Perseo (1)

SCHEDA
Perseo con la testa di Medusa.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Semidèi
Sottotipologia: Eroi
Specificità: Eroi Classici
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento: Terra
Habitat: -
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Metamorfosi Costellazioni

Figlio di Danae e di Zeus e nipote di Acrisio, re di Argo.

LA FUGA DA ACRISIO[modifica]

Acrisio, avendo avuto dallo oracolo di Delfi la predizione che un giorno sarebbe stato ucciso dal nipote, rimediò chiudendo la figlia in una cella sotterranea con la sola compagnia di una ancella, sicuro così che la profezia non poteva avverarsi. Ma Zeus, affascinato dalla bellezza della fanciulla sotto forma di raggio di sole, la raggiunse e la fece sua, dall'unione nacque Perseo. Acrisio, furibondo per la nascita del nipote che sarebbe stato la causa della sua morte, fece rinchiudere la figlia ed il nipotino in una cassa e li abbandonò alle onde del mare sicuro così di sbarazzarsi dello incomodo nipote, ma Zeus fece in modo che la cassa con la sua donna e il figlio arrivasse all'isola di Serifo. Là viveva il re Polidette,col fratello Ditti, che erano nipoti di Zeus. Ditti, che faceva il pescatore, trovò la cassa sulla spiaggia salvò i due sventurati e li portò a corte da Polidette, dove Perseo crebbe forte e bello.

PERSEO E MEDUSA[modifica]

Dal momento che Polidette lo considerava un impaccio al suo piano di sposare Danae escogitò un piano per toglierselo dai piedi. Polidette riunì allora i suoi amici e, fingendo di aspirare alla mano di Ippodamia, figlia di Pelope, chiese che contribuissero con un cavallo a testa al suo dono nuziale. Perseo, felice che il re avesse abbandonato l'intento di sposare Danae, rispose che egli non possedeva alcun cavallo ma che sarebbe stato di portare come dono nuziale la testa della Medusa, e Polidette lo prese in parola.
Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la Gorgone, ma Atena ed Ermes lo misero sotto la loro protezione.
Atena lo condusse nella città di Dietterione nell'isola di Samo, dove si potevano vedere i simulacri delle tre Gorgoni, affinché imparasse a distinguere Medusa dalle sue immortali sorelle Steno ed Eurialo; poi gli consigliò di non guardare mai direttamente Medusa, ma la sua immagine riflessa e a tale scopo gli donò un lucentissimo scudo.
Il dio gli regalò una scimitarra seghettata, con cui tagliare la testa della Gorgone.

Perseo e le Graie[modifica]

Ma a Perseo occorrevano ancora tre cose: un paio di sandali alati, una sacca magica per riporvi la testa recisa e l'oscuro elmo di Ade, che rende invisibili. Tutti questi oggetti erano custoditi dalle Ninfe Stigie e nessuno sapeva dove esse vivessero, all'infuori delle sorelle delle Gorgoni, le tre Graie dal corpo di cigno che avevano un solo occhio e un solo dente in comune. Perseo dunque raggiunse il monte Atlante, dove le Graie sedevano sui loro troni, e cogliendole di sorpresa strappò loro l'occhio e il dente mentre una delle sorelle li porgeva all'altra, acconsentendo a restituirli solo dopo aver saputo dove vivessero le Ninfe Stigie.

La lotta con Medusa[modifica]

Dopo aver ottenuto ciò che cercava dalle ninfe, Perseo si recò nella terra degli Iperborei, poco lontano dal giardino delle Esperidi, oltre l'Oceano, dove trovò le Gorgoni addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che Atena le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a Medusa. Dal collo, assieme al sangue, uscirono Pegaso e Crisaore. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche; le altre Gorgoni, al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Gocce di sangue caddero dalla biasccia e finirono nel deserto trasformandosi in vipere (una delle quali, in seguito, uccise l'argonauta Mopso).
Secondo una versione, durante il viaggio di ritorno Perseo aveva chiesto ospitalità ad Atlante, che rifiutò: l'eroe allora prese la testa di Medusa e mutò il Titano nella montagna che anche oggi ne porta il nome.
Perseo si fermò per riposarsi a Chemmi, in Egitto, dove ancora riceve onori, poi continuò il suo volo.

PERSEO E ANDROMEDA[modifica]

Mentre volava verso casa, vide la bella Andromeda, incatenata nuda su uno scoglio, che stava per essere sacrificata a un mostro marino.
Andromeda era figlia di Cefeo e di Cassiopea. Questa si era un giorno vantata dicendo che lei e la figlia superavano in bellezza le Nereidi, che si lagnarono di quell'insulto invocando l'aiuto del loro protettore Poseidone. Il dio, allora, scatenò contro la Filistia la furia delle acque e di un mostro marino; e quando Cefeo consultò l'oracolo, gli fu risposto che la sua unica speranza stava nel sacrificare Andromeda al mostro. I sudditi furono perciò costretti a incatenarla a una roccia, nuda ma con certi gioielli addosso, perché il mostro la divorasse.
Mentre si avvicinava in volo ad Andromeda, Perseo scese accanto a Cefeo e Cassiopea per chiedere in gran fretta consiglio. Perseo ottenne dal re la promessa che, se fosse riuscito a salvare Andromeda, l'avrebbe potuta portare con sé in Grecia come moglie; poi Perseo, preso di nuovo il volo, decapitò il mostro che si era lasciato trarre in inganno dall'ombra di Perseo sulle onde. Il giovane aveva estratto la testa della Gorgone dalla sacca per servirsene semmai il mostro avesse alzato lo sguardo, e la depose ora capovolta su un letto di alghe (che subito si trasformarono in coralli) mentre si ripuliva le mani; poi innalzò tre altari e sacrificò un vitello, una vacca e un toro a Ermes, ad Atena e a Zeus.
Cefeo e Cassiopea, seppure a malincuore, lo accolsero come genero e, per insistenza di Andromeda, ebbero subito luogo le nozze. Ma la festa fu interrotta bruscamente allorché Fineo, fratello di Cefeo, fece irruzione nella sala alla testa di un gruppo di armati (ma secondo la versione più antica, Fineo tentò di rapire la fanciulla, con la complicità del solo Abari), reclamando Andromeda come sua sposa.
Nella battaglia che seguì Perseo abbatté molti dei suoi avversari, ma fu costretto a strappare la testa della Gorgone dal cespuglio di corallo e a tramutare in pietre Fineo e i duecento guerrieri che erano ancora in vita.

IL RITORNO A SERIFO[modifica]

Perseo ritornò a Serifo portando Andromeda con sé. Qui trovò che Danae e Ditti erano state costrette a rifugiarsi in un tempio per sfuggire a Polidette, che naturalmente non aveva mai avuto l'intenzione di sposare Ippodamia. Perseo si recò allora al palazzo dove Polidette stava banchettando con i suoi amici, e annunciò che aveva portato con sé il promesso dono nuziale. Mentre i convitati lo salutavano con una scarica di insulti, egli estrasse la testa della Gorgone, badando di distogliere lo sguardo da quell'orribile volto, e tramutò tutti in pietra; a Serifo si vedono ancora quei massi disposti in cerchio. Perseo donò poi la testa della Gorgone ad Atena che la fissò sulla sua egida; ad Ermes restituì i sandali, mentre la magica sacca e l'elmo alle Ninfe Stigie, perché li custodissero.
Dopo aver posto Ditti sul trono di Serifo, Perseo salpò alla volta di Argo, accompagnato da sua madre, da sua moglie e da un gruppo di Ciclopi. Acrisio, avvertito del suo arrivo, fuggì a Larissa; ma Perseo fu per caso invitato proprio lì per partecipare ai giochi funebri organizzati da re Teutamide in onore del suo defunto genitore, e gareggiò nel pentatlon. Mentre lanciava il disco, questo, spinto dal vento e dalla volontà degli dei, colpì Acrisio a un piede e lo uccise.

PERSEO RE DI TIRINTO E MICENE[modifica]

Perseo uccise senza volerlo il nonno Acrisio: si avverava così un'antica profezia. Straziato dal dolore non volle succedergli sul trono di Trezene e lo scambiò con quello di Tirinto fondando poi lì nei pressi una nuova città, Micene, le cui mura furono edificate dai Ciclopi. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di Dioniso con i suoi satiri e menadi, che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne; allora Dioniso colpì le donne di Argo con la pazzia (meno Andromeda) ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da Era che detestava Dioniso (figlio bastardo di Zeus), estrasse ancora una volta la testa di Medusa e mutò in pietra tutti i seguaci del fratellastro compresa Arianna; Dioniso, infuriato per la perdita della sposa, invase Micene, sicché intervenne Zeus, inviando Ermes a ricordare a Peseo e Dioniso di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di Dioniso, dicendogli che Arianna sarebbe stata posta fra le stelle. Perseo regnò ancora a lungo, venendo infine trasformato in costellazione, così come Andromeda, dalla quale aveva avuto una numerosissima prole.

LETTERATURA[modifica]

La figura di Perseo nella letteratura postclassica[modifica]

  • Pierre Corneille, Andromeda, tragedia.

MUSICA[modifica]

  • Carl Ditters von Dittersdorf, Sinfonia n.6. I quattro movimenti della composizione musicale descrivono il combattimento tra Perseo e gli uomini di Fineo: "Andante piuttosto allegretto" (irruzione di Fineo e dei suoi uomini nella reggia di Cefeo); "Allegro assai" (assalto di Ati e sua morte); "Andante molto" (episodio dell'aedo); "Tempo di minuetto - Finale" (Perseo mostra la testa di Medusa a Fineo).

PERSONAGGI SIMILI[modifica]

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Abante (10) Umani Greci Maschio
Abari (2) Umani Greci Maschio
Acrisio Umani Greci Maschio
Alceo (1) Umani Greci Maschio
Alcmena Umani Greci Femmina
Arabia Luoghi Greci Neutro
Autocte - Greci Femmina
Cefeo (1) Umani Greci Maschio
Ciclopi Creature Fantastiche Greci Maschio
Cinuro - Greci Maschio
Danae Umani Greci Femmina
Eleo (2) Umani Greci Maschio
Elettrione Umani Greci Maschio
Era Divinità Greci Femmina
Esperidi Creature Fantastiche Greci Femmina
Gorgofone (1) Umani Greci Femmina
Graie Divinità Greci Femmina
Medusa (1) Creature Fantastiche Greci Femmina
Mestore (1) Umani Greci Maschio
Nereidi Creature Fantastiche Greci Femmina
Oceano Divinità Greci Maschio
Pegaso Creature Fantastiche Greci Maschio
Periere (1) Umani Greci Maschio
Perse (1) Umani Greci Maschio
Poseidone Divinità Greci Maschio
Samo (2) Luoghi Greci Neutro
San Giorgio
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997


MUSEO[modifica]