Differenze tra le versioni di "Perseo (1)"

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== Perseo e Medusa ==
 
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Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la [[Gorgone]], ma [[Atena]] ed [[Ermes]] lo misero sotto la loro protezione e il dio gli regalò una scimitarra seghettata dei calzari alati che lo facevano volare, un'elmo che rendeva invisibili chi lo indossava e gli disse di chiedere alle [[Graie]], abitanti a nord e che potevano dargli notizie utili. Perseo si impossessò dello unico occhio delle tre [[Graie]] e con quello si fece dire dove trovare le [[Gorgoni]] ed ottenne pure una bisaccia dove mettere la testa della [[Medusa]]. Poco lontano dal giardino delle [[Esperidi]], oltre l'[[Oceano]], Perseo trovò le [[Gorgoni]] addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che [[Atena]] le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a [[Medusa]]. Dal collo, assieme al sangue, uscirono [[Pegaso]] e [[Crisaore]]. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche; le altre [[Gorgoni]], al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Gocce di sangue caddero dalla biasccia, finite parte nel deserto e parte in mare: le prime si trasformarono in vipere, le seconde dettero origine ai coralli. Durante il viaggio Perseo aveva chiesto ospitalità ad [[Atlante]], che rifiutò: l'eroe allora prese la testa di [[Medusa]] e mutò il Titano nella montagna che anche oggi ne porta il nome. Mentre volava verso casa, vide la bella [[Andromeda]] che stava per essere sacrificata a un mostro marino; [[Perseo]] la liberò e in seguito la fece sua sposa, dopo aver eliminato [[Fineo]], zio e pretendente sgradito della fanciulla. Questi aveva fatto un'irruzione con un gran numero di seguaci armati; Perseo ne uccise un gran numero di propria mano, quindi estrasse la testa di Medusa pietrificando [[Fineo]] e duecento dei suoi uomini. Fece in seguito lo stesso con [[Poilidette]] e il prozio [[Preto]], nemico giurato di suo nonno [[Acrisio]].
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Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la [[Gorgone]], ma [[Atena]] ed [[Ermes]] lo misero sotto la loro protezione e il dio gli regalò una scimitarra seghettata dei calzari alati che lo facevano volare, un'elmo che rendeva invisibili chi lo indossava e gli disse di chiedere alle [[Graie]], abitanti a nord e che potevano dargli notizie utili. Perseo si impossessò dello unico occhio delle tre [[Graie]] e con quello si fece dire dove trovare le [[Gorgoni]] ed ottenne pure una bisaccia dove mettere la testa della [[Medusa]]. Poco lontano dal giardino delle [[Esperidi]], oltre l'[[Oceano]], Perseo trovò le [[Gorgoni]] addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che [[Atena]] le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a [[Medusa]]. Dal collo, assieme al sangue, uscirono [[Pegaso]] e [[Crisaore]]. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche; le altre [[Gorgoni]], al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Gocce di sangue caddero dalla biasccia, finite parte nel deserto e parte in mare: le prime si trasformarono in vipere, le seconde dettero origine ai coralli. Durante il viaggio Perseo aveva chiesto ospitalità ad [[Atlante]], che rifiutò: l'eroe allora prese la testa di [[Medusa]] e mutò il Titano nella montagna che anche oggi ne porta il nome. Mentre volava verso casa, vide la bella [[Andromeda]] che stava per essere sacrificata a un mostro marino; [[Perseo]] la liberò e in seguito la fece sua sposa, dopo aver eliminato [[Fineo]], zio e pretendente sgradito della fanciulla. Questi aveva fatto un'irruzione con un gran numero di seguaci armati; Perseo ne uccise un gran numero di propria mano, quindi estrasse la testa di Medusa pietrificando [[Fineo]] e duecento dei suoi uomini. Fece in seguito lo stesso con [[Polidette]] e il prozio [[Preto]], nemico giurato di suo nonno [[Acrisio]].
  
 
== Perseo re di Tirinto e Micene ==
 
== Perseo re di Tirinto e Micene ==

Versione delle 09:45, 18 gen 2012

File:Celliniperseo.jpg
Benevenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa, Firenze

Figlio di Danae e di Zeus e nipote di Acrisio, re di Argo. Dato che Polidette lo considerava un impaccio al suo piano di sposare Danae pensò di toglierselo dai piedi spingendo il giovane ad imprese impossibili. Perseo, con l'incoscienza della gioventù dichiarò che era capace di portare la testa della Medusa a Polidette e questi lo prese in parola.

Perseo e Medusa

Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la Gorgone, ma Atena ed Ermes lo misero sotto la loro protezione e il dio gli regalò una scimitarra seghettata dei calzari alati che lo facevano volare, un'elmo che rendeva invisibili chi lo indossava e gli disse di chiedere alle Graie, abitanti a nord e che potevano dargli notizie utili. Perseo si impossessò dello unico occhio delle tre Graie e con quello si fece dire dove trovare le Gorgoni ed ottenne pure una bisaccia dove mettere la testa della Medusa. Poco lontano dal giardino delle Esperidi, oltre l'Oceano, Perseo trovò le Gorgoni addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che Atena le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a Medusa. Dal collo, assieme al sangue, uscirono Pegaso e Crisaore. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche; le altre Gorgoni, al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Gocce di sangue caddero dalla biasccia, finite parte nel deserto e parte in mare: le prime si trasformarono in vipere, le seconde dettero origine ai coralli. Durante il viaggio Perseo aveva chiesto ospitalità ad Atlante, che rifiutò: l'eroe allora prese la testa di Medusa e mutò il Titano nella montagna che anche oggi ne porta il nome. Mentre volava verso casa, vide la bella Andromeda che stava per essere sacrificata a un mostro marino; Perseo la liberò e in seguito la fece sua sposa, dopo aver eliminato Fineo, zio e pretendente sgradito della fanciulla. Questi aveva fatto un'irruzione con un gran numero di seguaci armati; Perseo ne uccise un gran numero di propria mano, quindi estrasse la testa di Medusa pietrificando Fineo e duecento dei suoi uomini. Fece in seguito lo stesso con Polidette e il prozio Preto, nemico giurato di suo nonno Acrisio.

Perseo re di Tirinto e Micene

Perseo uccise senza volerlo il nonno Acrisio: si avverava così un'antica profezia. Straziato dal dolore Perseo non volle succedere ad Acrisio sul trono di Trezene e lo scambiò con quello di Tirinto e fondando poi lì nei pressi una nuova città, Micene, le cui mura furono edificate dai Ciclopi. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di Dioniso con i suoi satiri e menadi, che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne; allora Dioniso colpì le donne di Argo con la pazzia (meno Andromeda) ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da Era che detestava Dioniso (figlio bastardo di Zeus), estrasse ancora una volta la testa di Medusa e mutò in pietra tutti i seguaci del fratellastro compresa Arianna; Dioniso, infuriato per la perdita della sposa, invase Micene, sicché intervenne Zeus, inviando Ermes a ricordare a Peseo e Dioniso di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di Dioniso, dicendogli che Arianna sarebbe stata posta fra le stelle. Perseo regnò ancora a lungo, venendo infine trasformato in costellazione, così come Andromeda, dalla quale aveva avuto una numerosissima prole.

Riferimenti musicali

  • Carl Ditters von Dittersdorf, Sinfonia n.6. I quattro tempi della composizione musicale descrivono il combattimento tra Perseo e gli uomini di Fineo: "Andante piuttosto allegretto" (irruzione di Fineo e dei suoi uomini nella reggia di Cefeo); "Allegro assai" (assalto di Ati e sua morte); "Andante molto" (episodio dell'aedo); "Tempo di minuetto - Finale" (Perseo mostra la testa di Medusa a Fineo).

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