Perseo (1)

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Benevenuto Cellini, Perseo, Firenze

Figlio di Danae e di Zeus e nipote di Acrisio, re di Argo. Dato che Polidette considerava d'impaccio per le sue intenzione poco oneste nei confronti di Danae pensò di toglierselo dai piedi spingendo il giovane ad imprese impossibili. Perseo, con l'incoscienza della gioventù dichiarò che era capace di portare la testa della Medusa a Polidette e questi lo prese in parola.

Perseo e Medusa

Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la Gorgone, ma Atena ed Ermes lo misero sotto la loro protezione e il dio gli regalò una scimitarra seghettata dei calzari alati che lo facevano volare, un'elmo che rendeva invisibili chi lo indossava e gli disse di chiedere alle Graie, abitanti a nord e che potevano dargli notizie utili. Perseo si impossessò dello unico occhio delle tre Graie e con quello si fece dire dove trovare le Gorgoni ed ottenne pure una bisaccia dove mettere la testa della Medusa. Poco lontano dal giardino delle Esperidi, oltre l'Oceano, Perseo trovò le Gorgoni addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che Atena le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a Medusa. Dal collo, assieme al sangue, uscirono Pegaso e Crisaore. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche, dalla bisaccia cadevano delle gocce di sangue , quelle che cadevano nel deserto diventavano vipere e in corallo quelle che finivano in mare. Le altre Gorgoni, al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Per riposare chiese ospitalità ad Atlante che rifiutò: Perseo allora prese la testa di Medusa e lo mutò nella montagna che anche oggi ne porta il nome. Mentre volava verso casa, vide la bella Andromeda che stava per essere sacrificata a un mostro marino; Perseo la liberò e in seguito la fece sua sposa, dopo aver eliminato Fineo, pretendente della fanciulla.


Perseo re di Tirinto e Micene

Perseo uccise senza volerlo il nonno Acrisio: si avverava così un'antica profezia. Straziato dal dolore Perseo non volle succedere ad Acrisio sul trono di Trezene e lo scambiò con quello di Tirinto e fondando poi lì nei pressi una nuova città, Micene. Le mura della città furono edificate dai Ciclopi. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di Dioniso con i suoi satiri e menadi, che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne; allora Dioniso colpì le loro donne con la pazzia ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da Era che detestava Dioniso (figlio bastardo di Zeus), mutò in pietra tutti i seguaci del fratellastro compresa Arianna; Dioniso, infuriato per la perdita della sposa, invase Micene, sicché intervenne Zeus, inviando Ermes a ricordare a Peseo e Dioniso di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di Dioniso, dicendogli che Arianna sarebbe stata posta fra le stelle. Perseo regnò ancora tantissimi anni, venendo infine trasformato in costellazione, così come Andromeda.