Pilumno

Divinità romana che proteggeva insieme al fratello Picumno le partorienti e i neonati dai dispetti di Silvano. Talvolta Pilumno era coadiuvato da due divinità minori: Intercidona e Deverra. Intercidona si chiamava così perché dava colpi di taglio (intercisio) alla porta di casa dove stavano puerpera e neonato; Deverra scopava (deverrere) davanti all'uscio; Pilumno colpiva la porta con il pestello (pilum). I tre gesti volevano simbolicamente indicare che "senza ferro non si può ne tagliare, né sgrossare gli alberi; che senza pestello non si tritura la farina; che senza scopa non si ammucchia il grano" (Agostino, De Civitate Dei VI, 9).
Si diceva che Pilumno avesse scoperto come triturare il grano e che suo fratello Picumno come fertilizzare il terreno con il letame.
Secondo il mito italico di Virgilio, Danae approdò in Italia dove sposò Pilumno e fondò la città di Ardea. Dalla loro unione nacque Dauno, che dalla ninfa Venilia ebbe Turno.