Differenze tra le versioni di "Poseidone"

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Figlio di [[Crono]] e di [[Gea]], fratello di [[Zeus]] e di [[Ade]]: talora chiamato Posidone. A lui toccò la signoria del mare, comprese le coste e le isole ed essendo la terra territorio franco non disdegnava prendere qualche proprietà. Abitava in un palazzo in fondo agli abissi marini. Instabile di umore come il mare, ora era sorridente e benevolo, ora burrascoso e violento. Gli antichi attribuivano a Poseidone le scosse di terremoto che provocava sbattendo il suo tridente. Avendo cospirato con Era e Apollo contro [[Zeus]], viene punito ed esiliato nella Troade al servizio di [[Laomedonte]]. Questi gli nega il compenso pattuito per avere egli costruito le mura della città. Poseidone fa scaturire dal mare un mostruoso drago. Per placare il dio, il re deve esporre la figlia Esione per essere divorata dal mostro, ma la giovane è liberata da Eracle che uccide il mostro. Innamoratosi di [[Anfitrite]] la chiede in sposa, la fanciulla intimorita fugge, ma un delfino la ritrova e la convince a sposare il dio. La novella sposa, gelosa di [[Scilla]], la muta in un mostro dai dodici piedi e dalle sei bocche che divoranoi marinai che attraversano lo Stretto di Messina. Un figlio di Poseidone, il ciclope [[Polifemo]], si invaghisce di [[Galatea]], già fidanzata di [[Aci]]. [[Polifemo]] scaglia contro il rivale un macigno che lo schiaccia. [[Aci]] viene mutato in fiume siculo. Poseidone può cambiare forma a suo piacimento: simbolo dell'incostanza del mare. Le sue contese con altre divinità si spiegano col fatto che egli era anche dio delle acque terrestri, prima che il suo regno fosse ridotto al solo mare. Egli era anche il dio tutelare delle corse dei cavalli. I Romani lo identificarono con [[Nettuno]].
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Figlio di [[Crono]] e di [[Gea]], fratello di [[Zeus]] e di [[Ade]]: talora chiamato Posidone. A lui toccò la signoria del mare, comprese le coste e le isole ed essendo la terra territorio franco non disdegnava prendere qualche proprietà. Abitava in un palazzo in fondo agli abissi marini. Instabile di umore come il mare, ora era sorridente e benevolo, ora burrascoso e violento. Gli antichi attribuivano a Poseidone le scosse di terremoto che provocava sbattendo il suo tridente. Avendo cospirato con Era e Apollo contro [[Zeus]], viene punito ed esiliato nella Troade al servizio di [[Laomedonte]]. Questi gli nega il compenso pattuito per avere egli costruito le mura della città. Poseidone fa scaturire dal mare un mostruoso drago. Per placare il dio, il re deve esporre la figlia Esione per essere divorata dal mostro, ma la giovane è liberata da Eracle che uccide il mostro. Innamoratosi di [[Anfitrite]] la chiede in sposa, la fanciulla intimorita fugge, ma un delfino la ritrova e la convince a sposare il dio. La novella sposa, gelosa di [[Scilla]], la muta in un mostro dai dodici piedi e dalle sei bocche che divoranoi marinai che attraversano lo Stretto di Messina. Un figlio di Poseidone, il ciclope [[Polifemo]], si invaghisce di [[Galatea]], già fidanzata di [[Aci]]. [[Polifemo]] scaglia contro il rivale un macigno che lo schiaccia. [[Aci]] viene mutato in fiume siculo. Poseidone può cambiare forma a suo piacimento: simbolo dell'incostanza del mare. Le sue contese con altre divinità si spiegano col fatto che egli era anche dio delle acque terrestri, prima che il suo regno fosse ridotto al solo mare. Egli era anche il dio tutelare delle corse dei cavalli.  
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[[Categoria:Divinità Maschili]]
 
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Versione delle 23:54, 16 ott 2011

Figlio di Crono e di Gea, fratello di Zeus e di Ade: talora chiamato Posidone. A lui toccò la signoria del mare, comprese le coste e le isole ed essendo la terra territorio franco non disdegnava prendere qualche proprietà. Abitava in un palazzo in fondo agli abissi marini. Instabile di umore come il mare, ora era sorridente e benevolo, ora burrascoso e violento. Gli antichi attribuivano a Poseidone le scosse di terremoto che provocava sbattendo il suo tridente. Avendo cospirato con Era e Apollo contro Zeus, viene punito ed esiliato nella Troade al servizio di Laomedonte. Questi gli nega il compenso pattuito per avere egli costruito le mura della città. Poseidone fa scaturire dal mare un mostruoso drago. Per placare il dio, il re deve esporre la figlia Esione per essere divorata dal mostro, ma la giovane è liberata da Eracle che uccide il mostro. Innamoratosi di Anfitrite la chiede in sposa, la fanciulla intimorita fugge, ma un delfino la ritrova e la convince a sposare il dio. La novella sposa, gelosa di Scilla, la muta in un mostro dai dodici piedi e dalle sei bocche che divoranoi marinai che attraversano lo Stretto di Messina. Un figlio di Poseidone, il ciclope Polifemo, si invaghisce di Galatea, già fidanzata di Aci. Polifemo scaglia contro il rivale un macigno che lo schiaccia. Aci viene mutato in fiume siculo. Poseidone può cambiare forma a suo piacimento: simbolo dell'incostanza del mare. Le sue contese con altre divinità si spiegano col fatto che egli era anche dio delle acque terrestri, prima che il suo regno fosse ridotto al solo mare. Egli era anche il dio tutelare delle corse dei cavalli.

Personaggi simili

I Romani lo identificarono con Nettuno.