vittoria. Così l'arte divinatoria si rivelò fallace per Ramnete; e tre suoi servi vennero anch'essi sgozzati nel sonno da Niso al pari dello scudiero di Remo, con cui giacevano imprudentemente tra le armi. Niso, il quale subito dopo eliminò allo stesso modo l'auriga di Remo sorpreso sotto i cavalli, era seguito dall'amico Eurialo, che accertatosi della morte di Ramnete lo spogliò delle sue preziose falere, portandosele via come bottino.


  Così dice, e frena la voce: ed ecco di spada il superbo
Ramnete colpisce, che appunto, su molti tappeti
disteso, sonno a pieni polmoni sbuffava:
e questi era augure e re, e al re Turno carissimo,
ma non poté con l'augurio stornare da sé la rovina.
Tre servi vicino, a caso sdraiati fra l'armi,
e lo scudiero di Remo uccide, e l'auriga, trovato
là sotto i cavalli; col ferro il collo riverso ne squarcia.

(Virgilio, Eneide, traduzione di Rosa Calzecchi Onesti)

Interpretazione

Prima vittima eccellente di Niso nell' Eneide, la figura di Ramnete contiene più d'uno spunto comico: all'orgoglio regale e all'amore per i tappeti, due elementi che vanno di pari passo, si aggiunge l'arte divinatoria che rivela tutti i suoi limiti (e in questo può essere considerato un corrispettivo di Ennomo ed Etione). Ma il poeta fa vedere anche ciò che in Ramnete è buono, ovvero la sua sincera amicizia per Turno, che risulta esplicita, e altre presumibili qualità positive apprezzate da tutti i guerrieri dell'esercito, i quali accoglieranno con grandi pianti la notizia della sua uccisione. Un'ironia maggiore è avvertibile nell'inquadratura dei servi, che giacendo insieme allo scudiero di Remo tra le armi dei due condottieri - sotto l'evidente effetto della gozzoviglia - vanno a formare un confuso groviglio che di epico ha veramente ben poco.
La sorte di Ramnete ricorda quella di Reso nella tragedia omonima e nell'Iliade, sorpreso anche lui dalla spada nemica (Diomede) nel suo russare, accostamento presente tra l'altro nell' Ibis di Ovidio.

Curiosità

Nella traduzione dell'Eneide fatta da Annibal Caro, il nome del personaggio è "Rannete".


Ciò cheto disse. Indi Rannete assalse,
il superbo Rannete, che per sorte
entro una sua trabacca avanti a lui
in su’ tappeti a grand’agio dormia
e russava altamente. Era costui
al re Turno gratissimo, ed anch’egli
rege e ’ndovino; ma non seppe il folle
indovinar quel ch’a lui stesso avvenne.
Tre suoi famigli, che dormendo appresso
giacean fra l’armi rovesciati a caso
tutti in un mucchio uccise ed un valletto,
ch’era di Remo

BIBLIOGRAFIA

Fonti Antiche