Ramayana

Il più antico poema epico indiano scritto in lingua sanscrita. Composto probabilmente intorno al III sec. a.C., consta di 7 libri, di cui il primo e l'ultimo aggiunti posteriormente. Narra le imprese di Rama, il primogenito del re Dasaratha di Ayodhaya, che dopo aver vinto una gara di tiro con l'arco, sposa Sita, la figlia del re di Videha. Per realizzare due desideri della seconda moglie, il re Dasaratha revoca la designazione di Rama come suo erede e lo invia in esilio per quattordici anni per far salire al trono il figlio avuto dalla seconda moglie, Bharata. Rama così si ritira in una foresta con la sposa Sita e il fratello Lakshmana. Il re dei demoni che infestano tale foresta rapisce Sita e la porta con sé nel suo regno, la remota isola di Lanka, l'odierna Ceylon. Rama, alleatosi con il popolo delle scimmie, riesce a trovare il luogo dove la moglie è tenuta prigioniera e, gettando con l'aiuto del re del mare un ponte di alberi e rocce, passa nell'isola e uccide Ravana, il re dei demoni. Ritorna in seguito a Ayodhaya dove si riprende il trono, ma esercitando il potere insieme con il fratellastro Bharata. L'opera è molto popolare in India ed è stato oggetto di molte traduzioni e rifacimenti, che hanno dato origine ad una ricca letteratura collaterale, soprattutto drammatica.