Differenze tra le versioni di "Pomona"

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Divinità protettrice dei giardini e degli alberi da frutto, raffigurata come una donna giovane e florida con una cornucopia ricolma di frutti in una mano e un ramo fiorito nell’altra. Era sposa di [[Vertunno]], dio autunnale che presiedeva alla maturazione dei frutti e ai mutamenti di stagione. Respinto dalla dea insieme a tutti gli altri pretendenti, [[Vertunno]] insistette a corteggiarla presentandosi a lei con vari travestimenti, in ultimo quello di una buona vecchia, che prese a lodare l’abilità di lei, le sue coltivazioni, la bellezza dei suoi frutti e dei suoi giardini. Poi la rimproverò per il suo desiderio di vivere da sola, prospettandole le piacevolezze della vita insieme a un bravo giovane. Quando la convinse, si presentò a lei sotto le spoglie di un giovane di suo gradimento e riuscì a sposarla. Sabini e Umbri veneravano in suo luogo una divinità maschile dal nome analogo: Poimuni o Poemune.
  
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Versione delle 12:48, 4 gen 2020

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Femmina
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
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oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
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Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Romani
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità della Natura
Specificità: Divinità della Vegetazione
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Divinità protettrice dei giardini e degli alberi da frutto, raffigurata come una donna giovane e florida con una cornucopia ricolma di frutti in una mano e un ramo fiorito nell’altra. Era sposa di Vertunno, dio autunnale che presiedeva alla maturazione dei frutti e ai mutamenti di stagione. Respinto dalla dea insieme a tutti gli altri pretendenti, Vertunno insistette a corteggiarla presentandosi a lei con vari travestimenti, in ultimo quello di una buona vecchia, che prese a lodare l’abilità di lei, le sue coltivazioni, la bellezza dei suoi frutti e dei suoi giardini. Poi la rimproverò per il suo desiderio di vivere da sola, prospettandole le piacevolezze della vita insieme a un bravo giovane. Quando la convinse, si presentò a lei sotto le spoglie di un giovane di suo gradimento e riuscì a sposarla. Sabini e Umbri veneravano in suo luogo una divinità maschile dal nome analogo: Poimuni o Poemune.

Riferimenti artistici

  • Francesco Melzi, Vertumno e Pomona, dipinto.